Assemblea degli Azionisti: dichiarazioni del Presidente e del CEO
In occasione dell’Assemblea degli Azionisti di Intesa Sanpaolo, tenutasi oggi, il Presidente Gian Maria Gros-Pietro e il CEO Carlo Messina hanno ripercorso alcuni dei risultati più rilevanti conseguiti dal Gruppo nel 2023:
- miglior risultato di sempre, con un utile netto di €7,7 miliardi e dividendi cash per €5,4 miliardi, con il più alto dividend yield in Europa
- un’istituzione al servizio del Paese, con la decisione di dedicare €1,5 miliardi entro il 2027 e mille professionisti a sostegno del principale progetto di coesione sociale del Paese
- i clienti al centro delle strategie di sviluppo della banca, con la loro fiducia nella sua solidità e leadership tecnologica.
Inoltre, l’Assemblea è stata un’occasione per ricordare come la vocazione ambientale e sociale della Banca sia incisa in modo indelebile nel suo DNA: anche l’adozione delle tecnologie più avanzate è pensata in funzione dei clienti e delle persone che lavorano nella Banca; è rispettosa dell’individuo, che rimane sempre al centro del suo agire.
Intenti che trovano piena attuazione nel Piano di Impresa 2022-2025, che sta procedendo a pieno ritmo al fine di completare la trasformazione della Banca in un’istituzione tra le più efficienti, moderne, a basso rischio e con redditività sostenibile.
Si è trattato di risultati possibili grazie al lavoro e alla professionalità delle persone che vi lavorano, nonché alla fiducia accordata dalla clientela e dalle comunità territoriali con cui Intesa Sanpaolo ha stretto legami forti e duraturi.
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Signore Azioniste, Signori Azionisti,
l'anno 2023 è stato caratterizzato da elevata complessità a livello economico, geopolitico e sociale. Europa e Stati Uniti hanno dovuto affrontare un persistente superamento dei tassi di inflazione rispetto agli obiettivi, che è stato contrastato con un irrigidimento delle politiche monetarie. Le banche centrali sembrano aver raggiunto l’obiettivo di avviare la riduzione dei tassi di inflazione senza provocare una recessione. Nonostante le sfide globali, il 2023 si è rivelato migliore delle aspettative. Le principali economie avanzate si sono mostrate resilienti, pur rimanendo sulla soglia della stagnazione.
Sul fronte geopolitico, i conflitti in corso tra Russia e Ucraina e nel Medio Oriente, la competizione tra Cina e Usa, le tensioni in Africa e America Latina hanno accentuato la tendenza alla frammentazione del processo di internazionalizzazione, alimentando politiche industriali “difensive” e una crescente formazione di blocchi commerciali.
L’economia italiana, nonostante le sfide, ha mostrato una notevole capacità di resistenza e reazione. Dal 2019 a oggi, la crescita del Pil italiano è stata più marcata di quella di Germania, Francia e Spagna, grazie alla sua specializzazione geografica e settoriale, che rappresenta il punto di forza del nostro Paese. La performance del 2023 non ha raggiunto l’1%: è stata influenzata dallo shock energetico e inflazionistico, unito agli effetti della restrizione monetaria e alla minore generosità dei bonus edilizi. Nel corso del 2024 vi sono attese per una ripresa della crescita nella seconda parte dell’anno, sostenuta dall’inversione delle politiche monetarie negli Stati Uniti e nell’Area Euro, dall’andamento positivo del reddito disponibile delle famiglie, dalla ripresa della domanda globale e dall’accelerazione dei flussi di spesa del PNRR. Nel complesso, la performance annuale del Pil italiano non dovrebbe discostarsi di molto da quella dell’anno appena terminato.
In un contesto di incertezza, il 2024 presenta sfide significative, tra cui l’evoluzione e il rischio di espansione dei conflitti in atto, l’esito delle grandi elezioni in calendario, le sfide strutturali come i cambiamenti climatici, le disuguaglianze crescenti, l’invasività dell’Intelligenza Artificiale e l’invecchiamento della popolazione. Si tratta di problemi associati al futuro della civiltà umana sul pianeta, la cui soluzione richiede la transizione a nuovi modelli economici e sociali che necessitano il contributo di tutti - governi, istituzioni, cittadini e imprese - a livello globale e locale.
In questo scenario mutevole, consapevole del ruolo rilevante svolto dal sistema finanziario, Intesa Sanpaolo continua a impegnarsi per crescere in armonia con l’Italia e con gli altri Paesi nei quali opera, con l'obiettivo non solo di rimanere leader nel settore finanziario internazionale, ma di promuovere al contempo l'equità sociale.
La popolazione mondiale, attualmente 8 miliardi di abitanti, continuerà a crescere, alimentando tensioni e forzando cambiamenti. Intesa Sanpaolo affronterà queste sfide contribuendo alla transizione energetica dei clienti e delle comunità, sostenendo l’innovazione e la digitalizzazione dei sistemi produttivi di beni e servizi, e impegnandosi a non lasciare indietro nessuno.
Nel 2023, Intesa Sanpaolo ha consolidato la sua posizione di banca di riferimento in Italia, confermandosi un’eccellenza nel settore del credito a livello internazionale. Questi risultati sono stati possibili grazie al lavoro e alla professionalità delle nostre persone, nonché alla fiducia accordataci dalla clientela e dalle comunità territoriali con cui abbiamo stretto legami forti e duraturi.
La vocazione ambientale e sociale della Banca è incisa in modo indelebile nel suo DNA. L’adozione delle tecnologie più avanzate è pensata in funzione dei clienti e delle persone che lavorano nella Banca; è rispettosa dell’individuo, che rimane sempre al centro del nostro agire. Tale visione strategica e valoriale si concretizza nel Piano d’impresa 2022-2025, che sta procedendo a pieno ritmo al fine di completare la trasformazione della Banca in un’istituzione tra le più efficienti, moderne, a basso rischio e con redditività sostenibile.
Intesa Sanpaolo contribuisce alla crescita della competitività dei Paesi in cui opera orientando gli investimenti verso le imprese impegnate nella transizione energetica e aperte all’innovazione. La banca aderisce alle Alleanze Net Zero per arrivare a zero emissioni nette entro il 2050. L’impegno verso la sostenibilità si concretizza attraverso varie iniziative quali il supporto a progetti green, la promozione dell’economia circolare, i Mutui Green, i prodotti S-Loan dedicati alle piccole e medie imprese per finanziare progetti finalizzati a migliorare il proprio profilo di sostenibilità, i Digital Loan finalizzati a migliorare la digitalizzazione delle aziende, solo per citarne alcune.
Nel 2023, anno di riduzione significativa della capacità di spesa delle famiglie, Intesa Sanpaolo ha rafforzato l’attenzione al fattore “S = Social”, impegnandosi nella lotta alle diseguaglianze sociali e promuovendo l’inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale. La negoziazione del rinnovo del contratto nazionale del credito - con la proposta di un riconoscimento monetario adeguato per i dipendenti del settore - la distribuzione agli azionisti di un acconto sui dividendi e l’intenzione di rilasciare, subordinatamente all’approvazione della BCE e dell’Assemblea, una parte del capitale in eccesso, l’espansione del programma cibo e riparo per i bisognosi, le iniziative di credito sociale, di social housing, di rigenerazione urbana, nonché la costituzione di una nuova unità organizzativa, con sede a Brescia, denominata “Intesa Sanpaolo per il Sociale”, sono esempi concreti dell’impegno della Banca in questo contesto.
Il nostro impegno in ambito ESG continua a essere riconosciuto a livello internazionale, come dimostra la conferma dell’iscrizione di Intesa Sanpaolo ai primi posti tra le 100 società quotate più sostenibili al mondo, nella classifica stilata da Corporate Knights. Per raggiungere questo risultato, si è ulteriormente rafforzato il sistema di Governance ESG, in particolare introducendo meccanismi finalizzati a garantire la coerenza e il monitoraggio degli obiettivi ambientali. Gli indirizzi regolamentari ESG sono divenuti parte del nostro credit framework, anche in allineamento alla tassonomia europea, ponendo attenzione alle esigenze e alle opportunità dei clienti in tema di economia circolare e sostenibilità.
La tecnologia è un’ulteriore leva della nostra competitività, un fattore chiave che contribuisce concretamente ai risultati di conto economico di Intesa Sanpaolo. Ne sono un esempio Isytech, nuova piattaforma tecnologica nativa cloud, Isybank, banca digitale del Gruppo con un modello di business caratterizzato da un cost/income inferiore al 30%, Fideuram Direct, piattaforma di Wealth Management digitale per il Private Banking, nonché l’uso dell’Intelligenza Artificiale, con l’adozione di soluzioni Generative AI e l’obiettivo, nell’arco di Piano, di creare 150 App. L’impegno della Banca ha ricevuto importanti riconoscimenti. Tra questi, per il secondo anno consecutivo, Intesa Sanpaolo Mobile è stata valutata la migliore banking app al mondo per funzionalità e customer experience dall’istituto di ricerche statunitense Forrester.
Il successo di Intesa Sanpaolo risiede nelle persone e nei valori che la guidano. La Vostra Banca persegue il rispetto di tutti nell’espressione delle loro identità e diversità e per tale impegno è stata inserita per il sesto anno consecutivo nell’indice riguardante la parità di genere Bloomberg Gender-Equality Index 2023, registrando un punteggio ampiamente superiore alla media del settore finanziario, a livello mondiale e delle società italiane. È stata inoltre riconosciuta come prima banca in Europa, e unica in Italia, nel Refinitiv Global Diversity and Inclusion Index 2023, risultando tra le 100 migliori aziende per diversità e inclusione. Infine, cartina di tornasole dell’ottima reputazione è il riconoscimento di Top Employer 2024 per il terzo anno consecutivo, da parte di Top Employers Institute.
I risultati conseguiti confermano il successo della strategia fin qui perseguita. Il valore economico generato dall’esercizio 2023 – 25,9 miliardi di euro – è stato distribuito per l’80% agli stakeholders, di cui il 32% alle persone che lavorano per noi, il 22% agli Azionisti, e il rimanente a fornitori, Stato, Enti, Istituzioni e Comunità. La Banca ha scelto un profilo di rischio contenuto, sia nelle assunzioni dei rischi, sia nelle loro valutazioni in bilancio, perché è consapevole dell’importanza della fiducia concessale dalle famiglie per la difesa del loro risparmio e dell’impegno assunto con le imprese. Per tali motivi, Intesa Sanpaolo continuerà a eccellere nel contenimento dei rischi, curando la qualità dei crediti, mantenendo un elevato livello dei coefficienti patrimoniali e una robusta posizione di liquidità.
Per il 2023, a fronte di un utile netto consolidato del Gruppo pari a 7.724 milioni di euro e di un utile individuale della Capogruppo pari a 7.292 milioni di euro, viene proposta all’Assemblea ordinaria la distribuzione per cassa di dividendi per complessivi 5.408 milioni di euro, che, tenendo conto dell’acconto dividendi pagato lo scorso novembre pari a 2.629 milioni di euro, corrispondente ad un importo unitario di 14,40 centesimi di euro, porta alla proposta di distribuzione di 2.779 milioni di euro a saldo, corrispondente a un importo unitario di 15,20 centesimi di euro. Il dividendo per azione complessivo proposto per il 2023 è dunque pari a 29,60 centesimi di euro.
Viene inoltre proposta un’operazione di acquisto di azioni proprie destinate all’annullamento per un importo pari a circa 55 centesimi di punto di Common Equity Tier 1 ratio al 31 dicembre 2023 da avviare a giugno 2024 subordinatamente all’approvazione della BCE e dell’Assemblea, per effetto della quale i soci, senza dover investire ulteriormente, potranno veder crescere la propria quota dei dividendi totali di Intesa Sanpaolo.
Gian Maria Gros-Pietro
Oggi abbiamo presentato ai nostri azionisti il miglior bilancio di Intesa Sanpaolo a conferma della posizione di leadership della Banca a livello europeo per solidità, capacità reddituale e profilo ESG.
I pilastri dalla nostra forza sono rappresentati dalla consolidata leadership commerciale delle divisioni al servizio di famiglie e imprese; dalla significativa componente del Wealth Management and Protection, dall’offerta digitale tecnologicamente avanzata, dalla gestione delle attività internazionali improntata all’efficienza e dalla nostra condizione di Banca “Zero NPL.
L’utile netto nel 2023 è stato di 7,7 miliardi, l’ammontare cash destinato ai nostri azionisti – come approvato dalla nostra Assemblea – raggiunge il significativo valore di 5,4 miliardi di euro, cui si somma il buyback di 1,7 miliardi che eseguiremo a partire dal mese di giugno.
La nostra banca risulta la prima in Europa quanto a dividend yield: è da sottolineare che di questi circa il 40% è destinato alle famiglie italiane e alla Fondazioni nostre azioniste, consentendo importanti interventi di carattere sociale nei territori di appartenenza. La somma a loro destinata rispetto al solo utile 2023 è pari a 2,2 miliardi di euro.
Le imposte dirette e indirette sostenute nel 2023 sono state pari a 4,6 miliardi di euro, in aumento di 1,4 miliardi rispetto al 2022, con un significativo beneficio al bilancio pubblico proveniente dai risultati di Intesa Sanpaolo.
Il credito a medio e lungo termine erogato in Italia nel 2023 supera i 40 miliardi di euro; le aziende da noi sostenute nel ritorno alla normale operatività sono state 3.600.
Al centro delle nostre strategie e delle nostre capacità di crescita e sviluppo ci sono i clienti, la loro fiducia nella solidità della Banca e nella sua leadership tecnologica, il forte rapporto con i professionisti al loro servizio per il credito e la consulenza. La nostra priorità è l’ascolto delle loro esigenze.
Siamo un’istituzione al servizio del Paese: sosteniamo con 1,5 miliardi di euro entro il 2027 – in aggiunta al miliardo del periodo 2018 - 2021 – e con mille professionisti della Banca, il principale progetto di coesione sociale del Paese, per promuovere una società più equa in modo strutturale e concreto.
L’innovazione tecnologica è fattore chiave del nostro successo: la nuova piattaforma tecnologica nativa cloud isytech, con 2,8 miliardi di investimenti IT già effettuati e circa 1.550 specialisti IT già assunti; isybank, la banca digitale del Gruppo che porterà circa un milione di clienti entro il 2025; Fideuram Direct, la piattaforma di Wealth Management digitale per il Private Banking, che avrà 150.000 clienti nel 2025; l’intelligenza artificiale, con circa 150 App e 300 specialisti a fine piano.
In questo contesto, l’intelligenza artificiale rappresenta uno degli asset di sviluppo più importanti del piano di impresa 2022-2025 di Intesa Sanpaolo. Stiamo rendendo più efficienti i processi e sviluppando software che spaziano dalla valutazione degli investimenti al miglioramento dei servizi, alla cybersecurity. Il suo impiego non può in ogni caso prescindere dal fattore umano; quando parliamo di nuove tecnologie dobbiamo essere in grado di garantire un attento controllo, la massima sicurezza e un utilizzo semplice ed efficace sia da parte delle persone del Gruppo sia dei clienti. Grazie all’AI miglioreremo il nostro lavoro garantendo l’occupazione. Nasceranno nuovi mestieri e nuovi percorsi all’interno delle nostre società per le nostre persone, che sono e devono rimanere il nostro punto di forza. Guardiamo all’innovazione come una grande opportunità per la banca e per tutte le persone che ci lavorano.
Intesa Sanpaolo ha adottato da tempo politiche e indicatori ESG nel suo modo di fare banca, diventando la prima Impact Bank a livello globale. Siamo l’unica banca italiana inclusa nei Dow Jones Sustainability Indices, la prima in Europa e la seconda al mondo nel Corporate Knights Global 100 Most Sustainable Corporations in the World Index 2024 e la prima tra le banche di pari dimensioni nelle valutazioni di Sustainalytics.
Alle risorse previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 2021-2026 dedicate alla green economy, all’economia circolare alla transizione energetica stiamo affiancando nuovi finanziamenti per un ammontare complessivo di circa 76 miliardi di euro. Solo nel 2023 abbiamo erogato circa 1,7 miliardi di euro di Mutui Green e 5,6 miliardi di euro per le imprese che si impegnano nell’adottare progressivamente un modello economico-produttivo circolare. Tra il 2022 e il 2023 abbiamo emesso 8 green e social bond per un ammontare complessivo di 7,8 miliardi di euro.
Abbiamo adottato strategie creditizie che applicano criteri ESG, destinando circa 18,1 miliardi di euro nel 2023 a nuove erogazioni verso settori economici più sostenibili.
Il nostro successo è frutto della qualità delle nostre persone. I rilevanti e ampi cambiamenti organizzativi adottati di recente dal nostro Gruppo hanno come elemento qualificante il passaggio generazionale in posizioni chiave di nuovi talenti, guidati da persone di grande esperienza che hanno a lungo ricoperto ruoli di elevata responsabilità nel Gruppo. Realizzando allo stesso tempo un passaggio di particolare significato del programma in atto da anni per la valorizzazione del talento femminile. Affrontiamo i prossimi anni con un Gruppo forte, coeso e determinato a raggiungere nuovi successi, a vantaggio dell’economia reale e sociale del nostro Paese.
Carlo Messina
Foto credits: Giorgio Perottino
Data ultimo aggiornamento 9 maggio 2024 alle ore 07:57:57