Milano, 07 marzo 2005
- Utile netto consolidato a 1.884 mln. di euro, +55,2% rispetto ai 1.214 mln. del 2003
- Utile netto consolidato per azione a 28 centesimi di euro, obiettivo indicato nel Piano d’Impresa, rispetto ai 19 centesimi di euro del 2003
- Dividendo di 10,5 centesimi di euro alle azioni ordinarie e di 11,6 centesimi di euro alle azioni di risparmio, per un totale di 729 mln. di euro
- Margine d’intermediazione a 9.726 mln. di euro, +2,2% rispetto ai 9.519 mln. del 2003
- Costi operativi a 5.830 mln. di euro, -4,2% rispetto ai 6.088 mln. del 2003
- Risultato di gestione a 3.896 mln. di euro, +13,6% rispetto ai 3.431 mln. del 2003
- Utile delle attività ordinarie a 2.693 mln., +56,8% rispetto ai 1.718 mln. del 2003
- Coefficienti patrimoniali: Tier 1 ratio all’ 8,5% rispetto al 7,8% di fine 2003
Si è riunito oggi sotto la presidenza di Giovanni Bazoli il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa che ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato relativi all’anno 2004.
I risultati evidenziano una crescita della redditività in linea con quanto previsto nel Piano d’Impresa 2003-2005: l’utile netto consolidato è salito a 1.884 milioni di euro (+55,2% rispetto ai 1.214 milioni del 2003) e l’utile per azione è aumentato a 28 centesimi di euro (dai 19 centesimi nel 2003), raggiungendo l’obiettivo di 27-31 centesimi indicato nel Piano per il 2004.
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea ordinaria degli Azionisti la distribuzione di un dividendo per azione di 10,5 centesimi di euro alle azioni ordinarie e di 11,6 centesimi di euro alle azioni di risparmio (rispetto a 4,9 centesimi e 6 centesimi, rispettivamente, del precedente esercizio), per un totale di 729 milioni di euro (rispetto ai 330 milioni del precedente esercizio).
Rapportando il dividendo unitario al prezzo medio annuo dell’azione registrato nel 2004, risulta un rendimento (dividend yield) del 3,4% per le azioni ordinarie e del 4,8% per le azioni di risparmio; considerando il prezzo dell’azione registrato lo scorso 4 marzo, risulta un dividend yield del 2,8% per le azioni ordinarie e del 3,4% per le azioni di risparmio.
Il significativo pay-out, pari al 39% dell’utile netto consolidato, non pregiudica il continuo rafforzamento dei coefficienti patrimoniali: il Tier I ratio al 31 dicembre 2004 - calcolato sulla base delle suddetta proposta - raggiunge l’8,5% rispetto al 7,8% di fine 2003.
Il Consiglio ha convocato l’Assemblea ordinaria per i giorni 13 aprile 2005 in prima convocazione e 14 aprile 2005 in seconda convocazione. Il pagamento del dividendo, se approvato dall’Assemblea, avrà luogo a partire dal giorno 21 aprile 2005 (con stacco cedole il 18 aprile).
I risultati di conto economico dell’esercizio 2004
Il conto economico consolidato del 2004 registra un margine d’intermediazione di 9.726 milioni di euro, in crescita del 2,2% rispetto ai 9.519 milioni del 2003, trainato dalla sostenuta dinamica dei ricavi derivanti dall’attività retail (Divisione Rete e banche controllate in Italia e nei Paesi del Centro-Est Europa), in aumento del 7% da 7,1 a 7,6 miliardi di euro.
In quest’ambito, il margine di interesse ammonta a 5.182 milioni di euro, con un aumento dell’ 1,5% rispetto al 2003, dovuto sia agli interessi netti, +0,5% da 4.937 a 4.962 milioni, sia ai dividendi e agli utili da partecipazioni valutate al patrimonio netto, complessivamente cresciuti del 32,5% da 166 a 220 milioni. La crescita degli interessi netti è dovuta alla dinamica dei crediti, che hanno ripreso a crescere - nonostante la decisione di ridurre strutturalmente il portafoglio crediti con i grandissimi gruppi soprattutto internazionali (diminuito di circa 5 miliardi di euro nel periodo) - trainati dall’aumento dei prestiti alle altre imprese e alle famiglie (aumentati nel complesso di circa 7 miliardi).
Le commissioni nette registrano un incremento del 3,6%, salendo a 3.447 milioni di euro da 3.326 milioni, dovuto principalmente alla crescita della componente relativa alla bancassicurazione (+65%), all’attività di intermediazione e collocamento titoli (+53%) e alle carte di pagamento (+9%). I proventi da operazioni finanziarie segnano un aumento del 2,8%, raggiungendo i 737 milioni rispetto ai 717 milioni del precedente esercizio.
I costi operativi ammontano a 5.830 milioni di euro, in calo del 4,2% rispetto ai 6.088 milioni del 2003. In quest’ambito, i costi del personale diminuiscono del 4,6%, le altre spese amministrative rimangono invariate rispetto al 2003 (pur essendo cresciute di oltre il 60% le spese pubblicitarie e dell’8% quelle per servizi informatici) e gli ammortamenti calano del 15,5%, nonostante il forte impegno negli investimenti in corso, per effetto della razionalizzazione del patrimonio immobiliare e del completamento del periodo di ammortamento di investimenti passati.
Conseguentemente, il risultato di gestione sale a 3.896 milioni di euro, in crescita del 13,6% rispetto ai 3.431 milioni del 2003, con un rilevante miglioramento del cost/income ratio, sceso al 59,9% dal 64,0% del precedente esercizio.
Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l’ammortamento del goodwill) è pari a 1.073 milioni di euro, in calo - come previsto - del 32,2% rispetto ai 1.583 milioni del 2003, con un indice di copertura delle sofferenze che ha raggiunto il 67%.
L’utile delle attività ordinarie quindi sale a 2.693 milioni di euro, in crescita del 56,8% rispetto ai 1.718 milioni del 2003.
Le componenti straordinarie evidenziano un saldo negativo pari a 61 milioni di euro, rispetto al saldo positivo di 131 milioni del precedente esercizio; mentre la variazione del fondo rischi bancari generali e del fondo di consolidamento per rischi e oneri futuri registra un utilizzo per un totale di 163 milioni, rispetto ai 26 milioni del precedente esercizio. Nel complesso, queste componenti non ricorrenti presentano pertanto un saldo positivo in calo dai 157 milioni del 2003 ai 102 milioni del 2004.
Dopo la contabilizzazione di imposte per 805 milioni di euro e l’attribuzione ai terzi della quota di pertinenza per 106 milioni, l’utile netto consolidato cresce a 1.884 milioni di euro, rispetto ai 1.214 milioni del 2003 (+55,2%). L’utile netto della Capogruppo ammonta a 1.141 milioni di euro, rispetto ai 1.359 milioni del precedente esercizio (il differente andamento dell’utile della Capogruppo rispetto al consolidato è dovuto principalmente al diverso impatto delle componenti straordinarie: la Capogruppo nel 2003 aveva beneficiato di proventi netti straordinari per 450 milioni, mentre nel 2004 registra oneri netti straordinari per 190 milioni).
I risultati di conto economico del quarto trimestre 2004
Il conto economico consolidato del quarto trimestre 2004 registra un margine d’intermediazione di 2.461 milioni di euro, in crescita del 2,8% rispetto al precedente trimestre e del 3,6% rispetto al quarto trimestre 2003.
In quest’ambito, il margine d’interesse è pari a 1.310 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il precedente trimestre e in aumento del 6,3% rispetto al quarto trimestre del 2003. Gli interessi netti ammontano a 1.252 milioni, sostanzialmente in linea con il precedente trimestre e in crescita del 3,4% rispetto al quarto trimestre del 2003. I dividendi e gli utili da partecipazioni valutate al patrimonio netto sono complessivamente pari a 58 milioni, rispetto ai 42 milioni del precedente trimestre e ai 21 milioni del quarto trimestre 2003.
Le commissioni nette sono pari a 917 milioni di euro, con un aumento dell’ 8% rispetto al precedente trimestre - trainato dalle commissioni derivanti dall’attività di intermediazione e collocamento (+120%), dai servizi esattoriali (+40%) e dalle carte di pagamento (+11%) - e con una crescita del 3% rispetto al quarto trimestre 2003, determinata dalla sostenuta dinamica dell’attività di bancassicurazione (+128%) e di intermediazione e collocamento (+90%). I proventi da operazioni finanziarie ammontano a 148 milioni, in flessione rispetto ai 160 milioni del precedente trimestre e in crescita rispetto ai 136 milioni del quarto trimestre 2003.
I costi operativi ammontano a 1.530 milioni di euro, con un aumento del 9,8% rispetto al precedente trimestre, dovuto al consueto picco stagionale che le spese diverse da quelle per il personale registrano nell’ultimo trimestre dell’esercizio e che nel 2004 si è concentrato nelle spese pubblicitarie e informatiche, cresciute complessivamente del 30%. Rispetto al quarto trimestre 2003, si rileva invece un calo del 3,9%, determinato dalla riduzione dei costi del personale e degli ammortamenti.
Conseguentemente, il risultato di gestione ammonta a 931 milioni di euro, in flessione del 7% rispetto al precedente trimestre e in crescita del 18,9% rispetto al quarto trimestre del 2003.
Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l’ammortamento del goodwill) è pari a 337 milioni di euro, a fronte dei 174 milioni del precedente trimestre e dei 672 milioni del quarto trimestre 2003 (in cui erano stati contabilizzati stanziamenti a fronte dell’esposizione verso Parmalat per 288 milioni e della svalutazione dell’interessenza in BCP per 152 milioni).
L’utile delle attività ordinarie ammonta a 561 milioni di euro, rispetto ai 794 milioni del precedente trimestre e dei 75 milioni del quarto trimestre 2003.
Le componenti straordinarie evidenziano un saldo positivo di 9 milioni di euro, rispetto al saldo negativo di 61 milioni del precedente trimestre e a quello positivo di 53 milioni del quarto trimestre 2003.
Dopo la contabilizzazione di imposte per 124 milioni di euro, l’utilizzo del fondo rischi bancari generali e del fondo di consolidamento per rischi e oneri futuri per complessivi 142 milioni e l’attribuzione ai terzi della quota di pertinenza per 45 milioni, l’utile netto consolidato ammonta a 543 milioni di euro, rispetto ai 465 milioni del precedente trimestre e ai 176 milioni del quarto trimestre 2003.
Lo stato patrimoniale al 31 dicembre 2004
Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 31 dicembre 2004 i crediti verso la clientela ammontano a 158 miliardi di euro, in crescita del 2% rispetto al 31 dicembre 2003, nonostante la riduzione operata nell’esposizione verso la clientela Large Corporate (soprattutto internazionale senza rapporti con l’Italia) per circa 5 miliardi e la securitisation di circa 1,5 miliardi di euro di crediti originati da contratti di leasing perfezionata all’inizio del 2004. I crediti in sofferenza al netto delle rettifiche di valore sono scesi a 4,2 miliardi di euro, in flessione del 7,8% rispetto al 31 dicembre 2003, con un’incidenza sui crediti complessivi pari al 2,7% e un grado di copertura del 67%, valore indicato nel Piano d’Impresa come obiettivo per il 2005.
La massa amministrata per conto della clientela risulta pari a 473 miliardi di euro, in crescita del 3% rispetto al 31 dicembre 2003. In quest’ambito, la raccolta diretta ammonta a 180 miliardi, in aumento del 4,9%, e il risparmio gestito a 118 miliardi, in flessione del 3,3%. Al deflusso registrato dai fondi comuni (circa 8 miliardi di euro per la rete distributiva del Gruppo), concentrato nel comparto monetario e obbligazionario a breve termine, si contrappone l’afflusso di entità largamente superiore segnato complessivamente dalle obbligazioni strutturate (circa 7 miliardi di euro) e dalle polizze vita (circa 6 miliardi di euro).
I coefficienti patrimoniali al 31 dicembre 2004 risultano pari al 7,6% per il Core Tier 1 ratio (rispetto al 6,9% del 31 dicembre 2003), all’ 8,5% per il Tier 1 ratio (rispetto al 7,8%) e all’ 11,6% per il coefficiente patrimoniale totale (rispetto all’ 11,7%).
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Al 31 dicembre 2004, la struttura operativa del Gruppo Intesa si articola in 3.698 sportelli bancari - di cui 3.080 in Italia e 618 all’estero - con 56.958 dipendenti, 2.505 persone in meno rispetto al 31 dicembre 2003.
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I risultati per area di Business
La Divisione Rete (che segue famiglie, clientela premium e private, Piccole e Medie Imprese, ossia aziende con fatturato fino a 50 milioni di euro, Enti Religiosi e No Profit e include le società prodotto operanti nelle attività di wealth management, credito industriale e leasing) registra una sostenuta dinamica della redditività, dovuta alla crescita dei ricavi e alla riduzione dei costi. Il margine d’intermediazione aumenta del 5,2% dai 5.039 milioni di euro del 2003 ai 5.302 milioni del 2004, pari al 55% del margine d’intermediazione consolidato di Gruppo (53% nel 2003). I costi operativi scendono del 5%, da 3.421 a 3.250 milioni, portando a un risultato di gestione in crescita del 26,8%, da 1.618 a 2.052 milioni, e a un cost/income ratio in calo dal 68% al 61%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette cala del 4,7%, da 426 a 406 milioni. Conseguentemente, l’utile delle attività ordinarie aumenta del 38,1%, da 1.192 a 1.646 milioni, e - dopo proventi netti straordinari che passano da 13 a 14 milioni - l’utile ante imposte cresce del 37,8%, da 1.205 a 1.660 milioni.
La Divisione Corporate (che segue Mid Corporate, Large Corporate, istituzioni finanziarie, Pubblica Amministrazione e include le società prodotto operanti nelle attività di capital market, factoring e servizi esattoriali nonché la rete internazionale costituita da filiali, uffici di rappresentanza e controllate specializzate nel corporate banking) evidenzia un miglioramento della redditività dovuto alla riduzione dei costi e degli accantonamenti. Il margine d’intermediazione cala del 7,7% da 1.963 a 1.811 milioni di euro, pari al 19% del margine d’intermediazione consolidato di Gruppo (21% nel 2003), soprattutto a seguito della programmata riduzione dei crediti alla clientela Large Corporate. Con costi operativi in calo del 4,6% da 843 a 804 milioni, il risultato di gestione diminuisce del 10,1%, da 1.120 a 1.007 milioni, e il cost/income ratio sale dal 43% al 44%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette si dimezza, da 406 a 202 milioni, e pertanto l’utile delle attività ordinarie cresce del 12,7%, da 714 a 805 milioni. Dopo un saldo delle componenti straordinarie che passa da proventi netti per 54 milioni a oneri netti per 14 milioni, l’utile ante imposte aumenta del 3% da 768 a 791 milioni.
La Divisione Banche Italia (che comprende le banche controllate a forte radicamento locale) registra una significativa crescita della redditività dovuta al brillante andamento dei ricavi. Il margine d’intermediazione aumenta del 7% da 1.363 a 1.459 milioni di euro, pari al 15% del margine d’intermediazione consolidato di Gruppo (14% nel 2003). Con costi operativi che salgono dell’ 1,3% da 781 a 791 milioni, il risultato di gestione segna un incremento del 14,8%, da 582 a 668 milioni, e il cost/income ratio cala dal 57% al 54%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette si riduce del 33%, da 203 a 136 milioni, e quindi l’utile delle attività ordinarie sale del 40,4%, da 379 a 532 milioni. Dopo proventi netti straordinari in calo da 17 a 12 milioni, l’utile ante imposte cresce del 37,4% da 396 a 544 milioni.
La Divisione Banche Estero (che comprende le banche controllate all’estero che svolgono attività di retail e commercial banking) evidenzia un notevole miglioramento della redditività, dovuto alla sostenuta dinamica dei ricavi delle controllate nel Centro-Est Europa e al venir meno degli oneri connessi alla dismissione di partecipazioni non strategiche. Il margine d’intermediazione aumenta del 9,8% da 930 a 1.021 milioni di euro, pari all’ 11% del margine d’intermediazione consolidato di Gruppo (10% nel 2003). I costi operativi si mantengono sostanzialmente invariati, passando da 599 a 603 milioni; quindi il risultato di gestione cresce del 26,3%, da 331 a 418 milioni, e il cost/income ratio scende dal 64% al 59%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette diminuisce del 7,5% da 133 a 123 milioni; conseguentemente, l’utile delle attività ordinarie aumenta del 49% da 198 a 295 milioni. Dopo un saldo delle componenti straordinarie che passa da oneri netti per 207 milioni a proventi netti per 5 milioni, il risultato ante imposte passa da un saldo negativo di 9 milioni a un utile di 300 milioni.
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Il 2004 rappresenta per Banca Intesa il completamento del secondo anno del Piano d’Impresa 2003-2005, volto alla ristrutturazione e al rilancio del Gruppo, con il raggiungimento dei principali obiettivi riguardanti la riduzione del profilo di rischio, il miglioramento della qualità dell’attivo, il rafforzamento del livello di patrimonializzazione e l’incremento della redditività.
Nel 2004 sono stati realizzati numerosi progetti finalizzati alla crescita in cinque principali aree d’intervento:
1. formazione: nel 2004 sono state erogate oltre 335 mila giornate/uomo di formazione, che sommate alle 255 mila del 2003 portano al 75% la percentuale di realizzazione delle 800 mila previste nel triennio dal Piano d’Impresa; in quest’ambito rientra il Progetto “Arcobaleno” di formazione alla vendita, che ha coinvolto oltre 20.000 persone;
2. nuovi prodotti, ad esempio:
2.1 Conto Intesa, il conto corrente per le famiglie, con oltre 300.000 conti correnti aperti in 12 mesi;
2.2 Conto Intesa Personal, il conto corrente rivolto a chi desidera soluzioni personalizzate lanciato a giugno, con oltre 40.000 conti aperti in sei mesi;
2.3 Conto Intesa Business, il conto corrente dedicato a liberi professionisti, commercianti e artigiani, che con la campagna pubblicitaria lanciata a metà settembre ha raggiunto le 30.000 aperture;
2.4 Carta Intesa, la carta di debito con autorizzazione on line, con oltre 750.000 carte vendute nell’anno;
2.5 PrestIntesa, il prestito personale fino a 30.000 euro erogabile in 48 ore, che con circa 1,5 miliardi di euro erogati nel periodo ha più che raddoppiato l’ammontare di prestiti personali erogati nel 2003;
2.6 le polizze Intesa Vita (Intesa Segnopiù, Intesa StrategiaPiù, Intesa4x4, IntesaObiettivo 24, IntesaProtezione Attiva, IntesaSempre), che nell’anno hanno registrato nuovi premi per 5,6 miliardi, in crescita del 55% rispetto al 2003;
3. supporto ai progetti di crescita e di rilancio della competitività delle imprese, con il lancio - nel terzo trimestre del 2004 - di IntesaNova, l’iniziativa dedicata alle imprese che investono in innovazione tecnologica e sviluppata in collaborazione con alcune tra le più prestigiose università e istituzioni di ricerca italiane. Banca Intesa - ferma restando la valutazione del merito creditizio - finanzia con crediti a medio termine (3-5 anni), senza garanzie reali e a condizioni più favorevoli, i progetti innovativi predisposti dalle imprese entro due settimane dalla validazione da parte dei partner universitari dell’iniziativa. Nelle prossime settimane sarà poi disponibile Intesa Export, iniziativa dedicata alle imprese a forte vocazione esportatrice, sviluppata in collaborazione con SACE. Banca Intesa erogherà crediti della durata massima di 5 anni, senza garanzie reali e a condizioni molto competitive, garantiti da SACE al 70% e oggetto di successiva cartolarizzazione, con i relativi titoli emessi sul mercato anch’essi assicurati da SACE;
4. private banking, con la costituzione - nel terzo trimestre - di Intesa Private Banking, banca specializzata nel servizio alla clientela private e integrata nella Divisione Rete al fine di cogliere pienamente le sinergie commerciali con la struttura dedicata ai rapporti con le imprese e le sinergie operative con la rete di filiali. Questo modello organizzativo si distingue per le caratteristiche di flessibilità nei rapporti con la clientela, che può avvalersi della banca specializzata (con 60 centri private e 375 private bankers), delle 2.000 filiali della Divisione Rete e dei canali on-line del Gruppo Intesa. Intesa Private Banking offre, oltre a una gamma completa di prodotti e servizi finanziari del Gruppo e di società esterne di elevato standing, strumenti di pianificazione finanziaria all’avanguardia in Italia e servizi di consulenza legale, fiscale, fiduciaria, societaria, immobiliare e di art advisory;
5. nuovo modello di filiale: il modello di servizio e di accoglienza della filiale è stato profondamente rivisitato, con già oltre 120 filiali completamente rinnovate - secondo un design e una disposizione degli spazi che semplifica l’accesso dei clienti sia all’attività di sportello sia all’area consulenza, potenziata e specializzata per segmento di clientela - e con altre 150 ristrutturate per renderle coerenti con il nuovo modello.
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In merito alle prospettive per l’esercizio in corso, si confermano gli obiettivi di ulteriore significativo miglioramento dell’utile netto indicati nel Piano d’Impresa 2003-2005 e assunti come base di riferimento del piano d’Impresa 2005-2007 che verrà presentato al mercato all’inizio di giugno, dopo aver presentato all’inizio di maggio i primi conti del 2005 secondo la nuova metodologia IAS.
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Allo scopo di consentire una più completa informativa sui risultati conseguiti nell’esercizio 2004, si allegano i prospetti relativi al conto economico e ai dati patrimoniali consolidati e individuali (riclassificati in forma sintetica) nonché ai flussi finanziari consolidati e individuali inclusi nella Relazione approvata dal Consiglio di Amministrazione. Si precisa che la società di revisione incaricata di certificare la relazione di bilancio non ha ancora completato il proprio esame.
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>> Schemi di Bilancio al 31 dicembre 2004
Data ultimo aggiornamento 7 marzo 2005 alle ore 00:00