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Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2021 – Lettera agli Stakeholder

L’immagine che accompagna la News sulla pubblicazione della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2021 che conferma la capacità di Intesa Sanpaolo di creare valore per tutti gli stakeholder, grazie a una strategia fondata su sostenibilità e radicamento nei territori, ritrae due bambine che stanno piantando dei piccoli alberi in un prato. Sono in jeans e maglietta, indossano guanti da lavoro e mentre una regge la pianta, l’altra scava un piccolo buco nella terra. Alle loro spalle, altre bambini fanno lo stesso, aiutati da un adulto.

Intesa Sanpaolo ha pubblicato la Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria (DCNF) 2021, il documento che raccoglie e illustra agli stakeholder i risultati raggiunti dal Gruppo in ambito ESG - Environmental, Social and Governance: il forte impegno nell’ESG rappresenta uno dei quattro pilastri del nuovo Piano d’Impresa 2022-2025 che rafforzerà il posizionamento del Gruppo ai vertici mondiali per impatto sociale con grande focus sul clima.

Anche durante l’emergenza sanitaria Intesa Sanpaolo ha continuato ad essere un punto di riferimento nei Paesi in cui opera grazie al costante aiuto fornito a famiglie e imprese: di seguito gli highlights dei principali risultati conseguiti in ambito ESG, di cui la DCNF dà conto, e la Lettera agli Stakeholder del Presidente, Gian Maria Gros-Pietro, e del CEO Carlo Messina:

Highlights dei risultati evidenziati dalla DCFN 2021
  • adesione a tutte le alleanze Net-Zero promosse dalla UNEP Finance Initiative per il contrasto al cambiamento climatico, con l’obiettivo di raggiungere zero emissioni nette entro il 2050 e con obiettivi intermedi al 2030 di riduzione delle emissioni finanziate e di azzeramento delle emissioni proprie
  • €8,7 miliardi di finanziamenti per la Green e Circular Economy, più che triplicati rispetto al 2020
  • €20,6 miliardi di finanziamenti ad alto impatto sociale (26,6% del totale erogato)
  • rafforzamento della leadership negli investimenti sostenibili, con 172 fondi Eurizon (46% del patrimonio dei fondi gestiti) e 8 fondi Fideuram che promuovono, tra le altre caratteristiche, quelle ambientali o sociali, classificati ai sensi degli artt. 8 e 9 della SFDR
  • forte incremento dei clienti multicanale (12,9 milioni a fine anno) e delle vendite di prodotti su canali digitali (76% delle vendite totali) grazie all’impegno per la transizione digitale
  • 13 milioni di ore di formazione erogate (46 milioni in arco Piano) per la valorizzazione delle persone del Gruppo ed elevato indice di soddisfazione (79%) dall’indagine di clima 2021

 

Lettera agli Stakeholder

Lettera agli stakeholder a firma del Presidente Gian Maria Gros-Pietro e del CEO Carlo Messina:

Nonostante uno scenario globale segnato dall’emergenza sanitaria da COVID-19, Intesa Sanpaolo ha portato a termine con successo il Piano d'Impresa 2018-2021, attraverso una strategia fondata su sostenibilità e radicamento nei territori, confermando la propria solidità patrimoniale e la capacità di creare valore di lungo termine per tutti gli stakeholder. Al contempo, conclusa con successo l’integrazione di UBI Banca, il Gruppo ha preparato la strada per il nuovo Piano d’Impresa, volto a rafforzare ulteriormente il ruolo di Intesa Sanpaolo nella società e sul mercato: una Banca forte, leader nella costruzione di un mondo più sostenibile.
Il presente documento ha l’intento di valorizzare i numerosi risultati raggiunti a conclusione del Piano d’Impresa 2018-2021, con una proiezione sugli impegni futuri inclusi nel nuovo Piano d’Impresa 2022-2025.

Intesa Sanpaolo continua ad essere un modello di riferimento per la sostenibilità, come dimostrato dal suo posizionamento nei principali indici e classifiche internazionali: è l’unica Banca italiana presente nei Dow Jones Sustainability Indices World e Europe ed è classificata prima tra i peers da MSCI, Sustainalytics e Bloomberg (ESG Disclosure Score); nel 2021 è risultata la migliore banca europea e la migliore società italiana per gli aspetti ESG nella classifica di Institutional Investor e a ottobre 2021 è stata inoltre inclusa nel nuovo indice Euronext - Borsa Italiana MIB ESG Index.

Intesa Sanpaolo ha aderito a tutte le principali iniziative delle Nazioni Unite in ambito sostenibilità che riguardano il settore finanziario e che si inquadrano nell’ambito del raggiungimento degli UN Sustainable Development Goals: oltre al Global Compact, i Principles for Responsible Banking, i Principles for Sustainable Insurance, i Principles for Responsible Investment. Da ottobre 2018 supporta le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) in tema di reportistica sulle tematiche legate al clima e alla transizione verso un’economia a basse emissioni e a ottobre 2021 ha pubblicato il primo TCFD Report. Sempre in tema di reportistica, a settembre 2021, la Banca si è impegnata ad adottare e implementare gli Stakeholder Capitalism Metrics sviluppati dal World Economic Forum, indicatori che sono stati per la prima volta inclusi nel presente documento. L’eccellenza della reportistica di sostenibilità è stata premiata con l’attribuzione dell’Oscar di Bilancio 2021 alla Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria di Intesa Sanpaolo.

Un passaggio significativo del percorso del Gruppo nell’ambito del contrasto al cambiamento climatico è rappresentato dalla formalizzazione dell’impegno all’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050, attraverso l’adesione, durante l’ultimo trimestre dell’anno, a tutte le alleanze Net-Zero promosse dalla UNEP Finance Initiative: Net-Zero Banking Alliance (NZBA), Net Zero Asset Managers Initiative (NZAMI), Net-Zero Asset Owner Alliance (NZOA) e Net-Zero Insurance Alliance (NZIA). Con più di un anno di anticipo rispetto alla scadenza prevista dalla NZBA, Intesa Sanpaolo ha quindi definito, all’interno del Piano d’Impresa 2022-2025, obiettivi di riduzione delle emissioni al 2030 allineati al net zero per i settori dell’oil&gas, della produzione di energia, dell’automotive e dell’estrazione del carbone. Questi settori rappresentano più del 60% delle emissioni finanziate del portafoglio di aziende non finanziarie nei settori indicati dalla NZBA. Il Gruppo si impegna inoltre a portare le emissioni proprie a net zero nel 2030, con l’acquisto del 100% di energia da fonti rinnovabili a livello di Gruppo. In tema di conservazione del capitale naturale, il Piano d’Impresa 2022-2025 prevede lo sviluppo di una specifica policy sulla biodiversità e un importante progetto di riforestazione, con l’obiettivo di oltre 100 milioni di alberi piantati direttamente o tramite finanziamenti alla clientela.

Nel corso dell’anno, il programma interno ISP4ESG, di grande portata e avviato nel 2019 per consolidare la leadership di Intesa Sanpaolo nella sostenibilità, ha coinvolto tutte le Divisioni e le Aree di governo del Gruppo nel processo di integrazione delle logiche ESG all’interno del modello di business e della strategia della Banca, con l’obiettivo di rispondere in modo appropriato alle sfide del contesto esterno e alle aspettative degli Stakeholder, generando un impatto positivo e concreto all’interno dell’azienda e sulla società. Il Programma indirizza le priorità definite dalla Cabina di Regia ESG che svolge un ruolo di supporto al Comitato di Direzione per quanto riguarda la proposizione strategica e il coordinamento operativo sulle tematiche ESG, avvalendosi anche di Sustainability Manager identificati per ciascuna Divisione e Area di Governo.

Da segnalare, in tema di Governance ESG, la ridenominazione a inizio 2022 del Comitato Rischi in Comitato Rischi e Sostenibilità, con il rafforzamento delle sue attribuzioni in tema di sostenibilità.

Con il Piano d’Impresa 2022-2025, Intesa Sanpaolo intende rafforzare ulteriormente il proprio ruolo di banca leader per le tematiche ESG, mantenendo prioritaria la creazione di valore solida e sostenibile per tutti gli stakeholder.

In particolare le tematiche ESG sono diventate uno dei quattro pilastri portanti del Piano 2022-2025, coerentemente con gli impegni dichiarati nella nuova Mission del Gruppo, approvata a gennaio 2022.

Intesa Sanpaolo è da tempo in prima linea per accelerare la transizione verso un’economia a basse emissioni con specifici plafond di finanziamento per privati e imprese e con un’offerta sempre più ampia di prodotti di investimento sostenibile.
A tal riguardo, il Gruppo ha annunciato la disponibilità di 76 miliardi di euro a sostegno della Green e Circular Economy e della transizione ecologica, nell’ambito dell’impegno di oltre 400 miliardi di euro a supporto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Nel 2021 i finanziamenti alla Green e Circular Economy sono più che triplicati rispetto al 2020 arrivando a 8,7 miliardi di euro (11,2% del totale dei finanziamenti del Gruppo), di cui 5,5 miliardi a valere sul Plafond Circular economy. A supporto dell’impegno verso l’economia circolare è stata rinnovata, per il triennio 2022-2024, la partnership con la Fondazione Ellen MacArthur, principale promotore della transizione globale verso la Circular Economy.
Per supportare le imprese nel migliorare il proprio profilo di sostenibilità e con l’obiettivo di affiancarle in un percorso di cambiamento strutturale, Intesa Sanpaolo ha inoltre ampliato l’offerta di S-Loan (finanziamenti legati a indicatori KPI ESG), per cui era stato stanziato un plafond di 2 miliardi di euro (1,2 miliardi di euro erogati nel 2021).
Il Gruppo ha altresì confermato la propria leadership negli investimenti sostenibili: in particolare, Eurizon offre 172 fondi che promuovono, tra le altre caratteristiche, quelle ambientali o sociali, o che hanno obiettivi di investimento sostenibile, classificati ai sensi degli artt. 8 e 9 della Sustainable Finance Disclosure Regulation. Gli attuali 110 miliardi di euro di masse, che rappresentano circa il 46% del patrimonio totale dei fondi gestiti, sono attesi incrementare fino a raggiungere, nel 2025, l’obiettivo di 156 miliardi, corrispondenti al 60% del patrimonio totale.  

Oltre a soluzioni che favoriscono una transizione verso un’economia più sostenibile, Intesa Sanpaolo si conferma fortemente impegnata anche sul fronte dell’inclusione sociale, fattore cruciale nella prospettiva di una transizione equa ed inclusiva. Nel corso del 2021 il Gruppo ha erogato nuovi finanziamenti per attività ad alto impatto sociale per circa 20,6 miliardi di euro (26,6% del totale erogato), dei quali quasi 14 miliardi di euro a sostegno del sistema produttivo durante l’emergenza sanitaria (circa 43 miliardi dall’inizio della pandemia).
Per quanto riguarda i prestiti alle categorie che avrebbero altrimenti difficoltà ad accedere al credito nonostante il loro potenziale, è attivo dal 2018 il Fund for Impact, con una dotazione di 1,5 miliardi di euro.

In ambito sociale, anche nel 2021 non è mancato il contributo monetario alla comunità, che si è attestato a circa 80 milioni di euro. Il Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo ha erogato circa 14 milioni di euro a sostegno di oltre 800 progetti realizzati da enti non profit, con il 99% delle risorse destinate a interventi a favore delle fasce più deboli della popolazione. Sono inoltre proseguite le attività del progetto cibo e riparo per persone in difficoltà che, dal 2018, ha permesso di fornire 24,8 milioni di pasti, 1,5 milioni di posti letto, circa 296.000 farmaci e circa 249.000 indumenti.

L’impegno della Banca nel sociale ha riguardato anche le attività di diffusione dell’educazione finanziaria attraverso il Museo del Risparmio, che nel 2021 ha coinvolto 46.000 utenti in presenza e online con 844 ore di didattica e l’organizzazione di 53 eventi, e con il sostegno fornito ai progetti di Feduf e all’iniziativa Young Factor, che ha raggiunto oltre 600.000 ragazzi.

Sono continuate le attività culturali di Gallerie d’Italia con l’apertura di 14 nuove mostre nel 2021 e la presenza di 145.000 visitatori a partire da fine aprile 2021 con la riapertura delle Gallerie al pubblico.
Anche nel Piano d’Impresa 2022-2025 Intesa Sanpaolo ha previsto importanti iniziative in ambito sociale e culturale: dalla risposta ai bisogni sociali con, ad esempio, nuove iniziative a favore della popolazione giovane e senior (tra cui uno dei più estesi programmi di social housing in Italia e la creazione di community hub), al sostegno all’inclusione finanziaria attraverso flussi cumulati di credito sociale per 25 miliardi di euro, al continuo impegno per la cultura attraverso, ad esempio, il raddoppio degli spazi espositivi delle Gallerie d’Italia entro il 2025.

Altrettanto importante è la transizione digitale. Intesa Sanpaolo ha proseguito nel percorso di trasformazione del Gruppo per affermarsi come una digital company. Nel 2021, il Gruppo conta in Italia circa 12,9 milioni di clienti multicanale, circa 8,1 milioni di clienti che utilizzano l’app di Intesa Sanpaolo, riconosciuta da Forrester come “Digital Leader” e citata tra le Best Practice in diverse categorie tra le App bancarie europee, e circa 3,6 milioni di vendite digitali.
Nel nuovo Piano d’Impresa 2022-2025, è stata annunciata la creazione di Isybank, una nuova Banca Digitale per servire efficacemente una parte significativa della clientela retail con esigenze finanziarie di base, con una tecnologia all’avanguardia, funzionalità distintive e un modello di servizio orientati a fornire alla clientela la migliore esperienza digitale.

I risultati conseguiti nel Piano d’impresa 2018-2021 e la realizzazione del nuovo Piano d’impresa 2022-2025 si fondano sulle persone del Gruppo, che sono la risorsa più importante, investendo sulla valorizzazione e sullo sviluppo delle loro competenze professionali e manageriali. Nel 2021 sono state erogate complessivamente circa 13 milioni di ore di formazione, che includono una crescente focalizzazione sulle tematiche ESG e che hanno consentito al Gruppo di raggiungere l’obiettivo previsto dal Piano d’Impresa 2018-2021.
L’attenzione di Intesa Sanpaolo verso le Persone del Gruppo si riflette nell’esito dell’indagine di clima tenutasi nel 2021, che ha evidenziato un indice di soddisfazione del 79%, con la percezione di un posto di lavoro sempre più sicuro e l’orgoglio di condividere la visione e la cultura aziendale.
La continua valorizzazione, la crescita professionale e la soddisfazione delle Persone rappresentano obiettivi fondamentali anche del nuovo Piano d’impresa 2022-2025: il Gruppo continuerà infatti ad investire sui suoi talenti, incentivando diversità e inclusione e creando un ecosistema unico di competenze adeguato all’evoluzione del modo di fare banca, supportato dagli investimenti in tecnologia e dallo sviluppo di nuovi modelli organizzativi del lavoro iniziato nell’orizzonte di Piano 2018-2021 e ulteriormente accelerato dalla pandemia.

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