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COMUNICATO STAMPA

SONO 1.100 LE IMPRESE DI ECCELLENZA IN TOSCANA:
DISCUSSE A VILLA BARDINI
LE STRATEGIE PER SOSTENERLE SOPRATTUTTO ALL’ESTERO


• Incontro organizzato da Intesa Sanpaolo e rivolto agli imprenditori toscani
• L’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo ha attivato la discussione sulle prospettive di sviluppo dell’economia toscana


Firenze, 2 ottobre 2018 – Sono circa 1100 le imprese ‘champion’ in Toscana, secondo uno studio presentato da Intesa Sanpaolo ad una rappresentanza di istituzioni ed imprenditori toscani in occasione di un evento che si è svolto a Villa Bardini a Firenze.

L’incontro ha avuto l’obiettivo di esaminare la prospettiva e le strategie di sviluppo delle aziende toscane, soprattutto all’estero, discutendo con il mondo imprenditoriale criticità e chiavi di successo da applicare alla propria realtà aziendale.

L’analisi, presentata da Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo, è stata accompagnata dagli interventi, tra gli altri, di Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo e da Luca Severini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo.

Grazie allo studio e al dibattito, sono emerse alcune caratteristiche del contesto economico regionale. Le 1.100 imprese ‘champion’ toscane rappresentano il 5,4% delle imprese regionali, una quota significativa che pone la Toscana al settimo posto della graduatoria nazionale, sopra la media italiana (pari al 5,2%). Queste imprese eccellenti sono quelle che hanno ottenuto crescita di fatturato e di addetti nel periodo 2011-2016, un grado di patrimonializzazione superiore al 10% nel 2016 e marginalità crescente tra il 2015 e il 2016 pari rispettivamente almeno al 5% e all’8%.

Si tratta di ‘campioni’ in quanto sono riuscite a crescere nonostante un quadro economico ancora non del tutto stabile. Non solo grandi aziende, ma anche di PMI, veri e propri “campioni” del territorio perché hanno attuato comportamenti vincenti che possono essere esempio per altre potenziali aziende.

Le esportazioni toscane rappresentano una voce importante nelle leve di sviluppo dell’economia locale: in crescita del 4,2% nel 2017, rispetto al 2016, vedono alcuni distretti che fanno letteralmente da traino per l’economia regionale, confermando la funzione di ‘esempio’ di alcune aziende capofila ed eccellenti che stimolano il buon andamento di alcuni settori produttivi.

La Toscana ha generato nel 2017 un saldo commerciale positivo di 11,8 miliardi di euro, pari al 25% del dato nazionale.

E’ migliorato il mercato del lavoro: nel 2017 la disoccupazione regionale si è ridotta di circa un punto, raggiungendo l’8,6%, inferiore di 2,6 punti rispetto al dato nazionale.

Nonostante questi processi, il contesto economico regionale - che negli ultimi cinque anni ha visto un ciclo espansivo – necessita di attenzione: le previsioni per il prossimo triennio stimano un andamento leggermente inferiore (-0,4% cumulato) rispetto alla media nazionale.

Siamo consapevoli che un gruppo bancario come Intesa Sanpaolo abbia le risorse e una tale conoscenza del contesto regionale da candidarsi come soggetto attivo del territorio, capace di accompagnare la crescita e sostenere un progetto industriale innovativo, ha commentato Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo. Esistono aziende che hanno dimostrato capacità di crescere sia in termini dimensionali che economico-finanziari: oggi abbiamo incontrato imprenditori, istituzioni e associazioni toscane proprio con l’obiettivo di stimolare un ruolo della banca come agente del cambiamento e di stimolo all’imprenditoria locale”.
 
Occorre investire di più per accelerare la crescita, afferma Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo, anche in strategie immateriali come brevetti, marchi e certificazioni. Secondo un’indagine originale condotta con il coinvolgimento della nostra rete di gestori a supporto delle imprese, nel 2017-18 il 15,7% delle imprese manifatturiere toscane ha fatto investimenti 4.0, ma solo un’impresa su cinque ha unito tali investimenti ad azioni su organizzazione e formazione. Non possiamo cedere il passo, vanno concretizzate azioni sinergiche: il 64,9% delle aziende toscane che abbiamo intervistato già oggi producono macchinari 4.0, a fronte del 59,1% di competitori italiani ma contro il 75% di competitor stranieri.”

Vogliamo sostenere le aziende eccellenti della Toscana perché crediamo nel loro potenziale di sviluppo a favore dell’intero tessuto imprenditoriale regionale – spiega Luca Severini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo. Intesa Sanpaolo vuole porsi come agente di crescita sul territorio toscano che, a mio avviso, può trovare nei distretti e nelle filiere una risposta alla gestione dei continui mutamenti e delle nuove sfide rappresentate dai mercati. Competenze e sinergie possono essere ottimizzate attraverso una gestione integrata dell’intera filiera produttiva”.

 

 

Per informazioni:

Intesa Sanpaolo 
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stampa@intesanpaolo.com

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