L’Intelligenza Artificiale in Intesa Sanpaolo: intervista a Massimo Proverbio

Massimo Proverbio - Chief Data, A.I., Innovation and Technology Officer di Intesa Sanpaolo - racconta le strategie innovative adottate da Intesa Sanpaolo e come l’Intelligenza Artificiale (IA) viene utilizzata dalla Banca, in un’intervista a Il Sole 24 Ore.

L'Intelligenza Artificiale viene impiegata in molti ambiti in Intesa Sanpaolo tra cui quello dell’asset management dove i trader possono basare le proprie decisioni traendo beneficio dalla grande quantità di dati e normative che gli algoritmi di AI possono processare. Proverbio prosegue l’intervista sottolineando come per una gestione sicura dell’IA vi sia sempre una supervisione di una persona (“human in the loop”).

Intesa Sanpaolo vuole adottare un approccio responsabile e assicurarsi che l'IA sia sempre realizzata in trasparenza e sicurezza.  “Per noi le soluzioni IA non devono essere mai una ‘black box’, si deve sempre capire il perché dei suggerimenti che vengono proposti dall’IA”. 

I quattro principi su cui si basa intesa Sanpaolo per le proprie soluzioni di IA sono:

• Explainability, per costruire modelli che siano spiegabili agli utenti.
• Fairness, per assicurare che il codice etico di Intesa Sanpaolo venga rispettato nei modelli di AI.
• Qualità del dato, per garantire qualità e affidabilità degli output di risposta.
• Human in the loop, per garantire che sia sempre un essere umano a supervisionare o controllare le decisioni prese con i modelli di AI.

Esiste inoltre un principio guida incluso by design nelle soluzioni di IA, prosegue Proverbio, rappresentato dalle regole di Gruppo che garantiscono che ci siano binari entro i quali è adottata l’Intelligenza Artificiale.
 
L’IA ha un ruolo fondamentale nel migliorare le performance di un’azienda, dice Proverbio. La Banca prevede circa €500 milioni di contributo al Risultato corrente lordo del 2025 dall’AI, di cui circa il 50% dai ricavi, 25% dalla riduzione dei rischi e il 25% dal taglio dei costi.
 
L’IA porterà un grande cambiamento nei processi aziendali, infatti Proverbio ipotizza che “chiederemo all’essere umano di essere più qualificato”.

Aziende e istituzioni devono farsi promotori della formazione che serve a chi oggi lavora in azienda e alle nuove generazioni per apprendere le skill e le competenze necessarie nel “nuovo mondo”, conclude Proverbio.
 
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