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INTESA SANPAOLO PRESENTA LA MOSTRA : ”UN GRATTACIELO PER LA SPINA. TORINO, 6 PROGETTI SU UNA CENTRALITA’ URBANA”

Dal 27 ottobre 2007 al 13 gennaio 2008 – Sala del Senato di Palazzo Madama a Torino

In mostra, con la collaborazione della Fondazione Torino Musei, i progetti per la costruzione della nuova sede della banca, presentati da sei tra i più importanti studi internazionali di architettura.

Torino, 26 ottobre 2007 – Apre il 27 ottobre a Torino, nella Sala del Senato di Palazzo Madama, la mostra dedicata ai sei progetti che hanno partecipato alla consultazione internazionale ad inviti, indetta per la costruzione del grattacielo che ospiterà la nuova sede della banca.

I sei progetti sono quelli presentati da altrettanti studi di architettura di livello internazionale: oltre al grattacielo di Renzo Piano, risultato poi vincitore, sono esposti quelli proposti da Hiroshi Hara di Tokyo, da Carlos Lamela di Madrid, da Daniel Liebeskind di New York, dallo studio Mvrdv di Rotterdam e da Dominique Perrault di Parigi. Illustrando le diverse soluzioni progettuali proposte dagli studi, la mostra assume una straordinaria valenza in materia di architettura e ingegneria, ma offre anche un interessante spaccato sui mutamenti di cui è protagonista la città.

Un'area specifica della mostra realizzata in collaborazione con la Fondazione Torino Musei è dedicata agli sviluppi del progetto vincitore di Renzo Piano. Nell'atrio di Palazzo Madama è esposto il plastico rappresentante l'area che ospiterà il grattacielo all'angolo tra Corso Vittorio Emanuele II e Corso Inghilterra, sulla Spina 2, da cui il titolo della mostra.

Il nuovo grattacielo sorgerà su un'area di pertinenza di oltre 7.000 mq dove troveranno sede sia gli uffici direzionali di Intesa Sanpaolo, diventando un inedito landmark di elevata qualità architettonica e urbanistica, in grado di incarnare al tempo stesso, nelle forme, come nei contenuti della costruzione, i valori fondanti della Banca.

Oltre all'esigenza di accentrare gli spazi operativi delle strutture direzionali, oggi dislocate in aree diverse della città, tre sono i principi ispiratori dell'opera: il dialogo tra la banca e i suoi interlocutori, la città, il pubblico, i dipendenti; l'architettura, costruendo un'opera che rappresenti un alto e significativo contributo in campo architettonico e urbanistico; la sostenibilità ambientale, realizzando un edificio dotato delle più avanzate soluzioni tecnologiche e impiantistiche.
Nel processo di costruzione del nuovo centro direzionale di Intesa Sanpaolo a Torino, la mostra di Palazzo Madama rappresenta l’episodio culminante prima dell’apertura del cantiere.

Il percorso della mostra sottolinea un tema ricorrente e un paradigma progettuale: il dialogo tra committenza e città, non solo attraverso il riferimento al Piano Regolatore della città, ma anche attraverso l’attenzione agli aspetti dell’impatto ambientale, inteso in un’accezione fisica e sociale al tempo stesso.

 

 

La mostra è concepita proprio per sottolineare la valenza dialogica e urbana dell’intero processo di realizzazione della nuova torre, a partire da un’analisi approfondita del suo contesto fisico - quello della Spina 2 - presentato attraverso una installazione multimediale e un grande plastico, intesi come episodi introduttivi del contesto entro il quale si sviluppa il soggetto della mostra.
I sei progetti per la loro capacità di esprimere non solo linguaggi, ma anche ricerca sull’architettura, vengono illustrati in successione con l’obiettivo di offrire uno sguardo d’insieme sulle differenti risposte date a un programma e a un luogo altamente complessi. All’evoluzione definitiva della soluzione vincitrice viene riservato uno spazio ulteriore in conclusione del percorso.

La concezione di una nuova sede per una grande banca di tradizioni secolari rappresenta una sfida che non può non essere condivisa con la città che da sempre la ospita. Con questa scelta si vuole lanciare un segno di fiducia e insieme di impegno.  Proprio nel connubio tra radicamento locale e proiezione internazionale, quindi, discende il quadro di valori che si vuole prendano forma nel nuovo grattacielo per Torino.

La diversità degli esiti pervenuti, di un’elevata qualità complessiva, è stata il primo riscontro di una scelta, quella della consultazione a inviti, che ha rappresentato una sfida e uno stimolo ulteriore.
La possibilità di ottenere un insieme di proposte e soluzioni tra cui scegliere la più appropriata viene ora messa a conoscenza dell’opinione pubblica, con questa mostra e con il suo catalogo.

Questa iniziativa, realizzata con le idee per un grattacielo sostenibile e bello, in una città storica come Torino, ha l'obiettivo di creare un insieme di giudizi condivisi e dunque di valori collettivi. Al di là delle differenze formali, delle divergenze di impostazioni distributive, tecnologiche, insediative che i sei progetti, mettono in mostra, è possibile infatti cogliere nell’immediato, un’accettazione e rielaborazione di valori fondanti: quelli espressi dalla Banca e che si vorrebbero incarnati nel luogo. Così se le differenze formali possono appassionare e dividere, le ragioni della sostenibilità devono invece portare a un dialogo ampio su ciò che il grattacielo deve rappresentare.

La mostra, realizzata da Intesa Sanpaolo in collaborazione con la Fondazione Torino Musei e la Città di Torino, è curata dal prof. Carlo Olmo, dall'arch. Michela Comba e l'arch. Manfredo di Robilant della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. Consulente di Intesa Sanpaolo è il prof. Franco Mellano. Il catalogo è edito da Umberto Allemandi & C.

 

Per ulteriori informazioni:

Intesa Sanpaolo Rapporti con i Media
Costanza Esclapon
02/87963010
stampa@intesasanpaolo.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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