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Dichiarazione del prof. Giovanni Bazoli
Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo

Milano, 6 Novembre 2012 - “Mi vedo costretto, dopo ulteriori indiscrezioni giornalistiche relative a ipotetici progetti di aggregazione tra Intesa Sanpaolo e Unicredit, a precisare che non ho avuto alcun ruolo nell’ideazione di tali progetti, ammesso che esistano, e non ho mai assegnato ad alcuno incarichi, anche solo informali, volti a definirli. Non ho discusso di tali argomenti né con presidenti di Fondazioni bancarie, né con rappresentanti di altri importanti azionisti, di Intesa Sanpaolo o di Unicredit. Né tantomeno con consulenti aziendali o direttori di giornali.
D’altronde, chiunque abbia seguito nel tempo le modalità con le quali sono state da me concepite e realizzate tutte le aggregazioni che hanno originato Banca Intesa prima e Intesa Sanpaolo poi, sa che queste sono sempre state portate a termine con il consenso delle parti coinvolte e mai precedute da forme di amplificazione mediatica.
Le due maggiori banche del nostro Paese, pur diversamente presidiate da azionisti stabili, sono solide, ben patrimonializzate e in grado di affrontare le sfide del mercato del credito in Italia e all’estero.
Ciò detto, io non voglio nascondere una preoccupazione che nutro da tempo circa la perdurante debolezza del nostro mercato borsistico. E’ un mercato che ha perso oltre il 63% del suo valore dal 2007 ad oggi.  In questo quadro, le quotazioni delle aziende bancarie hanno subito una penalizzazione ancora maggiore, che più che essere giustificata dal loro stato di salute, è da riferire essenzialmente alla percezione del rischio Italia.  Credo che la capacità di convogliare il risparmio e attirare investitori sul mercato azionario – che dovrebbe essere il più importante da tutelare e rafforzare, in quanto direttamente indirizzato al sostegno delle imprese – sia un tema da mettere al centro dell’attenzione di tutti: regolatori, investitori e operatori.”

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