Sociale

Il progetto di aiuti umanitari in Siria di Fondazione AVSI

Immagine di una dipendente della Fondazione AVSI che gioca con una bambina

Sono Marco Andreolli e mi occupo di partnership con le aziende e le fondazioni per AVSI, un’organizzazione non profit che realizza progetti di sviluppo e aiuto umanitario in 39 Paesi.

Nella notte tra il 5 e 6 febbraio scorso una scossa di terremoto di magnitudo 7.8 ha colpito la Turchia e la Siria. In particolare, il nord della Siria è stata una delle aree più colpite e, allo stesso tempo, quella con minore accesso agli aiuti umanitari. Lo staff di AVSI, a poche ore dalle scosse, è prontamente intervenuto ad Aleppo per sostenere la popolazione locale attraverso distribuzioni di cibo, beni di prima necessità e attività psico-sociali per i bambini e ragazzi.

Supportare le popolazioni in difficoltà grazie al Fondo di Beneficenza

Quando scoppia un’emergenza umanitaria di questo tipo, AVSI mette subito in moto le sue procedure di risposta, accelerando vertiginosamente le sue azioni: il rapporto tra sede centrale e personale sul campo diventa costante, arrivano aggiornamenti ogni ora, si attiva la logistica, il fund raising e la comunicazione. In questi momenti la velocità di interlocuzione e la serietà delle risposte sono le condizioni fondamentali per sostenere le persone colpite con tempismo e precisione.

Grazie al sostegno del Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo abbiamo potuto garantire una risposta umanitaria tempestiva e calibrata sulle esigenze del momento. In particolare, è stato dato un supporto concreto alle famiglie sfollate che hanno trovato alloggio nella scuola di Hisham bin Abdulmalek. Sono stati distribuiti pasti caldi pronti per 34 giorni, raggiungendo ogni giorno più di 85 famiglie. Sono stati consegnati 64 kit igienici, 85 kit invernali per bambini e 35 kit per adulti, costituiti da coperte e abbigliamento adatto alle basse temperature, insieme a biancheria personale nuova.

A tre mesi dal sisma, AVSI continua a garantire supporto alla popolazione attraverso tutte le attività avviate nel primo periodo, che sono incluse in un più ampio programma di risposta all’emergenza.

Dalla nostra esperienza, consigliamo agli altri Enti del terzo settore che vogliono proporre un progetto al Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo di analizzare nel dettaglio le linee guida del Fondo, che rappresentano uno strumento utile per costruire progetti mirati e di valore.

Suggeriamo inoltre di definire degli obiettivi chiari e misurabili, che permettano di valutare con precisione il potenziale cambiamento positivo che il progetto può apportare nella vita delle persone coinvolte.