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Il viaggio di Intesa Sanpaolo nell’Italia delle Imprese Vincenti

“È un progetto che ripeteremo senz’altro. Sappiamo che nel tessuto economico ci sono centinaia di Imprese Vincenti che contribuiscono allo sviluppo, all’occupazione nel nostro Paese e che meritano di emergere e di farsi conoscere. Intesa Sanpaolo vuole stare al loro fianco”.

Così Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, ha chiuso al teatro Parenti di Milano, davanti a una platea gremita di imprenditori provenienti da tutta Italia, la prima edizione di Imprese Vincenti, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle piccole e medie imprese.

Barrese: Un’esperienza emozionante, un progetto che ripeteremo senz’altro, il nostro ruolo è stare vicino alle imprese

Una intera giornata di lavori dedicata alle PMI, il fattore determinante della competitività italiana, conclusa con un evento serale, aperto dal regista Davide Livermore, per festeggiare tutte le 120 aziende presentate nelle otto tappe che tra maggio e giugno hanno toccato tutta l’Italia.

L’evento ha visto sul palco i Partner dell’iniziativa - Luca Peyrano, CEO ELITE, Roberto Prioreschi, managing director di Bain & Company, Paolo Cuccia, Presidente di Gambero Rosso – insieme a esponenti di Intesa Sanpaolo quali Gregorio de Felice, Chief Economist Intesa Sanpaolo, e Teresio Testa, responsabile Direzione Sales&Marketing Imprese Intesa Sanpaolo. Ospiti della serata, Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, “testimonianza concreta di un rapporto proficuo di collaborazione banche e imprese” e Remo Ruffini, Presidente e AD di Moncler, il quale ha raccontato la nascita, i rischi, il successo della sua vocazione imprenditoriale. Imprese Vincenti ha raccolto un ampio interesse grazie all’opportunità offerta alle PMI di essere inserite in programmi di accompagnamento alla crescita e di visibilità a livello nazionale offerti da Intesa Sanpaolo insieme Bain & Company, ELITE e Gambero Rosso. Le 120 Imprese Vincenti sono state selezionate tra le oltre 1800 che si sono autocandidate e rappresentano tutte le regioni italiane, provengono da 90 distretti industriali e esprimono un fatturato complessivo di 25 miliardi e oltre 100.000 dipendenti.

In ciascuna tappa si sono auto-presentate quindici PMI operanti su quel territorio e appartenenti ad uno dei tre settori individuati dal programma Imprese Vincenti come maggiormente rappresentativi del Made in Italy: food & beverage, moda & design, industria e servizi.

Boccia (Confindustria): un esempio positivo del rapporto di collaborazione tra banca e imprese

Dagli incontri della giornata finale sono emersi alcuni tratti distintivi delle Imprese Vincenti, i punti di forza e i problemi aperti.
Il fatturato delle imprese italiane che operano nei settori propri delle Imprese Vincenti ha segnato nel 2017 un incremento del 5,3%, mentre quello delle Imprese Vincenti è cresciuto del 15%. Sempre nel 2017, l’occupazione delle imprese italiane è aumentata del 2,7%, sempre a parità di settore, mentre il numero dei dipendenti delle 120 Imprese Vincenti è cresciuto dell’8,7%. Le chiavi di questo successo sono: sostenibilità, internazionalizzazione ed export, persone e competenze, ricambio generazionale. Circa la metà dell’export italiano viene realizzato dalle PMI manifatturiere con meno di 250 dipendenti. La presenza internazionale è uno dei fattori distintivi di successo: le 120 Imprese Vincenti hanno partecipate in 26 nazioni, in tutti i continenti, mentre il 60% del loro fatturato 2015-2017 deriva dall’export.


Il passaggio generazionale è uno dei fattori critici: ogni anno 60mila imprenditori vivono questa transizione, ma solo il 15% delle aziende supera la terza generazione; il 50% delle imprese scompare alla seconda generazione. Secondo un’inchiesta della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo l’ingresso di manager esterni senza cambio di proprietà determina nel 30,3% dei casi un miglioramento competitivo, ma è soprattutto il puntare su una classe dirigente più giovane della media a rappresentare una caratteristica vincente: le 120 aziende del programma hanno gestito con successo circa 100 passaggi generazionali. L’attenzione verso il personale è anch’esso un fattore determinante: sul piano del welfare aziendale, il 70% delle Imprese Vincenti ha attivato nel 2017 iniziative a sostegno dei dipendenti e delle loro famiglie, contro il 40% del sistema Italia; il 94% delle Imprese Vincenti ha attivato nel triennio 2015-2017 programmi di formazione e di sviluppo dei dipendenti, contro il 60% in Italia.


I tratti comuni delle Imprese Vincenti sono quindi la passione e l’ingegno italiano, ma anche un elevato tasso di innovazione e di vocazione all’export, così come l’attenzione al capitale umano e l’inserimento in contesti distrettuali, che tuttora rappresentano una forza trainante dell’economia di un territorio e del Paese. Dal racconto degli imprenditori viene confermato il ruolo delle filiere di prossimità come fattore competitivo nei distretti industriali capaci di offrire vantaggi localizzativi, percepiti soprattutto dalle imprese più piccole. Il legame con il territorio appare importante anche per le PMI più grandi, che considerano il distretto un luogo che agevola i processi di innovazione e di internazionalizzazione.


Grazie alla collaborazione con i partner di programma e con soggetti interni al Gruppo Intesa Sanpaolo, alle Imprese Vincenti vengono offerti strumenti di supporto alla crescita, confronto con la community ELITE e con best practice internazionali, partecipazione a corsi di formazione, workshop o sessioni dedicate su tematiche di carattere strategico. Imprese Vincenti si inquadra in un più ampio piano di valorizzazione delle PMI del Gruppo Intesa Sanpaolo che comprende anche programmi per start-up (BHeroes) e per le aziende femminili (Women Value Company)


Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, ha descritto il progetto Imprese Vincenti come “un’emozionante esperienza di rafforzamento della conoscenza delle nostre imprese e di vicinanza concreta con il territorio”. “Gli imprenditori – ha commentato - si sono presentati alle tappe del roadshow con orgoglio, coinvolgendo i loro clienti, i loro dipendenti, condividendo il loro status di Impresa Vincente. Molte PMI hanno iniziato a stringere rapporti fra loro, evidenziando come questo programma di valorizzazione possa anche evolvere a fattore di aggregazione e di matching fra aziende di territori e di settori industriali prossimi fra loro. Il ruolo della banca è quello di sostenere il sistema economico ma anche proporre soluzioni che vadano oltre il credito, guardando al futuro del Made in Italy e al suo sviluppo nel mondo”.


Luca Peyrano, CEO ELITE, ha dichiarato: “Siamo felici di celebrare le 120 aziende protagoniste del primo roadshow di Imprese Vincenti, che hanno saputo distinguersi per l’attenzione a progetti di sostenibilità, internazionalizzazione e ricambio generazionale. ELITE da sempre si propone di accelerare la crescita e lo sviluppo delle aziende su tutto il territorio. Siamo orgogliosi di aver contribuito a questo progetto di valorizzazione e supporto alle PMI italiane”.

“Che cosa ci ha confermato questo viaggio tra le PMI della nostra penisola?“ si è interrogato Roberto Prioreschi, managing director di Bain & Company: “Che un modello di piccola e media imprenditoria può essere oggi ancora vincente, ma a condizioni ben precise e in presenza di specifici elementi: l’innovazione, la sostenibilità, il capitale umano, l’internazionalizzazione, la qualità, il rapporto con il territorio”.


Per Paolo Cuccia, Presidente di Gambero Rosso, il programma Imprese Vincenti “ha rafforzato la nostra convinzione dell’unicità delle aziende agroalimentari made in Italy e ci ha permesso di approfondire ulteriormente le esigenze e le necessità delle PMI del settore per poter contribuire allo sviluppo di realtà imprenditoriali di successo.”

 

 

Settembre 2019 

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