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COMUNICATO STAMPA

CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO E AGRIVENTURE A SOSTEGNO DEL SETTORE VITIVINICOLO VICENTINO CON UN CONVEGNO SUL “VALORE DELLA TERRA”

I vini veneti e la loro qualità come fattore di successo al centro di un convegno a Lonigo presso le Cantine dei Colli Berici.
Affrontati i temi del ciclo del carbonio, della tutela dell’ambiente, delle nuove opportunità per i vigneti e delle prospettive per l’enologia.
Il mercato estero assorbe circa il 75% della produzione di vini DOC del Veneto, una media ben più alta di quella nazionale che si attesta al 41%.
La Cassa stanzia una borsa di studio per l’I.T.A.S. “A. Trentin” di Lonigo.

Lonigo, 17 novembre 2012. Cassa di Risparmio del Veneto assieme ad Agriventure - società del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata al settore agroalimentare, agroindustriale ed agroenergetico – hanno organizzato questa mattina a Lonigo un convegno su viticoltura ed enologia a Lonigo dal titolo “Il valore della terra” ospitato dalle Cantine dei Colli Berici.

Sono intervenuti: Giovanni Costa, presidente della Cassa di Risparmio del Veneto, il Sindaco di Lonigo, Giuseppe Boschetto, Pietro Zambon, presidente Collis Veneto Wine Group, Roberto Ferrarini, professore di Enologia Università degli Studi di Verona, Andrea Pitacco, professore di Viticoltura e Interazioni vegetazione-atmosfera Università degli Studi di Padova, Vincenzo Girolami, professore di Entomologia Agraria dell’Università degli Studi di Padova e Federico Altarocca, Marketing Agriventure. All’evento hanno partecipano anche le tre organizzazioni di categoria: Coldiretti, Confagricoltura e CIA.

Dopo le tappe veronese, bellunese, trevigiana e rodigina l’iniziativa “Il valore della terra” arriva nel vicentino. Si tratta di un progetto itinerante della Cassa di Risparmio del Veneto che attraversa le province del Veneto per dare risposte concrete alle problematiche che colpiscono il settore primario dell’economia veneta. Per “valore della terra “ si vuole intendere il valore dell’impresa agricola, della famiglia rurale e della difesa dell’ambiente.
L’agricoltura è un settore economico che soffre della pesante congiuntura economica ma nel contempo contribuisce in maniera positiva al Pil, rappresentando ancora uno dei pochi comparti in cui l’occupazione cresce. Partendo da questa consapevolezza, durante l’incontro verranno trattati i temi che sono sentiti dai viticoltori vicentini e non solo, tra i quali la flavescenza dorata e le strategie di difesa integrata dei vigneti. Tra gli altri temi affrontati il ciclo del carbonio, le nuove opportunità per i vigneti e le prospettive per l’enologia.

A tale proposito il presidente della Cassa di Risparmio del Veneto, Giovanni Costa ha sottolineato “L’agroalimentare appresenta la fonte primaria di produzione per il nostro Paese ed è il settore che sta dando i maggiori segnali di vivacità nel campo delle esportazioni. Il “vino” è tra le componenti più importanti dell’export del nostro made in Italy. Riteniamo quindi che sia importante dedicarvi risorse e attenzione per superare i tanti problemi che assillano gli imprenditori di questo settore, in particolare occorre sostenere i giovani che investono in questa realtà in quanto rappresentano il futuro e la speranza per la ripresa dell’agribusiness in Italia e nel Veneto in particolare.”

Ha proseguito il vice presidente Fabio Ortolan: “La Cassa è la banca del territorio veneto, vicina alle famiglie e alle imprese e con questo convegno vuole portare all’attenzione l’importanza del lavoro svolto dalle aziende del settore vitivinicolo. Ricordiamo infatti che il mercato estero assorbe circa il 75% della produzione di vini DOC del Veneto, una media ben più alta di quella nazionale che si attesta al 41%.”
La Cassa, quale simbolo dell’attenzione rivolta al territorio e all’importanza della formazione dei giovani, ha previsto una borsa di studio per lo studente più meritevole del quinto anno dell’I.T.A.S. “A. Trentin” di Lonigo.

Il comparto vitivinicolo in Veneto

Il Veneto vanta in Italia il primato nella produzione di vini di qualità: 14 D.O.C.G, 28 D.O.C. e 10 IGT in cui operano oltre 20 Consorzi Volontari di Tutela che salvaguardano qualità e tipicità del vino prodotto.
Un primato che ha radici profonde e nobili: fin dal Medio Evo i mercanti della Serenissima resero il "Vino de Venegia" famoso in mezzo mondo.
Il vino proveniente da tutte le provincie del Veneto era apprezzato da oriente ad occidente anche grazie ad un produzione che aveva già spiccate caratteristiche di tipicità.
Un successo che trova riscontro ancora oggi nei dati dell’export regionale: basti pensare che il mercato estero assorbe circa il 75% della produzione di vini DOC del Veneto, una media ben più alta di quella nazionale che si attesta al 41%; e da una cultura enologica che interpreta in modo moderno e brillante una gloriosa tradizione, capace di interpretare in modo ottimale le esigenze del consumatore moderno.
Le caratteristiche di molti vini della regione sono infatti quelle della "leggerezza" e della "freschezza" di gusto che ben si sposano con le esigenze di un’alimentazione moderna e sana e con i nuovi stili di consumo che vedono privilegiare il consumo di vini soprattutto lontano dai pasti principali, in occasione di aperitivi e momenti conviviali.
Il clima, i terreni ed i vitigni della tradizione veneta permettono inoltre di produrre degli ottimi vini rossi Novelli, apprezzati dal consumatore per fragranza di profumi e sapidità di gusto anche se non mancano i grandi rossi corposi, da sposare ad importanti piatti di carne e alla selvaggina più nobile. La produzione del Veneto, tuttavia, si caratterizza soprattutto per vini bianchi, rosati o rossi "giovani" e "leggeri", ideali per una moderna e attenta cultura del bere.

Vendemmia 2012

Le prime stime sulla vendemmia 2012 confermano anche per la Regione Veneto un calo produttivo, con difformità a seconda delle zone di produzione e dei vitigni. La raccolta è iniziata intorno al 24 agosto con le varietà precoci, ma la vendemmia vera e propria è partita nei primi giorni di settembre. Le abbondanti precipitazioni della prima settimana di Settembre  hanno influito positivamente sulle uve di Prosecco i cui conferimenti veri e propri hanno preso l’avvio verso il 15 settembre unitamente a quelli di Merlot, per proseguire poi con il Cabernet.
La vendemmia si è conclusa il 15 di ottobre con la raccolta delle ultime uve di Raboso. I riscontri di cantina evidenziano una gradazione zuccherina più alta rispetto a quella dello scorso anno: le temperature molto alte di fine agosto hanno fatto degradare i contenuti di acido malico.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
Rapporti con i Media – Chiara Carlotti
Tel. 049/6539835 – cell. 335/1355936
chiara.carlotti@intesasanpaolo.com

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