COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
BANCA INTESA - SANPAOLO IMI
Milano, Torino, 20 dicembre 2006
Banca Intesa e Sanpaolo IMI prendono favorevolmente atto della decisione con cui oggi l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha autorizzato la fusione per incorporazione in Banca Intesa di Sanpaolo IMI.
Tale decisione, che giunge a conclusione di un’istruttoria - avviata dall’Autorità il 19 ottobre scorso - svoltasi con celerità e in massima trasparenza e collaborazione, consente il perfezionamento della fusione entro l’anno, in linea con le previsioni.
Con la decisione odierna, l’Autorità ha ritenuto che gli impegni assunti dall’incorporante siano idonei a superare qualsiasi criticità concorrenziale legata alla fusione affinché l’operazione non conduca alla costituzione o al rafforzamento di alcuna posizione dominante.
Le azioni che verranno intraprese per dare esecuzione agli impegni assunti saranno debitamente rese note al mercato.
I titoli di Banca Intesa citati nel presente documento verranno emessi in relazione alla fusione descritta e non sono stati, né si prevede saranno in futuro, registrati ai sensi della legge statunitense Securities Act of 1933 (“il Securities Act”), pertanto non possono essere offerti o venduti, direttamente o indirettamente, negli Stati Uniti eccetto in regime di deroga. È intenzione dell’emittente distribuire negli Stati Uniti i titoli di Banca Intesa in relazione alla fusione in regime di esenzione dall’obbligo di registrazione previsto dal Securities Act.
La fusione in oggetto riguarda i titoli di una società straniera. L’offerta è subordinata agli obblighi di informativa imposti alle società di paesi stranieri, diversi da quelli vigenti negli Stati Uniti. I rendiconti finanziari eventualmente acclusi al documento sono stati predisposti in conformità con i principi contabili di tali paesi e pertanto potrebbero non essere comparabili con i rendiconti finanziari redatti dalle società statunitensi.
Gli investitori statunitensi potrebbero incontrare difficoltà nel far valere all’estero i propri diritti e le forme di tutela previste dalle leggi statunitensi disciplinanti i mercati finanziari dato che Banca Intesa e Sanpaolo IMI hanno sede in Italia e alcuni o tutti i rispettivi funzionari ed amministratori potrebbero essere residenti in Italia o altri paesi stranieri. Gli investitori statunitensi potrebbero non essere in grado di perseguire legalmente le società straniere o i rispettivi funzionari o amministratori in tribunali di giurisdizioni estere in caso di violazione delle Securities laws statunitensi. Potrebbe inoltre risultare difficile costringere una società straniera e le relative consociate ad ottemperare alla sentenza emessa da un tribunale statunitense.
Si fa presente che Banca Intesa potrebbe acquistare titoli di Sanpaolo IMI in operazioni non connesse alla fusione aziendale in oggetto, ad esempio sul mercato aperto o in trattative private.
Si fa presente che Sanpaolo IMI potrebbe acquistare titoli di Banca Intesa in operazioni non connesse alla fusione aziendale in oggetto, ad esempio sul mercato aperto o in trattative private.
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Data ultimo aggiornamento 20 dicembre 2006 alle ore 17:41