INTESA SANPAOLO SUPERA LO STRESS TEST EUROPEO
Torino, Milano, 23 luglio 2010
• Intesa Sanpaolo ha partecipato allo stress test europeo 2010 coordinato dal Comitato europeo dei supervisori bancari (Committee of European Banking Supervisors, CEBS), con la collaborazione della Banca centrale europea (BCE) e sotto la supervisione della Banca d’Italia.
• Intesa Sanpaolo riconosce e prende atto dei risultati dello stress test europeo.
• Questo stress test integra le procedure di gestione e controllo dei rischi e le prove di stress condotte periodicamente da Intesa Sanpaolo nell’ambito delle disposizioni regolamentari contenute nel secondo pilastro di Basilea 2, nella Direttiva CRD1 e nella disciplina prudenziale
nazionale della Banca d’Italia.
• L’esercizio è stato condotto adottando gli scenari, la metodologia e le ipotesi fornite dal CEBS (si veda il rapporto contenente i risultati aggregati pubblicato sul sito del CEBS2). Qualora si verificasse lo shock ipotizzato nello scenario avverso, il Tier 1 ratio stimato (su base consolidata) sarebbe pari all’ 8,8 per cento nel 2011, rispetto all’ 8,3 per cento di fine 2009. Lo scenario aggiuntivo riguardante il rischio sovrano avrebbe un ulteriore impatto di 0,6 punti percentuali sul Tier 1 ratio stimato, portandolo all’ 8,2 per cento alla fine del 2011, rispetto al minimo regolamentare del 4 per cento.
• I risultati dello stress test determinano un buffer di 8.500 milioni di euro di capitale Tier 1 rispetto alla soglia del 6 per cento concordata esclusivamente per le finalità di questo esercizio. Tale soglia non deve in alcun modo essere interpretata come un minimo regolamentare (il minimo regolamentare per il Tier 1 ratio è fissato al 4 per cento), né come livello target di capitale che riflette il profilo di rischio della banca, determinato come risultato del processo di controllo prudenziale nell’ambito del secondo pilastro della CRD.
• Intesa Sanpaolo ha discusso in modo rigoroso i risultati dell’esercizio di stress con la Banca d’Italia.
• Giacché lo stress test è stato condotto sulla base di un numero di ipotesi semplificatrici (tra cui l’invarianza delle poste di bilancio), l’informazione relativa allo scenario benchmark è pubblicata solo per fini comparativi e non deve in alcun modo essere utilizzata per scopi di previsione.
• Nell’interpretazione dei risultati dell’esercizio, è fondamentale differenziare i risultati ottenuti sotto i diversi scenari, che sono stati sviluppati esclusivamente per le finalità dell’esercizio europeo. I risultati dello scenario avverso non devono essere considerati come rappresentativi
della situazione attuale o come possibili fabbisogni di capitale. Uno stress test non fornisce previsioni dei risultati attesi, poiché gli scenari avversi sono disegnati come scenari "what-if" che includono eventi plausibili ma estremi, dunque con una bassa probabilità di realizzazione.
L’impatto degli scenari di stress può dare origine a esiti differenti a seconda delle specifiche caratteristiche di ciascuna istituzione.
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1 Direttiva EC/2006/48 – Capital Requirements Directive (CRD)
2 http://stress-test.c-ebs.org/results.htm
• Informazioni di background
L’obiettivo dello stress test europeo 2010, condotto su mandato del Consiglio europeo dei Ministri delle finanze (Ecofin) e coordinato dal CEBS in collaborazione con la BCE, le autorità di supervisione nazionali e la Commissione europea, è quello di valutare la resilienza complessiva
del settore bancario europeo e la capacità delle banche di assorbire ulteriori possibili shock ai rischi di credito e di mercato, incluso il rischio sovrano.
L’esercizio è stato condotto su base individuale su un campione di 91 banche dell’Unione europea facenti parte di 20 stati membri, rappresentativo di almeno il 50 per cento del settore bancario nazionale, in termini di totale attivo consolidato, in ciascuno dei 27 stati membri, e utilizzando scenari macroeconomici (di base e avverso) per il 2010 e il 2011 sviluppati in stretta collaborazione con la BCE e la Commissione europea.
Ulteriori informazioni sugli scenari, la metodologia, i risultati aggregati e individuali sono disponibili sul sito del CEBS3 e su quello della Banca d’Italia4.
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3 http://stress-test.c-ebs.org/results.htm
4 http://www.bancaditalia.it/vigilanza/stress_test
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Schema per la pubblicazione dei risultati dello stress test europeo |
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Gruppo bancario: INTESA SANPAOLO | ||
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Situazione effettiva | ||
Al 31 dicembre 2009 | milioni di euro |
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Patrimonio di base (Tier 1) | 30.205 |
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Patrimonio di vigilanza |
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42.754 |
Attività ponderate per il rischio | 361.750 |
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Risultato economico prima degli accantonamenti (dedotti i costi operativi) | 8.021 |
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Accantonamenti e rettifiche a fronte di perdite sulle attività finanziarie nel portafoglio creditizio (banking book) | -3.941 |
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Tasso di perdita annuo sulle esposizioni verso imprese non finanziarie (%)1 | 1,05% |
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Tasso di perdita annuo sulle esposizioni al dettaglio (%)1 | 0,97% |
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Coefficiente relativo al patrimonio di base (Tier 1 ratio) (%) | 8,3% |
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Risultati degli stress test nei diversi scenari | ||
Gli stress test sono stati condotti adottando una serie di ipotesi semplificatrici comuni (ad esempio, invarianza delle poste di bilancio e trattamento uniforme delle esposizioni verso cartolarizzazioni). Pertanto, le informazioni relative allo scenario di riferimento (benchmark) sono fornite esclusivamente a fini comparativi. Né lo scenario di riferimento né quello avverso devono in alcun modo essere interpretati come una previsione. |
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Scenario di riferimento (benchmark) al 31 dicembre 20112 | milioni di euro |
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Patrimonio di base (Tier 1) post scenario di riferimento | 33.934 |
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Patrimonio di vigilanza post scenario di riferimento | 43.550 |
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Attività ponderate per il rischio post scenario di riferimento | 345.167 |
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Coefficiente relativo al patrimonio di base (Tier 1 ratio) post scenario di riferimento (%) | 9,8% |
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Scenario avverso al 31 dicembre 20112 | milioni di euro |
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Patrimonio di base (Tier 1) post scenario avverso | 33.326 |
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Patrimonio di vigilanza post scenario avverso | 42.782 |
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Attività ponderate per il rischio post scenario avverso | 377.451 |
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Risultato economico cumulato su due anni prima degli accantonamenti (dedotti i costi operativi) post scenario avverso2 | 17.782 |
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Accantonamenti e rettifiche a fronte di perdite sulle attività finanziarie nel portafoglio creditizio (banking book) cumulati su due anni post scenario avverso2 | -10.865 |
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Perdite sul portafoglio di negoziazione (trading book) cumulate su due anni post scenario avverso2 | -586 |
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Tasso di perdita cumulato su due anni sulle esposizioni verso imprese non finanziarie post scenario avverso (%)1, 2 | 2,81% |
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Tasso di perdita cumulato su due anni sulle esposizioni al dettaglio post scenario avverso (%)1, 2 | 2,34% |
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Coefficiente relativo al patrimonio di base (Tier 1 ratio) post scenario avverso (%) | 8,8% |
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Scenario avverso con aumento del rischio sovrano al 31 dicembre 2011 | milioni di euro |
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Accantonamenti e rettifiche aggiuntive sul portafoglio creditizio (banking book) post aumento del rischio sovrano2 | -928 |
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Perdite aggiuntive sulle esposizioni verso debitori sovrani nel portafoglio di negoziazione (trading book) post aumento del rischio sovrano2 | -1.915 |
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Tasso di perdita cumulato su due anni sulle esposizioni verso imprese non finanziarie post scenario avverso e aumento del rischio sovrano (%)1, 2, 3 | 3,09% |
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Tasso di perdita cumulato su due anni sulle esposizioni al dettaglio post scenario avverso e aumento del rischio sovrano (%)1, 2, 3 | 2,56% |
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Coefficiente relativo al patrimonio di base (Tier 1 ratio) post scenario avverso e aumento del rischio sovrano (%) | 8,2% |
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Capitale aggiuntivo necessario per raggiungere un coefficiente relativo al patrimonio di base (Tier 1 ratio) del 6% alla fine del 2011 post scenario avverso e aumento del rischio sovrano | - |
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1. Accantonamenti e rettifiche in % delle esposizioni verso imprese e al dettaglio nei portafogli contabili crediti (loans and receivables), attività detenute fino a scadenza (HTM, Held To Maturity), attività disponibili per la vendita (AFS, Available For Sale). | ||
2. Cumulato per il 2010 e il 2011. | ||
3. Sulla base delle perdite stimate nello scenario avverso con aumento del rischio sovrano. |
Esposizioni verso debitori sovrani (amministrazioni pubbliche) | |||
Esposizioni del gruppo bancario su base consolidata | |||
Ammontari in milioni di euro | |||
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Gruppo bancario | INTESA SANPAOLO |
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Data di riferimento | 31 marzo 2010 |
Esposizione lorda | di cui Portafoglio creditizio (banking book) |
di cui: Portafoglio di negoziazione (trading book) |
Esposizione netta | |
Austria | 57 | 6 | 51 | 50 |
Belgio | 74 | 34 | 40 | 40 |
Bulgaria | ||||
Cipro | ||||
Repubblica Ceca | ||||
Danimarca | ||||
Estonia | ||||
Finlandia | ||||
Francia | 434 | 45 | 389 | 434 |
Germania | 529 | 335 | 194 | 380 |
Grecia | 828 | 536 | 292 | 828 |
Ungheria | 718 | 596 | 122 | 703 |
Islanda | ||||
Irlanda | 156 | 156 | 0 | 156 |
Italia | 63,681 | 41,121 | 22,560 | 63,543 |
Lettonia | ||||
Liechtenstein | ||||
Lituania | ||||
Lussemburgo | 44 | 44 | 0 | 44 |
Malta | ||||
Paesi Bassi | 3 | 3 | 0 | 3 |
Norvegia | ||||
Polonia | ||||
Portogallo | 25 | 25 | 0 | 25 |
Romania | ||||
Slovacchia | 3,038 | 2,956 | 82 | 3,038 |
Slovenia | 177 | 177 | 0 | 177 |
Spagna | 556 | 546 | 10 | 556 |
Svezia | ||||
Regno Unito | 1,080 | 0 | 1,080 | 1,069 |
Data ultimo aggiornamento 23 luglio 2010 alle ore 18:04