Finanza locale: cala il debito di enti locali nel 2024, cresce quello nazionale
Secondo quanto emerge dal monitor sulla Finanza Locale del Research Department di Intesa Sanpaolo, nel 2024 il debito delle Amministrazioni locali è sceso a €82 miliardi, in controtendenza col debito nazionale, che è tornato a crescere in rapporto al PIL.
La riduzione del debito locale è in atto da oltre un decennio, con l’unica eccezione del 2020. Lo stock di debito è passato da un massimo di €116,3 miliardi nel 2011 a €82 miliardi nel 2024, con una riduzione cumulativa del 30%. In termini di PIL, il debito locale è sceso al 3,7% nel 2024, dimezzandosi rispetto al massimo del 7,2% toccato nel 2009.
Di seguito i principali dati del monitor:
- Il debito totale delle Amministrazioni locali nel 2024 si è attestato a €82 miliardi nel 2024, in calo rispetto agli 84,6 miliardi registrati nel 20233 (con una riduzione di €2,6 miliardi rispetto all’anno precedente).
- Il debito dell’Amministrazione centrale è aumentato di circa €100 miliardi nel 2024, raggiungendo il 131,5% del PIL.
La riduzione del debito locale è attribuita a politiche mirate avviate dai primi anni duemiladieci, che hanno reso più stringenti le condizioni per l’indebitamento e indotto gli Enti a migliorare i propri saldi, riducendo le esigenze di ricorso al debito.
La diminuzione del debito nel 2024 è stata abbastanza omogenea tra i principali comparti delle Amministrazioni locali, interessando tutti i livelli di governo, comprese le Regioni.
- Lo stock di debito delle Regioni è sceso a €37,1 miliardi, con una riduzione di circa 1 miliardo. Tuttavia, le Regioni sono il comparto maggiormente indebitato, rappresentando il 45% del debito locale
- Il debito dei Comuni ha continuato la sua riduzione pluriennale, scendendo a 30,8 miliardi nel 2024 da un massimo di 48,7 miliardi nel 2011, con un calo che non si è mai interrotto per 13 anni. Il debito di Province e Città metropolitane rimane minoritario (0,2% del PIL nel 2024).
A livello territoriale, la diminuzione del debito è stata diffusa, con cali particolarmente intensi nel Mezzogiorno e nel Nord-Est nel 2024. Fanno eccezione Calabria e Toscana, dove il debito non è diminuito.
- In valore assoluto, la maggior parte del debito si concentra al Sud (26,6 miliardi) e al Centro (23,3 miliardi). In quota di PIL, il divario è ancora maggiore: 2,6% al Nord contro 5,2% al Centro-Sud.
- Le Regioni con maggior stock di debito sono Lazio, Lombardia, Campania e Piemonte18 . Tuttavia, normalizzando per popolazione o PIL, si evidenzia che Calabria, Campania, Lazio e Piemonte risultano particolarmente indebitate.
Per quanto riguarda gli strumenti di finanziamento:
- rimangono prevalenti i prestiti (da banche, fondi monetari, CDP), pari a oltre il 76% del debito locale nel 2024 (in aumento rispetto al 2023)
- diminuito il debito finanziato con titoli obbligazionari
- raddoppiata la quota coperta con "altri strumenti" (cartolarizzazioni, leasing finanziario, PPP, cessione passività commerciali), il 14% dello stock nel 2024.
Le previsioni del Documento di Finanza Pubblica di aprile 2025 indicano che il debito locale (non consolidato) continuerà a scendere nel prossimo triennio, dal 5% del PIL del 2024 al 4,4% nel 2027, contribuendo positivamente alla stabilizzazione del debito pubblico complessivo.
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Data ultimo aggiornamento 2 maggio 2025 alle ore 14:22:17