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COMUNICATO STAMPA


“VIVAISMO 2020”

CASSA DI RISPARMIO DI PISTOIA E DELLA LUCCHESIA
OSPITA UN FORUM TRA VIVAISTI, BANCA E ISTITUZIONI

• Obiettivo dell’incontro: un’agenda condivisa di obiettivi per lo sviluppo del distretto rurale vivaistico ornamentale della provincia di Pistoia
• Approfondimenti su questioni fiscali e fito-sanitarie, sul credito e sulla semplificazione normativa e procedurale
• Innovazione di prodotto e di processo, internazionalizzazione, sostenibilità e valorizzazione del “made in Italy” gli elementi vincenti


Pistoia, 26 giugno 2015 – Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, ospita “Vivaismo 2020”, un forum sul distretto vivaistico nato dalla collaborazione di un gruppo di lavoro costituito nei mesi scorsi e che vede la presenza di tutti i soggetti attivi nel settore nella provincia pistoiese.

Obiettivo dell’incontro è formulare un’agenda condivisa di obiettivi per lo sviluppo del distretto rurale vivaistico ornamentale della provincia di Pistoia. La presenza al Forum dell’intera filiera istituzionale ha reso possibile un confronto aperto e costruttivo fra le imprese del distretto vivaistico ed i poteri pubblici, da tempo auspicato da tutti i principali attori del settore.

Il florovivaismo è nel pieno di un processo di trasformazione caratterizzato dalla crescita di nuove realtà produttive, dall’aumento dell’offerta soprattutto nel campo dei prodotti di maggior consumo e dalla crescente concorrenza internazionale, specie per i fiori recisi e le piante in vaso. Tale contesto richiede investimenti continui per ampliare l’assortimento ed offrire un prodotto di alta qualità per mantenere un vantaggio competitivo.

Purtroppo è noto come il mercato vivaistico-ornamentale sia stato caratterizzato, nell’ultimo biennio, da un andamento congiunturale sfavorevole in seguito al perdurare degli effetti negativi dell’andamento economico mondiale. Ricerca, innovazione, capacità di cogliere le varie opportunità che la diversità ambientale del territorio può offrire sono la base per uno sviluppo sostenibile della produzione vivaistica. Un obiettivo questo che è alla base di uno sviluppo durevole del distretto vivaistico pistoiese.

La provincia di Pistoia rappresenta un ‘campione’ ideale per una politica di settore: cuore del vivaismo ornamentale italiano, con oltre 150 anni di storia il vivaismo pistoiese è leader in Europa e rappresenta per eterogeneità e qualità dei prodotti un territorio unico.
L’attività interessa oltre 5.200 ettari, di cui circa 1.000 ettari di vasetteria, 1.500 aziende ed oltre 5.500 addetti. La PLV è di oltre 300 milioni di euro, di cui 160 esportati. Si tratta di un distretto, quello vivaistico, caratterizzato inoltre da una sviluppata attività di filiera, che inizia con la produzione dei terricci e termina con i servizi per la commercializzazione delle piante. Il vantaggio competitivo di Pistoia risiede in gran parte proprio in questa estesa filiera, nella forte integrazione del processo produttivo fra più aziende specializzate e nella grande disponibilità di servizi a monte ed a valle della produzione vivaistico-ornamentale.

Le difficoltà della crisi economica, i problemi agronomici e fitosanitari, le questioni fiscali e non ultime il tema del credito stanno però assumendo un peso difficilmente sostenibile dalla singola azienda florovivaistica. Il sistema pubblico è chiamato a sostenere l’attività agricola e a creare le condizioni per un migliore utilizzo delle risorse pubbliche, in primo luogo comunitarie. A rischio infatti non sono solo le singole aziende ma la competitività dell’intero distretto.

Il credito è l’altro fronte sensibile: Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia ha messo a disposizione, negli anni, varie forme di sostegno, dalle tradizionali linee di smobilizzo al factoring, dai finanziamenti dedicati per gli investimenti strutturali ai mutui agrari, fino alla sospensione delle rate del mutuo o a crediti a breve e medio termine a fronte di calamità naturali.

Oggi però oltre al credito appare importante consolidare il vantaggio competitivo del distretto, la specificità e la qualità delle produzioni che esprime: incentivare – anche da parte del sistema bancario – tutte le innovazioni di processo e di prodotto che portino a realizzare produzioni di qualità diventa un obiettivo primario, insieme al superamento della frammentazione aziendale. Il distretto deve puntare ad una centralità degli interessi generali in grado di supportare le attività d’impresa e la crescita occupazionale qualificata.

I lavori sono stati aperti dai saluti del Presidente di Cassa di Risparmio di Pistoia e Lucchesia, Alessio Colomeiciuc, a cui è seguito un primo momento dedicato alla analisi della situazione generale del vivaismo affidata a Fabrizio Guelpa della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. L’Italia è  il secondo paese in Europa, dopo l’Olanda, per produzione nel settore florovivaistico. Pistoia è la prima provincia italiana per superficie coltivata e nel comparto delle piante vive ha il 40% dell’export italiano. Per effetto della crisi la spesa delle famiglie italiane in fiori e fronde è scesa del 23%, soprattutto nel Mezzogiorno. La ripresa del potere d’acquisto delle famiglie, la maggiore attenzione al verde pubblico e nuovi modelli ambientali possono tuttavia far recuperare il settore. I mercati internazionali offrono comunque maggiori prospettive e il comparto delle piante vive soffre di minori pressioni competitive rispetto a quello dei fiori recisi. Il distretto di Pistoia nei dieci anni tra il 2002 e il 2012 è cresciuto del 35%; nell’ultimo biennio vi è stata tuttavia una battuta d’arresto (-7%), che può essere recuperata. Il potenziale di mercato è elevato soprattutto in paesi vicini come Germania, Francia, Regno Unito e Olanda; paesi lontani e ad elevata domanda come gli Stati Uniti rappresentano la sfida di domani.

La parola è quindi passata ai rappresentanti del settore vivaistico, con l’esposizione del documento di base “Vivaismo 2020” da parte di Renato Ferretti, coordinatore dei lavori preparatori del Forum, a cui è seguita una analisi a più voci su temi di rilevanza centrale per le imprese del settore: problematiche fiscali, problematiche fitosanitarie, semplificazione amministrativa. Il Direttore Generale di CR Pistoia e Lucchesia, Umberto Alunni, ha affrontato nel suo intervento il delicato tema del credito ed ha illustrato le numerose possibilità di collaborazione e di supporto che la Cassa ha offerto ed offre alle aziende del distretto vivaistico.
L’intervento di Francesco Mati, Presidente del Distretto Vivaistico Ornamentale della Provincia di Pistoia, ha presentato le proposte e le richieste del vivaismo pistoiese ai rappresentanti istituzionali presenti, nella prospettiva di una futura forte collaborazione strategica tra pubblico e privato.

Il forum ha visto quindi un terzo e conclusivo momento in cui la parola è stata data ai rappresentanti delle Istituzioni: il Sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli, l’Assessore all’Ambiente della Regione Toscana Federica Fratoni ed il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina.


Per informazioni:
Gruppo Intesa Sanpaolo
Ufficio Media Banca dei Territori e Media Locali
055 2612550
stampa@intesasanpaolo.com

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