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Sport

Race to Milano: Sinner torna capolista

Contenuto realizzato in collaborazione con la redazione di Ubitennis diretta da Ubaldo Scanagatta

Dopo qualche settimana trascorsa al secondo posto della Race to Milano, Jannik Sinner è riuscito a riprendere la testa della classifica riservata ai migliori tennisti under 21 del circuito ATP, superando il canadese Auger-Aliassime, e l'ha fatto difendendo il titolo conquistato lo scorso anno al torneo di Sofia. Sinner non ha perso nemmeno un set, vendicando la recente sconfitta patita in Canada per mano di James Duckworth (battuto ai quarti) e vincendo agevolmente la finale contro Gael Monfils, che allo US Open l'aveva rimontato e trascinato al quinto set in un sofferto incontro di terzo turno.

Si è trattato di un successo per certi versi storico per il tennis italiano.

Il Next Gen altoatesino è infatti diventato il primo tennista dello Stivale a difendere un titolo maschile dal lontano 1977, nonché il quarto a conquistare almeno tre tornei nella stessa annata dopo Melbourne 1 e Washington.

Sebbene questo risultato l’abbia di nuovo proiettato in prima fila per difendere il titolo meneghino del 2019, è innegabile che la città settentrionale in cima ai suoi pensieri sia in questo momento un’altra, quella dove si svolgeranno le Nitto ATP Finals (e anche un girone della Coppa Davis alla quale Sinner ha confermato di voler partecipare): al momento Sinner è infatti decimo nella Race to Torino, a 270 punti dal nono posto di Hubert Hurkacz che gli varrebbe l’accesso al torneo di fine anno in virtù della già annunciata assenza di Rafa Nadal. Per questo motivo ora si trasferirà nel deserto californiano per il Masters 1000 di Indian Wells, il torneo più importante organizzato dal circuito ATP in termini di pubblico e montepremi (ricordiamo che gli Slam sono sotto l’egida delle federazioni nazionali e dell’ITF), per cercare i punti necessari per il sorpasso.
 

Qualificazioni Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals: classifica al 04/10/2021

Posizione

Giocatore

Nazione

Punti

Posizione ATP

Classe

1

Sinner

Italia

2485

14

2001

2

Auger-Aliassime

Canada

2320

11

2000

3

Alcaraz

Spagna

1264

38

2003

4

Korda

USA

1165

40

2000

5

Brooksby

USA

877

76

2000

6

Musetti

Italia

876

61

2002

7

J.M. Cerundolo

Argentina

673

102

2001

8

Nakashima

USA

661

79

2001

9

Rune

Danimarca

615

124

2003

10

Gaston

Francia

536

111

2000

I pretendenti al titolo

Poco da segnalare fra gli altri giocatori della Top 5. Félix Auger-Aliassime, anche lui sgommante sulla A4 Milano-Torino, doveva scendere in campo a San Diego da terza testa di serie, ma si è ritirato a pochi minuti dall’inizio del suo match di secondo turno. Carlos Alcaraz sta ancora smaltendo i postumi delle fatiche dello US Open, pur essendo vicino al rientro, e anche Jenson Brooksby è rimasto a riposo. L’unico a scendere in campo è stato il quarto in classifica, Sebastian Korda, che ha giocato a San Diego dove ha perso agli ottavi di finale contro Lorenzo Sonego.

Tutti i sopracitati, così come Sinner, saranno però puntualmente al via del sopracitato 1000 di Indian Wells, quest’anno spostato all’autunno. Non solo giocheranno, ma quattro di loro saranno anche teste di serie, guadagnandosi così l’accesso diretto al secondo turno: Auger-Aliassime sarà N.7, Sinner N.10, Alcaraz N.30 e Korda N.32. Brooksby, invece, aveva inizialmente ricevuto una wild card, ma in seguito ad una serie di rinunce è riuscito ad accedere al tabellone principale grazie alla propria classifica.
 

Gli italiani

Oltre a Sinner, a Sofia era presente anche Lorenzo Musetti, che anche per la poca familiarità con le superfici indoor, è stato sconfitto al primo turno della kermesse bulgara contro il numero 226 delle classifiche mondiali Dimitar Kuzmanov. Il tennista toscano rimane quindi al sesto posto della Race, e tornerà in campo ad Indian Wells, torneo il cui clima secco e la cui superficie lenta favoriscono colpi carichi come i suoi. Da segnalare comunque nelle retrovie la performance di un suo coetaneo, Flavio Cobolli, che ha raggiunto la semifinale al Challenger di Murcia, entrando così per la prima volta fra i 250 migliori giocatori al mondo e salendo al quattordicesimo posto della classifica per le Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals. Se nel 2021 una sua partecipazione al torneo di fine anno è pressoché impossibile, ci si può aspettare che nelle prossime due stagioni il tennista capitolino possa recitare un ruolo importante fra i suoi pari età.

Gli inseguitori della settima e ottava posizione

Risultati piuttosto simili per i giovani che stanno cercando di agguantare gli ultimi due posti disponibili per la Allianz Cloud; il corollario di tale uniformità è, ça va sans dire, che i valori di classifica sono sostanzialmente rimasti invariati. L’attuale settimo, Juan Manuel Cerundolo, continua a cercare tornei sulla fida terra battuta per fare punti in vista delle finali milanesi, quasi una contraddizione visto che queste ultime si giocano sul cemento indoor. La scorsa settimana il mancino albiceleste ha raggiunto i quarti di finale del Challenger di Lima, mentre nei prossimi giorni sarà la prima testa di serie di quello di Santiago del Cile 2.

Decisamente più impavido nel tentare le fortune del circuito maggiore è invece Brandon Nakashima, che a San Diego (sua città natale) ha ottenuto una vittoria di prestigio al primo turno su Fabio Fognini per 6-7(5) 6-1 7-5 prima di cedere facilmente al favorito del torneo Andrey Rublev. Il classe 2001 rimarrà in California nei prossimi giorni, visto che per la prima volta in carriera è riuscito ad accedere ad un Masters 1000, il già citato Indian Wells, senza bisogno di wild card.

E nel deserto di Palm Springs volerà anche Holger Rune, lui sì titolare di una wild card. Il diciottenne danese sta giocando tutte le settimane per cercare i punti che potrebbero valergli un biglietto per Milano e per la Top 100, e non si sta facendo troppi problemi di jet lag: dopo aver giocato lo US Open è tornato in Europa per giocare quattro tornei, ultimo dei quali il Challenger di Orleans dove ha raggiunto i quarti battendo anche un veterano come Gilles Simon, e non si è fatto remore a ripetere il tragitto, spostandosi anzi sull’altra costa. Non c’è che dire, a fine anno avrà più miglia di George Clooney in “Up in the air”. Hugo Gaston, infine, ha raggiunto le semifinali al Challenger di Lisbona, recuperando però solo quattro punti su Rune e nove su Nakashima. Altro stacanovista, il maghetto della palla corta di un metro e 73 sarà il primo favorito del Challenger di Barcellona, e avrà bisogno di una vittoria per poter ricucire lo svantaggio dai rivali.
 

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