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Il sistema giudiziario italiano è in miglioramento nei ranking internazionali

L'immagine associata alla news sul miglioramento del sistema giudiziario italiano rappresenta la scritta "Iustitia" presente all'ingresso del tribunale di Milano

Intesa Sanpaolo e italiadecide hanno presentato in Senato la ricerca L’Italia e la sua reputazione: la giustizia civile cinque anni dopo. Andamenti, confronti, proposte”.

La ricerca presentata oggi mette a confronto i livelli di efficienza della giustizia civile italiana con quelli di altri paesi benchmark appartenenti all’UE (Francia, Germania, Polonia e Spagna), analizza le dinamiche territoriali e le differenze di servizio tra i diversi tribunali del nostro Paese e offre una valutazione dell’impatto della pandemia sul sistema giudiziario nazionale.

Dall’analisi emerge come il sistema di giustizia italiano abbia intrapreso un percorso positivo in termini di performance complessiva, come confermato dalla costante ascesa del nostro Paese nei ranking internazionali e dal miglioramento dei principali indicatori di efficienza.

Il sistema della giustizia italiana migliora ma restano criticità – Highlights della ricerca
  • Dalla ricerca emerge che il sistema di giustizia italiano ha intrapreso un percorso positivo in termini di performance complessiva, come confermato dal costante risalire del nostro Paese nei ranking internazionali e il miglioramento dei principali indicatori di efficienza.
  • La maggiore criticità risiede nella durata dei procedimenti (disposition time) che è oltre il doppio di quella registrata in Germania, ma che presenta anch’essa una dinamica in significativo miglioramento sia in questa dimensione, sia con riferimento alla riduzione delle pendenze e dell’arretrato.
  • La riduzione di pendenze e arretrato è spiegata dal fatto che il sistema giudiziario italiano riesce a definire più contenziosi di quanti ne siano iscritti nel medesimo anno. Con una clearance rate (il rapporto tra il numero di casi risolti e i nuovi ricorsi iscritti a ruolo) sempre superiore al 100%, le pendenze totali si sono ridotte di oltre il 40% tra il 2012 e il 2018.
  • Non emergono criticità sui livelli di litigiosità attuali che sono allineati alla media dei Paesi benchmark, nonostante il sistema presenti un numero di avvocati significativamente superiore nel confronto europeo. Infine, i giudici italiani risultano i più produttivi nel confronto con i Paesi benchmark, riuscendo a definire ogni anno più contenziosi rispetto ai colleghi europei.
  • Nonostante aspetti positivi, l’Italia è in Europa il primo Paese per numero di cause pendenti. Al netto dei progressi registrati negli ultimi anni, il volume di contenziosi arretrati incide ancora in maniera significativa nelle statistiche. Le conseguenze negative della mancata risoluzione delle inefficienze legate all’arretrato e alle cause pendenti condiziona la performance complessiva del sistema e ne penalizza la valutazione.
  • Un ulteriore elemento critico è rappresentato dall’alta variabilità nelle performance dei singoli tribunali, che porta il nostro Paese ad avere tribunali con performance allineate, se non migliori, di quelle dei paesi benchmark di riferimento a livello europeo e internazionale (es. tribunali di Torino, Bologna e Milano) e tribunali molto poco performanti che abbattono la media nazionale e limitano le potenzialità di miglioramento complessive del Paese.
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