Controllo e gestione dei rischi ESG
La corretta gestione e il controllo dei rischi sono condizioni indispensabili per garantire un'affidabile e sostenibile generazione di valore, per proteggere la solidità finanziaria del Gruppo e la sua reputazione.
Il Gruppo ha attivato processi e responsabilità specifiche atti a comprendere e gestire i rischi in modo da assicurare solidità e continuità aziendale nel lungo periodo, estendendo i benefici ai suoi stakeholder.
Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2023
Un attento monitoraggio
La strategia di risk management punta a una visione completa e coerente dei rischi, considerando sia lo scenario macroeconomico sia il profilo di rischio del Gruppo, stimolando la crescita della cultura del rischio e rafforzando una trasparente e accurata rappresentazione della rischiosità di tutte le attività del Gruppo.
La valutazione dei rischi
Si è sempre più consolidata la necessità per le aziende di intercettare, unitamente ai rischi tipici, un insieme sempre più articolato di rischi legati alla mancata salvaguardia dell’ambiente, dei diritti umani, della correttezza delle prassi operative anche nelle attività dei propri clienti e lungo la filiera degli acquisti.
Per una banca come Intesa Sanpaolo, tale presidio include anche la valutazione di variabili sociali e ambientali nelle attività di finanziamento, in particolar modo quando i progetti industriali dei clienti vengono realizzati in Paesi in via di sviluppo, per i quali la normativa locale non offre adeguate clausole di salvaguardia, e in settori "sensibili", ovvero quelli per i quali le esternalità generate hanno maggiore probabilità di impatto sociale e ambientale negativo sulla collettività.
Il rafforzamento del complessivo sistema di governo dei rischi passa anche attraverso l’identificazione, la comprensione e il presidio dei cosiddetti rischi emergenti, ossia quei rischi caratterizzati da componenti poco conosciute o in rapida evoluzione, potenzialmente rilevanti nel medio termine rispetto alla posizione finanziaria e al modello di business del Gruppo, ancorché le loro ricadute non siano facilmente valutabili e non siano ancora compiutamente integrabili nei framework di gestione dei rischi più consolidati.
Clicca per dettagli sui rischi operativi gestiti dalla Banca.
L'adesione agli Equator Principles
Elemento fondamentale nella gestione dei rischi ESG della Banca è l'adesione agli Equator Principles, che risale al 2006, prima ancora che Banca Intesa e Sanpaolo IMI si unissero per dare origine a Intesa Sanpaolo. L'adesione è stata successivamente riconfermata nel 2007 dal nuovo Gruppo. Il processo di implementazione è declinato e normato dalle Regole in materia di Equator Principles, a valere per tutto il Gruppo. La normativa interna dedicata agli EP si integra nelle politiche di credito del Gruppo e viene richiamata dalle rilevanti procedure di concessione del credito al fine di intercettare, fin dall'insorgere della richiesta, tutti i finanziamenti che rientrano nel campo di applicazione degli Equator Principles.
Quadro dei principali rischi ESG che sono significativi per il loro possibile impatto sulle nostre attività aziendali e le relative azioni di mitigazione. Un approfondimento è dedicato ai rischi legati al Climate Change.
Scopri di piùL'impegno del Gruppo a rispettare gli standard EP nei finanziamenti di progetti relativi a grandi infrastrutture e impianti industriali, ad esempio impianti energetici, petrolchimici, miniere, infrastrutture nel campo dei trasporti e delle telecomunicazioni.
Codice Etico
Intesa Sanpaolo, sin dalla sua costituzione, si è dotata di un Codice Etico - riferimento regolamentare per l'integrazione di considerazioni sociali e ambientali nei processi, nelle prassi e nelle decisioni aziendali - che ha stabilito un quadro di impegni volontari verso tutti gli interlocutori, in coerenza col quale sono stati sottoscritti standard internazionali e sono state emanate policy per gli ambiti più sensibili. Il processo di controllo del Codice Etico si integra con il processo gestionale della Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria: coinvolgimento e ascolto degli stakeholder, definizione di obiettivi di miglioramento, monitoraggio tramite KPI dello stato di attuazione e, infine, rendicontazione.
Monitoraggio dell’attuazione degli impegni e degli obiettivi di miglioramento dichiarati
Sono stati predisposti strumenti di monitoraggio dell’attuazione degli impegni e degli obiettivi di miglioramento dichiarati. In coerenza con il modello prescelto, che mira a rafforzare le relazioni in ottica di individuazione di opportunità e di prevenzione di crisi di reputazione, gli esiti del processo di ascolto, improntato al rispetto di standard internazionali di eccellenza (AA1000), guidano la scelta degli ambiti sui quali concentrare il monitoraggio. Sugli aspetti più a rischio, definiti in base al processo di stakeholder engagement e altri indicatori, viene effettuato un assessment seguendo le Linee Guida ISO 26000, che costituiscono il riferimento metodologico dedicato ai temi della responsabilità sociale. Per saperne di più
Per ciò che concerne il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento, l’ampio strumentario degli standard adottati (GRI) e del Tableau de Bord degli indicatori quantitativi consentono una verifica tempo per tempo sempre più efficace. Una valutazione integrata è inoltre rivolta a verificare la consistenza dei processi, delle pratiche aziendali e della loro efficacia, rilevata anche tramite l'ascolto degli Stakeholder.
Data ultimo aggiornamento 10 maggio 2024 alle ore 17:08:23