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Presidio degli impatti ambientali

Il Codice Etico di Gruppo e le Regole in materia ambientale ed energetica, approvati dal vertice aziendale, definiscono i principi e le Linee Guida relativi alla responsabilità ambientale del Gruppo e al presidio degli impatti – diretti e indiretti – generati dalla propria attività. 
Per questo motivo, una gestione responsabile di energia e risorse naturali risulta prioritaria per il Gruppo Intesa Sanpaolo al fine di mitigare il proprio impatto sull’ambiente. Per maggiori approfondimenti e indicatori di dettaglio sul tema si rimanda alla Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria e alla Relazione Consolidata Non Finanziaria al 30/06.

Con riferimento agli impatti diretti sull’ambiente, derivanti dall’operatività della Banca, Intesa Sanpaolo ha adottato in Italia un Sistema di Gestione Integrato Salute e Sicurezza, Ambiente ed Energia, implementato secondo le più importanti norme internazionali di riferimento (ISO 45001, 14001 e 50001), e sottoposto a certificazione annuale da parte di un ente terzo ed indipendente.

Inoltre, per tradurre in azioni concrete l’impegno per la tutela dell’ambiente, sono stati istituiti i ruoli dell’Energy Manager e del Mobility Manager, che presidiano in maniera costante le proprie aree di competenza.

Energy Manager

Con riferimento all'Energy Manager la legge italiana n.10 del 9/01/1991 prevede che le Società che consumano più di 1.000 tonnellate equivalenti di petrolio (tep) all’anno (orientativamente per il settore terziario quelle con più di 500 addetti), nominino il Responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia (Energy Manager) con contestuale rendicontazione dei consumi da trasmettere annualmente al Ministero dello Sviluppo Economico mediante l’inserimento nella piattaforma informatica di FIRE (Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia).

Grande attenzione viene riservata alla riduzione progressiva dei consumi energetici e delle relative emissioni di anidride carbonica in atmosfera: laddove possibile si predilige l’utilizzo di energia elettrica da fonte rinnovabile, ma soprattutto sono poste in essere azioni di monitoraggio e ottimizzazione energetica, per ridurre gli sprechi e i relativi costi.

Per dare un’idea dell’importanza dei consumi energetici può essere utile sapere che, mentre un cittadino consuma circa 1.100 kWh elettrici all’anno, il fabbisogno pro-capite nel settore bancario è mediamente sei-sette volte tanto. Intesa Sanpaolo, uno dei maggiori gruppi bancari dell’area euro, consuma l’equivalente di energia elettrica necessaria a una città di 330.000 abitanti.

Le società del Gruppo che, nel 2021, hanno fatto registrare consumi superiori ai 1.000 tep e che hanno provveduto per il corrente anno alla nomina dell’Energy Manager sono le seguenti:

  • Intesa Sanpaolo S.p.A. (79.892,86 TEP)
  • Fideuram - Intesa sanpaolo Private Banking S.p.A (2.336,10 TEP)
  • Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A (1.755,21 TEP)
Mobility Manager

La funzione di Mobility management definisce a livello di Gruppo le strategie e le linee guida in tema di mobilità sostenibile.

Si tratta di un impegno importante reso concreto ricercando, promuovendo ed attuando soluzioni che permettano di coniugare il benessere delle nostre persone con il benessere delle città nelle quali viviamo e lavoriamo.

Il Mobility Manager coordina le iniziative e le migliori soluzioni ai bisogni di spostamenti aziendali e personali ed è supportato da Referenti Territoriali della Mobilità con l'intento di rilevare e interpretare la domanda di mobilità espressa sul territorio diffondendo cultura ed iniziative promosse dal Gruppo.

Attraverso la mappatura delle esigenze, l’ascolto diretto e la partecipazione attiva dei colleghi, a partire dal 2009 il Mobility Manager del Gruppo redige ogni anno i Piani spostamento casa-lavoro. A titolo esemplificativo in dettaglio quello realizzato su Torino (Piano di spostamento casa-lavoro 2021).

Il dato di Employee Commuting, non incluso nella Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria e relativo solo al perimetro Italia, è stato pari a 54.275,33 tonnellate nel 2021 rispetto alle 33.975,43 tonnellate del 2020. Il notevole incremento è stato tuttavia influenzato da due diversi fattori: l’erogazione di una nuova survey per seguire l’evoluzione degli spostamenti casa-lavoro, che ha anche ampliato il numero di dipendenti coinvolti, in funzione delle novità normative in materia, e di conseguenza il numero di risposte ricevute (+71% rispetto al 2020) e l’inclusione dei dipendenti del Gruppo UBI Banca nel perimetro 2021, con un incremento in Italia del 18% rispetto al 2020. 

Monitoraggio e certificazione dei processi

Con l’obiettivo di gestire responsabilmente gli impatti ambientali ed energetici legati alla propria attività, il Gruppo Intesa Sanpaolo ha avviato da tempo un processo di monitoraggio dei propri impatti ambientali ed energetici, consapevole che solo partendo da dati reali di consumo sia possibile avviare azioni di ottimizzazione e di efficienza energetica con risultati durevoli e miglioramenti costanti.

Grazie a tali azioni di monitoraggio avviate nel tempo, in coerenza con quanto dichiarato nella Politica ambientale ed energetica, il Gruppo Intesa Sanpaolo ha potuto dotarsi di importanti certificazioni ambientali.

Sistema di gestione ambientale e dell'energia

In Italia Intesa Sanpaolo si è dotata di un Sistema di Gestione Ambientale (ai sensi della norma UNI EN ISO 14001) e dal giugno 2010, prima banca italiana, lo ha integrato con un Sistema di Gestione dell’Energia (dall'aprile 2012 certificato UNI CEI EN ISO 50001).

Il perimetro di certificazione si è allargato negli anni fino a ricomprendere nel 2019 tutte le filiali e i Palazzi d’Italia. I siti sono sottoposti ad un costante processo di monitoraggio delle performance ambientali ed energetiche e a cicli di verifiche interne effettuate con l’obiettivo di valutare il grado di aderenza delle prassi adottate rispetto a quanto atteso; in caso di necessità vengono implementate le azioni correttive idonee a riportare le performance all’interno di un range definito. 
Il Sistema di Gestione prevede anche un percorso formativo specialistico per tutti i collaboratori coinvolti. 
Annualmente le sedi centrali e un congruo numero di filiali e Palazzi sono interessati dalla verifica di mantenimento o di rinnovo della certificazione da parte di un ente terzo internazionale. 

La Sede di coordinamento del Sistema è il Nuovo Centro Direzionale di Torino - Grattacielo che, dotato delle più avanzate soluzioni tecnologiche ed impiantistiche, è considerato uno degli edifici di grande altezza più ecosostenibili al mondo.

Relativamente alle Banche estere la prima Sussidiaria ad aver attuato un Sistema di Gestione dell’Energia (ai sensi della norma UNI CEI EN ISO 50001) è l'ungherese CIB Bank. La Banca ha superato il processo di audit, focalizzato sulla formazione dei dipendenti, sulla conformità alle normative, sui processi interni e sulla gestione dell’energia nelle filiali ottenendo così il rinnovo della certificazione.

Il Centro Direzionale di Torino

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