La stagione 2024 è iniziata come meglio non poteva. Alla Rod Laver Arena di Melbourne, Jannik trionfa all’Australian Open e scrive un’altra meravigliosa pagina della storia del tennis azzurro, portando nel nostro Paese il primo titolo dell'Australian Open, nonché il suo primo Slam in carriera. Reduce dall'impresa in semifinale contro l’attuale n° 1 del mondo, nell’atto conclusivo del torneo, dopo una splendida rimonta, Jannik ha sconfitto il numero 3 del ranking ATP con il punteggio di 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3.

Dopo la conquista del suo primo Slam, Jannik conquista anche il titolo al Rotterdam Open, il torneo ATP 500 in programma dal 12 al 18 febbraio, battendo in finale l’australiano Alex de Minaur, 11° al mondo, con il punteggio di 7-5, 6-4. Oltre a proseguire la striscia positiva di risultati del 2024, Sinner stabilisce un nuovo e immenso record: mai nessun tennista azzurro era riuscito a conquistare il terzo posto nel ranking ATP. Inoltre, con la vittoria del suo 12esimo titolo, è diventato il giocatore italiano con più trionfi in carriera nell’era Open e, avendo superato quota 200 vittorie in carriera a livello ATP vincendo la semifinale del torneo olandese, é diventato il primo giocatore al mondo, nato dal 2000 in poi, a raggiungere questo traguardo. 

A febbraio, Jannik compie l’ennesima impresa di questa stagione, trionfando al Masters 1000 di Miami. Vittoria che non solo conferma lo stato di forma del tennista azzurro, ma che lo porta a diventare il nuovo numero 2 al mondo: mai nessun tennista italiano era arrivato tanto in alto nel ranking ATP. Nell’atto finale del torneo statunitense, Jannik ha sconfitto in due set (6-3, 6-1) il tennista bulgaro Dimitrov, assicurandosi così il 13° successo in 17 finali disputate nel circuito, oltre al guadagno di una posizione e al miglioramento del suo best ranking. La scalata verso il primo posto della classifica ATP continua.

Al Roland Garros Jannik ha ulteriormente dimostrato il suo talento e la sua determinazione. Dopo aver battuto Grigor Dimitrov nei quarti di finale con un convincente 6-2, 6-4, 7-6, nella sua prima semifinale parigina è stato sconfitto dallo spagnolo Carlos Alcaraz, dopo 4 ore e 12 minuti di partita e cinque set, con il risultato di 2-6, 6-3, 3-6, 6-4, 6-3.
Una corsa sulla terra rossa francese comunque straordinaria quella del tennista altoatesino, che ha consolidato il suo status di top player e che, complice anche il forfait di Novak Djokovic prima dei quarti di finale, lo ha visto conquistare il primo posto del ranking ATP: mai nessun tennista azzurro era riuscito a salire in vetta alla classifica ATP.

Dopo essere approdato, per la prima volta in carriera, alle semifinali degli US Open, diventando inoltre il terzo tennista italiano di sempre a tagliare questo prestigioso traguardo, Jannik porta a termine la sua cavalcata vincente a stelle e strisce. Sul cemento dell’Arthur Ashe Stadium di New York, Sinner trionfa in finale battendo l’americano Taylor Fritz con il punteggio di 6-3, 6-4, 7-5 in poco più di 2 ore di match. Jannik, con il bel gioco ed i risultati ottenuti sul campo, ribadisce e conferma il comando della classifica generale, conquistando l’ultimo Grande Slam della stagione 2024: il primo posto nel ranking ATP è saldo nelle sue mani.

La stagione 2023 è stata quella della definitiva consacrazione di Jannik, infatti nel corso dell’anno ha raggiunto quota 10 titoli ATP, eguagliando il record di tornei vinti in carriera da parte di un giocatore italiano, grazie ai successi a Toronto (ATP Tour Masters 1000), Pechino (ATP 500), Vienna (ATP 500) e Montpellier (ATP 250). Dopo queste vittorie, a ottobre Sinner ha inoltre raggiunto la posizione n°4 del ranking ATP, la migliore per un tennista azzurro dall’arrivo dell’era Open.

Il finale del 2023 è stato però ancora più entusiasmante, con il raggiungimento della finale delle Nitto ATP Finals grazie ad un percorso netto, prima di arrendersi al n° 1 del mondo (già sconfitto però nel corso del round robin), mentre pochi giorni dopo a Malaga ha guidato l’Italia al trionfo in Coppa Davis, il secondo della nostra storia, 47 anni dopo il primo, grazie ai successi contro Olanda, Serbia e Australia in finale.