Fed attendista, mercati cauti tra dazi e dati economici
8 maggio 2025
Come atteso, la Federal Reserve nella riunione del 6-7 maggio ha deciso all'unanimità di mantenere invariati i tassi sui Fed Funds, confermandoli al livello di 4,25-4,50%.
La Banca Centrale ha sottolineato un aumento dell'incertezza sulle prospettive economiche, evidenziando maggiori rischi sia per la disoccupazione che per l'inflazione a causa delle iniziative protezionistiche dell'amministrazione Trump. Nonostante ciò, il giudizio sul quadro economico corrente non si è discostato significativamente dalla valutazione di marzo.
Il governatore Powell ha descritto gli effetti dei dazi sull'inflazione come potenzialmente "di breve durata, riflettendo una variazione una tantum del livello dei prezzi", pur non escludendo la possibilità di un impatto più persistente. Alla luce della solida occupazione e della domanda ancora robusta, Powell ha rigettato l'idea di tagli preventivi poiché l'inflazione rimane al di sopra dell'obiettivo, affermando che "non sappiamo quali saranno le risposte giuste ai dati finché non ne avremo di più".
L'atteggiamento complessivo della Fed si conferma attendista, escludendo nuovi tagli prima di luglio-settembre.
Altri dati economici mostrano un quadro misto:
- In Germania, la produzione industriale ha sorpreso al rialzo a marzo (+3% m/m), trainata da auto, farmaceutica e macchinari, con un'inversione rispetto a febbraio (-1,3% m/m) forse legata ad acquisti anticipati in vista dei dazi. L'avanzo commerciale tedesco è migliorato. Tuttavia, le tensioni geoeconomiche rappresentano un rischio per la ripresa industriale, e stime governative suggeriscono un altro anno di stagnazione economica per la Germania nel 2025.
- Nelle risorse di base, l'indice ha aperto debole, con il petrolio (WTI e Brent intorno ai 58 e 61 dollari al barile) che tenta un recupero. Il mercato metabolizza l'aumento della produzione OPEC+ da giugno. Le scorte settimanali di petrolio USA sono calate più del previsto, mentre le scorte di benzina sono aumentate inatteso6. L'oro è debole (-1,6%), penalizzato dalle parole di Powell che allontanano l'ipotesi di un taglio imminente dei tassi Fed6.
- Nei Paesi Emergenti, la banca centrale del Brasile ha aumentato il tasso Selic di mezzo punto al 14,75%. Nonostante la mossa, volta a contrastare l'inflazione spinta da servizi e alimentari e sostenuta da un forte mercato del lavoro, il consenso di mercato ha rivisto al ribasso le previsioni per il tasso d'interesse brasiliano a fine 2025.
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