Un grande Gruppo
per un grande impatto
Banca di eccellenza a sostegno dell'economia reale
Siamo il gruppo bancario leader in Italia nei servizi finanziari per le famiglie e le imprese
~21,5
Milioni di clienti in Italia e all’estero
3.914
Sportelli in Italia e all’estero
417
Miliardi di euro di finanziamenti alla clientela
935.134
Milioni di euro di totale attivo
91.825
Dipendenti in Italia e all'estero
Dati al 31 marzo 2025
Intesa Sanpaolo: risultati al 31 marzo 2025
+14% vs 1trim.24
Miglior trimestre di sempre
vs 1trim.24
Miglior 1° trimestre di sempre
vs 4trim.24
Miglior trimestre di sempre
Il più basso di sempre
ai vertici in Europa
ai minimi storici
(secondo la definizione EBA)
maturati nel 1trim.25
da pagare a maggio 2025
da lanciare a giugno 2025
+€45mld vs 31.3.24
I risultati del primo trimestre 2025 evidenziano la capacità di Intesa Sanpaolo di generare una solida redditività sostenibile, con un utile netto pari a 2,6 miliardi di euro. Si conferma la previsione di un utile netto a ben oltre 9 miliardi per il 2025.
Intesa Sanpaolo è pienamente in grado di continuare a operare con successo in ogni scenario grazie ai punti di forza che contraddistinguono il Gruppo, tra cui:
- la redditività resiliente, dovuta anche alla gestione integrata dei ricavi per creare valore che in particolare si è tradotta nel primo trimestre del 2025 - rispetto al trimestre precedente - in una crescita del risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value che ha più che compensato il calo degli interessi netti;
- la solida patrimonializzazione, con un Common Equity Tier 1 ratio in crescita di circa 45 centesimi di punto nel primo trimestre 2025 al 13,3%(1), e lo status di Banca a “zero NPL”;
- i significativi investimenti in tecnologia e l’elevata flessibilità nella gestione dei costi operativi, anche a seguito dell’accelerazione nella trasformazione tecnologica (62% degli applicativi già cloud-based); 9.000 persone del Gruppo in uscita entro il 2027 (circa 500 milioni di euro di risparmi nelle spese del personale a regime dal 2028), con:
- l’accordo sindacale riguardante l’Italia, per 4.000 persone prossime all’età pensionabile in uscita volontaria entro il 2027, di cui 2.350 entro il 2025 (circa 1.900 già uscite nel primo trimestre), e 3.500 giovani da assumere entro il primo semestre 2028 (circa 190 già assunti nel primo trimestre 2025), di cui 1.500 Global Advisor per le attività commerciali nella rete in particolare nel Wealth Management & Protection (circa 140 già assunti nel trimestre);
- entro il 2027, mediante turnover naturale, 3.000 uscite per le persone in Italia, di cui 1.000 entro il 2025 (circa 250 già uscite nel primo trimestre), e 2.000 uscite nette nelle controllate internazionali, di cui 500 entro il 2025 (circa 230 già avvenute nel primo trimestre);
- la leadership nell’attività di Wealth Management, Protection & Advisory, con 900 miliardi di euro di raccolta diretta e risparmio amministrato della clientela per alimentare la crescita del risparmio gestito.
Per quanto riguarda la tecnologia, con un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 500 milioni di euro, non previsti nel Piano di Impresa 2022-2025(2):
- nuova piattaforma tecnologica nativa cloud (isytech), già disponibile per la clientela retail mass market con la nuova banca digitale Isybank e in progressiva estensione al resto del Gruppo: 4,4 miliardi di investimenti IT già effettuati e circa 2.350 specialisti IT già assunti, con un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 150 milioni, non previsti nel Piano di Impresa;
- nuovi canali digitali:
- Isybank, la banca digitale del Gruppo con un modello di business di cost/income inferiore al 30% e circa un milione di nuovi clienti entro il 2025 - con un apporto aggiuntivo di circa 200 milioni di euro al risultato corrente lordo entro il 2025 - non previsti nel Piano di Impresa: circa 700.000 conti già aperti da nuovi clienti e circa 350.000 clienti di Intesa Sanpaolo trasferiti;
- Fideuram Direct, la piattaforma di Wealth Management digitale per il Private Banking, con circa 150.000 clienti nel 2025 (circa il 20% dell’attuale clientela di Fideuram): già circa 78.000 clienti e 3 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela al 31 marzo 2025; collaborazione con BlackRock per l’estensione della piattaforma ai clienti europei Private e Affluent iniziando con Belgio e Lussemburgo;
- intelligenza artificiale, con circa 150 App e 300 specialisti nel 2025 (già 110 App e circa 230 specialisti al 31 marzo 2025) e circa 100 milioni di euro di apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025, non previsti nel Piano di Impresa, senza considerare ulteriori benefici potenziali derivanti dall’adozione di soluzioni di Generative AI.
Per quanto riguarda la leadership nell’attività di Wealth Management, Protection & Advisory, Intesa Sanpaolo può avvalersi di un’unicità di fattori abilitanti per la crescita dei ricavi derivante da questa attività:
- gli strumenti digitali d’eccellenza;
- le distintive reti di consulenza, con circa 17.000 persone dedicate(3) previste in crescita a circa 20.000 entro il 2027;
- le fabbriche di prodotto assicurative e dell’Asset Management interamente controllate;
- i circa 1.400 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela presso il Gruppo;
- le attività finanziarie della clientela gestite tramite i servizi di consulenza a 360 gradi offerti dalla Divisione Banca dei Territori e dalla Divisione Private Banking, che ammontano a 145 miliardi di euro al 31 marzo 2025, in crescita di 22 miliardi rispetto al 31 marzo 2024;
- l’assetto organizzativo a presidio della crescita dei ricavi da commissioni del Gruppo, in particolare con la struttura Wealth Management Divisions e la Cabina di regia “Fees & Commissions”.
Il solido andamento economico e patrimoniale del trimestre si è tradotto in una significativa creazione di valore per tutti gli stakeholder, fondata anche sul forte impegno ESG del Gruppo. In particolare:
- significativo ritorno cash per gli azionisti: 1,8 miliardi di dividendi maturati nel trimestre (che si aggiungono ai 3 miliardi di saldo dividendi 2024 da pagare a maggio 2025 e al buyback pari a 2 miliardi di euro da avviare a giugno 2025);
- 1,6 miliardi di euro di imposte generate;
- espansione del programma cibo e riparo per le persone in difficoltà (55,7 milioni di interventi tra il 2022 e il primo trimestre 2025);
- rafforzamento delle iniziative per contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale (22 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana tra il 2022 e il primo trimestre 2025);
- contributo pari a circa 1,5 miliardi di euro di costi complessivamente nel quinquennio 2023-2027 al supporto di iniziative per far fronte ai bisogni sociali (di cui oltre 0,7 miliardi di euro già inclusi nei risultati del 2023, del 2024 e del primo trimestre 2025 e la restante parte inclusa pro-quota nella prospettiva di utile netto per l’intero anno 2025), con circa 1.000 persone dedicate a supportare le iniziative.
Forte impegno ESG, con un posizionamento ai vertici mondiali per l’impatto sociale e grande focus sul clima.
Intesa Sanpaolo è l’unica banca italiana inclusa nei Dow Jones Best-in-Class Indices(4) e nella CDP Climate A List e unica banca italiana, prima banca in Europa e seconda al mondo nel 2025 Corporate Knights “Global 100 Most Sustainable Corporations in the World Index” e prima tra le banche del peer group nelle valutazioni di Sustainalytics. Inoltre, Intesa Sanpaolo:
- è stata riconosciuta come prima banca e settima società al mondo e unica banca in Italia tra le 100 aziende più inclusive e attente alla diversità nel FTSE Diversity & Inclusion Index - Top 100;
- a marzo 2025 è stata inclusa nell’ Equileap Top Ranking 2025 tra le migliori 100 aziende al mondo per equità di genere;
- è stata la prima tra i maggiori gruppi bancari italiani a ottenere la certificazione per la parità di genere “Prassi di Riferimento (PDR) 125:2022”, prevista dal PNRR, per l’impegno nella diversity & inclusion;
- è stata la prima banca in Italia e tra le prime banche in Europa a ottenere la certificazione Gender Equality European & International Standard (GEEIS) – Diversity.
Le scelte strategiche perseguite hanno permesso a Intesa Sanpaolo di confermarsi come uno dei gruppi bancari più solidi a livello internazionale, i cui punti di forza sono altresì costituiti da una robusta liquidità, una forte capacità di funding e un leverage contenuto.
Con riferimento alla liquidità, Intesa Sanpaolo si caratterizza per:
- un’elevata liquidità prontamente disponibile (inclusi gli attivi stanziabili presso le Banche Centrali ricevuti a collaterale ed esclusi quelli dati a collaterale), pari a 207 miliardi di euro a fine marzo 2025;
- un elevato ammontare di attività liquide (comprendenti la liquidità prontamente disponibile - esclusi gli attivi stanziabili ricevuti a collaterale - e gli attivi stanziabili dati a collaterale), pari a 278 miliardi di euro a fine marzo 2025;
- indicatori di liquidità ampiamente superiori ai requisiti normativi: Liquidity Coverage Ratio pari a 147%(5) e Net Stable Funding Ratio pari a 121%(6);
- fonti di raccolta stabili e ben diversificate, con raccolta diretta - bancaria - da clientela (inclusi i titoli emessi) costituita per il 77% dalla componente retail;
- raccolta a medio lungo termine wholesale per 0,9 miliardi di euro nel primo trimestre 2025, nel cui ambito un’operazione benchmark di Tier 2 per 0,5 miliardi di euro da parte di Intesa Sanpaolo Assicurazioni (per circa l’ 89% collocata presso investitori esteri).
L’indicatore MREL ratio, calcolato su Risk Weighted Assets, al 31 marzo 2025(6) è pari a 36,7% per il totale e a 22,1% per la componente subordinata (pari rispettivamente a 36,4% e 21,8% non includendo nel capitale alcun utile del primo trimestre 2025), rispetto a requisiti pari rispettivamente a 26,2% e a 18,5% comprensivi di un Combined Buffer Requirement pari a 4,5%.
Il leverage ratio al 31 marzo 2025 (che include le esposizioni verso la Banca Centrale Europea) è pari a 5,8% (5,7% non includendo nel capitale alcun utile del primo trimestre 2025), valore tra i migliori nel confronto con i principali gruppi bancari europei.
Intesa Sanpaolo è un acceleratore della crescita dell’economia reale: circa 21 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine nel primo trimestre 2025, con circa 15 miliardi in Italia, di cui circa 13 miliardi erogati a famiglie e piccole e medie imprese; circa 640 aziende italiane riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato nel primo trimestre 2025 e circa 145.000 dal 2014, preservando rispettivamente circa 3.200 e 722.000 posti di lavoro.
(1) Rispetto al 12,8% a fine 2024 pro-forma deducendo l’impatto negativo di Basilea 4
(2) Apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025, derivante da isytech, Isybank, Fideuram Direct e Intelligenza Artificiale, che compensa l’impatto dell’inflazione più elevata e del rinnovo del contratto di lavoro
(3) Consulenti finanziari, Private Banker, Global Advisor (con contratto ibrido, combinato tra rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato part-time e rapporto di lavoro autonomo in capo alla stessa persona), gestori per la clientela Exclusive, gestori per la clientela Affluent e gestori nella Filiale Digitale
(4) Precedentemente denominati Dow Jones Sustainability Indices
(5) Media degli ultimi dodici mesi
(6) Dati gestionali preliminari
L’attuazione del Piano di Impresa 2022-2025 procede a pieno ritmo, con una prospettiva di utile netto per il 2025 confermata a ben oltre 9 miliardi di euro.
Per il 2025 si prevede:
- - ricavi in crescita, gestiti in modo integrato, con: resilienza degli interessi netti (attesi a un livello superiore a quello del 2023), grazie al maggior contributo dell’hedging sulle poste a vista; incremento delle commissioni nette e del risultato dell’attività assicurativa, basato sulla leadership del Gruppo nell’attività di Wealth Management, Protection & Advisory; forte crescita degli utili da trading;
- - costi operativi in riduzione, con: diminuzione delle persone del Gruppo per uscite volontarie già concordate e turnover naturale; benefici addizionali derivanti dalla tecnologia (es., razionalizzazione delle filiali e snellimento dei processi informatici); razionalizzazione degli immobili;
- - basso costo del rischio, con: basso stock di crediti deteriorati; portafoglio crediti di elevata qualità; gestione proattiva del credito;
- - minori tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo, non essendoci più contribuzione al fondo di garanzia dei depositi.
Si prevede una forte distribuzione di valore:
- - payout ratio cash pari al 70% dell’utile netto consolidato per ciascun anno del Piano di Impresa, con un aumento del dividendo per azione relativo al 2025 rispetto all’importo relativo al 2024;
- - buyback pari a 2 miliardi di euro da avviare a giugno 2025;
- - ulteriore distribuzione per il 2025 da quantificare quando verranno approvati i risultati annuali.
Si prevede una solida patrimonializzazione, con un Common Equity Tier 1 ratio - confermando l’obiettivo superiore al 12% nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025 secondo le regole di Basilea 3 / Basilea 4 - a fine 2025 a oltre il 13,7% post impatto negativo di Basilea 4 nell’anno pari a circa 40 centesimi di punto e a circa il 14,5% post impatto negativo complessivo di Basilea 4 pari a circa 60 centesimi di punto (di cui circa 20 nel 2026-2033, inclusi circa 10 nel 2026 relativi a FRTB) e includendo il beneficio dell’assorbimento delle DTA successivo al 2025 pari a circa 100 centesimi di punto (per la gran parte entro il 2028), tenendo conto del predetto payout ratio previsto per gli anni del Piano di Impresa, del buyback da avviare a giugno 2025 e non considerando un’ulteriore distribuzione per il 2025.
Una banca solida al servizio dello sviluppo del Paese
Lavoriamo per garantire nel tempo la nostra solidità patrimoniale e la sostenibilità dei risultati, impegnandoci per creare un rapporto di fiducia con i nostri clienti, i nostri azionisti e i territori dove operiamo. In Italia, dove abbiamo la rete di sportelli bancari più estesa del Paese, vogliamo agire come motore dell’economia reale e dare il nostro contributo allo sviluppo delle comunità. Siamo inoltre presenti in 37 Paesi.
Il nostro modello di business
Consapevoli del valore della nostra attività in Italia e all'estero in Europa, Egitto e Brasile promuoviamo uno stile di crescita attento alla solidità patrimoniale e finanziaria, alla sostenibilità dei risultati nel tempo e alla creazione di un circolo virtuoso basato sulla fiducia che nasce dalla soddisfazione dei clienti e degli azionisti, dal senso di appartenenza dei collaboratori e dalla vicinanza ai bisogni della collettività e dei territori. Competiamo lealmente nel mercato, pronti a cooperare con gli altri soggetti economici - privati e pubblici - ogni qualvolta sia necessario per rafforzare la capacità complessiva di crescita dei sistemi Paese in cui operiamo.
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Fed attendista, mercati cauti tra dazi e dati economici
Commento del Research Department sui negoziati commerciali mentre l'incertezza sui tassi permane; segnali contrastanti da Europa ed Emergenti
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Materie prime: asset strategici nel clima geopolitico del 2025
L'attuale contesto geopolitico determina incertezza e volatilità delle materie prime. Focus di Daniela Corsini su energia, metalli e agricoltura
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