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COMUNICATO STAMPA

NASCE A TORINO IL LABORATORIO ESG DI INTESA SANPAOLO
IN COLLABORAZIONE CON CAMERA DI COMMERCIO DI TORINO E ORDINE DEI COMMERCIALISTI DI TORINO

• Intesa Sanpaolo, Camera di commercio di Torino e Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino, insieme per supportare la transizione ESG delle PMI verso gli obiettivi del PNRR

• Secondo la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, l’82,3% delle imprese piemontesi ha intrapreso almeno un’azione di sostenibilità ambientale e/o di responsabilità sociale e/o di sicurezza ambientale, mentre è ancora bassa la quota di imprese che utilizza materie prime seconde e che riutilizza o ricicla le acque di scarico

• Intesa Sanpaolo ha stanziato 76 miliardi di euro per sostenere le imprese che investono nelle rinnovabili e che mettono a disposizione della comunità l’energia non consumata

Torino, 17 luglio 2023 – Intesa Sanpaolo, Camera di commercio di Torino e Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino avviano il “Laboratorio ESG - Environmental Social Governance”.

L’iniziativa, presentata oggi nel grattacielo Intesa Sanpaolo Torino con il supporto di Visa, è ispirata ad una logica di sistema e di servizio. Con la Camera di commercio di Torino si promuoveranno progetti e temi di impatto sociale, legati all’innovazione e all’inclusione; con l’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino, azioni di accompagnamento delle PMI. Il laboratorio ESG collaborerà inoltre con associazioni di categoria, università, scuole di specializzazione, centri di ricerca e ITS del territorio.

Intesa Sanpaolo ha già attivato iniziative analoghe a Brescia, Padova, Venezia, Cuneo, Bergamo, Bari, Taranto, Napoli, Palermo e Roma. L’idea è nata in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center, società del Gruppo che esplora scenari e tendenze future, sviluppa progetti di ricerca applicata, supporta startup ad alto potenziale e accelera la trasformazione delle imprese secondo i criteri dell’open innovation e dell'economia circolare.

I laboratori ESG sono un importante punto di riferimento territoriale per le PMI che ambiscono a migliorare il proprio profilo di sostenibilità, e rientrano nel più ampio piano di supporto del Gruppo Intesa Sanpaolo agli investimenti legati al PNRR. I laboratori puntano al massimo coinvolgimento del capitale umano delle imprese e promuovono inoltre la collaborazione con startup innovative e la trasformazione digitale.

Sostenibilità ambientale e sociale hanno un impatto rilevante sulla crescita e la competitività delle PMI, per questo Intesa Sanpaolo ha attivato con il nuovo Piano d’impresa 2022-2025 un plafond di 8 miliardi di euro destinato a investimenti in Circular Economy, e nel 2020 ha lanciato un plafond da 2 miliardi di euro per gli S-Loans, linea di finanziamenti innovativi a medio-lungo termine che accompagnano gli sforzi delle imprese nella direzione di una maggiore sostenibilità, con un meccanismo di riduzione dei tassi legato al raggiungimento di obiettivi ESG. In particolare, S-Loan Climate Change, Turismo e Agribusiness, con garanzia SACE Green all’80%, sono iniziative pensate per le PMI e le MID-Cap che intendono investire per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e ridurre il proprio impatto ambientale attraverso progetti di investimento green. Dall’avvio di queste iniziative, la Direzione Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna Intesa Sanpaolo ha erogato circa 400 milioni di euro.
Da ultimo il Gruppo ha messo a disposizione risorse importanti, pari a 76 miliardi di euro, legate agli impegni già assunti nell’ambito del PNRR, per sostenere le imprese che investono nelle rinnovabili. Attraverso una linea di finanziamento innovativa S-Loan CER, la Banca premia con uno sconto di tasso quelle imprese che non solo investono nelle rinnovabili, ma si impegnano anche a mettere a disposizione della collettività l’energia non consumata. Inoltre, i clienti possono accedere ad advisory e consulenza, erogate con il supporto di partner tecnici, per mettere a punto l’investimento migliore e per costituire nuove CER (Comunità Energetiche Rinnovabili), beneficiando anche di attività di informazione e divulgazione con partner istituzionali.
In un quadro economico e sociale nel quale l’attenzione all’ambiente, la transizione verso un’economia digitalizzata e green sono determinanti per il sistema manifatturiero, il Laboratorio ESG si pone come acceleratore per la crescita sostenibile delle PMI e per la creazione di valore collettivo sociale e ambientale nella logica del più esteso coinvolgimento di imprese e di operatori volto alla realizzazione del PNRR. L’obiettivo è favorire e affiancare investimenti e opportunità di crescita non più rinviabili nell’attuale fase di rilancio dell’economia italiana, combinando esigenze delle PMI con le competenze dei migliori stakeholder.
Il Laboratorio ESG di Torino, in particolare, offrirà consulenza, informazione, assesment e identificazione delle azioni per supportare l’intero percorso che le PMI devono intraprendere, grazie a partner di eccellenza quali:
- Circularity, la prima piattaforma di simbiosi industriale dedicata all’economia circolare in Italia che può supportare le imprese ad integrare i principi di sostenibilità e di economia circolare all’interno del proprio business;
- Nativa, la prima B Corp e Società Benefit in Europa che incorpora il purpose nel DNA delle organizzazioni per migliorarne i risultati di business e creare una prosperità durevole e condivisa;
- CE LAB, nata dalla partnership tra Innovation Center Intesa Sanpaolo e Cariplo Factory per contribuire all’evoluzione del sistema economico italiano e diffondere nuovi modelli di creazione del valore nell’interesse collettivo, accelerando la transizione verso modelli di economia circolare.

Dichiarazioni

Luca Asvisio, Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino: “La sostenibilità ed i relativi fattori ESG, unitamente alla digitalizzazione vedono i commercialisti in prima linea a fianco dei propri Clienti - con particolare riferimento alle PMI - attraverso importanti iniziative, sia a livello nazionale che locale, tese a promuovere le necessarie competenze professionali in materia, segnatamente in ambito di pianificazione strategica, rendicontazione di sostenibilità e, più in generale, di consulenza per l’organizzazione aziendale. In questa direzione, da pochi mesi, l’Ordine dei commercialisti di Torino ha costituito un apposito Osservatorio ESG, da me presieduto: siamo infatti consapevoli che questi importanti cambiamenti impatteranno fortemente sull’economia dell’impresa e, quindi, sui relativi assetti non solo e non tanto in termini di compliance, quanto in una prospettiva di creazione di valore e di capacità di posizionamento competitivo delle aziende sul mercato. In queste circostanze le evoluzioni epocali indotte dal climate change e dai fattori sociali e di governance vanno affrontate facendo rete fra i diversi attori ed in questa logica partecipiamo attivamente al Laboratorio ESG promosso da Intesa Sanpaolo”.
Dario Gallina, Presidente Camera di commercio Torino: “Le nostre pmi ci chiedono strumenti concreti ed efficaci per affrontare le sfide delle transizioni energetica e digitale, per agire sul mercato in modo più responsabile ed etico e crescere in innovazione e competitività. Come Camera di commercio abbiamo una consolidata esperienza in termini di formazione agli imprenditori, ma oggi svolgiamo anche un ruolo di dialogo con gli altri soggetti già attivi sul territorio su questi temi per offrire servizi integrati e completi”.
Stefano Cappellari: Direttore Regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna Intesa Sanpaolo: “È nostra intenzione offrire alle imprese un servizio che non sia solo informativo, ma che le aiuti nel concreto a raggiungere quegli obiettivi di sostenibilità che il mercato si aspetta, per esempio coinvolgendole in esperienze di best practice. Produrre in maniera più sostenibile sta diventando rapidamente un aspetto determinate per continuare ad avere un ruolo competitivo nella filiera e in un futuro prossimo peserà anche sul rating. Il Laboratorio ci aiuta a preparare per tempo le aziende, grazie anche alla collaborazione di due partner – Camera di commercio di Torino e Ordine dei Commercialisti - che sono un fondamentale punto di riferimento, in particolare per le micro e piccole imprese, le più sguarnite sul fronte ESG”.



VERSO UNA TRANSIZIONE SOSTENIBILE:
SCENARI E OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE DEL TERRITORIO
A cura della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo

Secondo la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo sono numerosi i punti di forza dell’economia piemontese:
• Il Piemonte si caratterizza per una forte vocazione industriale (nel 2022 l’industria ha generato il 30% del valore aggiunto regionale; 25,7% in Italia).
• La propensione a esportare è elevata e pari al 45,1%, circa dieci punti percentuali in più rispetto alla media italiana. É poi ampio l’avanzo commerciale, che ha superato i 13 miliardi di euro nel 2022, a fronte di un saldo commerciale negativo per il Nord-Ovest e l’Italia.
• È alta la competitività sui mercati internazionali. L’export tra il 2008 e il 2022 è cresciuto del 55,6%. La filiera dell’automotive è stata trainante, seguita da alimentare, chimica, meccanica, oreficeria e bevande. La crescita è proseguita nel primo trimestre del 2023 (+16,8%), grazie all’aumento dell’export verso tutti i principali mercati di sbocco: Francia, Germania, Stati Uniti, Spagna, Regno Unito e Polonia.
• Il Piemonte si posiziona sopra la media nazionale sia dal punto di vista dell’innovazione (spicca ad esempio per collaborazioni pubblico-private in termini di ricerca, per l’alta formazione degli addetti, e per le innovazioni sia di processo che di prodotto) che dal punto di vista della digitalizzazione (5°posto tra le regioni italiane).
• Primo posto in Italia per spesa in Ricerca e Sviluppo rispetto al PIL: 2,3% (di cui 1,86% imprese e 0,44% pubblica amministrazione e università).

Il complesso contesto in cui si trovano a operare le imprese (inflazione, rialzo dei tassi, crisi energetica, cambiamento climatico, diseguaglianze sociali, rischio geopolitico internazionale, ecc.) rende ancora più urgenti i temi ESG (Environmental, Social, Governance). Puntare sull’innovazione e sulla digitalizzazione potrà aiutare le imprese a contenere i costi energetici, favorire il risparmio di materie prime ed efficientare i processi produttivi.
L’Italia, nonostante i progressi degli ultimi anni, risulta in ritardo nelle classifiche che la confrontano che le altre nazioni europee in termini digitalizzazione (DESI Index 2022, 18° posto su 27, in miglioramento: eravamo al 25° posto su 28 nel 2020). In particolare, risultano insufficienti le competenze digitali delle persone. Tuttavia, le imprese spiccano in positivo quando si osserva l’indice di e-business (fatturazione elettronica, cloud computing, Big data, utilizzo della robotica, stampanti 3D, Internet of things, Intelligenza Artificiale, per fare alcuni esempi) che è superiore alla media UE 27 (e ai dati francese e tedesco) in quasi tutti i settori (fanno eccezione auto e altri mezzi di trasporto). Ciò è stato possibile grazie all’accelerazione degli investimenti sul fronte dell’automazione e, in generale, del 4.0. Il differenziale più significativo si osserva nel settore alimentare. Per l’Italia, il ranking settoriale di digitalizzazione per l’e-business vede ai primi tre posti: elettronica, meccanica/elettrotecnica e metallurgia/prodotti in metallo. In termini di digitalizzazione il Piemonte è al 5° posto tra le regioni italiane (dopo Trentino-Alto Adige, Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio), al di sopra della media nazionale.
Anche dal punto di vista dell’innovazione l’Italia si colloca sotto la media europea (15° posto su 27 nell’European Innovation Scoreboard 2023, in miglioramento: eravamo al 18° posto su 28 nel 2020), tra i paesi moderatamente innovatori. Anche in questo caso il Piemonte si evidenzia positivamente a livello italiano, con performance particolarmente positive in termini di collaborazioni pubblico-private, competenze del capitale umano, innovazioni di processi di business, pubblicazioni scientifiche e innovazioni di prodotto.
Nonostante il Piemonte si collochi attualmente al primo posto in Italia per spesa in R&S in percentuale del PIL (2,3%, di cui 1,86% imprese e 0,44% pubblica amministrazione e università), negli ultimi anni per spesa in valore assoluto è stata superata dall’Emilia-Romagna (oltre che dalla Lombardia).
Il green offre numerose opportunità di sviluppo. L’Italia è ben posizionata in termini ambientali e rappresenta un benchmark a livello europeo sui temi della Circular Economy, in particolare per quanto riguarda il riciclo dei rifiuti e la produttività delle risorse. Al contempo, l’Italia ha raggiunto una quota di consumi finali lordi di energia da fonti rinnovabili del 19%, in linea con gli attuali target europei, ma servirà accelerare ulteriormente per raggiungere la soglia del 45% stabilita dal Parlamento Europeo nel settembre 2022 per il 2030. Agire in questo senso servirà anche a ridurre l’elevata dipendenza energetica italiana (nel 2021 la quota di fabbisogno energetico soddisfatto da importazioni era pari al 73,5% vs 63,5% della Germania e 44,2% della Francia).
Essere innovativi e attenti all’ambiente ha impatti positivi sui risultati economico-reddituali: tra il 2019 e il 2021 le imprese manifatturiere con certificazioni ambientali hanno incrementato il fatturato del 10,3%, quelle con brevetti hanno visto crescere il fatturato del 9,9%; nello stesso periodo le altre aziende hanno registrato un andamento positivo ma inferiore (+8,3%). Essere green e innovativi ha permesso di reggere meglio dal punto di vista della redditività anche nel 2020: l’EBITDA margin delle imprese con brevetti è stato pari al 9,5%, delle imprese con certificazioni ambientali pari all’8,5%, mentre le altre aziende si sono mantenute sotto l’8%.
Le imprese piemontesi presentano una buona sensibilità verso i temi ESG: l’82,3% ha intrapreso almeno un’azione di sostenibilità ambientale e/o di responsabilità sociale e/o di sicurezza ambientali (si passa del 95% delle grandi imprese all’81% delle micro). È però ancora bassa la quota di imprese che utilizza materie prime seconde o riutilizza o ricicla le acque di scarico. Ci sono poi ampi margini di miglioramento in termini di inclusione sociale e governance: le imprese più attive su questi fronti sono anche quelle con maggiori prospettive di crescita.
Una più elevata diffusione di queste strategie passa necessariamente attraverso un rilancio degli investimenti (soprattutto in tecnologia) che, in prospettiva, possono essere sostenuti dalla spinta del PNRR, i cui risvolti sono però ancora poco conosciuti soprattutto dalle imprese più piccole. Tra gli investimenti più urgenti figurano sicuramente quelli sul capitale umano: le imprese fanno fatica a trovare persone specializzate: Unioncamere-Anpal stima che a luglio 2023 il 52% delle entrate previste siano di difficile reperimento in Piemonte, con punte del 58% per gli operai specializzati e i conduttori di impianti e macchine. Si tratta di un tema che andrà affrontato e risolto nei prossimi anni, quando competenze green e digitali diverranno sempre più necessarie e il trend demografico renderà ancora più complesso trovare personale da inserire in azienda.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo è il maggior gruppo bancario in Italia – punto di riferimento di famiglie, imprese e dell’economia reale – con una significativa presenza internazionale. Il business model distintivo di Intesa Sanpaolo la rende leader a livello europeo nel Wealth Management, Protection & Advisory e ne caratterizza il forte orientamento al digitale e al fintech. Una banca efficiente e resiliente, è capogruppo di fabbriche prodotto nell’asset management e nell’assicurazione. Il forte impegno in ambito ESG prevede, entro il 2025, 115 miliardi di euro di finanziamenti impact, destinati alla comunità e alla transizione verde, e contributi per 500 milioni a supporto delle persone in difficoltà, posizionando Intesa Sanpaolo ai vertici mondiali per impatto sociale. Intesa Sanpaolo ha assunto impegni Net Zero per le proprie emissioni entro il 2030 ed entro il 2050 per i portafogli prestiti e investimenti, l’asset management e l’attività assicurativa. Convinta sostenitrice della cultura italiana, ha sviluppato una rete museale, le Gallerie d’Italia, sede espositiva del patrimonio artistico della banca e di progetti artistici di riconosciuto valore.
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Camera di commercio di Torino
La Camera di commercio di Torino, con oltre 220.000 attività imprenditoriali iscritte, è da sempre riferimento forte e concreto del territorio economico dell’area metropolitana. Annovera funzioni amministrative, in particolare con il Registro imprese e i suoi servizi anagrafici e certificativi, tutti informatici; rapporti di regolazione del mercato, che disciplinano il mercato e le relazioni tra imprese e consumatori; funzioni di valorizzazione del territorio economico, soprattutto per la competitività delle imprese, per lo sviluppo turistico e culturale, per l’orientamento al lavoro e per la promozione della digitalizzazione e della transizione energetica.
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