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CENTRO CONSERVAZIONE E RESTAURO “LA VENARIA REALE”, UNIVERSITÀ DI TORINO E INTESA SANPAOLO INSIEME PER L’ARTE CONTEMPORANEA TRA FORMAZIONE E RICERCA

• In programma restauri, ricerche, corsi ed eventi dedicati all’arte contemporanea
• Tre opere dalle collezioni del Novecento della Banca saranno restaurate dagli studenti del IV anno di corso
• Il restauro di Viola in libertà di Aldo Mondino diventa tesi di laurea magistrale

Torino, 11 marzo 2016 – Intesa Sanpaolo ha avviato una nuova collaborazione con la Fondazione Centro Conservazione e Restauro di Venaria e l’Università di Torino per attività legate al campo dell’arte contemporanea, dopo gli importanti progetti realizzati su opere di arte antica.

Il nuovo percorso prevede che opere dalle collezioni del Novecento di Intesa Sanpaolo bisognose di restauro vengano affidate al CCR per le opportune attività di conservazione e restauro. Tali interventi saranno parte integrante dell’attività didattica del Corso di laurea in conservazione e restauro dell’Università di Torino.
I laboratori del CCR saranno inoltre coinvolti in attività di ricerca e restauro su casi di studio di particolare complessità e interesse.
Intesa Sanpaolo sosterrà la realizzazione di seminari, convegni e altre iniziative didattiche e divulgative sul tema dell’arte contemporanea.

Il primo progetto è dedicato a quattro opere. Tre di esse – Senza titolo, olio su tela del 1968 di Mino Ceretti, Grande composizione, colore in polvere e medium acrilico su masonite del 1952 di Alberto Moretti e Metrica industrializzata, artypo su tela del 1970 di Mimmo Rotella – sono materiale di studio e intervento per gli studenti del IV anno del Corso di laurea, che potranno in questo modo esercitare la loro abilità pratica su dipinti di qualità in vista del loro futuro mestiere.

Viola in libertà, olio su tela con interventi a matita grigia del 1966-1972 di Aldo Mondino, che presenta una situazione conservativa di particolare complessità, è stato invece affidato a una studentessa del V anno, che ne farà l’oggetto della sua tesi magistrale, sotto il tutoraggio di un docente restauratore.

Gli studenti effettuano le esercitazioni pratiche di laboratorio sotto la guida di docenti restauratori e la supervisione del conservatore dei beni artistici di Intesa Sanpaolo. Sono affiancati dallo staff del CCR e lavorano secondo una metodologia scientifica e interdisciplinare che comporta la partecipazione di storici dell’arte ed esperti di diagnostica.

L’intervento di Intesa Sanpaolo si colloca nell’ambito dell’attenzione che la Banca dedica da tempo al tema del restauro.
Il lavoro di tutela e conservazione sulle collezioni di proprietà, formate da migliaia di opere dall’archeologia al contemporaneo, è infatti una delle attività principali previste da Progetto Cultura, piano pluriennale degli interventi di Intesa Sanpaolo in ambito culturale. I programmi di restauro e di ricerca su singole opere o su specifici nuclei collezionistici, oltre a configurarsi come un impegno doveroso e responsabile, pongono le basi per una adeguata valorizzazione.

Dal 1989, inoltre, attraverso Restituzioni, il programma che rappresenta il grande impegno del Gruppo nel campo della salvaguardia e della tutela del patrimonio artistico nazionale, la Banca sostiene finanziariamente con cadenza biennale, il restauro di opere d’arte appartenenti a musei pubblici, privati o ecclesiastici, siti archeologici e chiese di tutta Italia individuate insieme ai propri consulenti scientifici sulla base di proposte presentate dagli Enti ministeriali. Fino ad oggi il programma ha contribuito al restauro di oltre 1.000 manufatti e capolavori – e alla formazione professionale dei giovani.


Informazioni per la stampa
Intesa Sanpaolo
Ufficio Media Attività Istituzionali, Sociali e Culturali
Tel. +39 011 5555922 – cell. +39 331 6270041
stampa@intesasanpaolo.com

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