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FIDEURAM – INTESA SANPAOLO PRIVATE BANKING: RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2015


ECCELLENTE PERFORMANCE COMMERCIALE, CON QUASI € 8 MILIARDI DI RACCOLTA NETTA TOTALE E OLTRE € 10 MILIARDI DI RACCOLTA NETTA DI RISPARMIO GESTITO.

FORTE AUMENTO DELL’UTILE NETTO CONSOLIDATO, CHE RAGGIUNGE € 747 MILIONI (+28%) GRAZIE AD UNA SIGNIFICATIVA CRESCITA DELLE COMMISSIONI RICORRENTI E UN ATTENTO CONTROLLO DEI COSTI.

ELEVATA SOLIDITA’ PATRIMONIALE, LARGAMENTE AL DI SOPRA DEI REQUISITI NORMATIVI: COMMON EQUITY TIER 1 RATIO AL 17,9%.

I principali risultati di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking al 31 dicembre 2015 :

• Totale delle masse amministrate cresce a € 188,9 miliardi (€ 178,8 miliardi al 31 dicembre 2014, + 6%)
 
• Componente di risparmio gestito tocca € 132,0 miliardi, pari al 70% delle masse totali (€ 121,6 miliardi al 31 dicembre 2014, + 9%)

• Fortissimo aumento della raccolta netta totale, che si attesta a € 7,8 miliardi (€ 3,6 miliardi nel 2014, + 116%)

• Raccolta netta di risparmio gestito di € 10,0 miliardi (€ 9,8 miliardi nel 2014, + 2%), in ulteriore aumento rispetto al già eccellente risultato del 2014

• Numero complessivo di private banker a 5.846, con portafoglio medio pro-capite che sale ad oltre € 32 milioni
 
• Significativo aumento delle commissioni nette, che raggiungono € 1,47 miliardi (€ 1,22 miliardi nel 2014, + 20%) trainate dalla crescita delle commissioni ricorrenti

• Spese di funzionamento pari € 536 milioni, in linea (+1%) con il 2014

• Cost/Income ratio al 32%, in forte miglioramento rispetto al 2014 (37%)

• Significativo aumento dell’utile netto consolidato, che raggiunge € 747 milioni (€ 582 milioni nel 2014, + 28%)

• Grande solidità patrimoniale, ampiamente al di sopra dei requisiti normativi: Common Equity Tier 1 ratio al 17,9%

Torino, 11 febbraio 2016 – Il Consiglio di Amministrazione di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking (Gruppo Intesa Sanpaolo), presieduto da Matteo Colafrancesco, ha approvato, durante la seduta del 3 febbraio, i risultati d’esercizio e consolidati al 31 dicembre 2015.

Per una migliore comprensione dei numeri, ricordiamo che a giugno 2015 il Gruppo Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking è stato protagonista di importanti operazioni societarie .


Al 31 dicembre 2015 le masse amministrate dal Gruppo Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking erano pari a € 188,9 miliardi, in aumento di oltre € 10  miliardi (+ 6%) rispetto al 31 dicembre 2014. L’analisi per aggregati evidenzia l’ottimo risultato conseguito nella componente di risparmio gestito, pari a € 132,0 miliardi, in aumento di € 10,4 miliardi (+ 9%) rispetto al saldo di fine 2014 soprattutto per effetto dell’eccellente performance delle gestioni patrimoniali (€ 7,3 miliardi, +22%) e delle assicurazioni vita (€ 5,6 miliardi, +16%). L’incidenza della componente di risparmio gestito sul totale delle masse amministrate passa dal 68% di fine 2014 al 70% del 31 dicembre 2015.

A fine 2015 le masse amministrate in regime di consulenza a pagamento  ammontavano a circa € 32,6 miliardi (+7% rispetto al 2014), pari a oltre il 17% delle masse totali.

Nel 2015 l’attività commerciale ha registrato una raccolta netta di € 7,8 miliardi, in fortissima crescita rispetto all’esercizio 2014 (+ 116%). La raccolta netta di risparmio gestito, pari a oltre € 10 miliardi, ha registrato un incremento di € 0,2 miliardi, superando (+2%) il già eccellente risultato del 2014, con un significativo aumento della raccolta in gestioni patrimoniali (+ € 3 miliardi) e in assicurazioni vita (+ € 0,5 miliardi), a fronte di una flessione della raccolta in fondi comuni (- € 3,3 miliardi).

Al 31 dicembre 2015 il numero complessivo dei private banker delle Reti si è attestato a 5.846, con un portafoglio medio pro-capite di € 32,3 milioni, in crescita di circa €1,7 milioni rispetto allo scorso anno.

L’analisi dei principali aggregati del Conto Economico evidenzia che le commissioni nette sono risultate pari a € 1,47 miliardi, in aumento (+20%) rispetto al saldo di € 1,22 miliardi dello scorso anno. Le commissioni nette ricorrenti, componente principale del margine commissionale, sono risultate pari a € 1,35 miliardi, segnando una crescita del 19% rispetto allo scorso esercizio. Le commissioni di performance sono risultate pari a € 30 milioni, con un’incidenza del 2% sul totale del margine commissionale.

Le spese di funzionamento, pari a € 536 milioni, hanno mostrato un andamento sostanzialmente in linea (+1%) con quello del 2014, evidenziando l’efficacia delle azioni volte al controllo dei costi pur in un contesto di rafforzamento quantitativo e qualitativo.

Il Cost/Income Ratio è risultato pari al 32%, in forte miglioramento rispetto al 37% registrato nei nel 2014.

L’utile netto consolidato ha raggiunto € 747 milioni, in crescita di € 165 milioni (+28%) rispetto al 2014.

I coefficienti patrimoniali consolidati di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, calcolati in base alle regole di Basilea 3, si confermano ampiamente al di sopra dei livelli minimi richiesti dalla normativa. In particolare, al 31 dicembre 2015 il Common Equity Tier 1 è risultato pari al 17,9%.

Il Presidente Matteo Colafrancesco ha espresso "soddisfazione ed apprezzamento per i risultati raggiunti, frutto del contributo di tutte le società del nostro gruppo. Risultati che giungono al termine di un anno che ha visto realizzarsi l'unione tra Fideuram ed Intesa Sanpaolo Private Banking, valorizzandone le identità ed eccellenze specifiche. Grazie ad un modello di servizio unico sul mercato, la creazione di valore per tutti i nostri stakeholder si coniuga perfettamente con un servizio di consulenza alla clientela di grande qualità."

Paolo Molesini, Amministratore Delegato e Direttore Generale della società ha dichiarato: “I risultati del 2015 dimostrano la forza combinata dell’eccellente lavoro svolto dai nostri private banker e del supporto fornito dalle strutture centrali e società prodotto, in Italia e all’estero. Quasi 8 miliardi di raccolta netta, più di 10 miliardi di raccolta di risparmio gestito sono dati di assoluta rilevanza che, uniti ad un governo attento della dinamica dei costi, ci consentono di generare un utile in forte crescita rispetto a quanto realizzato da Fideuram ed Intesa Sanpaolo Private Banking  nel 2014. Ciò dimostra la validità del nostro progetto strategico e ci consente di affrontare il 2016 forti di una solidità patrimoniale ai vertici del mercato e motivati più che mai per affrontare le nuove sfide che ci aspettano. L’intensa progettualità che ci anima ha consentito l’avvio dei centri dedicati alla clientela High Net Worth, il rilancio delle nostre attività in Svizzera e l’apertura della filiale di Londra; a breve nascerà la piattaforma di digital advisory Alfabeto. Questo rappresenta la migliore premessa ai nostri risultati futuri e alla loro sostenibilità nel tempo.”

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Per consentire un’informativa sui risultati conseguiti nell’esercizio 2015 si allegano i prospetti contabili riclassificati nuovo perimetro relativi ai dati patrimoniali consolidati e al conto economico consolidato. I due prospetti riportano i dati consolidati di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking al 31 dicembre 2015 e nel corrispondente periodo di confronto.

Si precisa che, per consentire un confronto su basi omogenee e rappresentare adeguatamente gli effetti rivenienti dalle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento, si è proceduto a riesporre, ove necessario, i dati operativi ed i saldi contabili presentati negli schemi riclassificati di stato patrimoniale e conto economico. Nella predisposizione degli schemi riesposti sono state apportate appropriate rettifiche ai dati storici per riflettere retroattivamente, ipotizzando che le operazioni societarie abbiano avuto luogo a partire dal 1° gennaio 2014, le variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento avvenute nel 2015. I dettagli analitici delle riesposizioni e delle riclassifiche effettuate sono forniti, con appositi prospetti di raccordo, in allegato al Bilancio consolidato.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Paolo Bacciga, dichiara - tenuto conto anche di quanto previsto dal comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza - che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.


  


 

 

 

 

 

 

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