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INTESA SANPAOLO: INTERESSAMENTO DELLA BCE IN MERITO AI NON PERFORMING LOANS DELLE BANCHE EUROPEE

Torino, Milano, 18 gennaio 2016 - Intesa Sanpaolo, su richiesta della Consob, comunica le seguenti informazioni, in relazione alle recenti notizie di stampa concernenti l’interessamento da parte della BCE in merito agli alti livelli di Non Performing Loans detenuti dagli istituti di credito europei e, in particolare, dalle banche italiane:

-    Intesa Sanpaolo non ha ricevuto, sino ad ora, alcuna comunicazione specifica da parte della BCE in proposito;

-    al 30 settembre 2015, i crediti in sofferenza lordi del Gruppo Intesa Sanpaolo si attestano a 38.968 milioni di euro e le relative rettifiche di valore ammontano a 24.484 milioni, con un grado di copertura specifico pari al 62,8%. Conseguentemente, le sofferenze nette sono pari a 14.484 milioni di euro, con un’incidenza sui crediti complessivi pari al 4,2%. Considerando - oltre alle rettifiche specifiche - anche il valore delle garanzie reali relative alle sofferenze (pari a circa 30 miliardi di euro), il grado di copertura complessivo delle stesse è pari al 140%;

-    anche con riferimento ai crediti deteriorati totali del Gruppo, considerando - oltre alle rettifiche specifiche - il valore delle garanzie reali, il grado di copertura complessivo degli stessi è pari al 140%;

-    per Intesa Sanpaolo, a fronte di un requisito patrimoniale SREP pari a 9,5% in termini di Common Equity Tier 1 ratio a partire dal 1° gennaio 2016,  i coefficienti patrimoniali a livello consolidato al 30 settembre 2015 - tenendo conto di 1,5 miliardi di euro di dividendi maturati nei primi nove mesi dell’anno - risultano pari a:
•    13,4% per il Common Equity Tier 1 ratio (1) e
•    17,3% per il coefficiente patrimoniale totale (1),
    calcolati applicando i criteri transitori in vigore per il 2015, e
•    13,4% per il Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime (2) e
•    16,7% per il coefficiente patrimoniale totale pro-forma a regime (2);

-    il leverage ratio di Intesa Sanpaolo al 30 settembre 2015 su base consolidata risulta pari a:
•    6,9% calcolato applicando i criteri transitori in vigore per il 2015, e
•    6,5% a regime.
 
 
 ___________

(1) Includendo l’utile netto dei primi nove mesi 2015 dopo la deduzione dei dividendi maturati.
(2) Stimato applicando ai dati di bilancio del 30 settembre 2015 i parametri indicati a regime, considerando l’assorbimento totale delle imposte differite attive (DTA) relative all’affrancamento del goodwill, l’atteso assorbimento delle DTA relative alle perdite pregresse, l’annunciata distribuzione di riserve da parte di compagnie di assicurazione e il Danish compromise (per cui gli investimenti assicurativi vengono trattati come attivi ponderati per il rischio anziché dedotti dal capitale, con un beneficio di 6 centesimi di punto per il Common Equity Tier 1 ratio e nullo per il coefficiente patrimoniale totale).

 

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