INTESA SANPAOLO: RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2023
I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2023 CONFERMANO LA CAPACITÀ DI INTESA SANPAOLO DI GENERARE UNA REDDITIVITÀ SOSTENIBILE ANCHE IN CONTESTI COMPLESSI GRAZIE AL MODELLO DI BUSINESS BEN DIVERSIFICATO E RESILIENTE, CON UN UTILE NETTO PARI A QUASI € 2 MLD TRAINATO DAGLI INTERESSI NETTI.
IL SOLIDO ANDAMENTO ECONOMICO E PATRIMONIALE DEL TRIMESTRE SI È TRADOTTO IN UNA SIGNIFICATIVA CREAZIONE DI VALORE PER TUTTI GLI STAKEHOLDER, FONDATA ANCHE SUL FORTE IMPEGNO ESG DEL GRUPPO: IN PARTICOLARE, € 1,4 MLD DI DIVIDENDI MATURATI, € 1,4 MLD DI IMPOSTE GENERATE (IN AUMENTO DI CIRCA € 300 MLN VS 1° TRIM. 2022, DERIVANTE DALLA CRESCITA DEGLI INTERESSI NETTI), ESPANSIONE DEL PROGRAMMA CIBO E RIPARO PER LE PERSONE IN DIFFICOLTÀ (CIRCA 24,3 MLN DI INTERVENTI NEL 2022 - 1° TRIM. 2023), RAFFORZAMENTO DELLE INIZIATIVE PER CONTRASTARE LE DISUGUAGLIANZE E FAVORIRE L’INCLUSIONE FINANZIARIA, SOCIALE, EDUCATIVA E CULTURALE (€ 10,5 MLD DI CREDITO SOCIALE E RIGENERAZIONE URBANA NEL 2022 - 1° TRIM. 2023).
INTESA SANPAOLO È UN ACCELERATORE DELLA CRESCITA DELL’ECONOMIA REALE IN ITALIA: CIRCA € 10 MLD DI NUOVO CREDITO A MEDIO-LUNGO TERMINE A FAMIGLIE E IMPRESE DEL PAESE NEL 1° TRIM. 2023; CIRCA 900 AZIENDE RIPORTATE IN BONIS NEL 1° TRIM. 2023 E OLTRE 138.000 DAL 2014, PRESERVANDO RISPETTIVAMENTE CIRCA 4.500 E 691.000 POSTI DI LAVORO.
L’ATTUAZIONE DEL PIANO DI IMPRESA 2022-2025 PROCEDE A PIENO RITMO E LE PRINCIPALI INIZIATIVE INDUSTRIALI SONO BEN AVVIATE. LA FORMULA DEL PIANO È CONFERMATA, CON UNA PROSPETTIVA DI CHIARO E FORTE RIALZO PER L’OBIETTIVO DI 6,5 MILIARDI DI EURO DI UTILE NETTO NEL 2025 DERIVANTE DALL’AUMENTO DEI TASSI DI INTERESSE.
INTESA SANPAOLO È PIENAMENTE IN GRADO DI CONTINUARE A OPERARE CON SUCCESSO IN FUTURO, POTENDO CONTARE SUI PUNTI DI FORZA CHE CONTRADDISTINGUONO IL GRUPPO, IN PARTICOLARE LA REDDITIVITÀ RESILIENTE, LA SOLIDA PATRIMONIALIZZAZIONE, LO STATUS DI BANCA A “ZERO NPL” E L’ELEVATA FLESSIBILITÀ NELLA GESTIONE DEI COSTI OPERATIVI.
ELEVATA PATRIMONIALIZZAZIONE, LARGAMENTE SUPERIORE AI REQUISITI NORMATIVI: COMMON EQUITY TIER 1 RATIO A REGIME AL 13,7% DEDUCENDO DAL CAPITALE I DIVIDENDI MATURATI NEL 1° TRIM. 2023, SENZA CONSIDERARE CIRCA 125 CENTESIMI DI PUNTO DI BENEFICIO DERIVANTE DALL’ASSORBIMENTO DELLE IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE (DTA), DI CUI CIRCA 30 NELL’ORIZZONTE 2° TRIM. 2023 - 2025.
CRESCITA DEL 58% VS 1° TRIM. 2022 DEL RISULTATO CORRENTE LORDO E DEL 22% DEL RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA, CON PROVENTI OPERATIVI NETTI IN AUMENTO DELL’ 11,9% E COSTI OPERATIVI IN LIEVE CRESCITA (+0,5%).
QUALITÀ DEL CREDITO:
- CREDITI DETERIORATI IN CALO DEL 2,1% VS FINE 2022 AL NETTO DELLE RETTIFICHE DI VALORE E IN AUMENTO DELL’ 1,2% AL LORDO;
- INCIDENZA DEI CREDITI DETERIORATI SUI CREDITI COMPLESSIVI PARI ALL’ 1,2% AL NETTO DELLE RETTIFICHE E AL 2,4% AL LORDO, RISPETTIVAMENTE ALL’ 1% E AL 2% SECONDO LA METODOLOGIA EBA;
- COSTO DEL RISCHIO NEL 1° TRIM. 2023 ANNUALIZZATO A 17 CENTESIMI DI PUNTO.
ULTERIORE RIDUZIONE DELL’ESPOSIZIONE VERSO LA RUSSIA, DIMINUITA DI CIRCA IL 70% DAL GIUGNO 2022 E SCESA ALLO 0,2% DEI CREDITI A CLIENTELA COMPLESSIVI DEL GRUPPO.
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(°) Deducendo dal capitale anche le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1; era già stato dedotto nei coefficienti patrimoniali degli ultimi tre trimestri del 2022 l’importo complessivo di € 3,4 mld di buyback - equivalente al dividendo sospeso per il 2019 - approvato dall’Assemblea e autorizzato dalla BCE, di cui € 1,7 mld iniziali eseguiti dal 4 luglio 2022 all’11 ottobre 2022 e € 1,7 mld rimanenti eseguiti dal 13 febbraio 2023 al 4 aprile 2023.
(°°) Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime stimato pari al 15% considerando l’assorbimento totale delle imposte differite attive (DTA) relative all’affrancamento del goodwill e alle rettifiche su crediti, nonché alla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 e al contributo pubblico cash di 1.285 milioni di euro - esente da imposte - a copertura degli oneri di integrazione e razionalizzazione connessi all’acquisizione dell’Insieme Aggregato di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, l’atteso assorbimento delle DTA relative alle perdite pregresse e delle DTA relative all’acquisizione di UBI Banca e all’accordo sindacale di novembre 2021 e la prevista distribuzione a valere sull’utile assicurativo del primo trimestre 2023.
DATI DI SINTESI: |
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PROVENTI OPERATIVI NETTI: |
1° TRIM. 2023
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+6,9% +11,9% |
A € 6.057 MLN DA € 5.667 MLN DEL 4° TRIM. 2022 DA € 5.411 MLN DEL 1° TRIM. 2022 |
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COSTI OPERATIVI: |
1° TRIM. 2023
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-19% +0,5% |
A € 2.536 MLN DA € 3.130 MLN DEL 4° TRIM. 2022 DA € 2.524 MLN DEL 1° TRIM. 2022 |
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RISULTATO GESTIONE OPERATIVA: |
1° TRIM. 2023
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+38,8% +22% |
A € 3.521 MLN DA € 2.537 MLN DEL 4° TRIM. 2022 DA € 2.887 MLN DEL 1° TRIM. 2022 |
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RISULTATO CORRENTE LORDO: |
1° TRIM. 2023
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€ 3.363 MLN
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DA € 1.293 MLN DEL 4° TRIM. 2022 DA € 2.129 MLN DEL 1° TRIM. 2022 |
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RISULTATO NETTO: |
1° TRIM. 2023
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€ 1.956 MLN
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DA € 1.076 MLN DEL 4° TRIM. 2022 DA € 1.043 MLN DEL 1° TRIM. 2022 |
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COEFFICIENTI PATRIMONIALI: |
COMMON EQUITY TIER 1 RATIO POST DIVIDENDI MATURATI NEL 1° TRIM. 2023 (°): 13,7% A REGIME (°°) |
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(°) Deducendo dal capitale anche le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1; era già stato dedotto nei coefficienti patrimoniali degli ultimi tre trimestri del 2022 l’importo complessivo di € 3,4 mld di buyback - equivalente al dividendo sospeso per il 2019 - approvato dall’Assemblea e autorizzato dalla BCE, di cui € 1,7 mld iniziali eseguiti dal 4 luglio 2022 all’11 ottobre 2022 e € 1,7 mld rimanenti eseguiti dal 13 febbraio 2023 al 4 aprile 2023.
(°°) Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime stimato pari al 15% considerando l’assorbimento totale delle imposte differite attive (DTA) relative all’affrancamento del goodwill e alle rettifiche su crediti, nonché alla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 e al contributo pubblico cash di 1.285 milioni di euro - esente da imposte - a copertura degli oneri di integrazione e razionalizzazione connessi all’acquisizione dell’Insieme Aggregato di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, l’atteso assorbimento delle DTA relative alle perdite pregresse e delle DTA relative all’acquisizione di UBI Banca e all’accordo sindacale di novembre 2021 e la prevista distribuzione a valere sull’utile assicurativo del primo trimestre 2023.
Torino, Milano, 5 maggio 2023 – Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo in data odierna ha approvato il resoconto intermedio consolidato al 31 marzo 2023 (*) (**).
I risultati del primo trimestre 2023 confermano la capacità del Gruppo Intesa Sanpaolo di generare una redditività sostenibile anche in contesti complessi grazie al modello di business ben diversificato e resiliente, con un utile netto trainato dagli interessi netti che ha raggiunto quasi 2 miliardi di euro.
Il solido andamento economico e patrimoniale del trimestre si è tradotto in una significativa creazione di valore per tutti gli stakeholder, fondata anche sul forte impegno ESG del Gruppo: in particolare, 1,4 miliardi di euro di dividendi maturati, 1,4 miliardi di euro di imposte (°) generate e aumentate di circa 300 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022 (°°) per effetto della crescita degli interessi netti che ha trainato l’aumento di circa 900 milioni di euro dell’utile netto, espansione del programma cibo e riparo per le persone in difficoltà (circa 24,3 milioni di interventi tra il 2022 e il primo trimestre 2023), rafforzamento delle iniziative per contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale (10,5 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana tra il 2022 e il primo trimestre 2023).
Intesa Sanpaolo è pienamente in grado di continuare a operare con successo in futuro, potendo contare sui punti di forza che contraddistinguono il Gruppo, in particolare la redditività resiliente, la solida patrimonializzazione, lo status di Banca a “zero NPL” e l’elevata flessibilità nella gestione dei costi operativi.
L’esposizione verso la Russia (^) è in ulteriore riduzione, diminuita di circa il 70% (oltre 2,5 miliardi di euro) rispetto a fine giugno 2022 e scesa allo 0,2% dei crediti a clientela complessivi del Gruppo. I crediti cross-border verso la Russia sono in larga parte in bonis e classificati a Stage 2.
La formula del Piano di Impresa 2022-2025 è confermata, con una prospettiva di chiaro e forte rialzo per l’obiettivo di 6,5 miliardi di euro di utile netto nel 2025 derivante dall’aumento dei tassi di interesse. L’attuazione del Piano procede a pieno ritmo, con le principali iniziative industriali ben avviate:
· forte riduzione del profilo di rischio, con un conseguente taglio del costo del rischio:
- forte deleveraging, con una diminuzione di 4,5 miliardi di euro dello stock di crediti deteriorati, al lordo delle rettifiche, tra il 2022 e il primo trimestre 2023, riducendo l’incidenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche sui crediti complessivi all’ 1% (^^);
- focus sull’approccio modulare e sulle prospettive settoriali, tenendo conto dello scenario macroeconomico, e sulla gestione proattiva del credito;
- focus sul piano d’azione dedicato per la Divisione Banca dei Territori, con un forte controllo del costo del rischio di fondo e del flusso di nuovi crediti deteriorati da crediti in bonis, e nuove soluzioni per le nuove esigenze emerse nell’attuale scenario;
- rafforzamento delle capacità di risk management: Risk Appetite Framework esaustivo e robusto, che considera tutte le dimensioni cruciali di rischio del Gruppo;
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(*) Ai sensi dell’art. 65-bis e dell’art. 82-ter del Regolamento Emittenti in vigore dal 2 gennaio 2017, Intesa Sanpaolo ha optato per la pubblicazione su base volontaria di informazioni finanziarie periodiche aggiuntive, rispetto alla relazione finanziaria annuale e semestrale, riferite al 31 marzo e al 30 settembre di ciascun esercizio, che prevedono - per quanto riguarda i relativi elementi informativi - la redazione di resoconti intermedi sulla gestione approvati dal Consiglio di Amministrazione, in sostanziale continuità con il passato.
(**) Nota metodologica sul perimetro di consolidamento a pagina 27.
(°) Imposte dirette e indirette.
(°°) Interamente nella componente delle imposte dirette.
(^) Esposizione creditizia verso clientela on-balance, cross-border e della controllata Banca Intesa in Russia, al netto delle garanzie di Export Credit Agencies e post rettifiche di valore. Al 31 marzo 2023, post rettifiche di valore, l’esposizione creditizia on-balance cross-border verso la Russia è pari a 0,97 miliardi di euro di cui 0,93 miliardi verso clientela, al netto di 0,8 miliardi di euro di garanzie di Export Credit Agencies (off-balance pari a 0,2 miliardi verso clientela e 0,1 miliardi verso banche, al netto di 0,5 miliardi di garanzie ECA) e quella on-balance delle controllate è pari a 0,9 miliardi, di cui 0,2 miliardi verso clientela, per Banca Intesa in Russia e a 0,09 miliardi, verso banche, per Pravex Bank in Ucraina (off-balance, verso clientela, pari a 0,1 miliardi per la controllata in Russia e 0,05 miliardi per la controllata in Ucraina). L’esposizione creditizia verso controparti russe attualmente inserite nelle liste SDN dei soggetti a cui si applicano sanzioni è pari a 0,4 miliardi di euro.
(^^) Secondo la metodologia EBA.
- ulteriore rafforzamento delle capacità di valutazione creditizia con l’introduzione di un Framework Settoriale che valuta il profilo prospettico di ogni settore economico su base trimestrale per diversi Paesi; la visione settoriale, approvata da uno specifico comitato manageriale, alimenta i processi creditizi per dare priorità alle decisioni creditizie e ai piani d’azione;
- estensione della protezione di cybersecurity antifrode a nuovi prodotti e servizi per la clientela retail, includendo l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale; adozione di soluzioni di Open Source Intelligence per rendere efficace la capacità di Cyber Threat Intelligence;
- rafforzata la protezione sia dell’accesso da remoto alle applicazioni aziendali sia dell’accesso alle postazioni aziendali mediante l’autenticazione a più fattori, anche migliorando le esperienze degli utenti con processi senza attrito;
- rafforzata la protezione contro cyber-attacks, in termini sia di individuazione sia di ripristino, e accresciuta l’attenzione interna ai cyber-attacks (phishing);
- costituzione dell’Anti Financial Crime Digital Hub (AFC Digital Hub), al fine di diventare un centro nazionale e internazionale aperto ad altre istituzioni finanziarie e altri intermediari nel sistema, con l’obiettivo di contrastare il riciclaggio di denaro e il terrorismo mediante nuove tecnologie e l’Intelligenza Artificiale, basato su un modello di collaborazione pubblico-privato che rende possibile l’introduzione dell’innovazione (ricerca applicata) nei processi aziendali;
- costituzione del nuovo modello di Anti Financial Crime basato su una piattaforma internazionale e centri di competenza specializzati in Transaction Monitoring e Know Your Customers;
- la funzione aziendale Active Credit Portfolio Steering (ACPS) ha continuato a estendere gli schemi di protezione dal rischio di credito per ottimizzare l’assorbimento di capitale. Alla fine del primo trimestre 2023, l’ammontare in essere di operazioni di cartolarizzazione sintetica, incluse nel Programma GARC (Active Credit Risk Management), era pari a circa 26 miliardi di euro;
- la funzione ACPS ha anche rafforzato le iniziative di efficientamento del capitale ed esteso l’ambito di applicazione delle strategie creditizie, indirizzando 20 miliardi di euro nel 2022 e circa 4,5 miliardi di euro nel primo trimestre 2023 di nuove erogazioni verso settori economici più sostenibili con il miglior rapporto rischio/rendimento, e ha ampliato il perimetro di soluzioni di finanziamento alternative per i clienti "high risk";
- vincitore della categoria Innovation of the Year negli ESG Securitisation Awards di Structured Credit Investor per l’applicazione del modello proprietario di ESG Scoring alle proprie operazioni di trasferimento del rischio;
- estensione del modello di business Originate-to-Share, aumentando le capacità distributive per ottimizzare il ritorno sul capitale;
· riduzione strutturale dei costi, resa possibile dalla tecnologia:
- costituzione della nuova Banca Digitale (Isybank) ben avviata; già operativa la Delivery Unit “Domain Isy Tech” con circa 390 specialisti dedicati; perfezionato il contratto con Thought Machine e definito il masterplan tecnologico; definita la struttura dell’offerta e le funzionalità di Isybank;
- assunti e operativi il nuovo responsabile di Isybank, il nuovo responsabile di Domain Isy Tech e il nuovo responsabile della Direzione Sales & Marketing Digital Retail;
- lanciata l’iniziativa Family&Friends di Isybank con il coinvolgimento di persone di Intesa Sanpaolo e selezionati “friends” esterni;
- definito il piano per il conferimento del ramo d’azienda da Intesa Sanpaolo a Isybank;
- internalizzazione delle competenze core IT avviata con circa 750 persone già assunte;
- AI Lab a Torino già operativo (costituito Centai Institute);
- chiuse oltre 660 filiali dal quarto trimestre 2021 in vista del lancio della nuova Banca Digitale;
- pienamente funzionante la piattaforma digitale per la gestione analitica dei costi, con circa 30 iniziative di efficientamento già identificate;
- implementati gli strumenti a supporto delle attività di negoziazione e di ricerca dei potenziali fornitori e avviato il programma di procurement analytics;
- in corso la razionalizzazione del patrimonio immobiliare in Italia, con una riduzione di circa 383 mila metri quadri dal quarto trimestre 2021;
- circa 3.250 uscite volontarie nel 2022 e nel primo trimestre 2023;
- completata l’implementazione di funzioni e servizi digitali in Serbia e Ungheria; in corso l’implementazione in Slovacchia e avvio previsto per il secondo trimestre 2023 in Romania;
- avviato il nuovo sistema di core banking in Egitto e allineamento dei canali digitali;
- in corso le attività di rilascio progressivo delle applicazioni per la piattaforma target nei rimanenti Paesi della Divisione International Subsidiary Banks;
- Digital Process Transformation: identificati i processi e avviate le attività di trasformazione E2E (in particolare riguardanti processi di acquisto, customer onboarding, gestione del processo di successione ereditaria, processo di chiusura dei conti bancari e processi di control management). Le attività di trasformazione E2E si avvarranno sia di Process Intelligent Automation (es. con Intelligenza Artificiale e/o Robotic Process Automation) sia di metodi di reingegnerizzazione tradizionali;
- in linea con il piano SkyRocket, pienamente operativa la nuova Cloud Region a Torino (oltre alla Cloud Region a Milano resa disponibile nel giugno 2022) che renderà possibile il lancio di Isybank con un’infrastruttura interamente in Italia (incluso disaster recovery);
- la Mobile App di Intesa Sanpaolo è stata riconosciuta da Forrester come “Global Mobile Banking Apps Leader”, classificandosi prima tra tutte le app bancarie oggetto di valutazione a livello mondiale;
· crescita delle commissioni, trainata dalle attività di Wealth Management, Protection & Advisory:
- completamente implementato il nuovo modello di servizio per la clientela Exclusive;
- rafforzamento dell’offerta (nuovi prodotti di asset management e assicurativi) e ulteriore crescita del servizio di consulenza evoluta Valore Insieme per la clientela Affluent e Exclusive: 15.000 nuovi contratti e 4,7 miliardi di euro di afflussi di attività finanziarie della clientela nel primo trimestre 2023;
- a marzo 2023 lanciata la prima carta di debito co-badge in Italia, dedicata alla clientela business, provvista di un dual circuit (Bancomat®, Pagobancomat® e MasterCard o Visa) e di servizio di Instant Issuing che può essere attivato dal sito internet e da App;
- introduzione di nuove funzionalità di Robo4Advisor di BlackRock per generare consigli di investimento su prodotti selezionati (fondi, prodotti assicurativi e certificates) a supporto dei gestori;
- adozione delle piattaforme Aladdin Wealth e Aladdin Risk di BlackRock per i servizi di investimento: modulo Aladdin Wealth per la Divisione Banca dei Territori e Fideuram (primo e secondo rilascio), modulo Aladdin Risk e Aladdin Enterprise per Fideuram Asset Management e Fideuram Asset Management Ireland e per Eurizon Capital SA, Eurizon SLJ Capital, Eurizon Capital SGR, Eurizon Capital Asia Limited e Epsilon;
- nuove caratteristiche per gli strumenti di consulenza dedicati alla clientela UHNWI (Ultra High Net Worth Individuals); rafforzamento del modello di servizio per i family office. Il 1° aprile si è dato corso al rilascio del nuovo servizio di consulenza evoluta “We Add” per la rete di Intesa Sanpaolo Private Banking e delle nuove funzionalità Aladdin Robo4advisory per le reti di Fideuram e IW. L’integrazione dei principi ESG negli attuali modelli di consulenza sta evolvendo progressivamente. Lanciato il processo per definire il nuovo modello unico di consulenza divisionale, che prevederà nativamente la piena integrazione dei principi di sostenibilità;
- completato il secondo closing del fondo alternativo conforme all’ Art. 8 Fideuram Alternative Investments Mercati Privati Sostenibili; in corso l’arricchimento dell’offerta di fondi alternativi da parte di primari operatori internazionali mediante partnership con piattaforme specializzate;
- in corso l’espansione di Fideuram Direct (il servizio digitale di wealth management di Fideuram per investire in prodotti gestiti e negoziare in oltre 50 mercati cash e derivative, con servizi avanzati). Dopo il lancio del nuovo brand e dei servizi che consentono ai clienti di potere aprire conti e sottoscrivere prodotti di asset management in modo indipendente, il nuovo servizio di consulenza remota (prossimo al completamento) permetterà ai clienti di costruire portafogli di investimento con l’aiuto di Direct Bankers operanti da remoto. Alpian, la prima banca private digitale svizzera, è pienamente operativa come piattaforma unicamente mobile che fornisce servizi multi-valuta, di wealth management e consulenza finanziaria con consulenti esperti;
- il 1° gennaio 2023 completata la fusione delle due società di Private Banking in Lussemburgo e la nuova banca Intesa Sanpaolo Wealth Management è pienamente operativa. Assieme all’Hub svizzero della Divisione, Intesa Sanpaolo Wealth Management contribuirà alla crescita dei ricavi da commissioni all’estero;
- ampliata l’offerta di Eurizon dedicata alle reti di Gruppo e terze; lanciati diversi nuovi prodotti di asset management e assicurativi (ad esempio, offerta dedicata ai clienti con eccesso di liquidità, fondi a capitale protetto, fondi a capitale protetto e con importo predefinito a scadenza, fondi PIR compliant, fondi tematici, fondi obbligazionari); acquisiti da Eurizon nuovi mandati tradizionali e di private markets da istituzionali terzi;
- continuo rafforzamento dell’offerta di prodotti ESG di asset management e assicurativi, con un’incidenza di circa il 67% sul totale del risparmio gestito di Eurizon;
- lanciato il nuovo assetto organizzativo della Divisione IMI Corporate & Investment Banking, con focus sul rafforzamento delle attività di consulenza alla clientela e di Originate-to-Share;
- continuo focus sulle attività di origination in Italia e all’estero, con un’accelerazione del modello Originate-to-Share anche mediante lo sviluppo di iniziative dedicate;
- approvata l’acquisizione del 26,2% delle azioni di Intesa Sanpaolo RBM Salute, anticipando l’esercizio delle due call option originariamente fissate per il 2026 e il 2029;
- InSalute Servizi, società della Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo, sta diventando pienamente operativa con il conferimento di un ramo di attività da parte di Blue Assistance (società di Reale Group), che include una piattaforma tecnologica, una rete di strutture sanitarie convenzionate, know how e un team di personale specializzato. Con questo conferimento, Blue Assistance acquisisce una quota del 35% di InSalute Servizi, il cui rimanente 65% è detenuto da Intesa Sanpaolo Vita;
- lanciata la piattaforma digitale IncentNow per fornire informazioni alle aziende e alle istituzioni italiane in merito ai bandi pubblici relativi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza;
- lanciati webinar e workshop con i clienti per formare e condividere opinioni su temi chiave (es. transizione digitale);
- sviluppate iniziative commerciali per supportare la clientela in diversi settori (es. Energia, TMT e Infrastrutture), per ottimizzare l’integrazione dei piani di ripresa post pandemia europei e italiani;
- avviata Cardea, piattaforma innovativa e digitale per le istituzioni finanziarie;
- rafforzamento della piattaforma digitale corporate (Inbiz) nell’Unione Europea con focus su Cash & Trade, avvalendosi dell’approccio di partnership con operatori Fintech;
- aggiornamento continuo delle piattaforme IT di Global Markets (es. Equity) e lanciate iniziative commerciali per rafforzare l’attività Equity;
- lanciata un’iniziativa di value proposition ESG per i segmenti di clientela corporate e piccole e medie imprese delle banche del Gruppo in Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia e Egitto;
- in corso lo sviluppo di sinergie - per Global Markets, Structured Finance e Investment Banking - tra la Divisione IMI Corporate & Investment Banking e le banche del Gruppo in Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria e Croazia, con un significativo aumento - dall’avvio del Piano di Impresa - dell’attività e delle operazioni da lanciare;
- accelerazione della consulenza ESG alla clientela corporate per guidare la transizione energetica con un approccio scalabile, con focus sui settori Energia, Infrastrutture e Automotive & Industrials, anche mediante accordi di filiera con partner specializzati;
- perfezionato il Master Cooperation Agreement con un primario gruppo assicurativo per distribuire prodotti di bancassicurazione in Slovacchia, Croazia, Ungheria, Serbia e Slovenia e firmati i Local Distribution Agreements;
- lanciato il prodotto di factoring “Confirming” su cinque ulteriori mercati: Slovacchia, Serbia, Romania, Slovenia e Albania;
- lanciato un progetto tra le Divisioni International Subsidiary Banks e Banca dei Territori per rafforzare ulteriormente le opportunità di attività cross border per le aziende mid-corporate operanti nei mercati dove sono presenti le controllate estere;
- lanciato un progetto tra le Divisioni International Subsidiary Banks e Private Banking per la definizione e l’implementazione di un nuovo modello di servizio per la clientela HNWI (High Net Worth Individuals) della Divisione International Subsidiary Banks, specificatamente personalizzato per imprenditori con avanzate esigenze di asset management;
· forte impegno ESG, con un posizionamento ai vertici mondiali per l’impatto sociale e grande focus sul clima e un rafforzamento della governance ESG con il Comitato Rischi diventato Comitato Rischi e Sostenibilità assumendo maggiori responsabilità ESG da aprile 2022:
□ supporto senza eguali per far fronte ai bisogni sociali:
- espansione del programma cibo e riparo per le persone in difficoltà per contrastare la povertà, fornendo aiuti concreti sul territorio in Italia e sostegno all'estero in relazione all'emergenza umanitaria in Ucraina, con circa 24,3 milioni di interventi effettuati nel 2022 e nel primo trimestre 2023, con circa 18,4 milioni di pasti, oltre 2,6 milioni di posti letto, oltre 3 milioni di medicinali e oltre 265.000 capi di abbigliamento;
- occupabilità:
▫ programma “Giovani e Lavoro” finalizzato alla formazione e all’accesso al mercato del lavoro italiano di oltre 3.000 giovani nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025: nel primo trimestre 2023 richieste di iscrizione da parte di oltre 3.200 studenti tra i 18 e i 29 anni, oltre 650 studenti intervistati e oltre 340 formati e in formazione con 13 corsi (circa 3.300 formati e in formazione dal 2019) e circa 2.300 aziende coinvolte dal lancio dell’iniziativa nel 2019; sono in corso le attività preparatorie per la terza edizione del programma "Generation4Universities", con avvio a maggio 2023;
▫ nel 2022 si sono concluse la prima e la seconda edizione di “Digital Re-start”, programma della Divisione Private Banking finalizzato a formare e a collocare nel mercato del lavoro le persone disoccupate di età tra i 40 e i 50 anni mediante il finanziamento di 75 borse di studio per il Master in Data Analysis, che ha coinvolto 50 partecipanti, 29 dei quali sono stati assunti;
- disuguaglianze e inclusione educativa:
▫ programma di inclusione educativa: rafforzamento delle partnership con le principali università e scuole italiane: nel primo trimestre 2023 coinvolgimento di circa 250 scuole e circa 1.700 studenti per promuovere l’inclusione educativa, supportando il merito e la mobilità sociale (circa 1.300 scuole coinvolte tra il 2022 e il primo trimestre 2023);
▫ ad aprile lancio di “Futura”, un nuovo programma promosso da Save the Children, Forum Disuguaglianze e Diversità e Yolk, con la collaborazione di Intesa Sanpaolo, per combattere la povertà educativa femminile e l’insuccesso/abbandono scolastico. Il progetto pilota durerà due anni in tre aree socialmente ed economicamente svantaggiate e promuoverà la crescita e l’autonomia con corsi di formazione personalizzati per 300 ragazze e giovani donne, incluse 50 giovani madri;
- social housing: sono state rafforzate le iniziative del Gruppo in corso in termini di unità abitative, anche mediante l’identificazione di nuove partnership con primari operatori nel settore, per conseguire gli obiettivi del Piano di Impresa (promozione dello sviluppo di 6-8 mila unità di alloggi sociali e posti letto per studenti);
□ forte focus sull’inclusione finanziaria:
- concessi 1,2 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana nel primo trimestre 2023 (10,5 miliardi tra il 2022 e il primo trimestre 2023, obiettivo di 25 miliardi di flussi cumulati nel Piano di Impresa):
▫ credito al terzo settore: nel primo trimestre 2023 concessi crediti a supporto degli enti nonprofit per un totale di 65 milioni di euro (404 milioni di euro tra il 2022 e il primo trimestre 2023);
▫ Fund for Impact: nel primo trimestre 2023 resi disponibili 14 milioni di euro a sostegno delle necessità delle persone e delle famiglie, per assicurare un più ampio e sostenibile accesso al credito, con programmi dedicati come “Per Merito” (linea di credito non garantita con rimborso a 30 anni dedicata agli studenti universitari che studiano in Italia o all’estero), MAMMA@WORK (prestito per disincentivare l’abbandono dell’attività lavorativa da parte delle neo-mamme e supportare la maternità nei primi anni di vita dei figli), “per Crescere” (fondi per la formazione e l’istruzione dei figli in età scolare dedicati alle famiglie fragili), “per avere Cura” (finanziamenti a sostegno delle famiglie che assistono persone non autosufficienti) e altre soluzioni (es. “Obiettivo Pensione”, “per Esempio”, XME Studio Station);
▫ credito per la rigenerazione urbana: nel primo trimestre 2023 impegnati circa 262 milioni di euro di nuovi finanziamenti a supporto degli investimenti in housing, servizi e infrastrutture sostenibili, in aggiunta alle più importanti iniziative di rigenerazione urbana in corso in Italia;
□ continuo impegno per la cultura:
- Gallerie d’Italia, le quattro sedi del museo di Intesa Sanpaolo a Milano, Napoli, Torino e Vicenza, nel primo trimestre 2023:
▫ quasi 250.000 visitatori (ingresso gratuito per gli under 18);
▫ conclusa a marzo la mostra Artemisia (Napoli), che ha avuto grande successo di pubblico e critica e a cui è stato dedicato un convegno internazionale di studio a marzo;
▫ inaugurata Déplacé.e.s (Torino), la prima mostra personale in Italia dell’artista francese JR sul tema della fragilità sociale, preceduta da una performance artistica pubblica a cui hanno assistito circa 2.000 persone, che, filmata da droni, è diventata un’immagine iconica;
▫ 1.438 laboratori didattici per le scuole, a cui hanno partecipato 33.733 studenti, e 160 percorsi ideati per il pubblico costituito da persone fragili con 2.244 partecipanti; tutte le attività educative sono gratuite; 373 visite e attività per adulti e famiglie e 80 iniziative culturali con 14.357 persone partecipanti;
▫ la rivista TIME ha incluso Napoli nella sua lista World's Greatest Places 2023, citando le nuove Gallerie d’Italia come luogo da visitare;
- partnership:
▫ Intesa Sanpaolo è partner istituzionale dell’evento Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 inaugurato a gennaio, programma di attività che include iniziative relative al Progetto Cultura;
▫ nell’ambito del Salone Internazionale del Libro di Torino, supporto a “Un Libro Tante Scuole” assieme al Ministero dell’Istruzione e del Merito, un progetto che coinvolge 6.000 studenti da tutta Italia (di cui 1.060 ospitati per quattro lezioni alle Gallerie d’Italia);
- istruzione e progetti per i giovani, per acquisire competenze professionali nell’arte e nella cultura: lanciata a febbraio la terza edizione del Corso di Alta Formazione in Gestione del Patrimonio Culturale della Gallerie d'Italia Academy, con il supporto di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo, Ministero della Cultura - Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali e Digit’Ed (30 studenti, 8 titolari di borse di studio); in corso progetti con studenti di IED - Istituto Europeo di Design, IAAD - Istituto d’Arte Applicata e Design e Scuola Holden; continua il Progetto Euploos per la digitalizzazione delle opere del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi;
□ promozione dell’innovazione:
- progetti di innovazione: 41 progetti di innovazione realizzati da Intesa Sanpaolo Innovation Center nel primo trimestre 2023, per un totale di 242 realizzati dal 2022 (circa 800 progetti di innovazione previsti nel Piano di Impresa 2022-2025);
- iniziative per la crescita delle start-up e lo sviluppo di ecosistemi di innovazione:
▫ Torino: in corso l’accelerazione delle 10 start-up selezionate per la quarta classe del programma “Torino Cities of the Future Accelerator” gestito da Techstars; dall’avvio nel 2019, 35 start-up accelerate (11 team italiani), oltre 50 proof of concept e altre collaborazioni contrattuali con stakeholder del territorio, circa 64 milioni di euro di capitale raccolti e circa 500 nuove risorse assunte dopo l’accelerazione;
▫ Firenze: in corso l’accelerazione delle 6 start-up selezionate per la seconda classe del programma triennale “Italian Lifestyle Acceleration Program” gestito da Nana Bianca; dal lancio nel 2021, 6 start-up italiane accelerate, oltre 30 proof of concept e altre collaborazioni contrattuali con stakeholder del territorio, circa 2 milioni di euro di capitale raccolti;
▫ Napoli: in corso il processo di selezione delle start-up per la seconda classe (oltre 130 candidate, 96% italiane) del programma triennale di accelerazione in Bioeconomia "Terra Next" iniziato nel 2022, con Cassa Depositi e Prestiti, Cariplo Factory, aziende locali e partner scientifici e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; dal 2022, 8 start-up accelerate;
▫ Venezia: conclusa la fase di candidatura (350 candidate, 71% italiane) e iniziata ai primi di aprile l’accelerazione delle 10 start-up della prima classe del programma triennale “Argo” (Ricettività e Turismo), sponsorizzato dalla Divisione Banca dei Territori e da Intesa Sanpaolo Innovation Center, sviluppato da Cassa Depositi e Prestiti, LVenture e con la collaborazione del Ministero del Turismo;
▫ In Action ESG Climate, seconda edizione dell’iniziativa promossa dalla Divisione Insurance con il supporto di Intesa Sanpaolo Innovation Center dedicata a promuovere lo sviluppo di nuove soluzioni per contrastare il cambiamento climatico e sostenere la transizione ecologica, mediante l’innovazione tecnologica e lo sviluppo di nuovi modelli di business; nel 2022, la prima edizione si è conclusa premiando i tre migliori progetti presentati con un contributo totale di 500.000 euro;
- sviluppo di progetti di ricerca applicata multidisciplinari:
▫ 12 progetti in corso (8 nel campo della neuroscienza e 4 nel campo dell’Intelligenza Artificiale e della robotica), di cui uno lanciato nel primo trimestre 2023;
▫ nel primo trimestre 2023 ottenuto il brevetto per un’invenzione industriale nel campo dell’intelligenza artificiale;
- business transformation: dal 2022, 26 aziende coinvolte in programmi di open innovation, di cui 4 coinvolte in progetti focalizzati sulla trasformazione da Circular Economy (2 completati nel 2022 e 2 nel primo trimestre 2023);
- diffusione della mentalità/cultura dell’innovazione: nel primo trimestre 2023 realizzati 9 eventi di positioning e match-making; dal 2022, 41 eventi con circa 2.800 partecipanti; nel primo trimestre 2023 pubblicati 2 rapporti sull’innovazione riguardanti tecnologie e tendenze (17 dal 2022) e contributo alla redazione del Libro Bianco 2023 “Valore Acqua per l’Italia” con altri partner;
- Neva SGR nel primo trimestre 2023 investimenti in start-up per oltre 11 milioni di euro, circa 66 milioni di euro dal 2022. Nel 2022 Neva ha completato con successo la raccolta di fondi per 250 milioni di euro per i suoi “Fondo Neva First” (lanciato nel 2020) e “Fondo Neva First Italia” (lanciato nel 2021) e ha lanciato il “Fondo Sviluppo Ecosistemi di Innovazione” finalizzato a supportare lo sviluppo di ecosistemi di innovazione, raccogliendo 15 milioni di euro con il primo investimento in Tech4Planet, iniziativa di trasferimento tecnologico in collaborazione con CDP, Politecnico Milano, Politecnico Torino e Politecnico Bari e il supporto di Circular Economy Lab;
□ accelerazione dell’impegno a zero emissioni nette:
- a seguito dell’adesione del Gruppo alla NetZero Banking Alliance (NZBA), alla Net Zero Asset Managers Initiative (NZAMI), alla Net Zero Asset Owner Alliance (NZAOA) e alla Net Zero Insurance Alliance (NZIA):
▫ a febbraio 2022 pubblicati nel Piano di Impresa 2022-2025 gli obiettivi intermedi al 2030 fissati per 4 settori ad alta emissione (Oil & Gas, Power Generation, Automotive e Coal Mining, che rappresentano oltre il 60% delle emissioni finanziate del portafoglio delle aziende non finanziarie nei settori identificati dalla NZBA al 30 giugno 2021). Ad aprile 2022 pubblicato sul sito internet di SBTi l’impegno di Intesa Sanpaolo per la convalida di SBTi. La prima rendicontazione annuale al 31 dicembre 2022 riguardante le emissioni finanziate assolute per i 4 settori evidenzia una diminuzione del 60% rispetto al 2021 (si veda il capitolo dedicato del TCFD Report 2022 che include anche un Piano di Transizione di alto livello secondo le linee guida di GFANZ - Glasgow Financial Alliance for Net-Zero);
▫ a ottobre 2022 Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management SGR, Fideuram Asset Management Ireland e il Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita hanno pubblicato i primi obiettivi intermedi;
- in corso active engagement, che include:
▫ partecipazione a workgroup/workstream di GFANZ, NZBA, NZAOA, NZIA, Institutional Investors’ Group on Climate Change, con contributo a relative pubblicazioni e casi di studio dedicati (inclusione degli obiettivi di Intesa Sanpaolo nel primo NZBA 2022 Progress Report, casi di studio sul target setting di Intesa Sanpaolo e Transition finance, ruolo guida nella redazione di un Libro Bianco sul contributo di Life & Health alla transizione a net-zero, ecc…);
▫ in giugno 2022: Intesa Sanpaolo è diventata un investitore sottoscrittore di CDP (l’organizzazione nonprofit che fornisce ad aziende e Paesi un sistema globale di informazioni riguardanti il cambiamento climatico);
▫ in ottobre 2022: Eurizon ha aderito alla CDP Science-Based Targets Campaign, promuovendo la trasparenza ambientale delle aziende;
- in novembre 2022, Intesa Sanpaolo è stata l’unica banca italiana a partecipare al COP27 a Sharm El Sheik;
- definita la nuova proposta del Gruppo per il mercato volontario del carbonio, finalizzata a supportare i clienti nella riduzione delle emissioni lorde di CO2, gestendo le emissioni residue e proteggendo e salvaguardando i terreni forestali;
□ supporto alla clientela nella transizione ESG/climate:
- erogati circa 35 miliardi di euro tra il 2021 e il primo trimestre 2023 dei 76 miliardi di nuovo credito disponibile a supporto di green economy, economia circolare e transizione ecologica in relazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 2021-2026;
- nel primo trimestre 2023 circa 0,3 miliardi di euro di Mutui Green (2,9 miliardi di euro tra il 2022 e il primo trimestre 2023) dei 12 miliardi di nuovo credito Green agli individui nell’arco del Piano di Impresa 2022-2025;
- 8 miliardi di euro di linee di credito per l’economia circolare annunciati nel Piano di Impresa 2022-2025: nel primo trimestre 2023 valutati e validati 92 progetti per un ammontare di oltre 1,9 miliardi di euro, concessi circa 0,3 miliardi di euro in 28 operazioni (di cui 0,1 miliardi relativi a Green Finance) ed erogati 0,9 miliardi tenendo conto di importi concessi in precedenza (di cui 0,8 miliardi relativi a Green Finance); complessivamente, dal 2022, valutati e validati 512 progetti per un ammontare di oltre 11 miliardi di euro, concessi oltre 5 miliardi di euro in 258 operazioni (di cui 2,7 miliardi relativi a Green Finance) ed erogati 4 miliardi; in corso le attività previste negli accordi di collaborazione con la Ellen MacArthur Foundation e con Cariplo Factory per il Circular Economy Lab;
- attivati i primi undici Laboratori ESG (a Venezia, Padova, Brescia, Bergamo, Cuneo, Bari-Taranto, Roma, Napoli-Palermo e Milano), un punto di incontro fisico e virtuale per supportare le piccole e medie imprese nell’approccio alla sostenibilità, ed evoluzione dei servizi di consulenza offerti dai partner (es. Circularity, Nativa, CE Lab e altri);
- continuo successo della gamma dei prodotti S-Loan dedicati alle piccole e medie imprese per finanziare progetti finalizzati a migliorare il proprio profilo di sostenibilità (5 linee di prodotti: S-Loan ESG, S-Loan Diversity, S-Loan Climate Change, S-Loan Agribusiness e S-Loan Turismo): circa 0,4 miliardi di euro erogati nel primo trimestre 2023 (circa 3,9 miliardi dal lancio nel luglio 2020);
- Digital Loans (D-Loans) finalizzati a migliorare la digitalizzazione delle aziende: 23 milioni di euro erogati dal lancio nell’ottobre 2021;
- Suite Loans finalizzati all’incentivazione degli investimenti per riqualificare/migliorare strutture alberghiere e servizi ricettivi: 10 milioni di euro erogati dal lancio nel dicembre 2021;
- completata l’implementazione dell’evoluzione ESG/Climate del credit framework per le aziende non finanziarie, avvalendosi della valutazione settoriale ESG, della strategia settoriale ESG, dello scoring ESG delle controparti e delle nuove linee guida riguardanti i prodotti sostenibili; definita la metodologia di analisi del piano di transizione dei clienti nel settore Oil & Gas e progressiva estensione agli altri settori prioritari;
- in corso progetti per verificare l’allineamento dei portafogli in essere (mutui, titoli, credito alle aziende non finanziarie) ai criteri della Tassonomia UE al fine di indirizzare il Green Asset Ratio;
- accelerazione della consulenza ESG alla clientela corporate per guidare la transizione energetica con un approccio scalabile; con focus sui settori Energia, Infrastrutture e Automotive & Industrials;
- definita un’iniziativa di value proposition ESG per i segmenti di clientela corporate e piccole e medie imprese delle banche del Gruppo in tutte le controllate della Divisione International Subsidiary Banks (con l’esclusione di Moldavia e Ucraina);
- rafforzamento dell’offerta di prodotti di investimento ESG di asset management, con un’incidenza sul totale del risparmio gestito di Eurizon cresciuta al 67%; aumento delle opzioni di investimento (art. 8 e 9 della SFDR) per i prodotti assicurativi disponibili alla clientela a circa il 70% (a fine 2022, rispetto al 48% nel 2021);
- lanciati due fondi "Eurizon Step 50 Objective Net Zero", che investono in aziende con obiettivi di zero emissioni nette di gas serra entro il 2050;
- impegno continuo in attività di Stewardship: nel primo trimestre 2023 Eurizon Capital SGR ha partecipato a 193 assemblee degli azionisti (di cui il 97% costituito da società quotate all’estero) e a 120 engagement (di cui il 30% su tematiche ESG);
- rivisto il modello di consulenza di Fideuram per includere principi ESG nella pianificazione finanziaria basata sulle necessità e lanciato un programma completo di formazione per la certificazione ESG per i consulenti finanziari (oltre 13.000 ore erogate a circa 700 partecipanti nel primo trimestre 2023).
Intesa Sanpaolo è l’unica banca italiana inclusa nei Dow Jones Sustainability Indices, nella CDP Climate A List 2022 e nel 2023 Corporate Knights “Global 100 Most Sustainable Corporations in the World Index” e si classifica prima tra le banche del peer group nelle valutazioni internazionali Sustainalytics e Bloomberg (ESG Disclosure Score). Inoltre, Intesa Sanpaolo:
- è stata inserita per il sesto anno consecutivo nell’indice riguardante la parità di genere Bloomberg Gender-Equality Index 2023, registrando un punteggio ampiamente superiore alla media del settore finanziario a livello mondiale e delle società italiane;
- è stata riconosciuta come prima banca in Europa, seconda al mondo e unica in Italia nel Refinitiv Global Diversity and Inclusion Index 2022 tra le 100 migliori aziende per diversità e inclusione;
- è stata la prima tra i maggiori gruppi bancari italiani a ottenere la certificazione per la parità di genere “Prassi di Riferimento (PDR) 125:2022”, prevista dal PNRR, per l’impegno nella diversity & inclusion;
- è stata tra le prime europee ad aver ottenuto la prestigiosa certificazione internazionale Gender Equality European & International Standard (GEEIS-Diversity) su diversity & inclusion;
· le persone del Gruppo sono la risorsa più importante:
- assunti circa 1.800 professional dal 2021;
- riqualificate circa 2.500 persone nel 2022 e nel primo trimestre 2023; dal 2022 erogate circa 13,6 milioni di ore di formazione;
- oltre 180 talenti hanno già completato il percorso di sviluppo nell’ambito dell’International Talent Program, tuttora in corso per altre circa 280 persone: 10 nuovi talenti sono stati selezionati e assunti dal mercato esterno e hanno iniziato il programma ad aprile 2023;
- individuate circa 430 key people soprattutto nell’ambito del middle management per iniziative dedicate di sviluppo e formazione;
- piattaforma dedicata per favorire il benessere delle persone (dimensione fisica, emotiva, mentale e sociale) con contenuti video, podcast, articoli, tool e App. Iniziative e eventi digitali e in presenza, e Programma di Assistenza ai Dipendenti (supporto psicologico);
- attuato il nuovo piano di incentivazione a lungo termine per supportare gli obiettivi del Piano di Impresa e favorire l’imprenditorialità individuale;
- conclusa la costituzione del nuovo campione nazionale della formazione con l’aggregazione tra Intesa Sanpaolo Formazione e Digit’Ed, società del Fondo Nextalia;
- nuovo quadro organizzativo più vicino alle esigenze delle persone del Gruppo, con maggiore flessibilità in termini di orario lavorativo giornaliero, smart working e introduzione della settimana lavorativa di quattro giorni su base volontaria a parità di retribuzione;
- definiti e condivisi gli obiettivi di diversity & inclusion 2023 per ogni unità organizzativa, inclusa l’implementazione del nuovo impegno per la parità di genere nell’accesso ai ruoli di senior leadership; lanciato il monitoraggio degli obiettivi 2023 per ciascuna Divisione e Area di Governo; rafforzata la collaborazione con ISPROUD, la prima community di persone del Gruppo, che ha accolto oltre 600 persone LGBTQ+ e alleati;
- Intesa Sanpaolo è stata riconosciuta Top Employer 2023 per il secondo anno consecutivo da Top Employers Institute e ha ricevuto il premio come Best Talent Acquisition Team nell’ambito dei 2023 LinkedIn Talent Awards;
- nel 2022 contributo economico straordinario di circa 80 milioni di euro alle persone di Intesa Sanpaolo - escludendo i dirigenti - per mitigare l’impatto dell’inflazione.
Nel primo trimestre 2023, per il Gruppo si registra:
● utile netto in crescita a 1.956 milioni di euro, da 1.076 milioni del quarto trimestre 2022 e 1.043 milioni del primo trimestre 2022;
● risultato corrente lordo in crescita a 3.363 milioni di euro, da 1.293 milioni del quarto trimestre 2022 e 2.129 milioni del primo trimestre 2022 (+58%);
● risultato della gestione operativa in aumento del 38,8% rispetto al quarto trimestre 2022 e del 22% rispetto al primo trimestre 2022;
● proventi operativi netti in crescita del 6,9% rispetto al quarto trimestre 2022 e dell’ 11,9% rispetto al primo trimestre 2022;
● costi operativi in diminuzione del 19% rispetto al quarto trimestre 2022 e in aumento dello 0,5% rispetto al primo trimestre 2022;
● elevata efficienza, con un cost/income al 41,9% nel primo trimestre 2023, tra i migliori nell’ambito delle maggiori banche europee;
● costo del rischio nel primo trimestre 2023 annualizzato a 17 centesimi di punto (da 70 nel 2022, 30 se si escludono gli stanziamenti per l’esposizione a Russia e Ucraina, per overlay e per favorire il de-risking, al netto del rilascio a valere sulle rettifiche generiche effettuate nel 2020 per i futuri impatti di COVID-19), con 0,9 miliardi di euro di overlay per accantonamenti generici ancora disponibili;
● qualità del credito (°):
- lo stock di crediti deteriorati a fine marzo 2023, rispetto a fine dicembre 2022, diminuisce del 2,1% al netto delle rettifiche di valore e aumenta dell’ 1,2% al lordo;
- l’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all’ 1,2% al netto delle rettifiche di valore e al 2,4% al lordo. Considerando la metodologia adottata dall’EBA, l’incidenza dei crediti deteriorati è pari all’ 1% al netto delle rettifiche di valore e al 2% al lordo;
● elevati livelli di copertura dei crediti deteriorati:
- livello di copertura specifica dei crediti deteriorati al 50% a fine marzo 2023, con una copertura specifica della componente costituita dalle sofferenze al 70%;
- robusto buffer di riserva sui crediti in bonis, pari allo 0,6% a fine marzo 2023;
_______
(°) L’ammontare di moratorie in essere a fine marzo 2023 è pari a circa 40 milioni di euro (dei quali circa il 40% relativi a imprese e circa il 60% a famiglie), nessun ammontare materiale in ottemperanza ai criteri EBA. L’ammontare di crediti garantiti dallo Stato è pari a circa 30 miliardi di euro (circa 5 miliardi SACE e circa 25 miliardi Fondo PMI).
● patrimonializzazione molto solida, con coefficienti patrimoniali su livelli largamente superiori ai requisiti normativi. Al 31 marzo 2023, deducendo dal capitale (°) 1,4 miliardi di dividendi maturati nel primo trimestre, il Common Equity Tier 1 ratio a regime è risultato pari al 13,7% (°°) senza considerare circa 125 centesimi di punto di beneficio derivante dall’assorbimento delle imposte differite attive (DTA), di cui circa 30 nell’orizzonte compreso tra il secondo trimestre 2023 e il 2025, rispetto a un requisito SREP - comprensivo di Capital Conservation Buffer, O-SII Buffer e Countercyclical Capital Buffer (*) - da rispettare nel 2023 pari all’ 8,93% (**). Nel primo trimestre, impatti negativi regolamentari pari a circa 60 centesimi di punto;
● elevata liquidità e forte capacità di funding: al fine marzo 2023, attività liquide per 272 miliardi di euro ed elevata liquidità prontamente disponibile per 166 miliardi; ampiamente rispettati i requisiti normativi di liquidità Liquidity Coverage Ratio (pari a 176%) e Net Stable Funding Ratio (pari a 125%). Le operazioni di finanziamento con BCE per ottimizzare il costo del funding e supportare gli investimenti delle aziende clienti sono state pari al 31 marzo 2023 a circa 76 miliardi di euro, interamente costituite da TLTRO III;
● supporto all’economia reale: circa 15 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine nel primo trimestre 2023, con circa 10 miliardi in Italia, di cui circa 9 miliardi erogati a famiglie e piccole e medie imprese; circa 900 aziende italiane riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato nel primo trimestre 2023 e oltre 138.000 dal 2014, preservando rispettivamente circa 4.500 e 691.000 posti di lavoro.
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(°) Deducendo dal capitale anche le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1; era già stato dedotto nei coefficienti patrimoniali degli ultimi tre trimestri del 2022 l’importo complessivo di € 3,4 mld di buyback - equivalente al dividendo sospeso per il 2019 - approvato dall’Assemblea e autorizzato dalla BCE, di cui € 1,7 mld iniziali eseguiti dal 4 luglio 2022 all’11 ottobre 2022 e € 1,7 mld rimanenti eseguiti dal 13 febbraio 2023 al 4 aprile 2023.
(°°) Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime stimato pari al 15% considerando l’assorbimento totale delle imposte differite attive (DTA) relative all’affrancamento del goodwill e alle rettifiche su crediti, nonché alla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 e al contributo pubblico cash di 1.285 milioni di euro - esente da imposte - a copertura degli oneri di integrazione e razionalizzazione connessi all’acquisizione dell’Insieme Aggregato di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, l’atteso assorbimento delle DTA relative alle perdite pregresse e delle DTA relative all’acquisizione di UBI Banca e all’accordo sindacale di novembre 2021 e la prevista distribuzione a valere sull’utile assicurativo del primo trimestre 2023.
(*) Countercyclical Capital Buffer calcolato considerando l’esposizione al 31 marzo 2023 nei vari Paesi in cui è presente il Gruppo e i rispettivi requisiti stabiliti dalle competenti autorità nazionali relativi al 2024 se disponibili o al più recente aggiornamento del periodo di riferimento (requisito pari a zero per l’Italia per il primo semestre 2023).
(**) Applicando la modifica regolamentare introdotta dalla BCE a decorrere dal 12 marzo 2020, che prevede che il requisito di Pillar 2 venga rispettato utilizzando parzialmente strumenti di capitale diversi da Common Equity Tier 1.
I risultati di conto economico del primo trimestre 2023
Il conto economico consolidato del primo trimestre 2023 registra interessi netti pari a 3.254 milioni di euro, in aumento del 6,2% rispetto ai 3.064 milioni del quarto trimestre 2022 e del 66,3% rispetto ai 1.957 milioni del primo trimestre 2022.
Le commissioni nette sono pari a 2.137 milioni di euro, in diminuzione del 3,8% rispetto ai 2.222 milioni del quarto trimestre 2022. In dettaglio, si registra una diminuzione del 7,5% delle commissioni da attività bancaria commerciale e una crescita dello 0,3% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza (risparmio gestito, prodotti assicurativi, collocamento titoli,...), nel cui ambito si registra un aumento del 37,7% per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli e una diminuzione dell’ 8,4% per quella relativa al risparmio gestito (commissioni di performance assenti nel primo trimestre 2023 e pari a 24 milioni di euro nel quarto trimestre 2022) e del 2,5% per quella relativa ai prodotti assicurativi. Le commissioni nette del primo trimestre 2023 diminuiscono del 6,6% rispetto ai 2.289 milioni del primo trimestre 2022. In dettaglio, si registra una crescita dell’ 1,6% delle commissioni da attività bancaria commerciale e una diminuzione dell’ 8% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza, nel cui ambito si registra un aumento dello 0,9% per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli e una diminuzione del 12,8% per quella relativa al risparmio gestito (con commissioni di performance pari a 8 milioni di euro nel primo trimestre 2022) e dell’1,7% per quella relativa ai prodotti assicurativi.
Il risultato dell’attività assicurativa ammonta a 397 milioni di euro, rispetto ai 395 milioni del quarto trimestre 2022 e ai 392 milioni del primo trimestre 2022.
Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value registra un saldo positivo per 262 milioni di euro, rispetto al saldo negativo per 2 milioni del quarto trimestre 2022, con la componente relativa alla clientela che registra un saldo positivo in flessione a 89 milioni da 91 milioni, quella di capital markets che registra un saldo positivo per 65 milioni rispetto a un saldo negativo per 74 milioni, quella dell’attività di trading e tesoreria che registra un saldo positivo per 107 milioni rispetto a un saldo negativo per 2 milioni e quella dei prodotti strutturati di credito che registra un saldo positivo per un milione rispetto a un saldo negativo per 17 milioni. Il risultato di 262 milioni del primo trimestre 2023 si confronta con i 769 milioni del primo trimestre 2022, trimestre in cui l’apporto della componente relativa alla clientela era stato di 90 milioni, quello della componente di capital markets negativo per 11 milioni, quello dell’attività di trading e tesoreria di 694 milioni e quello dei prodotti strutturati di credito negativo per 4 milioni.
I proventi operativi netti sono pari a 6.057 milioni di euro, in aumento del 6,9% rispetto ai 5.667 milioni del quarto trimestre 2022 e dell’ 11,9% rispetto ai 5.411 milioni del primo trimestre 2022.
I costi operativi ammontano a 2.536 milioni di euro, in diminuzione del 19% rispetto ai 3.130 milioni del quarto trimestre 2022, a seguito di una diminuzione del 18,8% per le spese del personale, del 25,5% per le spese amministrative e del 3,5% per gli ammortamenti; i costi operativi del primo trimestre 2023 aumentano dello 0,5% rispetto ai 2.524 milioni del corrispondente trimestre 2022, a seguito di un aumento dell’ 1,6% per le spese amministrative e del 5,7% per gli ammortamenti e di una diminuzione dell’ 1% per le spese del personale.
Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 3.521 milioni di euro, in crescita del 38,8% rispetto ai 2.537 milioni del quarto trimestre 2022 e del 22% rispetto ai 2.887 milioni del primo trimestre 2022. Il cost/income ratio nel primo trimestre 2023 è pari al 41,9%, rispetto al 55,2% del quarto trimestre 2022 e al 46,6% del primo trimestre 2022.
Le rettifiche di valore nette su crediti sono pari a 189 milioni di euro (comprendenti circa 50 milioni di riprese di valore relative all’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto a 1.185 milioni del quarto trimestre 2022 (che includevano circa 10 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina, circa un miliardo per overlay e per favorire il de-risking e circa 0,2 miliardi di rilascio di rettifiche generiche effettuate nel 2020 per i futuri impatti di COVID-19) e a 702 milioni del primo trimestre 2022.
L’ammontare di altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività è pari a 70 milioni di euro (comprendenti 19 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto ai 114 milioni del quarto trimestre 2022 (che includevano 59 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina) e ai 52 milioni del primo trimestre 2022.
Gli altri proventi netti sono pari a 101 milioni di euro (comprendenti 116 milioni di plusvalenza derivante dalla cessione del ramo acquiring in Croazia), rispetto a 55 milioni di euro nel quarto trimestre 2022 e a un saldo negativo per 4 milioni nel primo trimestre 2022.
L’utile delle attività operative cessate è nullo, analogamente al quarto trimestre 2022 e al primo trimestre 2022.
Il risultato corrente lordo è pari a 3.363 milioni di euro, rispetto a 1.293 milioni del quarto trimestre 2022 e a 2.129 milioni del primo trimestre 2022.
Il risultato netto consolidato è pari a 1.956 milioni di euro, dopo la contabilizzazione di:
- imposte sul reddito per 1.084 milioni di euro;
- oneri di integrazione e incentivazione all’esodo (al netto delle imposte) per 42 milioni;
- effetti economici negativi derivanti dall'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) per 46 milioni;
- tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) per 228 milioni di euro, derivanti dai seguenti apporti ante imposte: oneri per 330 milioni relativi al contributo ordinario al fondo di risoluzione stimato per l’intero 2023, per 2 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi di unità operanti all’estero e per 6 milioni relativi a tributi sostenuti da controllate estere e variazioni positive di fair value per 8 milioni riguardanti Atlante. La voce ammontava a 32 milioni di euro nel quarto trimestre 2022, derivanti da oneri ante imposte per 6 milioni riguardanti il fondo di risoluzione, per 14 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi italiano, per 5 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi di unità operanti all’estero, per 6 milioni relativi a tributi sostenuti da controllate estere e per 13 milioni relativi a variazioni negative di fair value riguardanti Atlante. Nel primo trimestre 2022 questa voce era ammontata a 266 milioni di euro, derivanti da oneri ante imposte per 365 milioni relativi al contributo ordinario al fondo di risoluzione stimato per l’intero 2022, per 6 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi di unità operanti all’estero, per 6 milioni relativi a tributi sostenuti da controllate estere e per 7 milioni relativi a variazioni negative di fair value riguardanti Atlante;
- un utile di pertinenza di terzi per 7 milioni di euro.
Il risultato netto pari a 1.956 milioni di euro nel primo trimestre 2023 si confronta con quello pari a 1.076 milioni nel quarto trimestre 2022 e a 1.043 milioni nel primo trimestre 2022.
Lo stato patrimoniale al 31 marzo 2023
Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 31 marzo 2023 i finanziamenti verso la clientela sono pari a 450 miliardi di euro, in aumento dello 0,7% rispetto al 31 dicembre 2022 e in diminuzione del 4,1% rispetto al 31 marzo 2022 (in diminuzione dello 0,1% rispetto al quarto trimestre 2022 e del 3% rispetto al primo trimestre 2022 considerando i volumi medi (*) di periodo). Il complesso dei crediti deteriorati (in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti) ammonta, al netto delle rettifiche di valore, a 5.379 milioni di euro, in diminuzione del 2,1% rispetto ai 5.496 milioni del 31 dicembre 2022. In quest’ambito, i crediti in sofferenza ammontano a 1.159 milioni di euro rispetto ai 1.131 milioni del 31 dicembre 2022, con un’incidenza sui crediti complessivi pari allo 0,3% (0,3% anche al 31 dicembre 2022), e un grado di copertura al 70% (69,2% a fine 2022). Le inadempienze probabili diminuiscono a 3.812 milioni di euro da 3.952 milioni del dicembre 2022 e i crediti scaduti/sconfinanti scendono a 408 milioni di euro da 413 milioni a fine 2022.
Le attività finanziarie della clientela risultano pari a 1.233 miliardi di euro, in aumento dello 0,9% rispetto al 31 dicembre 2022. Nell’ambito delle attività finanziarie della clientela, la raccolta diretta bancaria ammonta a 534 miliardi, in diminuzione del 2% rispetto al 31 dicembre 2022 e del 3,1% rispetto al 31 marzo 2022. La raccolta diretta assicurativa è pari a 175 miliardi, in aumento dell’ 1,1% rispetto al 31 dicembre 2022. La raccolta indiretta ammonta a 695 miliardi, in aumento del 3% rispetto al 31 dicembre 2022 e in diminuzione dell’ 1,1% rispetto al 31 marzo 2022. L’ammontare di risparmio gestito è pari a 435 miliardi, in aumento dell’ 1,1% rispetto al 31 dicembre 2022 e in diminuzione del 6% rispetto al 31 marzo 2022; la nuova produzione vita nel primo trimestre 2023 ammonta a 4,5 miliardi di euro. La raccolta amministrata è pari a 260 miliardi, in crescita del 6,2% rispetto al 31 dicembre 2022 e dell’ 8,6% rispetto al 31 marzo 2022.
I coefficienti patrimoniali al 31 marzo 2023 - calcolati applicando i criteri a regime e deducendo dal capitale (°) 1,4 miliardi di dividendi maturati nel primo trimestre - risultano pari a:
- 13,7% per il Common Equity Tier 1 ratio (13,5% a fine 2022),
- 16,1% per il Tier 1 ratio (16% a fine 2022),
- 19,5% per il coefficiente patrimoniale totale (19% a fine 2022).
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(*) Escluso il finanziamento alle Banche in Liquidazione Coatta Amministrativa (ex Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca).
(°) Deducendo dal capitale anche le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1; era già stato dedotto nei coefficienti patrimoniali degli ultimi tre trimestri del 2022 l’importo complessivo di € 3,4 mld di buyback - equivalente al dividendo sospeso per il 2019 - approvato dall’Assemblea e autorizzato dalla BCE, di cui € 1,7 mld iniziali eseguiti dal 4 luglio 2022 all’11 ottobre 2022 e € 1,7 mld rimanenti eseguiti dal 13 febbraio 2023 al 4 aprile 2023.
Le scelte strategiche perseguite hanno permesso a Intesa Sanpaolo di confermarsi come uno dei gruppi bancari più solidi a livello internazionale, i cui punti di forza - oltre a quanto precedentemente detto in merito alla qualità dei crediti e al livello dei coefficienti patrimoniali - sono costituiti da una robusta liquidità e da un leverage contenuto.
Con riferimento alla liquidità, Intesa Sanpaolo si caratterizza per:
- un’elevata liquidità prontamente disponibile (inclusi gli attivi stanziabili presso le Banche Centrali ricevuti a collaterale ed esclusi quelli dati a collaterale), pari a 166 miliardi di euro a fine marzo 2023,
- un elevato ammontare di attività liquide (comprendenti la liquidità prontamente disponibile - esclusi gli attivi stanziabili ricevuti a collaterale - e gli attivi stanziabili dati a collaterale), pari a 272 miliardi di euro a fine marzo 2023,
- indicatori di liquidità ampiamente superiori ai requisiti normativi: Liquidity Coverage Ratio pari a 176% e Net Stable Funding Ratio pari a 125%;
- operazioni di finanziamento con BCE per ottimizzare il costo del funding e supportare gli investimenti delle aziende clienti pari al 31 marzo 2023 a circa 76 miliardi di euro, interamente costituite da TLTRO III,
- fonti di raccolta stabili e ben diversificate, con raccolta diretta - bancaria - da clientela (inclusi i titoli emessi) costituita per l’ 83% dalla componente retail,
- raccolta a medio lungo termine wholesale per 5,7 miliardi di euro nel primo trimestre 2023, nel cui ambito operazioni benchmark di Tier 2 per un miliardo di euro, di green senior non-preferred per 2,25 miliardi di euro e 600 milioni di sterline e di senior preferred per 1,5 miliardi di euro (per circa l’ 89% collocate presso investitori esteri).
Il leverage ratio al 31 marzo 2023 (che include le esposizioni verso la Banca Centrale Europea) è pari a 5,7% applicando i criteri a regime, valori tra i migliori nel confronto con i principali gruppi bancari europei.
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Al 31 marzo 2023, la struttura operativa del Gruppo Intesa Sanpaolo si articola in 4.450 sportelli bancari - 3.498 in Italia e 952 all’estero - e 94.667 persone.
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I risultati per area di Business
La Divisione Banca dei Territori include:
- clientela Retail (individui e aziende con esigenze finanziarie di minore complessità);
- clientela Exclusive (individui con esigenze finanziarie di maggiore complessità);
- clientela Imprese (aziende con esigenze finanziarie di maggiore complessità, generalmente Piccole e Medie Imprese);
- clientela costituita da enti nonprofit.
La Divisione include l’attività di banca di prossimità, effettuata - mediante Mooney, partnership tra la controllata Isybank e il Gruppo ENEL - avvalendosi di canali alternativi agli sportelli bancari, con focalizzazione sull’instant banking per fasce di clientela poco bancarizzate.
La Divisione Banca dei Territori nel primo trimestre 2023 registra:
- proventi operativi netti per 2.785 milioni, pari a circa il 46% dei proventi operativi netti consolidati del Gruppo (40% nel primo trimestre 2022); +21% rispetto a 2.301 milioni del quarto trimestre 2022 e +27,6% rispetto a 2.183 milioni del primo trimestre 2022;
- costi operativi a 1.503 milioni, -14,4% rispetto a 1.756 milioni del quarto trimestre 2022 e -1,9% rispetto a 1.532 milioni del primo trimestre 2022;
- un risultato della gestione operativa di 1.282 milioni, rispetto a 545 milioni del quarto trimestre 2022 e a 651 milioni del primo trimestre 2022;
- un cost/income ratio al 54% rispetto al 76,3% del quarto trimestre 2022 e 70,2% del primo trimestre 2022;
- un ammontare complessivo di accantonamenti e rettifiche di valore nette pari a 216 milioni, rispetto a 848 milioni del quarto trimestre 2022 e riprese di valore nette pari a 126 milioni del primo trimestre 2022;
- un risultato lordo pari a 1.066 milioni, rispetto a un saldo negativo per 303 milioni del quarto trimestre 2022 e a 777 milioni del primo trimestre 2022;
- un risultato netto pari a 695 milioni, rispetto a un saldo negativo per 249 milioni del quarto trimestre 2022 e a 516 milioni del primo trimestre 2022.
La Divisione IMI Corporate & Investment Banking comprende:
- Client Coverage & Advisory, che include in particolare Institutional Clients cui compete la relazione con le istituzioni finanziarie e Global Corporate cui compete la relazione con i clienti che hanno un fatturato superiore a 350 milioni di euro e raggruppati, secondo il modello settoriale, nei seguenti 7 comparti di attività: Automotive & Industrials; Basic Materials & Healthcare; Food & Beverage and Distribution; Retail & Luxury; Infrastructure & Real Estate Partners; Energy; Telecom, Media & Technology;
- Distribution Platforms & GTB, che include in particolare Global Transaction Banking cui compete la gestione dei servizi transazionali e IMI CIB International Network cui compete lo sviluppo internazionale della Divisione e la responsabilità delle filiali estere, degli uffici di rappresentanza e delle società estere corporate (Intesa Sanpaolo Bank Luxembourg, Intesa Sanpaolo Bank Ireland, Intesa Sanpaolo Brasil e Banca Intesa nella Federazione Russa);
- Global Banking & Markets, deputata in particolare all’attività di finanza strutturata, primary markets e capital markets (equity e debt capital markets).
Nel perimetro della Divisione rientra inoltre l’attività di gestione del portafoglio proprietario del Gruppo.
La Divisione IMI Corporate & Investment Banking nel primo trimestre 2023 registra:
- proventi operativi netti per 972 milioni, pari a circa il 16% dei proventi operativi netti consolidati del Gruppo (26% nel primo trimestre 2022); +11,2% rispetto a 874 milioni del quarto trimestre 2022 e -29,8% rispetto a 1.385 milioni del primo trimestre 2022;
- costi operativi per 334 milioni, -15,9% rispetto a 397 milioni del quarto trimestre 2022 e +4,7% rispetto a 319 milioni del primo trimestre 2022;
- un risultato della gestione operativa di 638 milioni, +33,8% rispetto a 477 milioni del quarto trimestre 2022 e -40,2% rispetto a 1.066 milioni del primo trimestre 2022;
- un cost/income ratio al 34,4% rispetto al 45,4% del quarto trimestre 2022 e 23% del primo trimestre 2022;
- un ammontare complessivo di accantonamenti e rettifiche di valore nette pari a 48 milioni, rispetto a 234 milioni del quarto trimestre 2022 e 748 milioni del primo trimestre 2022;
- un risultato corrente lordo pari a 590 milioni, rispetto a 243 milioni del quarto trimestre 2022 e 318 milioni del primo trimestre 2022;
- un risultato netto pari a 394 milioni, rispetto a 136 milioni del quarto trimestre 2022 e 162 milioni del primo trimestre 2022.
La Divisione International Subsidiary Banks presidia l’attività del Gruppo sui mercati esteri nei quali è presente tramite banche controllate e partecipate che svolgono attività di commercial banking, fornisce indirizzo, coordinamento e supporto alle controllate, è responsabile della definizione delle linee strategiche di sviluppo del Gruppo relativamente alla presenza diretta sui mercati esteri, con esplorazione sistematica e analisi di nuove opportunità di crescita sui mercati già presidiati e su nuovi mercati, del coordinamento dell’operatività delle banche estere e della gestione delle relazioni delle banche estere con le strutture centralizzate della Capogruppo e con le filiali o altri uffici esteri della Divisione IMI Corporate & Investment Banking. La Divisione opera con l’HUB Europa Sud-Orientale, costituito da Privredna Banka Zagreb in Croazia, Intesa Sanpaolo Banka Bosna i Hercegovina in Bosnia-Erzegovina e Intesa Sanpaolo Bank in Slovenia, l’HUB Europa Centrale, costituito da VUB Banka in Slovacchia e Repubblica Ceca e CIB Bank in Ungheria, e con Intesa Sanpaolo Bank Albania, Intesa Sanpaolo Bank Romania, Banca Intesa Beograd in Serbia, Bank of Alexandria in Egitto, Pravex Bank in Ucraina e Eximbank in Moldavia.
La Divisione International Subsidiary Banks nel primo trimestre 2023 registra:
- proventi operativi netti per 665 milioni, pari a circa l’ 11% dei proventi operativi netti consolidati del Gruppo (9% nel primo trimestre 2022); +9,4% rispetto a 608 milioni del quarto trimestre 2022 e +33,3% rispetto a 499 milioni del primo trimestre 2022;
- costi operativi per 268 milioni, -15,2% rispetto a 316 milioni del quarto trimestre 2022 e +4,7% rispetto a 256 milioni del primo trimestre 2022;
- un risultato della gestione operativa di 397 milioni, +36% rispetto a 292 milioni del quarto trimestre 2022 e +63,4% rispetto a 243 milioni del primo trimestre 2022;
- un cost/income ratio al 40,3% rispetto al 52% del quarto trimestre 2022 e 51,3% del primo trimestre 2022;
- un ammontare complessivo di accantonamenti e rettifiche di valore nette pari a 4 milioni, rispetto a 120 milioni del quarto trimestre 2022 e 141 milioni del primo trimestre 2022;
- un risultato corrente lordo pari a 513 milioni, rispetto a 204 milioni del quarto trimestre 2022 e 103 milioni del primo trimestre 2022;
- un risultato netto pari a 365 milioni, rispetto a 152 milioni del quarto trimestre 2022 e 35 milioni del primo trimestre 2022.
La Divisione Private Banking serve il segmento di clientela di fascia alta (Private e High Net Worth Individuals) tramite Fideuram e le sue controllate Intesa Sanpaolo Private Banking, IW Private Investments, SIREF Fiduciaria, Intesa Sanpaolo Wealth Management, Reyl Intesa Sanpaolo, Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management e Fideuram Asset Management Ireland.
La Divisione Private Banking nel primo trimestre 2023 registra:
- proventi operativi netti per 754 milioni, pari a circa il 12% dei proventi operativi netti consolidati del Gruppo (11% nel primo trimestre 2022); +3,9% rispetto a 726 milioni del quarto trimestre 2022 e +30,7% rispetto a 577 milioni del primo trimestre 2022;
- costi operativi per 229 milioni, -10,2% rispetto a 255 milioni del quarto trimestre 2022 e +4,1% rispetto a 220 milioni del primo trimestre 2022;
- un risultato della gestione operativa di 525 milioni, +11,5% rispetto a 471 milioni del quarto trimestre 2022 e +47,1% rispetto a 357 milioni del primo trimestre 2022;
- un cost/income ratio al 30,4% rispetto al 35,1% del quarto trimestre 2022 e 38,1% del primo trimestre 2022;
- un ammontare complessivo di accantonamenti e rettifiche di valore nette pari a 12 milioni, rispetto a 14 milioni del quarto trimestre 2022 e riprese di valore nette pari a 5 milioni del primo trimestre 2022;
- un risultato corrente lordo pari a 513 milioni, rispetto a 457 milioni del quarto trimestre 2022 e 362 milioni del primo trimestre 2022;
- un risultato netto pari a 343 milioni, rispetto a 284 milioni del quarto trimestre 2022 e 245 milioni del primo trimestre 2022.
La Divisione Asset Management fornisce soluzioni di asset management rivolte alla clientela del Gruppo, alle reti commerciali esterne al Gruppo e alla clientela istituzionale tramite Eurizon Capital. Ad Eurizon Capital fanno capo le controllate Eurizon Capital S.A., asset manager lussemburghese rivolto allo sviluppo sul mercato internazionale, Epsilon SGR, specializzata in prodotti strutturati, Eurizon Asset Management Slovakia a cui fanno capo Eurizon Asset Management Hungary e Eurizon Asset Management Croatia (polo dell’asset management nell’Est Europa), Eurizon Capital Real Asset SGR, dedicata ad asset class alternative, Eurizon SLJ Capital LTD, asset manager inglese concentrato su strategie macro e valutarie, Eurizon Capital Asia Limited e il 49% della società cinese di asset management Penghua Fund Management.
La Divisione Asset Management nel primo trimestre 2023 registra:
- proventi operativi netti per 235 milioni, pari a circa il 4% dei proventi operativi netti consolidati del Gruppo (5% nel primo trimestre 2022); -1,3% rispetto a 238 milioni del quarto trimestre 2022 e -7,1% rispetto a 253 milioni del primo trimestre 2022;
- costi operativi per 52 milioni, -25,7% rispetto a 70 milioni del quarto trimestre 2022 e +6,1% rispetto a 49 milioni del primo trimestre 2022;
- un risultato della gestione operativa di 183 milioni, +8,9% rispetto a 168 milioni del quarto trimestre 2022 e -10,3% rispetto a 204 milioni del primo trimestre 2022;
- un cost/income ratio al 22,1% rispetto al 29,4% del quarto trimestre 2022 e 19,4% del primo trimestre 2022;
- un ammontare complessivo di accantonamenti e rettifiche di valore nette pari a 2 milioni, rispetto a un saldo nullo del quarto trimestre 2022 e del primo trimestre 2022;
- un risultato corrente lordo pari a 181 milioni, rispetto a 168 milioni del quarto trimestre 2022 e 204 milioni del primo trimestre 2022;
- un risultato netto pari a 129 milioni, rispetto a 115 milioni del quarto trimestre 2022 e 145 milioni del primo trimestre 2022.
La Divisione Insurance sviluppa l’offerta dei prodotti assicurativi rivolti alla clientela del Gruppo e include Intesa Sanpaolo Vita (che controlla anche Intesa Sanpaolo Assicura, Intesa Sanpaolo Life, Intesa Sanpaolo RBM Salute e Intesa Sanpaolo Insurance Agency) e Fideuram Vita.
La Divisione Insurance nel primo trimestre 2023 registra:
- proventi operativi netti per 399 milioni, pari a circa il 7% dei proventi operativi netti consolidati del Gruppo (7% anche nel primo trimestre 2022); +12,4% rispetto a 355 milioni del quarto trimestre 2022 e +9,3% rispetto a 365 milioni del primo trimestre 2022;
- costi operativi per 83 milioni, -28,4% rispetto a 116 milioni del quarto trimestre 2022 e -1,2% rispetto a 84 milioni del primo trimestre 2022;
- un risultato della gestione operativa di 316 milioni, +32,2% rispetto a 239 milioni del quarto trimestre 2022 e +12,5% rispetto a 281 milioni del primo trimestre 2022;
- un cost/income ratio al 20,8% rispetto al 32,7% del quarto trimestre 2022 e 23% del primo trimestre 2022;
- riprese di valore nette pari a 2 milioni, rispetto a 101 milioni del quarto trimestre 2022 e un saldo nullo del primo trimestre 2022;
- un risultato corrente lordo pari a 318 milioni, rispetto a 348 milioni del quarto trimestre 2022 e 281 milioni del primo trimestre 2022;
- un risultato netto pari a 210 milioni, rispetto a 228 milioni del quarto trimestre 2022 e 208 milioni del primo trimestre 2022.
Le prospettive
La formula del Piano di Impresa 2022-2025 è confermata e le relative iniziative industriali sono ben avviate, con una prospettiva di chiaro e forte rialzo per l’obiettivo di 6,5 miliardi di euro di utile netto nel 2025 derivante dall’aumento dei tassi di interesse.
Per il 2023 si prevede un significativo aumento del risultato della gestione operativa, derivante da una solida crescita dei ricavi trainati dagli interessi netti (interessi netti nel 2023 attesi pari a oltre 13 miliardi di euro) e da un continuo focus sul cost management, e un forte calo delle rettifiche di valore nette su crediti, con una conseguente crescita dell’utile netto a circa 7 miliardi di euro.
Si prevede una forte distribuzione di valore:
- payout ratio cash pari al 70% dell’utile netto consolidato per ciascun anno del Piano di Impresa;
- eventuale ulteriore distribuzione da valutare anno per anno.
Si prevede una solida patrimonializzazione, con un Common Equity Tier 1 ratio a regime - confermando l’obiettivo superiore al 12% nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025 secondo le regole di Basilea 3 / Basilea 4 - pari nel 2025 a circa il 14,5% ante Basilea 4, a circa il 14% post Basilea 4 e a circa il 15% post Basilea 4 includendo l’assorbimento delle DTA (che avverrà per la gran parte entro il 2028), tenendo conto del predetto payout ratio previsto per gli anni del Piano di Impresa e non considerando un’eventuale ulteriore distribuzione.
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Ai fini di comparabilità dei risultati:
- i dati di conto economico dei quattro trimestri 2022 e di stato patrimoniale del quarto trimestre 2022 risultano riesposti a seguito dell’applicazione retrospettiva dei principi contabili IFRS 17 e IFRS 9 da parte delle Compagnie assicurative del Gruppo a decorrere dal 1° gennaio 2022;
- i dati di conto economico del primo trimestre 2022 sono stati riesposti a seguito della riallocazione di alcuni oneri relativi al sistema incentivante della Divisione Banca dei Territori e di Fideuram da spese del personale a commissioni passive;
- i dati di conto economico dei primi due trimestri 2022 sono stati riesposti a seguito dell’acquisizione del controllo di Quilvest (perfezionata a fine giugno 2022), consolidando le relative componenti linea per linea e attribuendo il corrispondente utile netto all’utile di pertinenza di terzi, e della cessione del ramo di attività nell’ambito del Progetto Formazione (anch’essa perfezionata a fine giugno 2022), deconsolidando le relative componenti linea per linea e attribuendo il corrispondente utile netto alla perdita di pertinenza di terzi;
- i dati di stato patrimoniale del primo trimestre 2022 sono stati riesposti a seguito dell’acquisizione del controllo di Quilvest, consolidando le relative componenti linea per linea e attribuendo il corrispondente patrimonio netto al patrimonio di pertinenza di terzi.
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Allo scopo di consentire una più completa informativa sui risultati conseguiti nel primo trimestre 2023, si allegano i prospetti relativi al conto economico e allo stato patrimoniale consolidati riclassificati inclusi nel resoconto approvato dal Consiglio di Amministrazione. Si precisa che la società di revisione sta completando le attività finalizzate al rilascio dell’attestazione prevista dall’art. 26 (2) del Regolamento dell’Unione Europea n. 575/2013 e dalla Decisione della Banca Centrale Europea n. 2015/656.
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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Fabrizio Dabbene, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
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La presente comunicazione e le informazioni ivi contenute non hanno finalità di né costituiscono in alcun modo consulenza in materia di investimenti. Le dichiarazioni ivi contenute non sono state oggetto di verifica indipendente. Non viene fatta alcuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, in riferimento a, e nessun affidamento dovrebbe essere fatto relativamente all’imparzialità, accuratezza, completezza, correttezza e affidabilità delle informazioni ivi contenute. La Società e i suoi rappresentanti declinano ogni responsabilità (sia per negligenza o altro), derivanti in qualsiasi modo da tali informazioni e/o per eventuali perdite derivanti dall’utilizzo o meno di questa comunicazione. Accedendo a questi materiali, il lettore accetta di essere vincolato dalle limitazioni di cui sopra.
Questo comunicato stampa contiene previsioni e stime che riflettono le attuali opinioni del management Intesa Sanpaolo in merito ad eventi futuri. Previsioni e stime sono in genere identificate da espressioni come “è possibile,” “si dovrebbe,” “si prevede,” “ci si attende,” “si stima,” “si ritiene,” “si intende,” “si progetta,” “obiettivo” oppure dall’uso negativo di queste espressioni o da altre varianti di tali espressioni oppure dall’uso di terminologia comparabile. Queste previsioni e stime comprendono, ma non si limitano a, tutte le informazioni diverse dai dati di fatto, incluse, senza limitazione, quelle relative alla posizione finanziaria futura di Intesa Sanpaolo e ai risultati operativi, la strategia, i piani, gli obiettivi e gli sviluppi futuri nei mercati in cui Intesa Sanpaolo opera o intende operare.
A seguito di tali incertezze e rischi, si avvisano i lettori che non devono fare eccessivo affidamento su tali informazioni di carattere previsionale come previsione di risultati effettivi. La capacità del Gruppo Intesa Sanpaolo di raggiungere i risultati previsti dipende da molti fattori al di fuori del controllo del management. I risultati effettivi possono differire significativamente (ed essere più negativi di) da quelli previsti o impliciti nei dati previsionali. Tali previsioni e stime comportano rischi ed incertezze che potrebbero avere un impatto significativo sui risultati attesi e si fondano su assunti di base.
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Data ultimo aggiornamento 5 maggio 2023 alle ore 12:14