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Roma, 27 luglio 2010 – L’immenso patrimonio di beni culturali, storici, artistici, ambientali e paesaggistici ha permesso al Lazio di detenere molti primati nel settore turistico. La regione si colloca di gran lunga al primo posto in termini di internazionalizzazione (due turisti su tre sono stranieri, rispetto ad una media nazionale del 43,4%), ha un elevato tasso di occupazione dei posti letti nel corso dell’anno (un letto su due è mediamente occupato nel corso dell’anno, rispetto ad una media nazionale di uno su tre), ha una bassa stagionalità  (solo il 28% delle presenze si concentra nei mesi di luglio e agosto, rispetto ad una media nazionale del 43%).

Questo il quadro emerso dal “Rapporto sul settore alberghiero del Lazio” realizzato dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. “L’obiettivo della ricerca – spiega Fabrizio Guelpa, Responsabile Industry & Banking del Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo – è quello di offrire spunti di analisi per individuare il modo di accelerare lo sviluppo di un settore portante dell’economia laziale, che incluso l’indotto pesa più del 10% del PIL locale”, e che contribuisce per un terzo al saldo della bilancia turistica nazionale”.

Lo studio mostra come la crisi degli ultimi due anni abbia sì fortemente colpito il settore turistico laziale, ma evidenzia anche segnali di recupero nei primi mesi del 2010, con un aumento delle presenze (+6,6%) che ha favorito un rafforzamento della redditività. Nei prossimi mesi il deprezzamento dell’euro potrebbe giocare un ruolo chiave, favorendo il flusso di turisti stranieri, soprattutto americani. Continueranno poi a crescere i turisti provenienti dai nuovi mercati. Inoltre, date le caratteristiche strutturali delle sue imprese alberghiere, la regione è tra quelle meglio posizionate per cavalcare la ripresa. Ripresa che sarà tuttavia graduale e incerta a causa della lenta uscita dalla crisi che penalizza i redditi e la propensione delle famiglie al consumo.

L’indice di “Attrazione Potenziale delle Regioni” (basato sul patrimonio artistico, culturale, storico, ...) colloca il Lazio di gran lunga al primo posto tra le regioni italiane. La regione si caratterizza inoltre per un’offerta differenziata: accanto al tradizionale turismo culturale, religioso e balneare si stanno affermando altre forme di turismo come quello naturalistico e quello congressuale e d’affari. Fattore strategico affinché si possano cogliere sempre nuove opportunità di crescita è investire in infrastrutture e servizi, soprattutto servizi pubblici come i trasporti e il decoro urbano. Va infatti favorita la sostenibilità complessiva, soprattutto di Roma, che può essere penalizzata dal traffico, dalla crescita dei rifiuti, dall’inquinamento acustico e atmosferico e dalla mancanza di sicurezza.


I primati del Lazio

Il Lazio è una delle regioni italiane con il più alto potenziale di sviluppo del settore turistico grazie al suo immenso patrimonio in termini di beni culturali, storici, artistici, ambientali, paesaggistici senza uguali in Italia e nel mondo.
L’industria turistica del Lazio ha saputo nel tempo sfruttare questi vantaggi competitivi ottenendo importanti primati in Italia.
•Il Lazio è la regione italiana più “internazionalizzata”, grazie soprattutto al contributo di Roma. Due turisti su tre, infatti, sono stranieri a fronte di una media italiana del 43,4%. Tra le regioni europee sedi della capitale, solo la regione di Londra in Europa presenta un grado di internazionalizzazione più elevato.
•Gli esercizi alberghieri del Lazio presentano il tasso di occupazione dei posti letto di gran lunga più elevato in Italia. Nel corso dell’anno, infatti, un letto su due è mediamente occupato da un turista; in Italia si scende ad un letto su tre. Aiuta la dimensione media più elevata degli alberghi localizzati nel Lazio: circa il 50% degli alberghi laziali ha almeno 25 stanze contro il 43,3% della media italiana.
•La stagionalità delle presenze è significativamente più bassa rispetto al resto d’Italia, sia per i turisti italiani che per quelli stranieri. Solo il 28% delle presenze dei clienti italiani si concentra nei mesi di luglio e agosto; questa quota sale al 43% in Italia. Nel Lazio ancora più contenuta è la stagionalità dei turisti stranieri, con differenze poco pronunciate nelle presenze mensili tra marzo e ottobre.


Il turismo della regione nella crisi del 2008-’09

A partire dal 2008 anche il turismo nel Lazio è stato condizionato negativamente dalla crisi che ha colpito i mercati internazionali.
•Nel 2008 il calo delle presenze di turisti italiani e stranieri è stato accompagnato da una riduzione del fatturato pari al 5,2% e da un significativo ridimensionamento dell’EBITDA margin, sceso dal 18% nel 2007 al 13,3% nel 2008. Sono questi i risultati emersi dall’analisi di un campione di 300 imprese alberghiere della regione estratte dal database di Intesa Sanpaolo.
•Anche il 2009 è stato un anno difficile: secondo i dati EBTL nella provincia di Roma si sono ulteriormente ridotte le presenze di turisti italiani (-2,9%) e stranieri (-3,1%), seppure in misura inferiore rispetto alla media italiana (-3,6% e -7,6% rispettivamente). Gli esercizi alberghieri romani hanno però dovuto rinunciare ad una quota significativa dei propri margini.


Le prospettive di breve termine

L’industria turistica del Lazio ha manifestato evidenti segnali di recupero nei primi cinque mesi del 2010.
•Le presenze, grazie al traino dei turisti stranieri, hanno registrato un aumento medio del 6,6% (fonte EBTL).
•Le condizioni reddituali, nonostante le elevate pressioni sui margini, sono tornate a rafforzarsi, grazie al significativo aumento del tasso di occupazione delle camere.

Nei prossimi mesi si consolideranno i segnali di ripresa emersi nei primi mesi dell’anno. La ripresa sarà tuttavia graduale ed incerta. Pesano la lenta uscita dalla crisi e le difficoltà nel mercato del lavoro che penalizzano i redditi e la propensione al consumo delle famiglie italiane ed europee.
Nei prossimi mesi il deprezzamento dell’euro offrirà un sostegno al turismo nel Lazio, rendendo più convenienti i viaggi dei turisti extra-europei in Italia e più “care” le vacanze degli italiani all’estero. Il Lazio e, in particolare, Roma saranno particolarmente favorite vista l’alta incidenza delle presenze straniere e, soprattutto, dei turisti americani.
Continueranno a crescere i turisti provenienti dai nuovi mercati. Anche nel difficile 2009, infatti, non si è interrotta la crescita del numero di turisti provenienti dall’Est Europa (Russia in primis), dal Centro e Sud America e dal Medio Oriente.

 


Per informazioni:
INTESA SANPAOLO     
Rapporti con i Media - Banca dei Territori e Media locali            
Cristiana Giua - Tel. 06/67124992 - 335 5454102        
cristiana.giua@intesasanpaolo.com

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