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LE TRECCE DI FAUSTINA. ACCONCIATURE, DONNE E POTERE NEL RINASCIMENTO

Gallerie d’Italia - Vicenza, museo di Intesa Sanpaolo

Dal 14 dicembre 2023 al 7 aprile 2024

Mostra a cura di Howard Burns, Vincenzo Farinella e Mauro Mussolin

 

IMMAGINI AL LINK:

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Vicenza, 13 dicembre 2023 – Intesa Sanpaolo apre al pubblico dal 14 dicembre 2023 al 7 aprile 2024 alle Gallerie d’Italia – Vicenza la mostra Le trecce di Faustina. Acconciature, donne e potere nel Rinascimento, a cura di Howard Burns, Vincenzo Farinella e Mauro Mussolin.     

La mostra affronta per la prima volta con taglio monografico un aspetto fondamentale dell’arte, della cultura, della società e degli studi antiquari del Rinascimento: le acconciature femminili.

Attraverso una selezione circa 70 opere provenienti da importanti musei nazionali e internazionali, oltre che dalla collezione Intesa Sanpaolo, tra cui busti – da quelli imperiali a quelli rinascimentali – dipinti, sculture, monete antiche, medaglie moderne, disegni, volumi a stampa, l’esposizione ricostruisce il mondo affascinante e complesso delle capigliature del Quattro e Cinquecento, le possibilità artistiche che hanno offerto e la loro importanza nella società e nella moda italiana.

Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo, afferma: “Apriamo, nella cornice suggestiva di Palazzo Leoni Montanari, un progetto capace di sorprendere per la bellezza delle opere esposte e l’originalità del tema che le collega, portando a Vicenza capolavori dall’antichità al Rinascimento che ancora oggi offrono riflessioni attuali.  La provenienza dei prestiti racconta il respiro internazionale dell’iniziativa e conferma il contributo della Banca, attraverso le Gallerie d’Italia, a impreziosire una città fortemente legata alla storia del nostro irrinunciabile impegno in cultura.”

Il titolo richiama una delle acconciature più spettacolari e famose, quella dell’imperatrice Faustina Maggiore, moglie di Antonino Pio, divenuta simbolo di concordia e amore coniugale. Il suo busto, presente nelle più celebri raccolte antiquarie rinascimentali, sia di artisti come Lorenzo Ghiberti e Andrea Mantegna, che di committenti come Lorenzo il Magnifico e Isabella d’Este, divenne un celebrato modello artistico e numerose copie e rielaborazioni diedero grande visibilità all’eccentrica capigliatura che finì per essere adottata da moltissime donne, specialmente in Veneto.

Il percorso si snoda attraverso otto sale. Dopo un prologo dedicato al tema della “chioma di Berenice”, la prima sala racconta la riscoperta del ritratto di Faustina Maggiore e della sua particolarissima acconciatura: un ritratto e un’acconciatura che interessò molti grandi artisti quattrocenteschi (Lorenzo Ghiberti, Filarete, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini). La seconda sala ripercorre in sintesi la storia del ritratto femminile nell’arte greca e romana, mostrando la grande varietà delle acconciature scelte dalle donne antiche. La terza sala mostra la liberazione dei capelli delle donne, raggiunta nel Quattrocento anche grazie al prestigio dei modelli classici. La quarta sala propone un doveroso e inevitabile confronto con le acconciature maschili, che non meno di quelle femminili, furono il prodotto del recupero di modelli classici combinati con sensibilità più moderne. La quinta sala ripercorre l’interesse palesato da Michelangelo per la raffigurazione dei capelli femminili, esaminando in particolare i disegni con le” teste divine” e l’invenzione della Leda. La sesta sala considera le pettinature come testimonianza della nuova visibilità della donna in società e della loro capacità di esprimere codici di costume adeguati a contesti assai diversi, dalle corti ai bordelli. La settima sala sarà invece dedicata all’attenzione mostrata dal cinema per le acconciature femminili, antiche e moderne. L’ottava e ultima sala documenta come l’acconciatura di Faustina – filo rosso della mostra – abbia continuato a esercitare grande fascino anche nell’età neoclassica e, in particolare, nella ritrattistica di Antonio Canova.

Lo spazio espositivo raccoglie una selezione di ritratti di protagoniste del Rinascimento, tra cui Lucrezia Borgia, Isabella d’Este, Vittoria Colonna ed Eleonora da Toledo, e approfondisce l’espressività delle acconciature nella ritrattistica ufficiale, evidenziando come le stesse donne le abbiano utilizzate per proporre valori culturali e modelli di comportamento.

Nell’ambito della mostra saranno proposti incontri ed eventi e un’ampia attività di didattica gratuita rivolta alle scuole e alle famiglie.

Il catalogo della mostra è realizzato da Edizioni Gallerie d’Italia | Skira.

Il museo di Vicenza, insieme a quelli di Milano, Napoli e Torino, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca.

 

INFORMAZIONI PER LA STAMPA

Intesa Sanpaolo

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Intesa Sanpaolo 

Intesa Sanpaolo è il maggior gruppo bancario in Italia – punto di riferimento di famiglie, imprese e dell’economia reale – con una significativa presenza internazionale. Il business model distintivo di Intesa Sanpaolo la rende leader a livello europeo nel Wealth Management, Protection & Advisory e ne caratterizza il forte orientamento al digitale e al fintech, in particolare con Isybank, la banca digitale del Gruppo. Una banca efficiente e resiliente, è capogruppo di fabbriche prodotto nell’asset management e nell’assicurazione. Il forte impegno in ambito ESG prevede, entro il 2025, 115 miliardi di euro di finanziamenti impact, destinati alla comunità e alla transizione verde, e contributi per 500 milioni a supporto delle persone in difficoltà, posizionando Intesa Sanpaolo ai vertici mondiali per impatto sociale. Intesa Sanpaolo ha assunto impegni Net Zero per le proprie emissioni entro il 2030 ed entro il 2050 per i portafogli prestiti e investimenti, l’asset management e l’attività assicurativa. Convinta sostenitrice della cultura italiana, ha sviluppato una rete museale, le Gallerie d’Italia, sede espositiva del patrimonio artistico della banca e di progetti artistici di riconosciuto valore.

 

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