Città sostenibili e inclusive
Intesa Sanpaolo sostiene la visione in cui il processo di rigenerazione urbana può rappresentare sia un'opportunità strategica per ripensare le città secondo la prospettiva dell'inclusione sociale e della sostenibilità, sia un driver della ripresa post-COVID.
Una delle priorità di Intesa Sanpaolo è quella di promuovere l'urbanizzazione secondo il principio del “fare bene facendo del bene”: che significa fare bene per l'Italia, per l'Europa e per la crescita internazionale, prendendosi cura delle persone vulnerabili.
L'urbanizzazione rappresenta un'opportunità. In tutto il mondo, infatti, le città rappresentano i principali motori dello sviluppo economico perché attraggono talenti e investimenti, favoriscono la rapida diffusione della conoscenza, la crescita dell’innovazione e stimolano lo sviluppo delle infrastrutture.
Tuttavia, l'urbanizzazione ha anche un aspetto negativo rappresentato dal fatto che la concentrazione crea congestione, scarsa qualità ambientale, tensioni nel mercato immobiliare e, in generale, una crescente domanda di servizi. Un esempio dell’impatto sociale dell’urbanizzazione è rappresentato dal proliferare delle “periferie” che si è avuto negli anni del boom economico.
Studi recenti dimostrano che le città - soprattutto edifici e trasporti - sono responsabili del 75% delle emissioni globali di CO2 ed entro il 2050 ospiteranno quasi 7 miliardi di persone.
Il gap infrastrutturale colloca l'Italia in fondo alle classifiche europee e il divario impatta sulla vita quotidiana delle persone, tra cui gli anziani che non hanno un'assistenza sanitaria adeguata, gli studenti senza sistemi scolastici efficienti, servizi di trasporto e centri sportivi.
Molto prima che i temi ESG (Environmental, Social, Governance) e la rigenerazione urbana diventassero argomenti di interesse globale, Intesa Sanpaolo ha iniziato ad investire in progetti per la realizzazione di infrastrutture sostenibili, per riqualificare quartieri e supportare la crescita del Paese.
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Grazie al continuo impegno della Banca sui temi ambientali e sociali, la prospettiva di Intesa Sanpaolo sulla rigenerazione urbana è un punto di riferimento a livello internazionale.
Nell'ambito della Presidenza italiana del G20 (tenutosi in Italia per la prima volta nella storia del vertice nato nel 1999), infatti, Carlo Messina, CEO di Intesa Sanpaolo, ha guidato la Taskforce “Finance & Infrastructure” del B20 - il forum di dialogo ufficiale del G20 con la comunità imprenditoriale globale.
La Taskforce “Finance & Infrastructure” aveva l’obiettivo di sviluppare misure pratiche che le nazioni del G20 dovrebbero intraprendere per promuovere maggiori investimenti in infrastrutture sostenibili e progetti di rigenerazione urbana.
Le principali proposte sostenute da Intesa Sanpaolo nell’ambito del B20 e da tradurre in azioni concrete riguardano la creazione di:
- FONDI DI RIGENERAZIONE URBANA E INFRASTRUTTURE gestiti con un approccio impact, focalizzato sulle infrastrutture sociali e con una prospettiva che prevede il prendersi cura delle persone creando un ambiente più favorevole allo sviluppo del loro potenziale inespresso
- PROGRAMMI DI FINANZIAMENTO IMPACT SU SCALA INTERNAZIONALE simili a quelli realizzati da Intesa Sanpaolo nell’ambito del “Progetto Rinascimento” che, durante la pandemia da COVID-19, ha dimostrato l’efficacia della partnership tra pubblico e privato - con un contributo fondamentale delle ONG - per accelerare la rigenerazione urbana dei territori come parte di una più ampia pianificazione infrastrutturale
- FONDI DI IMPATTO PER LE FILIERE INTERNAZIONALI per sviluppare ecosistemi di innovazione con infrastrutture digitali e sostenibili al servizio di distretti, imprese e PMI.
Nella prospettiva in cui il processo di rigenerazione urbana può rappresentare un'opportunità strategica, è molto importante misurare i risultati dei progetti non solo in termini di ritorni finanziari ma anche in termini di impatto positivo sulle comunità, tramite la creazione di nuovi posti di lavoro, startup, scuole di alto livello e incoraggiando i ricercatori a tornare indietro in Italia o restare qui a lavorare.
Proponendosi come modello di riferimento per l’inclusione sociale in Italia e acceleratore di investimenti per la prossima generazione, Intesa Sanpaolo vuole rendere concreta questa visione.
Data ultimo aggiornamento 14 dicembre 2021 alle ore 17:43:00