Codice Etico
Il Codice Etico, pubblicato per la prima volta nel 2007, è stato aggiornato nel 2023 con approvazione del Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo del 28 giugno 2023. Viene adottato da tutte le banche e le società del Gruppo Intesa Sanpaolo in Italia e all'estero come strumento di autodisciplina di riferimento per l’integrazione di considerazioni sociali e ambientali nei processi, nelle prassi e nelle decisioni aziendali, al di là degli adempimenti del Dlgs 231/2001.
Il Codice è per natura un documento che segue, aggiornandosi, l’evoluzione del contesto in cui opera la banca, garantendo massima trasparenza e coerenza, presupposti per un rapporto di fiducia con gli stakeholder.
Contiene impegni volontari nella gestione delle relazioni con tutti i soggetti interni e esterni del Gruppo (stakeholder) esplicitando i valori e i principi del Gruppo.
Principi e valori contenuti nel Codice Etico
Partendo dai valori condivisi, il Codice orienta i comportamenti nei confronti degli stakeholder, in linea con gli impegni presi dal Gruppo ed in relazione ad iniziative internazionali: UN Global Compact, il contributo ai Sustainable Development Goals, i Women’s Empowerment Principles, le Alleanze Net Zero nonché i Programmi PRB Principles for Responsible Banking, PRI Principles for Responsible Investment e PSI Principles for Sustainable Insurance nell’ambito del United Nations Environment Programme Finance Initiative (UNEP FI). Il Codice si ispira ai principali indirizzi esistenti a livello nazionale e internazionale in tema di responsabilità:
- Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU
- Principi Guida su Imprese e Diritti Umani dell’ONU
- Convenzione ONU sui Diritti dell’infanzia
- Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità
- Patto internazionale sui diritti civili e politici dell’ONU
- Dichiarazione sui Principi e Diritti Fondamentali del Lavoro (ILO) e le altre Convenzioni fondamentali in materia di lavoro, e in particolare il diritto di associazione e di negoziazione collettiva, il divieto di lavoro forzato e minorile, la non discriminazione nell’occupazione
- Linee Guida dell’OCSE sul Dovere di Diligenza per una Condotta d’Impresa Responsabile
- Linee Guida dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) per le Imprese Multinazionali e i principi anticorruzione statuiti dalle Nazioni Unite
- Convenzione del Consiglio d’Europa sulla Prevenzione e Lotta alla violenza contro le Donne (Convenzione di Istanbul)
- Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
Con il fine di rendere concreti i principi e i valori declinati nel presente Codice, oltre a far riferimento agli indirizzi esterni, il Gruppo ha adottato diverse policy che fissano gli indirizzi necessari per garantire trasparenza e professionalità nella relazione con tutti gli interlocutori.
Intesa Sanpaolo ha adottato ad esempio una specifica policy in materia di diritti umani, approvata dal Consiglio di Amministrazione a dicembre 2017.
Gli elementi qualificanti del Codice Etico di Intesa Sanpaolo sono: enfasi alla diffusione della cultura di sostenibilità, massima responsabilizzazione delle strutture volta all'individuazione di un piano concreto di azioni e progetti, approccio rigoroso e costruttivo nella gestione dei casi critici.
Sempre con lo scopo di mantenere rapporti di fiducia con gli stakeholder nel lungo periodo il Gruppo riconosce l’importanza di attuare un’adeguata gestione e controllo dei rischi, sia finanziari che non finanziari, per garantire la generazione di valore di lungo termine per tutti gli stakeholder.
Il Codice è composto da tre sezioni:
- la Carta delle relazioni, che contiene la Mission, i Principi e valori di riferimento e gli impegni e responsabilità del Gruppo
- i Principi di Condotta nelle Relazioni con gli Stakeholder
- "Attuazione e Governo" con i meccanismi di adozione, diffusione interna e governo del Codice.
Per garantirne la massima diffusione, il Codice Etico, pubblicato nelle pagine del sito di Intesa Sanpaolo e sulla Intranet aziendale, viene redatto con modalità attente all’inclusione delle persone non vedenti e ipovedenti, seguendo le regole di accessibilità certificate da Fondazione LIA - Libri italiani accessibili.
Una copia viene consegnata a ciascun consigliere, dipendente o collaboratore esterno all’atto, rispettivamente, della nomina, dell’assunzione o dell’avvio del rapporto di collaborazione.
La gestione delle segnalazioni di inosservanza al Codice Etico è regolamentata dalla normativa aziendale e garantisce i segnalanti in buona fede da qualsiasi forma di ritorsione, discriminazione o penalizzazione, assicurando la massima riservatezza, fatti salvi gli obblighi di legge.
Tutti gli stakeholder possono segnalare eventuali inosservanze scrivendo alla casella postale codice.etico@intesasanpaolo.com
ESG & Sustainability riceve e tratta le segnalazioni e, dopo verifiche, risponde in collaborazione con le strutture interessate dalle segnalazioni stesse.
Attuazione e Governo
Intesa Sanpaolo si è dotata di un sistema di attuazione e governo finalizzato a promuovere l'integrazione delle strategie, delle politiche e delle procedure aziendali con i principi e i valori dichiarati nel Codice Etico attraverso la massima condivisione e diffusione dei suoi contenuti.
Il Codice ed ogni suo aggiornamento è approvato, con il supporto del Comitato Rischi e Sostenibilità, dal Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo S.p.A., in qualità di Capogruppo, e portato all’attenzione degli organi competenti delle società controllate ai fini del recepimento.
Il responsabile dell’Area di Governo Chief Financial Officer del Gruppo, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali e avvalendosi del supporto di ESG & Sustainability della Direzione Centrale Financial Market Coverage, ha la responsabilità di proporre le opportune modifiche e i necessari aggiornamenti del Codice al fine di presidiarne la coerenza e l’attualità.
Il Governo del Codice è basato su:
- l'auto-responsabilità delle strutture chiamate, nello sviluppo delle proprie azioni e attività, a presidiare la reputazione del Gruppo attraverso un comportamento socialmente responsabile, ispirandosi ai principi e valori del Codice stesso;
- la rendicontazione di sostenibilità annuale ed eventualmente infra-annuale, tempo per tempo in essere
- la gestione delle segnalazioni delle presunte inosservanze al Codice
- le iniziative per la diffusione della conoscenza dei valori, principi e impegni espressi nel documento e più in generale della cultura della sostenibilità
- il monitoraggio del rispetto dei principi e valori del Codice da parte di ESG & Sustainability della Direzione Centrale Financial Market Coverage e da parte delle strutture del Chief Audit Officer, queste ultime sulla base del programma di verifiche annuali pianificate in ottica risk based
- l’eventuale analisi di una terza parte indipendente sull’applicazione dei principi del Codice.
Il Comitato per il Controllo sulla Gestione, coordinandosi con l’Organismo di Vigilanza ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 per quanto di competenza e con il supporto delle funzioni competenti, vigila sul rispetto dei principi e dei valori contenuti nel Codice.
ESG & Sustainability presenta una Relazione sul Codice Etico e sui principi di responsabilità sociale e ambientale al Comitato per il Controllo sulla Gestione e all’Organismo di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. 231/2001, al Comitato Rischi e Sostenibilità e al Consiglio di Amministrazione con il contributo della struttura del Chief Audit Officer.
Il processo di attuazione del Codice Etico – che si integra con i processi gestionali a fondamento della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria - può prevedere una valutazione e un assessment di parte terza ai sensi dei principi e dei contenuti della norma ISO 26000. L’attestazione sul livello di governo della Sostenibilità nel Gruppo Intesa Sanpaolo espone la metodologia applicata e i risultati, valutando separatamente l’ambito che si riferisce al rispetto dei diritti umani.
Il rispetto dei principi e valori del Codice Etico è stato monitorato col supporto dell’attuale Chief Audit Officer, per poterne riferire annualmente al Comitato per il Controllo sulla Gestione e all’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs 231/2001. Sono state effettuate, infatti, verifiche su 10 aree a rischio che hanno considerato anche aspetti e implicazioni di responsabilità sociale e ambientale quali:
- Attività di audit inquadrate nel Programma ESG 2023 ed interventi “ESG related”
- Operatività con Parti Correlate e soggetti collegati
- Sistemi di remunerazione ed incentivazione del Personale (su diverse realtà del Gruppo, tra cui il comparto Assicurativo e l’Asset Management)
- Analisi del processo di selezione, onboarding e gestione delle nuove risorse umane, e del processo di gestione e incentivazione dei talent (analisi entrambe focalizzate su personale “People Tech – Progetto Falcon)
- Valutazioni su gender pay gap ed impegni di equità di genere (anch’esse essenzialmente focalizzate sul progetto Falcon)
- Attività di gestione dei reclami della clientela (su alcune realtà del comparto Assicurativo) ed in generale interventi mirati alla valutazione della qualità dei servizi erogati alla clientela (es: gestione dei disconoscimenti di pagamenti potenzialmente cagionati da frode informatica)
- Valutazione della funzionalità della Governance nelle SGR del Gruppo
- Direzione Impact – Enti no profit aderenti al Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI)
- Presidio sulle attività acquisitive ed in generale sulle attività esternalizzate del Gruppo.
Data ultimo aggiornamento 9 aprile 2024 alle ore 10:34:56