Gestione dei rischi ESG e climatici
Il Gruppo Intesa Sanpaolo, in linea con i principi delineati nel Codice Etico, è consapevole dell’importanza di un’allocazione delle risorse corretta e responsabile, secondo criteri di sostenibilità sociale e ambientale. Pertanto, promuove uno sviluppo equilibrato, che possa riorientare flussi di capitali verso investimenti sostenibili che contemperino interessi quali la conservazione dell’ambiente naturale, la salute, il lavoro, il benessere dell’intera collettività e la salvaguardia del sistema di relazioni sociali.
Anche le Regole in materia di politica ambientale ed energetica e i Principi in materia di Diritti Umani prevedono che le decisioni di investimento e la politica creditizia tengano conto dei rischi socio-ambientali associati alle attività delle imprese clienti.
A tal fine, il presidio di tali rischi prevede:
- la loro inclusione nel framework di Risk Management, con particolare riferimento al Governo dei Rischi ambientali sociali e di governance nell'operatività creditizia, al Governo dei Rischi Reputazionali e alla Gestione delle Operazioni di Maggior Rilievo
- la loro valutazione nell’ambito dei processi relativi all’implementazione degli Equator Principles e di Reputational Risk Clearing
- uno specifico focus relativo ai rischi reputazionali e al Climate Change risk nell’ambito del “Risk Appetite Framework”
Il Gruppo ha sviluppato un’apposita regolamentazione per il governo dei rischi ESG in materia di operatività nel credito che definisce criteri generali volti ad escludere il finanziamento di aziende e/o progetti con impatti ambientali, sociali e di governance particolarmente rilevanti (Linee Guida per il Governo dei rischi ambientali sociali e di governance (ESG)).
Intesa Sanpaolo, nella valutazione delle operazioni creditizie, si impegna a non finanziare aziende e progetti che si caratterizzino per il loro impatto negativo su:
- siti Patrimonio dell'Umanità (UNESCO)
- zone umide secondo la Convenzione Ramsar
- aree protette IUCN da I a VI
Inoltre, la Banca si impegna a non finanziare aziende e progetti qualora in fase di valutazione dell’operazione risultassero ubicati in aree di conflitto armato attivo, oppure emergessero evidenze, quali procedimenti giudiziari promossi dalle competenti Autorità, relativi a:
- violazioni in materia di diritti umani
- pratiche di lavoro forzato o minorile
Le policy settoriali ad oggi in vigore sono quella sul settore della produzione e del commercio di armamenti, quella del carbone e quella del settore oil&gas non convenzionale.
Inoltre, nell’ambito del Framework di Risk Management attraverso le attività di risk clearing sono oggetto di valutazione i profili di rischio ESG e reputazionale connessi a operazioni e controparti operanti in settori sensibili, ovvero quei settori che presentano un profilo di rischio sociale e ambientale rilevante (incluso il rischio climatico); in quest’ambito un focus specifico è previsto in relazione alle Operazioni di Maggior Rilievo e per le operazioni oggetto di applicazione degli Equator Principles, Linee Guida internazionali volontarie per la gestione dei rischi socio-ambientali derivanti dal finanziamento di progetti.
Anche la valutazione del merito creditizio verso le imprese clienti include aspetti socio-ambientali. Un innovativo modello di rating Corporate è stato messo a punto in collaborazione con Confindustria Piccola Industria e validato dalla BCE. Nel modello gli aspetti sociali e ambientali possono assumere una valenza positiva portando ad un miglioramento del rating. Il modello, infatti, oltre alla consueta valutazione economico finanziaria, valorizza, in termini di facilitazione all’accesso al credito e condizioni economiche più favorevoli, anche fattori qualitativi intangibili dell’impresa, quali i marchi, i brevetti, le certificazioni di qualità e ambientali, le attività di ricerca e sviluppo, d’innovazione e digitalizzazione, la gestione del rischio d’impresa, la proprietà e il management, l’appartenenza a una filiera.
Approfondimenti
Linee Guida per il Governo dei rischi ambientali sociali e di governance (ESG)
Regole settore della produzione e del commercio di armamenti
Regole per l’operatività creditizia nel settore del carbone
Regole per l’operatività creditizia nel settore oil&gas non convenzionale
Gestione rischi ESG: potenziali impatti e azioni di mitigazione
Il Gruppo ha attivato processi e responsabilità specifiche per comprendere e gestire i rischi in modo da assicurare solidità e continuità aziendale nel lungo periodo, estendendo i benefici ai suoi stakeholder. Di seguito viene riportato un quadro dei principali rischi ESG che sono significativi per il loro possibile impatto sulle attività aziendali e le relative azioni di mitigazione.
Tema |
Rischio potenziale |
Potenziali impatti |
Azioni di mitigazione |
Integrità nella condotta aziendale | Rischi di conformità a norme vigenti (corruzione, riciclaggio, fiscale, libera concorrenza, privacy, giuslavoristiche) e inefficace risposta a cambiamenti regolamentari Rischio di mancata o insufficiente formazione ai collaboratori Rischi reputazionali |
Multe, sanzioni, limitazioni allo svolgimento dell’attività Danni alla reputazione e al marchio |
Sistema di compliance articolato su più livelli a presidio del rischio di non conformità, con funzioni specialistiche Sistema di controlli interni Definizione di normativa aziendale interna Ammissione al regime di Adempimento Collaborativo dall’Agenzia delle Entrate Formazione specialistica ai collaboratori Istituzione di un sistema di whistleblowing Linee guida per il governo dei rischi ambientali sociali e di governance in materia di credito e correlate policy di autoregolamentazione sui settori sensibili Adesione ai PRB (Principles for Responsible Banking) di UNEP FI |
Qualità del servizio e soddisfazione del cliente | Pratiche commerciali scorrette Inadeguato livello di servizio per il cliente Inadeguata comunicazione al cliente Mancata accessibilità ai servizi |
Insoddisfazione del cliente con perdita di competitività, di clienti e quote di mercato con diminuzione della redditività Contenziosi e reclami Multe e sanzioni Danni alla reputazione e al marchio |
Modello focalizzato sul livello di servizio, sulla consulenza personalizzata, e sulla trasparenza Il processo di clearing per i nuovi prodotti e servizi Attività di dialogo con le associazioni dei consumatori Azioni mirate a assicurare l’accessibilità ai servizi Piano di Business continuity |
Innovazione, trasformazione digitale e cybersecurity |
Transizione poco efficace da canali tradizionali al digitale Rischio informatico Continuità operativa in caso di emergenze, blocchi o malfunzionamenti |
Perdita di competitività, di clienti e quote di mercato con diminuzione della redditività Contenziosi e reclami Multe e sanzioni Danni alla reputazione e al marchio |
Prevenzione del rischio informatico Attenta valutazione dei rischi emergenti Sviluppo di un’offerta/soluzioni innovative Integrazione rete fisica con strutture online Diffusione della cultura digitale Innovazioni mirate ad assicurare l’accessibilità ai servizi a soggetti con disabilità |
Inclusione finanziaria e sostegno al tessuto produttivo | Inadeguata offerta di prodotti/servizi al cliente Rischi reputazionali |
Perdita di competitività, di clienti e quote di mercato con diminuzione della redditività Danni alla reputazione e al marchio |
Sviluppo dell’offerta a favore dell’inclusione finanziaria di soggetti vulnerabili Sviluppo di soluzioni a supporto del terzo settore Sviluppo dell’offerta per sostenere il tessuto produttivo |
Investimenti e assicurazione sostenibile |
Valutazione e controllo dei rischi ESG nel portafoglio di investimenti Investimenti in settori controversi Rischi reputazionali Mancato rispetto normativa |
Perdita di competitività, di quote di mercato e di clienti attenti agli aspetti ESG con diminuzione della redditività Danni alla reputazione e al marchio Multe e sanzioni |
Integrazione dei fattori ESG nel processo di Investimento Sviluppo gamma di fondi ESG Attività di engagement sulle società Formazione in ambito ESG Sistema di controlli interni Sottoscrizione dei PRI (Principles for Responsible Investment) e dei Principi di Stewardship Sottoscrizione dei PSI (Principles for Sustainable Insurance) |
Supporto alla comunità | Rischi reputazionali |
Danni alla reputazione e al marchio | Sviluppo di investimenti e partnership a impatto sociale nelle comunità Sviluppo di progetti per la formazione e il lavoro delle nuove generazioni Iniziative di promozione della cultura per la coesione sociale Sviluppo di iniziative istituzionali a sostegno della comunità |
Tutela del lavoro | Conflittualità e relativi rischi giuslavoristici | Contenziosi Scioperi con conseguenze sulla continuità del servizio alla clientela Insoddisfazione dei collaboratori con ricadute sulla produttività |
Gestione responsabile dei processi di ristrutturazione aziendale, con la riconversione di risorse ad altre attività Nuove assunzioni per promuovere il ricambio generazionale Gestione dei rischi giuslavoristici Sistema di relazioni industriali |
Attrazione, valorizzazione, diversity e inclusion delle persone del Gruppo |
Inadeguata valorizzazione e motivazione dei collaboratori Incapacità a attrarre e trattenere i talenti Cessazione del rapporto con manager che ricoprono ruoli rilevanti Insufficiente attenzione ai temi di diversità e inclusione |
Insoddisfazione dei collaboratori con ricadute sulla produttività Mancanza di personale adeguatamente formato e qualificato Inadeguati livelli di servizio ai clienti Danni alla reputazione e al marchio |
Investimenti in attività formative Programmi per la gestione dei talenti Riconoscimento del merito dei collaboratori Piani di successione per la continuità del business Iniziative per valorizzare la diversità e l’inclusione inclusa formazione con focus specifico sul tema Principi in materia di Diversity & Inclusion Regole in materia di diversità per orientamento e identità sessuale Regole per il contrasto alle molestie sessuali Adesione a "Women's Empowerment Principles" |
Salute e sicurezza dei clienti e dei collaboratori | Infortuni sul lavoro Malattie professionali Rischi derivanti dalla pandemia Covid-19 Rapine |
Insoddisfazione dei collaboratori con ricadute sulla produttività Danni a persone derivanti dalla pandemia Covid-19 Danni a persone o cose nel corso di una rapina Danni alla reputazione e al marchio |
Formazione su salute e sicurezza Certificazione sul sistema di gestione sulla salute e sicurezza (ISO 45001) su tutte le filiali e palazzi in Italia Valutazione e gestione del rischio infettivo Valutazione dei rischi per i luoghi e processi di lavoro Sviluppo di specifiche soluzioni organizzative, formative, tecniche e mediche contro la pandemia da COVID-19 Prevenzione e contrasto alle rapine |
Benessere dei collaboratori |
Inadeguata motivazione dei collaboratori Difficoltà di conciliazione casa-lavoro |
Insoddisfazione dei collaboratori con ricadute sulla produttività Perdita di competenze derivanti dalla fuoriuscita di collaboratori |
Valutazione dei rischi per le condizioni soggettive e sociali Valutazione dello stress lavoro-correlato Agevolazioni per la conciliazione casa-lavoro Offerta di soluzioni per il welfare e la qualità della vita in azienda Sviluppo di indagini di clima |
Transizione verso un’economia sostenibile, green e circular |
Gestione dei rischi sociali e ambientali nei finanziamenti Finanziamenti in settori o operazioni controverse Rischi reputazionali |
Perdita di competitività, di quote di mercato e di clienti attenti agli aspetti ESG con diminuzione della redditività Crediti problematici o necessità di accantonamenti Danni alla reputazione e al marchio |
Valutazione dei rischi ESG, climate change e reputazionali all’interno del Risk Appetite Framework Modello di rating che include anche aspetti intangibili delle imprese Processi di risk clearing che includono gli aspetti ambientali, sociali e di governance Equator Principles per i finanziamenti dedicati allo sviluppo di progetti Linee guida per il governo dei rischi ambientali sociali e di governance in materia di credito e correlate policy di autoregolamentazione sui settori sensibili Pareri che includono la valutazione di fattori socio-ambientali Inclusione dei fattori ESG nel framework creditizio Sviluppo di un’offerta specifica a favore della transizione con plafond dedicati Formazione ed engagement verso collaboratori e clienti Sviluppo di studi e ricerche |
Gestione rischi legati al Climate Change
Intesa Sanpaolo tiene conto dei rischi sociali, ambientali e di governance, associati alle attività delle imprese clienti e delle attività economiche in cui investe, e dedica particolare attenzione all’approfondimento delle tematiche di sostenibilità connesse ai settori considerati sensibili, cioè quelli che presentano un profilo di rischio socio-ambientale rilevante. In questo ambito, la Banca rivolge una particolare attenzione al rischio derivante dal cambiamento climatico (sia rischio fisico, che rischio di transizione).
Le attività chiave nella gestione dei rischi climatici riguardano:
- l’identificazione, la valutazione e la misurazione di tali rischi;
- l’attuazione, lo sviluppo e il monitoraggio di un framework di gestione del rischio a livello aziendale, compresa la cultura del rischio, la propensione al rischio ed i relativi limiti creditizi.
Nell’ambito del Risk Appetite Framework (RAF), il Gruppo ha introdotto un riferimento specifico al rischio climatico, impegnandosi a svilupparne l’integrazione nel framework di risk management esistente con particolare riferimento al rischio di credito e al rischio reputazionale.
Annualmente vengono identificati i potenziali impatti, il relativo orizzonte temporale (breve, medio, lungo) e le azioni di mitigazione e di adattamento intraprese per ciascun rischio potenziale identificato, sia con riferimento ai rischi indiretti sia ai rischi diretti.
Rischi indiretti legati al climate change
Rischi potenziali | Timeframe* | Potenziali impatti | Azioni |
Transizione Modifiche nelle politiche pubbliche Cambiamenti tecnologici Modifiche nelle preferenze dei clienti/consumatori |
Breve/medio/lungo periodo | Finanziamenti Contrazione del business o aumento dei costi per le imprese clienti con possibili conseguenze su merito creditizio e solvibilità Asset management Conseguenze dei cambiamenti climatici sulle società in portafoglio con conseguente possibile riduzione del valore degli asset gestiti Impatti documentali Impatti sull’offerta di prodotti e servizi alla clientela Impatti su procedure interne e IT Impatti reputazionali |
Finanziamenti Valutazione dei rischi ESG e climatici nei finanziamenti in settori sensibili Integrazione dei rischi ambientali nella valutazione del merito creditizio Valutazione della materialità dei rischi ESG nei settori di business ESG scoring di controparte Realizzazione di policy di autoregolamentazione per la valutazione e gestione del rischio socio-ambientale dei finanziamenti in settori sensibili Sostegno alla transizione energetica attraverso finanziamenti alla Green , Circular Economy e transizione ecologica Circular Economy e transizione ecologica Adesione a iniziative Net-Zero con obiettivi di riduzione delle emissioni finanziate Asset management Valutazione e controllo dei rischi ESG nel portafoglio investimenti Realizzazione di policy di autoregolamentazione di sostenibilità Adesione a iniziative Net-Zero con riduzione delle emissioni associate agli investimenti Monitoraggio attivo della normativa in fieri e dei regolamenti interni Investimenti IT Adeguamento gamma prodotti e servizi |
Transizione Modifiche nelle politiche pubbliche Cambiamenti tecnologici Modifiche nelle preferenze dei clienti/consumatori |
Breve/medio/lungo periodo |
Impatto reputazionale, percezione negativa da parte degli stakeholder e in particolare da parte degli investitori SRI dovuta ad una mancata o inadeguata gestione di tali rischi Possibile esclusione da indici di sostenibilità (ESG) o peggioramento del posizionamento o rating ESG |
Integrazione dei rischi ambientali nella valutazione del merito creditizio Realizzazione di policy di autoregolamentazione per la valutazione e gestione del rischio socio-ambientale dei finanziamenti in settori sensibili Azioni di ascolto degli stakeholder Partecipazione a gruppi di lavoro internazionali sui temi del cambiamento climatico Adesione a iniziative Net-Zero con obiettivi di riduzione delle emissioni finanziate |
Transizione Cambiamenti nella normativa ambientale Introduzione di nuovi limiti di emissioni atmosferiche o di nuovi sistemi di reporting connessi |
Breve/medio periodo |
Finanziamenti Implicazioni finanziarie della normativa ambientale e dei limiti e/o tasse sulle emissioni imposti a clienti operanti in alcuni settori economici |
Finanziamenti Offerta di soluzioni finanziarie dedicate e servizi di consulenza specialistica per la clientela nel campo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica Partecipazione a gruppi di lavoro e ad iniziative legate al cambiamento climatico Collaborazione attiva con i policy maker per rappresentare l’esigenza di stabilità e chiarezza della normativa in materia ambientale |
Transizione Introduzione di regolamentazione sui rischi climatici per il settore finanziario |
Breve/medio termine |
Riduzione dei ricavi per il Gruppo derivante da esposizione eccessiva a settori maggiormente vulnerabili al rischio climatico |
Integrazione del rischio climatico nei sistemi di risk management Ribilanciamento dei portafogli Offerta di prodotti e servizi legati alla transizione |
Transizione Modifiche nelle preferenze dei clienti/consumatori |
Breve/medio periodo |
Riduzione dei ricavi per il Gruppo causata da una maggiore concorrenza a fronte di una crescente domanda di prodotti ESG e minore richiesta di servizi/prodotti non ESG |
|
Fisico Eventi atmosferici estremi (inondazioni, alluvioni, nevicate abbondanti, trombe d’aria) |
Breve/medio/lungo periodo |
Implicazioni finanziarie per la clientela corporate e retail danneggiata da eventi atmosferici estremi con possibili conseguenze su merito creditizio e solvibilità |
Nuovi finanziamenti agevolati destinati al ripristino delle strutture danneggiate Sospensione o moratoria del pagamento delle rate dei finanziamenti a favore della clientela danneggiata Prodotti assicurativi per danni causati da eventi climatici estremi |
* 0-2 anni breve periodo; 2-5 anni medio periodo; oltre 5 anni lungo periodo
Rischi diretti legati al climate change
Rischi potenziali |
Timeframe* |
Potenziali impatti |
Azioni |
Transizione Cambiamenti nella normativa ambientale |
Breve/medio periodo |
Possibili sanzioni in caso di mancato rispetto delle nuove normative |
Monitoraggio costante e preventivo dei possibili cambiamenti nella normativa nazionale e europea |
Transizione Introduzione di nuovi limiti di emissioni atmosferiche o di nuovi sistemi di reporting connessi Aumento del costo delle emissioni di gas serra |
Breve/medio periodo |
Costi di adeguamento degli impianti di riscaldamento e condizionamento e per nuovi strumenti di monitoraggio Costi legati alle emissioni di gas serra Incremento dei costi di approvvigionamento energetico |
Implementazione e monitoraggio Own Emissions Plan Azioni di efficientamento energetico Aumento dell’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili Azioni preventive di sostituzione di vecchi impianti con impianti di ultima generazione a basso impatto ambientale nonché di sistemi di monitoraggio dei consumi durante la ristrutturazione di filiali e immobili |
Transizione Cambiamenti nelle norme e standard ambientali a cui il Gruppo aderisce volontariamente (norme ISO) |
Breve/medio periodo |
Costi di adeguamento delle procedure relative ai processi di certificazione in caso di variazione delle norme |
Monitoraggio costante e preventivo dei possibili cambiamenti negli standard Partecipazione a corsi di formazione e workshop specifici |
Fisico - acuto Eventi atmosferici estremi (inondazioni, alluvioni, frane, nevicate abbondanti, trombe d’aria) |
Breve/medio/lungo periodo |
Possibili danni alle infrastrutture della Banca ed eventuali interruzioni delle attività |
Valutazione preventiva del rischio idrogeologico degli edifici Adozione di un piano di business continuity e di azioni per prevenire/ mitigare/gestire danni fisici alle strutture della Banca |
Fisico - cronico |
Medio/lungo periodo |
Incremento dei costi di approvvigionamento energetico connessi a maggiori consumi termici o elettrici |
Azioni di efficientamento energetico Aumento dell’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili Azioni preventive di sostituzione di vecchi impianti con impianti di ultima generazione a basso impatto ambientale nonché di sistemi di monitoraggio dei consumi durante la ristrutturazione di filiali e immobili Certificazione ISO 14001 e ISO 50001 per la gestione dei temi ambientali ed energetici |
* 0-2 anni breve periodo; 2-5 anni medio periodo; oltre 5 anni lungo periodo
Data ultimo aggiornamento 29 marzo 2022 alle ore 16:44:55