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BANCA INTESA INFRASTRUTTURE E SVILUPPO: APPROVATO IL BILANCIO 2006 – FORTE CRESCITA DI MARGINI E IMPIEGHI

• Proventi operativi netti a 99 mln di euro, + 46,3% rispetto all’esercizio 2005.
• Risultato della gestione operativa a 58 mln di euro, in progresso quasi del doppio rispetto al 2005.
• Impieghi – costituiti da crediti verso clientela e attività finanziarie disponibili per la vendita – al 31 dicembre 2006 a      14,5
mld di euro, più che   raddoppiati rispetto al 1° gennaio 2006.
• Coefficienti patrimoniali al 31 dicembre 2006: Tier 1 ratio a 8,13%.


Roma, 8 marzo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo ha approvato il bilancio 2006, che sarà consolidato nel bilancio del Gruppo Intesa Sanpaolo.
In questo primo anno di attività la banca, sotto la guida dell’Amministratore delegato Mario Ciaccia, già a capo della Direzione Stato e Infrastrutture di Banca Intesa, è stata protagonista di numerose operazioni di primaria rilevanza per il Paese, tra le quali ricordiamo:
• a favore dello sviluppo delle grandi infrastrutture del Paese, la prosecuzione delle erogazioni a favore di Anas per la realizzazione della terza corsia del Grande Raccordo Anulare di Roma, del Passante di Mestre e del completamento dell’Autostrada Salerno Reggio Calabria; la finanza di progetto per la realizzazione dell’Interporto Romano a Fiumicino, i cui lavori porteranno alla creazione della terza piattaforma logistica intermodale in Europa per dimensioni; la prosecuzione dell’assistenza ai concessionari per le autostrade Pedemontana Lombarda e Brebemi, ed al promotore del progetto per le tangenziali esterne di Milano.
• a sostegno dei servizi sanitari, delle università e della ricerca pubblica, il contributo al contenimento della crisi di liquidità dei sistemi sanitari regionali, con l’organizzazione di numerose operazioni di smobilizzo di crediti sanitari nei confronti delle Regioni: dell’apporto complessivo di circa 2,1 miliardi (di cui circa 1,0 miliardo interamente sottoscritto dalla banca) hanno beneficiato numerose aziende fornitrici delle ASL ed Aziende Ospedaliere, tra cui circa 800 aziende nella Regione Lazio, circa 300 nella Regione Abruzzo e circa 700 nella Regione Piemonte, cui si aggiungono circa 150 farmacie della Regione Molise. La banca assiste inoltre la Fondazione “Rita Levi Montalcini Onlus” operando come tesoriere, ed ha finanziato numerose strutture sanitarie ed universitarie, tra cui il nuovo polo chirurgico d’emergenza cardiovascolare di Bologna, la nuova sede dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, l’Istituto di Biologia di Pavia e la Facoltà di Ingegneria di Bergamo.
• per il miglioramento dei servizi pubblici e di pubblica utilità, la prosecuzione degli interventi di finanza di progetto a favore della soluzione dell’emergenza ambientale in Sicilia, per la realizzazione di sistemi di gestione integrata dei rifiuti con capacità di smaltimento di oltre 2.600.000 tonnellate, nonché l’attività di finanziamento ed assistenza alle aziende di sevizi pubblici locali.
• a supporto dell’equilibrio finanziario del settore pubblico, la partecipazione alla cartolarizzazione degli immobili statali (operazione denominata “Patrimonio Uno”); l’organizzazione e sottoscrizione, per 4,6 miliardi di euro, della copertura finanziaria del versamento all’Agenzia delle Entrate da parte delle aziende concessionarie della riscossione dei tributi, controllate da Riscossione S.p.A.; il finanziamento, per complessivi 0,3 miliardi, dei programmi di investimento prioritari per la Difesa del Paese; le numerose operazioni di ristrutturazione del debito e di organizzazione e sottoscrizione di emissioni obbligazionarie di Enti Locali.
• a sostegno dei progetti urbanistici e di sviluppo del territorio, la finanza di progetto per la costruzione e gestione del Porto turistico internazionale di Marina di Ravenna, per l’ attivazione dei servizi portuali e la realizzazione di abitazioni, piscine, negozi, ristoranti e servizi avanzati per il turismo.
• per promuovere l’efficiente gestione dell’operatività bancaria corrente, l’accordo tra INPS, Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo e Intesa Sanpaolo (già Banca Intesa) finalizzato alla sperimentazione dell’innovativo servizio di accredito delle prestazioni previdenziali erogate dall’Ente attraverso l’utilizzo di carte prepagate, e l’avvio della fase di test, cui potrà seguire l’estensione del servizio ad altre banche pagatrici per conto di INPS; l’assistenza prestata a numerosi enti per una efficiente gestione della tesoreria e dell’attività di incasso e pagamento, anche promuovendo un più ampio utilizzo dell’ordinativo informatico con firma digitale.

Le numerose iniziative di Partenariato Pubblico Privato promosse dalla banca nel 2006 dimostrano il successo di un modello unico, capace di servire a 360° tutti gli attori, pubblici e privati, della spesa pubblica, della sanità e della pubblica utilità in genere.

* * *
Il conto economico del 2006, raffrontato con i dati pro-forma del precedente esercizio, conferma i significativi incrementi dei margini previsti dal piano di impresa. I proventi operativi netti aumentano del 46,3% attestandosi a 99 milioni, per la generalizzata crescita dei ricavi da commissioni e da interessi. Gli oneri operativi aumentano del 9,2% per la prevista crescita delle spese del personale (+35,2%) parzialmente compensata dalla diminuzione (-2,6%) delle altre spese amministrative. Il risultato della gestione operativa supera i 58 milioni, in progresso quasi del doppio rispetto al 2005, con un forte miglioramento del cost/income ratio, sceso dal 55,4% al 41,3%. Quanto ai principali aggregati patrimoniali, gli impieghi costituiti da  crediti verso clientela e attività finanziarie disponibili per la vendita hanno più che raddoppiato, con 14.552 milioni, le consistenze di partenza. La composizione dei crediti verso la clientela vede la preponderanza delle operazioni in mutui  e finanziamenti (45,1%) e della sottoscrizioni di titoli (19,7%). Per quanto riguarda le controparti il segmento più rilevante riguarda, naturalmente, gli Enti e le Amministrazioni Pubbliche (40%) e le  Imprese non finanziarie a cui appartengono tra l’altro le concessionarie della riscossione tributi (46%). La raccolta diretta da clientela si è attestata a 1.253 milioni (+30,9%).

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