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COMUNICATO STAMPA

LE ASSOCIAZIONI TERRITORIALI DI CONFINDUSTRIA LIGURIA E INTESA SANPAOLO RINNOVANO L’ACCORDO PER FACILITARE ACCESSO E CONTINUITA’ DEL CREDITO ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DELLA REGIONE

200 MILIONI DI EURO PER LE PMI DEL TERRITORIO

Questo il nuovo programma di interventi:

• Intesa Sanpaolo contatterà oltre 740 aziende della Liguria per offrire credito a supporto della crescita aziendale mediante l’utilizzo di facilitazioni creditizie
• La Banca incontrerà 300 aziende esportatrici della regione per proporre e illustrare soluzioni finanziarie e servizi a supporto dell’export e della copertura rischi
•  Focus su tre ambiti strategici: sviluppo del business internazionale, crescita dimensionale, nuovi progetti imprenditoriali “di qualità”
•  Rafforzare relazione e dialogo impresa-banca, valorizzando il ricorso al credito agevolato
•  Stimolare la domanda di credito delle imprese che hanno programmi di sviluppo

Genova, 20 giugno 2013 – La crisi economica che il nostro paese sta attraversando pone il rafforzamento della relazione e del dialogo tra imprese e banca come prioritaria e condivisa esigenza per stimolare e sostenere la domanda di credito delle tante piccole e medie imprese virtuose, struttura portante del sistema produttivo italiano, ricorrendo a tutti gli strumenti di facilitazione creditizia che rendono l’accesso al credito più semplice e vantaggioso.

Questo lo spirito del nuovo accordo, il quarto dal 2009, che mette a disposizione delle PMI del territorio un plafond di 200 milioni di euro e che rafforza ancor di più la collaborazione tra le Associazioni territoriali di Confindustria Liguria e Intesa Sanpaolo che, con la firma di oggi, hanno ratificato a livello regionale l’accordo nazionale sottoscritto da Confindustria Piccola Industria e il Gruppo Intesa Sanpaolo che prevede un plafond di 10 miliardi di euro, di cui 200 milioni di euro dedicati a finanziare progetti innovativi di nuove imprese.

L’accordo regionale, sottoscritto oggi a Genova, è stato presentato da Sandro Cepollina, presidente Confindustria Liguria, Antonio Nucci, direttore regionale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta di Intesa Sanpaolo, Andrea Carioti, presidente Piccola Industria di Confindustria Genova e Dante Campioni, direttore Area Liguria e Piemonte Sud Ovest di Intesa Sanpaolo.

Sviluppo Business Internazionale
L’industria italiana sarà sempre più dipendente dalla capacità di accedere ai mercati esteri, in particolare ai paesi emergenti, più difficili e lontani. Nel 2015 il peso di questi paesi sui flussi import mondiali supererà il 50%; all’inizio del millennio era ancora al 33%. In questo contesto le imprese della Liguria sono già ben posizionate: il peso dei paesi emergenti sull’export regionale, pari al 44%, è nettamente superiore al livello nazionale, pari a 38%. Vi sono comunque ancora notevoli spazi di miglioramento.
Per competere in mercati sempre più globali, l’accordo propone una piattaforma di prodotti, eventi e servizi consulenziali (tra i quali i portali Trade Esplora, Greentrade e un programma di incontri sul territorio) a supporto delle strategie di espansione e di internazionalizzazione delle PMI. Tra le soluzioni finanziarie più innovative Export Facile, un prodotto di copertura del rischio d’insolvenza dei debitori esteri fino al 100% a fronte dei crediti ceduti pro-soluto. Export Facile, inoltre, fornisce alle imprese liquidità aggiuntiva e alternativa alle tradizionali linee di credito, supportando le strategie di esportazione delle imprese e facilitandone il commercio con l’estero. In tale direzione sono già state individuate in Liguria 300 aziende esportatrici che potrebbero usufruire di tale soluzione. Nel corso del 2013 i gestori di Intesa Sanpaolo, coadiuvati da specialisti, incontreranno queste imprese.

Crescita dimensionale
Per esportare di più è utile avere dimensioni d’impresa maggiori, anche per attivare nuove leve competitive; le imprese piccole rispetto alle medio-grandi scontano un divario del 70% nella registrazione dei brevetti e dei marchi internazionali, e del 50% per le certificazioni di qualità/ambientali. L’accordo propone servizi di consulenza specialistica per le PMI che affrontano momenti di discontinuità e cambiamento in ottica di crescita e fornisce soluzioni per l’avvio di processi di aggregazione. Sono previste anche forme di collaborazione come la costituzione di Reti d’Impresa, operazioni di finanza straordinaria, M&A, passaggi generazionali, ricerca partner su scala nazionale e internazionale. Il servizio è fornito tramite la Divisione Corporate & Investment Banking-Banca IMI e si avvale della collaborazione di appositi specialisti presenti sul territorio, mettendo a disposizione servizi tradizionalmente accessibili solo alle aziende di grandi dimensioni.

Nuova imprenditoria
La crescita economica deve puntare anche sul consolidamento e lo sviluppo di nuove imprese. La probabilità di sopravvivenza delle start-up italiane è superiore a quella delle analoghe tedesche, ancorché il tasso di mortalità non sia trascurabile. Le nostre start-up crescono poi più rapidamente: negli ultimi 6 anni hanno creato 2,76 milioni di nuovi posti di lavoro (pari al 17% degli occupati). Per questo occorre sostenerle con decisione.
Nell’ambito del programma di Piccola Industria Confindustria «AdottUp», che prevede un coinvolgimento attivo in termini di “tutorship” da parte di aziende associate, l’accordo odierno prevede servizi e iniziative volti a facilitare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese. Le migliori idee imprenditoriali, selezionate dal Comitato congiunto Intesa Sanpaolo-Confindustria, vengono infatti “adottate” da imprese, segnalate da Confindustria, già consolidate sul mercato affinché, in qualità di “incubatori”, le aiutino a svilupparsi in business sostenibili anche grazie alle iniziative di Intesa Sanpaolo Neoimpresa e Officine Formative.

Il dialogo tra impresa, banca e territorio
Per attivare e sviluppare una relazione “virtuosa” fra impresa e banca, l’accordo conferma e rinnova, nel segno della continuità, i servizi di consulenza globale mediante strumenti di dialogo e supporto già attivati nei precedenti accordi, ora ulteriormente arricchiti e implementati di nuove funzionalità. Con tali strumenti Intesa Sanpaolo intende favorire la creazione di una partnership strategica impresa-banca basata su un dialogo costruttivo e trasparente finalizzato a consentire alle PMI un più semplice accesso al credito e condizioni migliori. La Banca ha già identificato in Liguria oltre 740 PMI per le quali ha valutato l’adeguatezza dei requisiti di bancabilità e di quelli richiesti per l’accesso ai plafond agevolati. Queste imprese saranno contattate nel prossimo semestre per proporre soluzioni finanziarie a sostegno della loro crescita. L’utilizzo infatti degli strumenti di dialogo, come Diagnostico e Simulatore, consente alla banca di migliorare la valutazione del merito creditizio e all’impresa di acquisire una maggiore conoscenza del proprio grado di “bancabilità” oltre a favorire la conoscenza e la possibilità di accedere agli strumenti di facilitazione creditizia messi a disposizione dal sistema (es. provviste agevolate BEI e CDP, plafond ABI, Fondo Centrale di Garanzia).

Sandro Cepollina, presidente Confindustria Liguria: “L’iniziativa è particolarmente importante in questo momento dove le piccole e medie imprese denunciano una crescente difficoltà a ottenere credito e un acuirsi dello stato di crisi dal quale riprendersi, senza adeguato supporto, risulterà ancora più complesso. Di un’azienda è necessario conoscere e valorizzare la storia e le persone che ne fanno parte: è questo che ci aspettiamo da un Gruppo come Intesa Sanpaolo nella sua missione di affiancare le imprese nei loro percorsi di internazionalizzazione e di crescita”.

Andrea Carioti, presidente Piccola Industria di Confindustria Genova: “Allo stesso tempo, la situazione congiunturale attuale sta spingendo molte PMI a innovarsi, sotto l’aspetto organizzativo e del prodotto o servizio offerto, e giovani neolaureati a diventare imprenditori di se stessi. La positiva contaminazione tra le une e gli altri, favorita dal progetto AdottUp e sostenuta da Intesa Sanpaolo, è una delle carte su cui puntare per superare questo difficile momento”.

Antonio Nucci,  direttore regionale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta di Intesa Sanpaolo: “L’accordo di oggi intende facilitare il dialogo con le aziende e supportare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese con un’attenzione particolare per quei giovani che hanno idee e spirito imprenditoriale e che vanno incoraggiati e sostenuti. Il momento esige uno sforzo comune per valorizzare le competenze e la creatività tipicamente italiane e la determinazione che contraddistinguono la nostra Piccola Impresa. Intesa Sanpaolo mette in campo tutto il suo know-how con l’obiettivo di aiutare e spronare le imprese nel compiere un decisivo passaggio culturale, in particolare rispetto allo sbocco sui nuovi mercati emergenti”.

Dante Campioni, direttore Area Liguria e Piemonte Sud Ovest di Intesa Sanpaolo: “La sfida per il nostro territorio è quella di essere - nell’arco del prossimo decennio -  un grande e innovativo laboratorio di tecnologie, con il pieno coinvolgimento e collaborazione tra istituzioni, Università, centri di ricerca e investitori. In questo quadro crediamo che sia fondamentale facilitare l’instaurarsi di rapporti di collaborazione e di rete tra le imprese, attivando sinergie tra quelle di grandi dimensioni, che possono fare da traino, e le piccole, spesso molto creative e dinamiche. Questo accordo definisce le linee guida e identifica gli strumenti per una collaborazione tra la nostra banca e il mondo imprenditoriale ligure al servizio di questo obiettivo”.

I PRECEDENTI ACCORDI
L’intesa siglata quest’anno è la quarta tappa di un percorso avviato nel luglio del 2009 con un primo impegno comune per garantire la liquidità necessaria alle imprese colpite dalla crisi. L’accordo successivo, del settembre 2010, ha inoltre rilanciato la competitività delle imprese italiane incentivando gli investimenti in R&S e per l’internazionalizzazione, considerati motori decisivi per far ripartire la crescita. L’accordo del 2011 ha presentato un ulteriore passo avanti puntando in particolare ad alcuni ambiti strategici per l'impresa: l'innovazione, le reti di impresa e le altre forme di alleanze, la valorizzazione del "capitale umano", l'internazionalizzazione, l'efficienza energetica e l’eco-sostenibilità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per informazioni

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