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BANCO DI NAPOLI E COMPAGNIA DELLE OPERE: NUOVA CONVENZIONE PER L’ACCESSO AL CREDITO

Napoli, 11 dicembre 2008  - Oggi, giovedì 11 dicembre 2008, alle ore 11, nella  Sala Miraglia del Banco di Napoli, è stata presentata la convenzione tra il Banco di Napoli e la Compagnia delle Opere circa l’accesso al credito. I dettagli dell’accordo sono stati illustrati da Antonio Nucci, Direttore Generale del Banco di Napoli, Paolo Fumagalli, Responsabile dei servizi finanziari della Compagnia delle Opere, Felice Siciliano, Direttore Generale della Compagnia delle Opere Campania, Nicola Santoro, Responsabile settore finanza della Compagnia delle Opere Campania.
Il nuovo accordo prevede una profilatura ad hoc per le diverse esigenze degli imprenditori: sono previste tre categorie: Small Business (professionisti e piccole imprese con fatturato fino a circa 2,5 milioni); Imprese (aziende con fatturato di oltre 2,5 milioni); Privati. Questi profili presentano condizioni di assoluto vantaggio rispetto allo standard, sia in termini di tassi di interesse passivi (soprattutto per quanto riguarda la cassa, lo smobilizzo SBF e l’anticipo fatture) che di spese (sia di gestione che per le operazioni tecniche e di mezzi di pagamento). Inoltre tutti i tassi passivi presentano condizioni differenziate in base al rating che il cliente ottiene dalla banca. Al vantaggio ed alla trasparenza dei costi si aggiunge un servizio innovativo: PMI TUTORING.
E’ una procedura condivisa con la banca che riconosce il “valore aggiunto” dell’accompagnamento dell’imprenditore da parte di Compagnia Delle Opere. L’imprenditore interessato potrà ottenere dalla Compagnia delle Opere un pre-screening di natura quali-quantitativa che fornisce una valutazione di sintesi della situazione aziendale assegnando uno scoring alle tre aree critiche della gestione aziendale: 1.Crescita; 2.Redditività; 3. Finanza, individuate come tali per i legami che caratterizzano sviluppo, efficienza, sostenibilità.
Tale documento sarà presentato ad un  bancario di riferimento indicato dall’istituto che potrà procedere all’analisi dell’accesso al credito partendo da un quadro più chiaro dell’azienda e  condividendo con l’imprenditore, per il tramite della Cdo, in maniera altrettanto trasparente le soluzioni più opportune per la copertura del fabbisogno finanziario. Tale approccio permette di garantire una diversa efficacia di accesso al credito perché tende a ridurre le asimmetrie informative favorendo celerità,trasparenza e chiarezza tra le parti.
 “Il Banco di Napoli è la banca più significativa al Sud e radicatissima sul territorio meridionale con i suoi 865 sportelli e quasi due milioni di clienti – ricorda il Direttore Generale del Banco di Napoli Antonio Nucci – dunque partner ideale per la Compagnia delle Opere che offre alle piccole imprese vicinanza, capacità di comprensione e tempi rapidi di risposta ai progetti da finanziare”. Il Direttore Nucci pone l’accento su un’altra questione legata anche alla risoluzione dell’attuale crisi finanziaria. “Per sostenere le aziende in difficoltà – afferma Nucci – è necessario che l’imprenditore metta mano al portafogli come segno di attenzione nei riguardi dell’impresa, poi tocca al  sistema bancario, ma non è sufficiente visti anche i vincoli che ne condizionano l’azione: dunque esistono i confidi che vivono del sostegno da parte dello Stato e delle Camere di Commercio, ma nel caso della Campania si tratta di una giungla, visto che ne esistono troppi, ben 64, che messi insieme ne potrebbero diventare un paio, sufficienti per dare risposte in tempi brevi alle esigenze delle imprese”.
 Per Paolo Fumagalli, Responsabile dei servizi finanziari della Compagnia delle Opere “Il Banco di Napoli è la prima banca dei territori del gruppo Intesa Sanpaolo con cui la Compagnia delle Opere stipula una convenzione: d’altra parte il suo radicamento sul territorio e la sua presenza – dice - sono motivi fondamentali perché la Cdo stipulasse una convenzione con l’istituto di credito partenopeo”.
 Felice Siciliano, Direttore generale della Compagnia delle Opere della Campania, sottolinea “l’importanza della centralità e protagonismo delle imprese in un momento di crisi internazionale come questo che stiamo attraversando. E’ vero che l’impresa deve essere aiutata – dice – ma è altrettanto vero che queste devono adeguarsi per vedere aumentare la fiducia nei confronti delle banche. Il problema non è finanziare tutti, ma elevare la qualità dei finanziamenti”.
 E dopo aver illustrato i dettagli tecnici della convenzione, Nicola Santoro, Responsabile del settore finanza della Compagnia delle Opere della Campania, annuncia che “in questa convenzione tra Banco di Napoli e Cdo la commissione sul minimo scoperto non c’è”.


Informazioni stampa
Intesa Sanpaolo
Angelo Iaccarino 081.7913419
angelo.iaccarino@intesasanpaolo.com

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