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Il Gruppo bancario e Piccola Industria danno vita ad un nuovo programma di interventi

INTESA SANPAOLO CONFINDUSTRIA:
RINNOVATO L’ACCORDO PER LO SVILUPPO DELLE PMI

• Plafond di ulteriori 10 miliardi, oltre a quello messo a disposizione nel 2009 e nel 2010
• Approfondimento mirato su tre aree particolarmente strategiche per la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria: la valorizzazione del “capitale umano” in funzione anche del rilancio occupazionale, lo sviluppo dimensionale con operazioni di finanza straordinaria e razionalizzazione organizzativa, le scelte eco-sostenibili
• Strumenti e servizi di consulenza per esprimere le potenzialità dell’impresa: innovazione, espansione sui mercati esteri, capacità di aggregazione per migliorare la competitività
• Si rafforza la collaborazione tra impresa, banca e territorio con nuovi canali di ascolto e di dialogo e attraverso il pieno coinvolgimento delle strutture regionali e provinciali di Confindustria e di Intesa Sanpaolo


Milano, 14 novembre 2011. L’obiettivo comune è il continuo sostegno allo sviluppo delle piccole e medie imprese, che rappresentano il 99,9% del sistema produttivo italiano. Si rafforza ancor di più la collaborazione tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo, firmatari di un accordo che guarda ad ogni possibile prospettiva di sviluppo per le pmi e che a questo scopo prevede un plafond di 10 miliardi di euro. L’accordo è stato presentato oggi a Milano da Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria e da Vincenzo Boccia, Presidente di Piccola Industria Confindustria, insieme con Corrado Passera, Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo e Marco Morelli, Direttore Generale Vicario di Intesa Sanpaolo.

I punti decisamente innovativi dell’accordo sono tre: la valorizzazione delle persone che lavorano in azienda con il sostegno alla formazione dei dipendenti e allo sviluppo occupazionale, gli interventi di finanza straordinaria e razionalizzazione organizzativa (Lean Management), i finanziamenti e la consulenza per una maggiore efficienza energetica ed eco-sostenibilità dell’azienda.

Capitale umano
Si pone in grande evidenza l’importanza delle persone che lavorano in azienda, quello che viene definito “capitale umano”: un patrimonio che può essere ulteriormente valorizzato sia attraverso finanziamenti come Formazione e Lavoro, destinato agli investimenti nel campo della formazione, del welfare aziendale e dello sviluppo occupazionale, sia attraverso iniziative di formazione mirate. Il Gruppo, con Intesa Sanpaolo Formazione, sostiene i progetti formativi delle imprese a partire dall’analisi dei bisogni alla fase di erogazione vera e propria fino al monitoraggio e valutazione dei risultati. La Banca mette così a disposizione la sua esperienza di azienda impegnata in programmi di formazione continua per i suoi 100.000 dipendenti.
Intesa Sanpaolo ha inoltre firmato un accordo con Fondimpresa, il più importante fondo interprofessionale in Italia per la formazione continua, che conta oltre 62.000 imprese associate. Grazie a Fondimpresa le aziende possono disporre di un “conto formazione” che rende direttamente disponibili il 70% dei contributi versati all’INPS per la formazione prevista dalla legge: Intesa Sanpaolo anticipa i contributi accantonati dall’azienda sul “conto formazione” fino all’80% dell’importo e per una durata di 15 mesi. Con Finanziamento Gestione Business – Fondimpresa la Banca risponde invece a necessità personalizzate di finanziamento fino ad un massimo di 100.000 euro.

Crescita dimensionale
Per accelerare il processo di crescita Intesa Sanpaolo offre la possibilità di avvalersi delle più innovative soluzioni di finanza straordinaria (acquisition finance, project financing, real estate financing, cartolarizzazioni, Equity Capital Market, M&A, Advisory). E’ un settore nel quale il Gruppo -  attraverso società specializzate come Banca IMI – ha realizzato negli anni grandi casi di successo e che ora mette a disposizione delle PMI italiane. L’accordo dedica un’attenzione specifica anche ai progetti di razionalizzazione organizzativa e al cosiddetto Lean Management. Intesa Sanpaolo si impegna a fornire consulenza e attività di formazione per gli imprenditori che vogliano far propria l’impostazione del Lean Thinking e definirne la possibile applicazione in azienda. Per i piani di riorganizzazione interna così come per le necessità di sostenere le vendite sono disponibili linee di credito sia a breve sia a medio-lungo termine.

Efficienza energetica ed eco-sostenibilità
Informazioni, servizi e finanziamenti per accompagnare le imprese che vogliono intraprendere la strada della sostenibilità energetica e coglierne i vantaggi economici rappresentano un articolato capitolo dell’accordo. Intesa Sanpaolo è in grado infatti di sostenere imprese di qualsiasi settore che investono nell’energia “verde” e nella tutela ambientale: eco-turismo, eco-sharing, efficienza energetica, certificazioni ambientali, sicurezza sul lavoro, bio-edilizia. Nel 2010 il Gruppo Intesa Sanpaolo ha erogato finanziamenti “verdi” per oltre 3,3 miliardi di euro. Gli interventi possibili spaziano dalla semplice installazione di pannelli fotovoltaici alla realizzazione di impianti più complessi, anche attraverso formule di leasing. Le imprese che intendono realizzare investimenti nel settore energetico possono avvalersi della consulenza di un desk specialistico di Mediocredito italiano, società del Gruppo dedicata allo sviluppo delle pmi.

Gli altri punti dell’accordo
Con questo nuovo accordo Intesa Sanpaolo e Confindustria Piccola Industria intendono rinsaldare ulteriormente il patto per lo sviluppo tra Impresa, Banca e Territorio valorizzando tutte le potenzialità di crescita delle pmi italiane. L’impegno comune è di sostenere gli imprenditori in settori strategici come la costituzione delle Reti d’impresa e la realizzazione di altre forme di alleanza, l’innovazione e la ricerca, l’internazionalizzazione.

“Fare rete” per aumentare la massa critica, avere maggiore forza sul mercato, migliorare le possibilità di accesso al credito:  è una scelta che molte aziende hanno già fatto e che sta destando crescente interesse. Intesa Sanpaolo, che  ha accompagnato la realizzazione delle prime Reti d’Impresa italiane, mette a disposizione team territoriali di specialisti del Mediocredito italiano che forniscono assistenza legale, creditizia e tecnica oltre al supporto nella ricerca di partner industriali. Sul versante del credito, la Banca si impegna a valutare le necessità di finanziamento delle aziende impegnate in un contratto di rete o in altre forme di aggregazione con la massima considerazione per gli evidenti vantaggi che ne derivano e la capacità di creare valore nel tempo.

Intesa Sanpaolo finanzia i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione delle imprese: dall’acquisto di nuove tecnologie al miglioramento dei sistemi informativi, all’innovazione di prodotti e processi. La società del Gruppo Intesa Sanpaolo Eurodesk offre alle imprese italiane consulenza per accedere alle opportunità di finanziamento a fondo perduto e agevolato dell’Unione Europea nonché assistenza per partecipare direttamente ai grandi progetti di ricerca europei.

Per consentire alle imprese di ripensare  il proprio modello di business in un’ottica internazionale Intesa Sanpaolo agisce su tre fronti: offerta finanziaria, servizi di consulenza, supporto territoriale. Sono oltre 500 gli specialisti esteri attivi nelle filiali del Gruppo. Desk specialistici per Cina, Americhe, Asia, EuroMed-Africa, Est Europa si occupano di scouting dei mercati, ricerca di partner industriali, pianificazione e realizzazione di investimenti all’estero. I finanziamenti disponibili consentono di cogliere le opportunità sui mercati ma anche di “mitigarne” i possibili rischi con prodotti di copertura.

Il dialogo tra Impresa, Banca e Territorio
L’intesa siglata oggi è la terza fase di un percorso che Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo hanno intrapreso a partire dal 2009 con un primo impegno comune per garantire la liquidità necessaria alle imprese colpite dalla crisi. A settembre 2010 un nuovo accordo ha confermato le misure adottate un anno prima e, nel contempo, ha rilanciato la competitività delle imprese italiane incentivando gli investimenti in ricerca e sviluppo e per l’internazionalizzazione,  motori decisivi per far ripartire la crescita. 

Per attuare questo percorso comune Confindustria e Intesa Sanpaolo si sono impegnate  a migliorare e a rafforzare il dialogo e ad agevolare in modo significativo l’accesso al credito. Dopo il Diagnostico e il Simulatore, previsti dall’accordo 2010, la nuova intesa compie un ulteriore passo avanti con la Presentazione commerciale, uno strumento a disposizione dei Gestori Imprese che analizza e sintetizza una serie di indicatori economici quantitativi, quali le prospettive macroeconomiche, il settore di riferimento, il posizionamento dell’azienda, e che individua le potenziali aree di sviluppo.

Ascolto e dialogo hanno contraddistinto anche la declinazione territoriale degli accordi, che lo scorso anno ha toccato 85 città e coinvolto circa 10.000 imprese. Un’esperienza che proseguirà con il road show 2011-2012 con il massimo coinvolgimento delle strutture territoriali di Confindustria, di Intesa Sanpaolo con la Banca dei Territori e dei Confidi.

In questa drammatica situazione - ha affermato la Presidente di Confindustria Emma Marcegagliaè necessario uno sforzo straordinario. Serve la collaborazione e la coesione di tutti per la rapida attuazione di misure che ridiano credibilità e stabilità al Paese. Dobbiamo, inoltre, evitare un ulteriore rischio di credit crunch, che sarebbe rovinoso per le nostre imprese, soprattutto le pmi. Oggi più che mai è necessario rafforzare la collaborazione tra sistema bancario e mondo imprenditoriale. Le imprese devono perseguire progetti di crescita, le banche devono impegnarsi per garantire credito all'economia reale e fungere da volano per lo sviluppo. L'accordo siglato oggi va in questa direzione: rinnova un rapporto di partnership già avviato, ma rafforza gli interventi per la crescita, puntando su soluzioni in grado di supportare le imprese e favorirne investimenti, crescita, patrimonializzazione e sviluppo”. 

"Questo accordo - ha sottolineato il Presidente di Piccola Industria Confindustria Vincenzo Boccia - mette a disposizione delle pmi un insieme di prodotti e strumenti finanziari che rispondono ad una visione organica delle esigenze di sviluppo delle imprese e va nella direzione di un ulteriore miglioramento del rapporto tra banca e impresa. Con Intesa Sanpaolo abbiamo costruito un percorso comune che testimonia la nostra capacità e volontà di fare sistema. Il nostro impegno sarà quello di proseguire in questo percorso, promuovendo l'attuazione dell'accordo sul territorio e  continuando a lavorare insieme per la crescita".

Siamo al terzo rinnovo di un accordo  – ha commentato il Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo Corrado Passerache ha dato risultati che all’inizio di questo percorso comune non era facile immaginare. Con la ‘Piccola’ di Confindustria oggi siamo una squadra che ha trasformato l’emergenza in occasione di crescita. E’ impossibile quantificare le ore  impegnate nel dialogo con le imprese italiane, regione per regione, provincia per provincia: posso dire soltanto che ci sentiamo tutti arricchiti da questa esperienza. Se guardiamo alla realtà di ogni singola azienda – ha aggiunto – possono emergere opportunità di crescita inesplorate, nuovi mercati su cui affacciarsi, progetti da realizzare, possibili alleanze. Un punto importante dell’accordo è l’impegno per la formazione e quindi per l’occupazione. Il momento è difficile ma le nostre imprese hanno qualità e capacità imprenditoriale indiscusse e intatte e noi faremo fino in fondo la nostra parte, mettendo loro a disposizione credito, conoscenza e vicinanza”.

Il Direttore Generale Vicario di Intesa Sanpaolo Marco Morelli si è soffermato in particolare sull’attuazione dell’accordo:  “Da domani ci troverete là dove le Banche del Gruppo già lavorano quotidianamente con imprenditori e aziende locali. Porteremo dappertutto gli esperti delle nostre società specializzate: metteremo a disposizione delle aziende la nostra esperienza e ascolteremo proposte e critiche, suggerimenti e idee, territorio per territorio. Agli imprenditori voglio assicurare che questo accordo non si esaurisce con l’offerta di prodotti e servizi seppur all’avanguardia, ma guarda alla reale condivisione del nostro sapere imprenditoriale, perché la ripresa per essere vera deve essere frutto di un ‘lavoro  insieme’, di una scommessa che sarà vincente se sapremo rimboccarci le maniche e guardare avanti senza paura”.

 

 


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