Cultura
“Due cuori e una capanna” gli scatti di Daniele Ratti in mostra a Napoli
A cominciare proprio dal suo titolo “Due cuori e una capanna”, la mostra fotografica in esposizione alle Gallerie d’Italia di Napoli - sede espositiva di Intesa Sanpaolo - dal 12 giugno al 14 settembre 2025 offre un originale punto di vista su uno dei temi universalmente più rappresentati e romantici di sempre: le grandi storie d’amore e le loro scenografiche ambientazioni domestiche. La curatrice è Benedetta Donato, che è inoltre critica fotografica ed esperta di cultura visiva.
Realizzate tra il 2020 e il 2024 dal fotografo e architetto Daniele Ratti, le 42 opere proposte delineano nel loro insieme un inedito e coinvolgente excursus sulle architetture che in ogni epoca hanno ospitato gli intrecci sentimentali di coppie celebri e meno celebri.
Un progetto fotografico che esplora l'intreccio tra dimore e le loro storie e sentimenti
Traendo idealmente spunto dalle capanne primitive, dove l’amore trovava calore e adeguata protezione ed esse stesse fonti d’ispirazione iconografica per gli architetti di ogni tempo, la mostra offre uno sguardo sulle dimore più eleganti e sontuose, così come quelle più avanguardistiche.
Ad accogliere per primi i visitatori nelle sale delle Gallerie d'Italia, sono due scatti significativi de Le Cabanon, capanna realizzata nel 1951 in Costa Azzurra da Le Corbusier come regalo di compleanno per la moglie. Sempre con soggetto la Costa Azzurra è esposta un’altra foto relativa alla Villa E-1027, progettata dalla pioneristica designer irlandese Eileen Gray (1878-1976), quale luogo esclusivo in cui vivere la relazione con il suo compagno, l’architetto Jean Badovici.
Si prosegue con le splendide abitazioni del Mediterraneo che raccontano i legami sentimentali di personaggi illustri, fra i quali il Premio Nobel per la Letteratura José Saramago e il grande fotografo partenopeo Mimmo Jodice, già stato ospite con una mostra a lui dedicata presso le Gallerie d'Italia di Torino.
Si giunge, quindi, alle meraviglie della Sardegna, dove l’autore ha immortalato La Cupola, nido d’amore della storia fra il regista cinematografico Premio Oscar alla carriera Michelangelo Antonioni e l’attrice Monica Vitti. Realizzata nel 1971 dall’architetto Dante Bini - definita “scultura spaziale e sensoriale” - si tratta di una casa-conchiglia e un meraviglioso esempio di costruzione edificata nel più profondo rispetto e dialogo con l’ambiente naturale circostante.










© Daniele Ratti
Ciò che rende ogni opera particolarmente suggestiva, oltre che misteriosa, è la maestria con cui Daniele Ratti ha saputo restituire le atmosfere più nascoste e folgoranti di ogni abitazione. Atmosfere impalpabili fatte di scorci mai banali, di oggetti e arredi di comune memoria, soprattutto, di presenze-assenze cariche di pathos, intense relazioni e di sentimenti circolari senza tempo quali sono sempre stati e saranno quelli legati alla parola amore.
Data ultimo aggiornamento 13 giugno 2025
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