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COMUNICATO STAMPA

CRESCERE NELLE MARCHE CON LE IMPRESE: FASE 2
 Da Banca dell’Adriatico altri 300 milioni a supporto delle imprese marchigiane


Jesi, 9 marzo 2016 - Banca dell’Adriatico continua a scommettere sulla crescita delle imprese marchigiane e, dopo aver completamente utilizzato i 450 milioni stanziati nel 2015, mette a disposizione ulteriori 300 milioni per finanziare progetti di sviluppo, migliorare l’assetto creditizio e sostenere la liquidità aziendale di tutte le imprese della regione.

Queste le caratteristiche dell’iniziativa Crescere nelle Marche con le imprese –Fase 2 messa a punto dalla banca e presentata oggi a Jesi da Roberto Dal Mas, direttore generale di Banca dell’Adriatico, a Fabrizio Costa, capo di gabinetto della presidenza della Regione Marche e ai vertici delle principali associazioni di categoria fra cui Bruno Bucciarelli, presidente di Confindustria Marche, Gino Sabatini, presidente di CNA Marche, Sabina Cardinali, presidente di Fidimpresa Marche, e Cristiano Gianangeli, direttore della Società Regionale di Garanzia Marche.

Le particolari condizioni che hanno caratterizzato il 2015, con ampia liquidità, tassi contenuti, cambio favorevole per le esportazioni e costi energetici al livello più basso, non saranno tutte insieme replicabili nel 2016, per cui diventa indispensabile sostenere gli operatori economici con credito, servizi e innovazione.
Il programma messo a punto da Banca dell’Adriatico in questa seconda fase vedrà i gestori imprese della banca attivarsi presso le imprese del territorio per facilitarne l’accesso al credito, a partire dalle più piccole per dimensioni e fatturato.

E’ disponibile un nuovo plafond di 300 milioni di finanziamenti per investimenti a medio lungo termine, per operazioni di riassetto del credito e per sostenere la liquidità circolante delle imprese.

Tutta l’iniziativa sarà supportata dalla collaborazione delle associazioni di categoria e il coinvolgimento dei Confidi marchigiani.
Una speciale opportunità è rappresentata dai nuovi Bandi a valere sui PSR Regionali 2014-2020 che nella sola Regione Marche vedono stanziati 518 milioni. Per sostenere il comparto agroalimentare Intesa Sanpaolo ha stanziato un plafond straordinario già presentato al Governo e al Ministero delle Politiche Agricole. Il plafond è a disposizione di Banca dell’Adriatico che sul comparto è fortemente impegnata, assicurando assistenza e fattibilità alle operazioni fin dalla fase progettuale.

“L’obiettivo è fornire alle imprese marchigiane il supporto finanziario ed operativo necessario per crescere. – dichiara il direttore generale della banca Roberto Dal Mas – Banca dell’Adriatico intende riconfermarsi punto di riferimento per le imprese della regione: le nostre filiali specializzate per le imprese costituiscono una rete attenta ed altamente qualificata a disposizione dello sviluppo del sistema produttivo regionale.”

La conferma di questa scelta di vicinanza e supporto al sistema sociale e produttivo delle Marche è rappresentata dalla crescita significativa dei finanziamenti concessi nel 2015 da Banca dell’Adriatico, con un incremento del 113,5% rispetto all’anno precedente, di cui +111,3% alle imprese, in controtendenza rispetto ad un mercato che fa registrare un -0,5% per i prestiti alle imprese nelle Marche ed un -1,3% per i prestiti alle imprese dell’Italia centrale, come rilevato dai dati Banca d’Italia al 30 settembre 2015.

“Banca dell’Adriatico - ha aggiunto Dal Mas - con questa seconda fase vuole consolidare il legame di relazioni con gli imprenditori e continuare a stimolare le piccole e medie imprese a sviluppare ed incrementare le attività commerciali legate all’internazionalizzazione e alla promozione del made in Italy.”


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Alcuni dati sul sistema produttivo delle Marche
Le Marche vengono da un periodo di difficoltà, con un Pil ancora sotto di quasi 13 punti rispetto al 2007, anche a causa del crollo subito sui mercati esteri nel 2009. Emergono però segnali di recupero, grazie anche a una propensione all’export decisamente superiore alla media del Paese. Sono andati bene farmaceutica, metalmeccanica, carta e agro-alimentare, mentre si è registrato un crollo per gli elettrodomestici, e un calo anche per mobili e cantieristica. Nel 2015 c’è stata una battuta d’arresto per l’export delle Marche (-3,2% nel periodo gennaio-settembre): ha pesato il calo di cantieristica, prodotti petroliferi, moda e farmaceutica, mentre sono andati bene metalmeccanica, agro-alimentare, mobili ed elettrotecnica.
Nel fatturato soffrono soprattutto le imprese più piccole, mentre vanno bene le imprese medio-grandi. In questo contesto anche nelle Marche risultano premiate le aziende più attive sul fronte dell’innovazione, dell’internazionalizzazione e del marketing. Il rilancio del manifatturiero marchigiano passa attraverso una maggiore diffusione di queste strategie vincenti: dimensioni adeguate e partner complementari sono condizioni indispensabili.
I distretti industriali delle Marche
Nel terzo trimestre 2015 la dinamica delle esportazioni dei distretti delle Marche ha evidenziato un’intonazione negativa sia sui mercati maturi sia sui nuovi mercati (rispettivamente -0,4% e -10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). La performance negativa dei mercati maturi è il risultato della flessione delle vendite distrettuali soprattutto in Germania e Francia (rispettivamente -3,8% e -13,3% tendenziale), che non è stata compensata dalla crescita dei flussi diretti negli Stati Uniti (+25% nel periodo luglio-settembre rispetto allo stesso periodo del 2014). Il risultato dei nuovi mercati è invece determinato dall’andamento negativo del mercato russo (-30,3% tendenziale), mercato verso il quale sono calate le esportazioni di tutti i distretti monitorati, ad eccezione delle Macchine utensili e per il legno di Pesaro.
A condizionare la performance negativa delle esportazioni distrettuali marchigiane, nel corso del terzo trimestre 2015, è stato il ritorno su un sentiero negativo del distretto delle Calzature di Fermo, e degli altri due distretti del sistema moda marchigiano, le Pelletterie del Tolentino e la Jeans valley di Montefeltro. Prosegue anche il calo delle esportazioni per il distretto delle Cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano, che nel corso del periodo luglio-settembre hanno evidenziato una flessione delle vendite estere del 2,7% tendenziale, sulla scia dei risultati negativi riportati in Russia (-34,1%) e sugli altri principali mercati di riferimento (Francia, Regno Unito, Polonia e Stati Uniti). E’ proseguita invece la crescita delle Macchine utensili e per il legno di Pesaro, distretto che nel terzo trimestre dell’anno ha registrato un incremento delle esportazioni del 10,5%, variazione che conferma il trend di crescita a doppia cifra evidenziato nei due trimestri precedenti del 2015. Nel corso del terzo trimestre anche i distretti delle Cucine di Pesaro e degli Strumenti musicali di Castelfidardo hanno offerto un contributo positivo alla dinamica delle esportazioni distrettuali della regione.

 

Per informazioni

Intesa Sanpaolo
Ufficio Media Banca dei Territori e Media Locali
Tel +39 33357170842
stampa@intesasanpaolo.com

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