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•Poli tecnologici laziali nel 2011 raggiunti i massimi storici: +14,1%,
•Ancora fragile la situazione sul mercato del lavoro, poco confortanti le prime indicazioni sul 2012

 

Roma, 26 marzo 2012 – Nel 2011 l’export dei poli tecnologici laziali è cresciuto del 14,1%, posizionandosi su livelli ai massimi storici. I poli tecnologici laziali hanno realizzato di fatto il 28% dell’export complessivo dell’hi-tech nazionale. A trainare la performance della regione è stato soprattutto il polo dell’aereonautica (+71,1%); seguito dall’ICT (+12,8%) e dal polo farmaceutico (+9,8%). Il dato 2011 conferma il trend positivo già osservato nel 2010 (+29,5%) ed evidenzia una dinamica migliore rispetto alla media nazionale (+6,7%).

Questo il quadro emerso dall’ultimo aggiornamento del Monitor dei poli tecnologici del Lazio, prodotto dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

Il polo aereonautico romano, dopo la performance negativa del 2009 (-38,3%), ha evidenziato una buona dinamica nel 2010 (+16,3%) e poi nel 2011 (+71,1%) aggiudicandosi la migliore performance tra i poli aereonautici monitorati. A trainare le vendite oltre confine sono stati principalmente la Francia e il Kazakistan che ha superato gli Stati Uniti nel ranking dei principali mercati di sbocco. Crescita a due cifre anche per l’ ICT romano che, nel 2011, ha evidenziato una delle migliori performance tra i poli ICT monitorati e che mostra un buon andamento delle vendite verso tutti i più importanti sbocchi commerciali (Hong Kong, Germania, Regno Unito, Spagna e Francia). Il polo farmaceutico laziale, dopo il boom del 2010, ha continuato a crescere, sebbene ad un ritmo più contenuto, evidenziando comunque uno dei migliori risultati tra i poli monitorati e confermandosi, per volumi esportati, la più grande realtà farmaceutica italiana. L’area sta vivendo una fase di riorganizzazione che vede da un lato l’intensificarsi di processi di razionalizzazione al fine di recuperare efficienza, e dall’altro l’avvio di importanti piani di investimento messi in atto da una multinazionale presente sul territorio. A trainare l’export del settore sono stati principalmente il Giappone, la Germania, la Spagna e i Paesi Bassi.

Dall’analisi dei mercati di sbocco dei poli hi-tech laziali, emerge  che  i mercati avanzati si confermano mete privilegiate dei flussi commerciali assorbendo il 78% circa dell’export complessivo e registrando, nel 2011, una crescita del +15% (+32% nel 2010) trainata principalmente da Giappone (+40,8%), Germania (+39,4%) e Francia (+29,1%). Anche le esportazioni verso i nuovi mercati registrano una crescita a due cifre (+10,3%), dopo la già buona performance del 2010 (+21,3%). Tra i principali sbocchi commerciali il Kazakistan (grazie al boom delle vendite del polo aereonautico), la Polonia, la Russia e la Turchia.

Il distretto della ceramica di Civita Castellana ha chiuso il 2011 in lieve calo rispetto al 2010 (-2,9%). I segnali positivi registrati in Australia (+67,4%), Russia (+25,7) e Stati Uniti (+20,3%) non sono stati sufficienti a compensare le deboli performance dei primi tre sbocchi commerciali (Spagna, Regno Unito e Francia).

Nonostante il buon andamento dell’export regionale i dati sulla cassa integrazione guadagni confermano un quadro fragile del mercato del lavoro e le prime indicazioni sul 2012 restano poco confortanti. Nel 2011 ad un calo della cassa ordinaria e in deroga, si è contrapposto un forte incremento della cassa straordinaria, di fatto strumento di integrazione salariale che sottintende situazioni di crisi strutturale. Il 2012 si è aperto con un incremento delle ore autorizzate, in controtendenza rispetto al dato nazionale dei poli tecnologici.

 

Per informazioni:
INTESA SANPAOLO      
Rapporti con i Media - Banca dei Territori e Media locali      
Cristiana Giua      
Tel. 06/67124992 - 335 5454102    
cristiana.giua@intesasanpaolo.com

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