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COMUNICATO STAMPA

 

INTESA SANPAOLO E LE AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DI BARI E TARANTO INSIEME PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA DEL MARE

 

  • Spinta agli investimenti sostenibili, supporto alla crescita attraverso finanza straordinaria e digitalizzazione, promozione di accordi di filiera e attività di attrazione di capitali esteri sono i punti centrali dell’accordo

  • Plafond di 1,5 miliardi per favorire gli insediamenti produttivi nelle ZES

  • La Puglia registra un valore aggiunto generato dai settori connessi all’economia marittima pari a 3,2 miliardi di euro. Il 53% dell’import-export regionale (8,2 miliardi) viaggia via mare

 

Bari/Taranto, 7 aprile 2022 Intesa Sanpaolo ha siglato un accordo con l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale (Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli) e con l’Autorità di sistema portuale del mar Ionio (Taranto) per lo sviluppo dell’attività portuale e dell’economia a essa collegata con importanti impatti positivi anche per l’entroterra pugliese.

L’iniziativa rientra nell’ambito di Motore Italia, il programma strategico della Banca che prevede finanziamenti e iniziative per consentire alle piccole e medie imprese sia di superare la fase di difficoltà causata dalla crisi pandemica, sia di rilanciarsi attraverso progetti di sviluppo, in linea con gli obiettivi del PNRR.

Per accelerare la crescita dell’economia meridionale, Intesa Sanpaolo partecipa attivamente alla valorizzazione delle ZES (Zone Economiche Speciali) del Mezzogiorno per le quali ha predisposto un plafond di 1,5 miliardi di euro per nuovi investimenti. Il Gruppo ha già promosso le ZES presso investitori internazionali con specifiche missioni all’estero, come quelle di Dubai e Pechino, e ha attivato un desk specializzato che offre servizi di consulenza tecnica e finanziaria. Il PNRR ha destinato circa 83 milioni di euro alla ZES adriatica e circa 108 alla ZES ionica.

L’accordo sottoscritto con le Autorità di sistema portuale ha tra gli obiettivi la spinta alla ripresa degli investimenti 4.0 sostenibili delle piccole e medie imprese, la crescita attraverso il ricorso alla finanza straordinaria e alla digitalizzazione, programmi di sviluppo imprenditoriale singoli e in filiera, iniziative a elevato impatto economico e sociale che possano attrarre investitori. In quest’ambito, in coerenza con le iniziative previste dal PNRR per migliorare la competitività del sistema portuale, sono previste le seguenti attività:

 

  • Accompagnare le imprese nel processo evolutivo verso criteri orientati ai principi ESG (Environment, Social & Governance) e della Circular Economy

  • Realizzazione di iniziative rivolte allo sviluppo e alla promozione dell’innovazione nel territorio

  • Sostegno alla nascita di nuove imprese e alla loro crescita

  • Promozione di accordi di filiera delle micro, piccole e medie imprese, favorendo l’accesso al Programma Filiere di Intesa Sanpaolo

  • Promozione di nuovi investimenti produttivi anche a seguito di attività di reshoring

  • Formazione manageriale nelle imprese a partire dagli aspetti della gestione innovativa della finanza

  • Favorire e sostenere investimenti anche esteri che possano generare nuove opportunità di sviluppo economico e sociale del territorio

  • Promuovere iniziative di welfare e di impact banking in ottica Corporate Social Responsibility (“CSR”)

     

Da quanto emerge da una ricerca curata da Srm – Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo, la Puglia registra un valore aggiunto generato dai settori connessi all’economia del mare pari a 3,2 miliardi di euro (il 4,6% del totale del valore aggiunto prodotto dal territorio).
Le imprese della Blue Economy nella regione sono quasi 18.000 e occupano circa 72.400 persone. La Puglia, inoltre, ha un sistema produttivo molto legato al mezzo marittimo per trasportare i propri prodotti. Infatti, il 53% dell’import-export della regione (pari a 8,2 miliardi di euro) viaggia via mare (la media nazionale è del 36%).

Le aree più collegate alla regione dall’import-export marittimo sono i paesi europei non appartenenti all’UE che concentrano una quota di scambi pari al 24% e, a seguire, Asia Orientale e Nord America, entrambi con una quota del 17%. Importante dunque la proiezione internazionale della regione verso destinazioni che richiedono collegamenti marittimi transoceanici.

I porti della Puglia nel 2021 hanno vissuto un’importante fase di uscita dalla pandemia: hanno gestito 34,3 milioni di tonnellate di merci, di cui 16,8 ascrivibili all’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale (Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli) e 17,5 milioni all’Adsp del mar Ionio (Taranto).

“Con questo accordo confermiamo e rafforziamo il nostro sostegno al sistema portuale pugliese e all’intera filiera regionale dell’economia marittima - ha spiegato Alberto Pedroli, Direttore Regionale Basilicata, Puglia e Molise di Intesa Sanpaolo -. Mettiamo a disposizione delle imprese del settore nuovo credito e supporti operativi per accelerare la ripresa economica con un impegno orientato a un futuro sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. In questo quadro di profonda trasformazione, il nostro Gruppo da qui al 2026 ha in programma un piano su scala nazionale di erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI, con i quali contribuire attivamente al rilancio del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR”.

“Il mondo dei porti e quello della finanza insieme, con l’obiettivo di dare ossigeno e nuove prospettive di rilancio all’economia pugliese - ha commentato il presidente dell’AdSP del mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi -. Due anni di pandemia e la crisi attuale stanno stravolgendo gli assetti economici e commerciali internazionali, con importanti ricadute anche nel trasporto marittimo, attraverso il quale viene scambiato il 90% di beni nel mondo. In questo nuovo scenario, i porti del futuro dovranno fondarsi su quattro pilastri: accorciamento delle catene logistiche, maggiore sostenibilità, digitalizzazione e snellimento delle procedure. Target che possiamo raggiungere attraverso le ZES, vero e proprio asset strategico per il rilancio di tutto il Mezzogiorno, e i fondi rivenienti dal PNRR. L’accordo con Intesa Sanpaolo e con il porto di Taranto, attraverso una sana vision di cooperazione e di collaborazione, mira a rilanciare il ruolo dei porti come hub strategici e snodi dai quali si possa irradiare un’azione di ripresa del tessuto industriale e produttivo italiano e si dipanino nuove e snelle reti logistiche nazionali ed internazionali”.

“La collaborazione avviata con Intesa Sanpaolo nell’ambito di tale accordo – ha affermato il presidente dell’AdSP del mar Ionio, Prof. Avv. Sergio Prete – rappresenta un’ulteriore opportunità di valorizzazione e potenziamento degli assi strategici di sviluppo del porto di Taranto. Grazie a tale sinergia, infatti, coerentemente con gli interventi che interesseranno il porto di Taranto nell’ambito del PNRR, l’AdSP avrà l’occasione di favorire una più efficace crescita competitiva dello scalo attraverso iniziative di supporto e accompagnamento a favore delle realtà produttive che vorranno insediarsi in ambito portuale e nelle aree della ZES promuovendo progetti imprenditoriali e commerciali basati sui principi dell’innovazione, della cooperazione e della sostenibilità”.

 

 

Informazioni per la stampa:

Intesa Sanpaolo
Rapporti con i Media – Banca dei Territori e Media Locali
stampa@intesasanpaolo.com

Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale

Ufficio di Bari

s.desantis@adspmam.it - 080 5788511

 

Autorità di sistema portuale del mar Ionio
Direzione Affari Generali e Internazionali

silvia.coppolino@port.taranto.it

https://port.taranto.it/index.php/it/news-2

 

 

Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo è il maggior gruppo bancario in Italia – punto di riferimento di famiglie, imprese e dell’economia reale – con una significativa presenza internazionale. Il business model distintivo di Intesa Sanpaolo la rende leader a livello europeo nel Wealth Management, Protection & Advisory e ne caratterizza il forte orientamento al digitale e al fintech. Una banca efficiente e resiliente, è capogruppo di fabbriche prodotto nell’asset management e nell’assicurazione. Il forte impegno in ambito ESG prevede, entro il 2025, 115 miliardi di euro di finanziamenti impact, destinati alla comunità e alla transizione verde, e contributi per 500 milioni a supporto delle persone in difficoltà, posizionando Intesa Sanpaolo ai vertici mondiali per impatto sociale. Intesa Sanpaolo ha assunto impegni Net Zero per le proprie emissioni entro il 2030 ed entro il 2050 per i portafogli prestiti e investimenti, l’asset management e l’attività assicurativa. Convinta sostenitrice della cultura italiana, ha sviluppato una rete museale, le Gallerie d’Italia, sede espositiva del patrimonio artistico della banca e di progetti artistici di riconosciuto valore. News: group.intesasanpaolo.com/it/sala-stampa/news Twitter: @intesasanpaolo LinkedIn: linkedin.com/company/intesa-sanpaolo

 

Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale

L’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale gestisce i porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli che, pur con significative differenze operative e di tipologie di movimentazioni tra quelle dei due scali maggiori di Bari e Brindisi e le altre degli scali minori di Manfredonia, Barletta e Monopoli, costituiscono un insieme di approdi a servizio di traffici di rinfuse solide e liquide, di autoveicoli e di passeggeri di notevoli dimensioni. La nuova Autorità sull’Adriatico meridionale sta attivamente operando per il miglior coordinamento di funzioni degli scali di sua competenza: un compito necessario, data anche la dimensione e la specificità dei traffici che caratterizzano i due maggiori porti sull’Adriatico pugliese, ovvero quello di Bari - cui si affiancano gli scali minori di Barletta e Monopoli - e quello di Brindisi. Nel nord della Puglia, anche per il porto di Manfredonia, si sta valutando il riposizionamento competitivo, al servizio del vasto bacino produttivo della Capitanata e, almeno potenzialmente, delle aree confinanti del Molise, dell’Irpinia e della Basilicata nord-orientale.

 

Autorità di sistema portuale del mar Ionio

L'Autorità di sistema portuale del mar Ionio è l'ente di governo del porto di Taranto. Il passaggio funzionale da Autorità portuale ad Autorità di sistema ha segnato un momento di rinnovamento strutturale ed organizzativo per i porti italiani e, in tale contesto di trasformazione, l’AdSP del mar Ionio ha raccolto le sfide identificate dal Governo nel corso del 2015 operando nell’ottica di dare forma e valorizzazione al concetto di “Sistema”. L’ente si identifica, oggi, in un protagonista della rigenerazione del sistema logistico e portuale della provincia ionica con l’introduzione di una serie di azioni volte all’innovazione, alla digitalizzazione, alla sostenibilità e al coordinamento degli interventi di miglioramento dello sviluppo economico connessi al settore dello shipping. Tale processo si associa ad un impegno teso alla diffusione di una rinnovata identità culturale resa possibile dal rigenerato binomio porto-città che a Taranto sta dando vita a nuove visioni di sviluppo. L’azione istituzionale dell’AdSP del mar Ionio sostiene la promozione a livello globale dello scalo e la diversificazione dei traffici attraverso la partecipazione ad un processo più generale di rilancio del sistema industriale-logistico tarantino e di quello turistico grazie ad un allineamento degli interventi dell’ente alla strategia di promozione messa in atto a livello regionale, nazionale ed internazionale in ottica propulsiva e trainante per l’intera economia locale.

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