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BANCA PROSSIMA HA 1.000 GIORNI: MASSE INTERMEDIATE A QUOTA DUE MILIARDI

AL VIA L’INIZIATIVA SALVASTIPENDI PER LE IMPRESE SOCIALI

La banca del gruppo Intesa Sanpaolo, l’unica dedicata esclusivamente alle organizzazioni nonprofit, rafforza la propria leadership di mercato. Mille giorni di attività, due miliardi di euro di masse intermediate, 13.000 clienti attivi (+64%). In bonis il 99,6% del credito accordato.

Al via l’iniziativa “Salvastipendi” a tutela dei lavoratori delle cooperative sociali, in collaborazione con Cooperfidi Italia.

Milano, 30 marzo 2011 - Banca Prossima, la banca del gruppo Intesa Sanpaolo esclusivamente dedicata al terzo settore (la sola in Europa con questa missione), ha presentato i suoi risultati dopo 1.000 giorni di attività. Le masse intermediate a fine 2010 sono aumentate dell’82% rispetto alla fine del 2009. Nei primi tre mesi del 2011 sono cresciute di ulteriori 250 milioni, a conferma del forte sviluppo di Banca Prossima: un miliardo di masse intermediate dopo 500 giorni di attività, due miliardi dopo 1.000 giorni.

Sempre sul fronte del credito è da sottolineare che quasi il 20% dell’erogato è diretto al Sud (38% al centro-sud), e che la quota di credito deteriorato si attesta allo 0,4%, un dato di gran lunga inferiore a quello medio di mercato, anche a conferma della qualità e sostenibilità della nostra economia nonprofit.

In termini di credito straordinario, il Fondo per lo sviluppo dell’impresa sociale, previsto dallo Statuto di Banca Prossima per consentire prestiti ai progetti più difficili e innovativi e nel quale confluiscono almeno il 50% dei profitti della banca (per i primi 10 anni il 100%), ha reso possibili 700 operazioni di finanziamento per un totale di oltre 50 milioni di credito erogato (35% al sud).

In forte espansione anche il numero di clienti: 13.000 ad oggi, con un incremento di ben il 64% rispetto al 2009 e con 1500 nuovi clienti nei primi tre mesi del 2011. Tra questi, le cooperative sociali sono le organizzazioni che scelgono di più Banca Prossima. Oggi rappresentano il 16% della clientela totale: un dato di ben 4 volte superiore alla media nazionale, a conferma della capacità di Banca Prossima di attrarre le imprese (anche medio-grandi: +20% rispetto al 2009) che chiedono credito.

I risultati del 2010 hanno permesso anche un importante aumento degli organici: sono oggi 271 le persone impiegate in Banca Prossima, ben 75 in più rispetto a un anno fa. Di queste, 40 sono giovani in possesso di un master in economia del nonprofit selezionati in tutta Italia, e la maggior parte di loro è alla prima esperienza lavorativa stabile.

SALVASTIPENDI

a tutela dell’occupazione nel terzo settore

Tra gli strumenti messi a punto da Banca Prossima per favorire l’attività delle imprese nonprofit debutta, novità assoluta che risponde a una delle esigenze più forti delle imprese sociali, “Salvastipendi”. Si tratta di un insieme di soluzioni finanziarie rivolte alle imprese sociali per garantire il pagamento degli stipendi ai dipendenti liquidando le fatture, anche scadute, verso la Pubblica Amministrazione. La crisi economica ha peggiorato i ritardi di incasso dei crediti che le cooperative sociali vantano nei confronti della PA. Sono almeno 25 miliardi di euro che vengono pagati con tempi più che doppi rispetto alla media europea. Secondo l’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici, il ritardo medio in Italia è di 128 giorni, con punte che superano i due anni. E spesso il pagamento di interessi di mora è escluso.

La questione pagamenti rischia così di mettere in ginocchio il mondo delle cooperative sociali, dal momento che due terzi di loro hanno principalmente entrate di origine pubblica. Nel complesso, i ricavi provenienti dalla Pubblica Amministrazione costituiscono il 70% del fatturato totale di queste imprese, mentre gli stipendi sono la più importante voce di costo (60%). Molte minacciano di uscire di scena, con pesanti impatti sulla comunità in termini di servizi per i cittadini nei settori cruciali della sanità, dell’assistenza e dell’istruzione. La situazione critica delle cooperative sociali si trasferisce inevitabilmente sui lavoratori. E, per peggiorare ancora la situazione, in Italia non vi sono ammortizzatori sociali a difesa dei lavoratori del terzo settore. Le cooperative sociali sono infatti escluse dalla cassa integrazione ordinaria e straordinaria; la cassa integrazione in deroga, teoricamente applicabile, è uno strumento che le Regioni finanziano con difficoltà crescente.

• Un servizio accessibile e a costi contenuti in alleanza con le centrali cooperative

“Salvastipendi” rappresenta la soluzione messa a punto da Banca Prossima a vantaggio delle cooperative sociali che vantano fatture verso la Pubblica Amministrazione. Si rivolge alle 9.500 realtà operanti in Italia, con oltre 300.000 dipendenti e una produzione di servizi a beneficio di almeno 5 milioni di cittadini. Si tratta di una situazione di emergenza. Per questo sono state messe in campo misure particolari: o Cooperfidi Italia, il consorzio nazionale di garanzia promosso dalle tre grandi centrali cooperative italiane (Agci, Confcooperative e Legacoop), si allea al progetto coprendo le cooperative con la propria garanzia, che facilita l’accesso e minimizza i costi del servizio; o tutte le cooperative sociali che richiedono Salvastipendi accedono al Fondo per lo sviluppo dell’impresa sociale di Banca Prossima, con un netto vantaggio per la valutazione creditizia.

• Come funziona

“Salvastipendi” offre un’anticipazione pro-solvendo finalizzata alla tutela dei lavoratori dell’impresa sociale. L’anticipo può arrivare a coprire fino a 6 mesi del costo del lavoro dell’organizzazione. Le somme erogate devono essere impiegate esclusivamente per il pagamento degli stipendi e di imposte e contributi ad essi relativi. Il costo del finanziamento parte dall’Euribor 3 mesi con spread 0,55% (oggi valore assoluto 1.65%) a seconda del rating. C’è anche una soluzione per le cooperative sociali che hanno fatture già scadute: si tratta di un’apertura di credito in conto corrente con spread a partire da 1,5% (oggi valore assoluto 2.38%): un vero e proprio finanziamento di emergenza.

INNOVAZIONE BANCARIA, INNOVAZIONE SOCIALE

“Salvastipendi” è solo l’ultimo nato in casa Banca Prossima. La banca, dalla sua fondazione, è impegnata nella messa a punto di numerosi strumenti innovativi per il terzo settore. Tra i successi degli anni scorsi, Fund Raising Innovation: piattaforma di servizi bancari e di consulenza che rende più efficace ed efficiente la raccolta fondi delle organizzazioni nonprofit, e Tutto 5x1.000, per colmare il ritardo nell’erogazione dei fondi frutto delle scelte dei cittadini nelle dichiarazioni dei redditi.

Tra le maggiori innovazioni c’è anche Terzo Valore, l’unica piattaforma che dà al cittadino la possibilità di scegliere il progetto di un’organizzazione nonprofit e di finanziarlo non solo con una donazione ma con un vero e proprio prestito a capitale garantito. Una forma nuova di investimento etico in cui si può ricevere un modesto interesse senza rischiare il proprio capitale, e soprattutto veder crescere un’iniziativa nonprofit sostenibile “sedendo a fianco” di Banca Prossima come banchieri sociali.

“Con la sua crescita e le sue regole mantenutesi costanti dalla nascita – spiega Corrado Passera, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo – Banca Prossima dimostra l’esattezza della nostra intuizione originaria. Si conferma così tassello necessario a completare il disegno di “Banca per il Paese”, dando risposta alle esigenze dell’economia del bene comune, che crea occupazione, servizi, coesione sociale. Qui Banca Prossima si dedica alle più pesanti problematiche del terzo settore: i ritardi di pagamento e la raccolta fondi. Le linee guida sono condivisione, solidarietà e alleanza con le migliori forze in campo. E c'è perfetta continuità con Anticipazione Sociale, il progetto del 2005 con cui Intesa Sanpaolo fu la prima banca ad anticipare la CIGS”.

“I dati della crescita di Banca Prossima – dichiara Marco Morganti, Amministratore Delegato di Banca Prossima - rispecchiano il lavoro ordinario di una banca non ordinaria. Ogni giorno le nostre persone sul territorio affrontano la sfida della sostenibilità insieme alle organizzazioni che ci hanno dato fiducia. La nostra crescita è convincente perchè sta avvenendo in tutta Italia, verso organizzazioni di ogni tipo e con una qualità del credito a livelli di eccellenza. Banca Prossima è però anche un laboratorio di iniziative nuove, che nascono dall’incontro quotidiano con il nonprofit.

All’origine di “Salvastipendi” sta l’ascolto di tanti responsabili di cooperative sociali che non vogliono rassegnarsi a scaricare sui dipendenti i ritardi del sistema. Molti di loro arrivano a offrire come garanzia i propri mezzi personali. Vogliamo andare oltre questa situazione”. “Nel CdA del 28 marzo, Cooperfidi Italia ha deliberato garanzie per 1 milione di euro relative al “Salvastipendi”- dichiara Mauro Gori, Presidente Cooperfidi Italia – Possiamo quindi dire che l’iniziativa sta partendo bene. Parte del merito va certamente attribuito alla semplicità dello strumento che è stato messo a punto. Del resto, la semplicità e l’efficacia dei prodotti finanziari sono caratteristiche che riscontriamo spesso in Banca Prossima -con la quale Cooperfidi Italia ha una convenzione afferente all’auto costruzione- e con Intesa Sanpaolo. Un altro pezzo di merito va ascritto al coraggio di Banca Prossima e di Cooperfidi Italia, il consorzio fidi della cooperazione italiana, di affrontare una situazione scandalosa come quella dei ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione. Noi non vogliamo svuotare il mare con un secchiello: rispetto alle dimensioni di questo problema il nostro contributo è certamente parziale. Ma, se tutti facessero la loro parte, qualche risultato in più potrebbe essere conseguito”.

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