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Non è più possibile trovare aggettivi per l'epopea di Rafael Nadal al Roland Garros. Domenica 5 giugno il maiorchino ha conquistato il suo 14° titolo a Parigi, il 22° del Grande Slam (entrambi record assoluti) a 36 anni appena compiuti. Non c'è stata storia nella finale contro il norvegese Casper Ruud (12 anni più giovane del suo avversario): 6-3 6-3 6-0 il punteggio finale. Nadal aveva già vinto il primo Slam della stagione 2022 a Melbourne lo scorso gennaio.
Sul campo Philippe Chatrier è andata in scena la finale femminile del Roland Garros, il torneo del Grande Slam paragonabile a un campionato del mondo sulla terra battuta che conclude la stagione primaverile. L'ultimo atto della gara femminile ha visto il confronto tra la numero 1 del mondo Iga Swiatek e la diciottenne statunitense Cori “Coco” Gauff. La tennista polacca, che ha compiuto 21 anni durante il torneo, veniva da una striscia di 34 vittorie consecutive con un solo set perso a Parigi e ha rispettato il pronostico rifilando un secco 6-1 6-3 a una Gauff comprensibilmente in difficoltà nell'esprimere il proprio miglior tennis al suo esordio su un palcoscenico così importante.
Al Roland Garros il tabellone maschile appare particolarmente squilibrato. Djokovic, Nadal, Alcaraz e Zverev nella stessa metà, in basso il favorito è Tsitsipas. A Musetti poteva andare meglio, mentre Sinner non si può lamentare.
Fra le donne c'è una sola super favorita: Iga Swiatek. Come sono cambiati i tempi. Quattro le italiane in gara, la nostra più in forma è Martina Trevisan, ma è stata poco fortunata. Camila Giorgi può sognare.