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COMUNICATO STAMPA

BROAD P.I.T.T Revolution

I risultati della seconda edizione del progetto di trasferimento tecnologico per le PMI del territorio
sono stati presentati durante l'Assemblea di Piccolindustria

Torino 30 maggio 2017 - Oggi, presso il Centro Congressi dell'Unione Industriale di Torino, si è svolta l'Assemblea della Piccolindustria nel corso della quale sono stati presentati i risultati della seconda sperimentazione di BROAD P.IT.T., il progetto di trasferimento tecnologico a vantaggio delle PMI. La finalità del progetto, rivolto alla base ampia, "broad", delle PMI - mentre P.I.T.T è l'acronimo di Piccola Impresa Trasferimento Tecnologico - consiste nel trasferimento delle competenze per la gestione dell'innovazione all'interno dei processi aziendali.

Tale iniziativa, partita da una sperimentazione di successo nel 2015 su di un'unica azienda, la CASIT, è stata estesa a dieci PMI con l'obiettivo di ingegnerizzare il metodo, studiarne gli esiti e le proiezioni su una scala più vasta. L'idea originaria che ha dato vita al progetto era di portare le piccole imprese a collaborare di più i con i centri di ricerca ed accrescere le cooperazioni e gli investimenti.

La seconda edizione di Broad P.I.T.T. denominata "Revolution" ha messo a punto una nuova versione che mette ancor più al centro il coaching dell'innovazione e aggiunge alla consolidata rete di partner - Piccolindustria, Politecnico di Torino, Deloitte e Intesa Sanpaolo - anche l'Università e il Circolo del Design. Il network così ampliato ha operato a fianco delle imprese per sviluppare nuove idee e valorizzare la creatività delle PMI.

Le dieci aziende coinvolte - FARMACEUTICI PROCEMSA, LANZI, OFFMAR, PICCO E MARTINI, PRISMA IMPIANTI, RESCOM, RISATTI INSTRUMENTS, SBE PLAST, TEKNO e TEKSPAN - hanno raccontato, con tutti gli altri partner, il percorso compiuto insieme, e come hanno vissuto la sperimentazione. Inoltre, in uno spazio espositivo dedicato, le aziende hanno potuto mettere in mostra le proprie realtà imprenditoriali e documentare i progetti nel dettaglio.

Il pomeriggio di lavoro, introdotto dal Vice Presidente Vicario di Piccolindustria Giovanni Fracasso e moderato dal Vice Presidente Stefano Serra, si è concluso con una tavola rotonda volta a fare emergere le prospettive e le potenzialità che questo progetto, votato a un modello di innovazione concreta e fattibile, può sviluppare sul nostro territorio. I protagonisti del dibattito - Giuseppina De Santis Assessore regionale alle attività produttive, Gianmaria Ajani Rettore dell'Università di Torino, Alberto Baban Presidente nazionale Piccola Industria e Vice Presidente Confindustria, Cristina Balbo Direttore regionale Piemonte Valle d'Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo, Michela Meo Pro Rettore del Politecnico di Torino e Dario Gallina Presidente Unione Industriale di Torino - hanno, ognuno dal proprio punto di vista, sottolineato gli aspetti cruciali per un'evoluzione di un percorso comune, con l'obiettivo di dare sempre maggiore rilievo economico alle PMI appartenenti al nostro tessuto produttivo.

Il Vice Presidente Vicario di Piccolindustria Giovanni Fracasso ha osservato che "per Piccola Industria Broad Pitt è un esempio di come si può fare sistema sul territorio per favorire l'incontro tra domanda ed offerta di innovazione, in modo pragmatico e con passione. Piccolindustria ha agito come innovation coach: un raccordo tra le imprese ed il mondo accademico, finanziario, dell'alta consulenza e del design, facilitando la creatività delle imprese ed aiutando a "scaricare a terra" il grande patrimonio di know how dei competence centers del nostro territorio. A noi piace la politica dei piccoli passi: se Broad Pitt è partito da una impresa nella sua prima edizione, oggi ne supporta dieci e lavoreremo perché possa scalare ancora di dimensioni nella prossima, fino a diventare una realtà incisiva nel sistema delle PMI torinesi. La crescita delle PMI è il nostro obiettivo; declinare strategie di sviluppo in modo concreto e attuabile è il nostro tratto distintivo".

Cristina Balbo, Direttore Regionale Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: "La nostra partecipazione al progetto Broad P.I.T.T., fin dalla sua ideazione, ci ha offerto l'opportunità di mostrare sul campo la capacità di Intesa Sanpaolo di promuovere, valutare e supportare l'innovazione, non solo sotto il profilo finanziario. Per il nostro Gruppo l'innovazione è una priorità. Tramite la nostra Direzione Studi e Ricerche siamo in grado di supportare le aziende clienti nell'analizzare il posizionamento competitivo, in termini di innovazione del prodotto e del mercato. Ma siamo attivi anche nel creare connessioni tra imprese, istituzioni, centri di ricerca, agevolare la cultura del trasferimento e della creazione delle competenze. Il tutto attraverso una rete capillare sul territorio, animata dai nostri gestori e specialisti. I progressi ottenuti dalle aziende coinvolte in Broad P.I.T.T. 2 ci incoraggiano a dare continuità al percorso avviato insieme ai nostri partner, per diffondere questo modello di crescita su un numero sempre più ampio di imprese, aiutarle a scoprire le proprie potenzialità e accrescerne la capacità competitiva, a beneficio della singola azienda e dell'intero tessuto economico e sociale".

Il Vice Rettore per il Trasferimento Tecnologico del Politecnico di Torino Emilio Paolucci ha commentato: "L'Ateneo ritiene strategico dare il proprio contributo concreto in progetti che favoriscano lo sviluppo dell'innovazione mettendo a disposizione in modo nuovo le competenze e le conoscenze necessarie alle aziende del territorio che vogliono investire in questa direzione, di concerto con gli altri soggetti chiave dell'ecosistema regionale. In questo processo, vorrei sottolineare il determinante contributo dei giovani ricercatori e dottorandi, che si sono spesi molto per questa iniziativa, dimostrando sempre più di essere determinanti nel generare innovazione e di rappresentare una risorsa a cui le imprese dovranno fare riferimento nei prossimi anni".

"Deloitte ha preso parte con grande entusiasmo al progetto, mettendo in campo un numeroso team di professionisti a supporto delle aziende" ha dichiarato Beppe Pedone, Partner di Deloitte e responsabile dell'iniziativa. "Le numerose risorse qualificate Deloitte che hanno seguito questo percorso e che si sono occupate di pianificazione economico finanziaria hanno svolto un ottimo lavoro, supportando i vari progetti con risultati che noi valutiamo positivi sia in termini di contributo al team di progetto che di efficace collaborazione con tutti i partecipanti all'iniziativa".

Il Rettore dell'Università di Torino Gianmaria Ajani ha chiosato: "L'Università di Torino produce conoscenza e innovazione e ha tra le sue finalità strategiche il trasferimento di tecnologie sviluppate all'interno dell'Ateneo. Per rispondere alle sfide legate alle trasformazioni economiche della nostra epoca è necessario che le Università si impegnino attivamente a trasformare le proprie competenze in applicazioni a supporto della piccola media impresa. Per questo, l'adesione al progetto BROAD Pitt rientra a pieno titolo negli obiettivi di Ateneo e diventa uno snodo fondamentale per generare conoscenza e innovazione a supporto delle relazioni tra università e imprese".

Il Presidente dell'Unione Industriale Dario Gallina ha sottolineato, in conclusione, che il successo dell'iniziativa BROAD P.I.T.T conferma il valore dei progetti condivisi per la crescita e lo sviluppo delle piccole aziende: "Un'impresa di ridotte dimensioni, a differenza di una grande, quando deve affrontare nuove sfide non dispone di risorse sufficienti per affrontarle in autonomia; quindi o esiste una valida rete di soggetti e di competenze a supporto, oppure la piccola impresa è costretta a desistere. L'esperienza di Broad P.I.T.T dimostra che mettere a sistema le risorse funziona, e bene".

Il Presidente di Piccola Industria di Confindustria Alberto Baban, in chiusura dell'evento, ha affermato che: "Oggi la caratteristica fondamentale perché un'azienda sia competitiva è l'innovazione; chi non saprà cogliere le opportunità offerte dalle quarta rivoluzione industriale è destinato prima o poi a fallire. Il nostro compito è trovare una via italiana al 4.0, perché siamo partiti in ritardo e lavoriamo in un contesto diverso da Paesi come la Francia, che si trova ad affrontare il problema della disintermediazione della distribuzione e non ha più un tessuto di piccole e medie imprese, e la Germania, che, avendo concentrato la competizione principalmente sulla tecnologia, andrà incontro ad una sterilizzazione della produttività quando nel giro di pochi anni le tecnologie saranno disponibili per tutti a basso costo. Iniziative come il progetto BROAD P.I.T.T. sono un esempio perfetto di come un approccio innovativo possa declinarsi sul territorio valorizzando le peculiarità delle nostre PMI e aiutandole a massimizzare i vantaggi della rivoluzione digitale".


Le dieci aziende che hanno partecipato alla seconda edizione del progetto BROAD P.I.T.T sono:

  • Farmaceutici Procemsa - azienda chimica che opera nel settore degli integratori alimentari (l'unica ad avere il contributo tecnologico dell'Università di Torino)
  • Lanzi - azienda specializzata nella produzione di dispositivi di protezione individuale, abbigliamento da lavoro e sistemi di distribuzione automatica
  • Offmar - azienda metalmeccanica produttrice di macchinari per gli imballaggi
  • Picco & Martini - produttrice di vetro e specializzata nei vetri di sicurezza (taglia fuoco)
  • Prisma Impianti - azienda di progettazione e messa in servizio di sistemi di automazione per l'industria di processo
  • Rescom - impresa di produzione e realizzazione di prodotti chimici innovativi
  • Risatti Instruments - metalmeccanica specializzata nella concezione e produzione di apparecchiature di misurazione e test per l'automotive
  • SBE Plast - azienda produttrice di materiali plastici per estruzione
  • Tekno - metalmeccanica specializzata nella componentistica dell'automotive
  • Tekspan - impresa delle materie plastiche specializzata nella produzione di materiali per aerospazio

 

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