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Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo, in collaborazione con Comunità di Sant’Egidio, Save the Children, CISP e Scout Malawi uniti nell’impegno a favore del Paese africano

 

PROJECT MALAWI COMPIE 6 ANNI: GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI E LE SFIDE FUTURE NELLA LOTTA ALL’AIDS IN AFRICA

 

• Oltre 20 milioni di euro investiti nel progetto, di cui 18 milioni di euro

da Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo;

• 3.300 bambini nati sani da madri infette;

• realizzati 13 fra centri clinici e laboratori, oltre 15.000 pazienti di AIDS curati;

• oltre 10.000 pazienti attualmente in terapia, di cui 1.500 bambini;

• oltre 25.000 giovani raggiunti da informazioni sulla trasmissione del virus;

• oltre 100 centri di assistenza all’infanzia;

• formazione per circa 1.000 piccoli imprenditori;

• avviate 70 attività generatrici di reddito

 

Roma, 12 maggio 2011 – Project Malawi, l’iniziativa umanitaria promossa da Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo per migliorare le condizioni di vita del Malawi e assicurare una prospettiva di sviluppo complessivo ad uno dei paesi più poveri al mondo, giunge al suo sesto anno di attività.

 

Project Malawi nasce infatti nel 2005 con l’obiettivo di creare una barriera all’AIDS partendo dalla prevenzione della trasmissione del virus HIV da madre a figlio – grazie al Programma DREAM della Comunità di Sant’Egidio – e affiancare all’intervento sanitario azioni mirate a contenere l’impatto della malattia sulla popolazione e al rilancio economico del Paese. Si propone dunque come un progetto integrato che si occupa di lotta all’AIDS, ma anche di educazione sanitaria e prevenzione, di assistenza agli orfani e di sviluppo locale e microfinanza.

 

Per ogni area d’intervento è stato individuato un partner operativo: oltre alla comunità di Sant’Egidio, i partner di Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo in Project Malawi sono le associazioni degli scout del Malawi, Save the Children e il CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli). Inoltre ci si avvale di una collaborazione con la Società Italiana di Neonatologia e la Società Italiana di Pediatria. Gli elementi qualificanti di Project Malawi sono rappresentati da:

 

• qualità terapeutica: eccellenza delle strutture e dei protocolli per la cura dell’AIDS

• forte componente autoctona:

1. collaborazione con il Governo locale nel coordinamento del progetto;

2. coinvolgimento delle comunità locali;

3. investimento nella formazione di personale locale;

4. coinvolgimento di organizzazioni non governative con sede sul territorio

e a predominante partecipazione malawiana.

 

• non semplice finanziamento ma coinvolgimento diretto di lungo termine e assunzione di responsabilità nel perseguimento degli obiettivi e dei risultati. Monitoraggio e audit indipendenti.

 

Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo hanno già impegnato nel progetto 18 milioni di euro, cui si sono aggiunti altri due milioni di euro da attività di fund raising (di cui circa 800.000 di euro raccolti presso i dipendenti di Intesa Sanpaolo), portando a oltre 20 milioni di euro l’investimento complessivo.

 

I buoni risultati raggiunti dimostrano che si può mettere una barriera all’epidemia di AIDS in Africa. Continua dunque il sostegno al progetto e si conferma l’obiettivo di lungo termine di migliorare le condizioni di vita della popolazione del Malawi e assicurare un prospettiva di sviluppo complessivo al Paese alleggerendolo dalla piaga dell’AIDS.

 

I risultati di Project Malawi nei primi sei anni di attività

 

Cura dell’AIDS – Programma DREAM (Drug Resources Enhancement against AIDS and Malnutrition)

• Creazione di 9 centri di cura altamente specializzati e 4 laboratori dei quali 3 dotati di sezioni di biologia molecolare, che hanno curato finora oltre 15.000 pazienti;

• Circa 14.000 pazienti attualmente in assistenza;

• Oltre 15.000 pazienti sieropositivi curati con terapia antiretrovirale, di cui circa 1.500 bambini;

• 7 maternità connesse ai centri DREAM;

• 3.300 bambini nati sani da madri infette;

• Oltre 300.000 visite mediche effettuate ed eseguiti circa 150.000 prelievi;

• Formazione di circa 700 operatori socio-sanitari.

 

Il Programma DREAM propone anche in Africa un approccio di alta qualità terapeutica nell’affrontare la malattia passando da una diagnosi solo clinica, un trattamento spesso tardivo e limitato ad una diagnostica completa di laboratorio, un inizio anticipato del trattamento e, per le donne in gravidanza, l’adozione della triterapia estesa anche al periodo di allattamento.

 

Studi della Comunità di S. Egidio dimostrano che in Malawi il programma DREAM:

• è risultato nell’arco degli ultimi dieci anni il protocollo più efficace nel ridurre la trasmissione del virus da madre a figlio;

• consente un calo dell’80% nella mortalità materna rispetto alle madri non in terapia nel Paese;

• nel periodo 2005-2010 ha permesso un significativo calo nel grado di infettività media fra i malati ed ha dimezzato la prevalenza dell’infezione tra le donne in gravidanza.

 

I risultati conseguiti dimostrano l’efficacia di Project Malawi e del Programma DREAM nell’affrontare l’AIDS. A riconoscimento di ciò le scelte di fondo dei protocolli DREAM entrano infatti a far parte delle politiche sanitarie internazionali e nazionali.

 

Educazione e prevenzione

• Realizzazione di un centro operativo per le attività educative rivolte ai giovani presso il quale è attivo un servizio di test per l’HIV e consulenza di cui hanno usufruito oltre 2.000 giovani;

• Interventi di sensibilizzazione e formazione sul territorio, in particolare presso le scuole che permettono di raggiungere oltre 25.000 ragazzi con informazioni relative all’educazione sessuale e i rischi di trasmissione del virus.

Assistenza all’infanzia

• Creazione di oltre 100 centri diurni di accoglienza per bambini orfani e vulnerabili che ogni anno ospitano circa 4.000 bambini;

• Avvio di attività di prevenzione e ricreative a cui settimanalmente partecipano oltre 6.000 bambini;

• Formazione in sviluppo della prima infanzia, supporto psicosociale e assistenza domiciliare per circa 3.000 operatori locali;

• Circa 2.000 persone che hanno usufruito dell’assistenza domiciliare;

• Organizzazione di incontri di supporto a bambini vulnerabili cui hanno partecipato

quasi 3.000 bambini;

• Istituzione di gruppi di supporto per sieropositivi di cui fanno parte circa 2.000

persone.

Sviluppo locale e microfinanza

• Creazione di centri di informazione e servizi per micro, piccoli e medi imprenditori;

• Formazione per circa 900 micro, piccoli e medi imprenditori;

• Supporto al ricorso alla microfinanza tramite accordi con istituzioni di micro finanza e specifica formazione rivolta agli imprenditori;

• Avvio di oltre 70 attività generatrici di reddito e di altrettanti gruppi di risparmio e credito informale che hanno coinvolto rispettivamente oltre 1.800 famiglie e circa 1.300 beneficiari.

 

Assistenza pediatrica e neonatale

• Realizzazione, grazie ai fondi raccolti da Project Malawi Onlus attraverso campagne di sensibilizzazione, di un reparto di maternità e di una pediatria (in fase di ultimazione) presso la Comfort Clinic di Balaka.

Grazie ad un accordo con la Società Italiana di Pediatria e la Società Italiana di Neonatologia medici pediatri e neonatologi italiani offrono volontariamente opera di formazione a favore di operatori sanitari locali, alternandosi nella presenza in Malawi.

 

E’ stato inoltre realizzato a Kapeni un Centro Polivalente per formazione di operatori specializzati, educazione alimentare e sessuale, servizi in campo nutrizionale, supporto psicologico, attività ricreative e di animazione, sostegno alle madri sole. Il Centro è stato realizzato grazie a una donazione di Fabbrica del Sorriso, iniziativa di solidarietà promossa da Mediafriends, Medusa e Mediaset.

 

I prossimi obiettivi

Per il prossimo triennio il progetto si pone come principali obiettivi:

• Continuazione nella realizzazione del progetto originario;

• Ricerca e sperimentazione di tutte le migliori opportunità per rendere sempre più efficace ed efficiente il Programma DREAM per il controllo dell’AIDS.

 

I partner di Project Malawi

Le organizzazioni operative sul progetto sono:

• la Comunità di Sant’Egidio, movimento caritativo di ispirazione cristiana nato a Roma, operante con 40.000 membri in 70 Paesi del mondo, presente in particolare in Malawi col programma sanitario DREAM, un protocollo studiato per combattere l’AIDS e recepito dalle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità;

• Save the Children, la più grande ONG internazionale indipendente impegnata nella difesa e nella promozione dei diritti dei bambini, operante in oltre 100 Paesi;

• il CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli) una ONG attiva in più di 20 Paesi nella cooperazione internazionale e nella lotta all’esclusione sociale, soprattutto attraverso progetti di microfinanza;

• le associazioni Scout del Malawi, fra le più importanti agenzie di aggregazione giovanile diffuse sul territorio, che raccolgono oltre 50.000 iscritti fra gli 8 e i 30 anni e svolgono un ruolo importante nelle attività di relazione con la popolazione giovanile nel territorio e nella divulgazione dei programmi educativi;

 

I riconoscimenti al progetto

Project Malawi è stato oggetto di importanti riconoscimenti nazionali e internazionali:

• nel 2005 è stato selezionato da Fabbrica del Sorriso tra i migliori progetti umanitari italiani;

• nel 2008 ha ricevuto, alla presenza del Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-Moon, il premio della Global Business Coalition (l’organizzazione internazionale con 220 aziende aderenti nel mondo, attiva nella lotta contro Aids, tubercolosi e malaria) come miglior iniziativa nella categoria “Community Philantropy”.

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