INTESA SANPAOLO PRIVATE BANKING: RISULTATI D’ESERCIZIO 2012
• Utile netto pari a 142,2 mln. di euro, in crescita del 64,3% rispetto al 2011
• Masse amministrate al 31/12/2012 pari a 76,6 miliardi di euro a livello di Rete Italia-Segmento Private, di cui 72,8 miliardi di euro in ISPB S.p.A., in significativa crescita da inizio anno (+ 10%)
• Tra i leader del settore in Italia con una quota di mercato del 17,4%
• In aumento fondi e sicav per 2,7 miliardi di euro e prodotti di liquidità per 2,4 miliardi di euro
Milano, 20 marzo 2013 - Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo Private Banking (ISPB), presieduto dal Prof. Giampio Bracchi, ha approvato il Progetto di Bilancio 2012, che riporta un risultato netto di 142,2 milioni di euro, in aumento del 64,3% rispetto al 2011 (86,6 milioni di euro).
Intesa Sanpaolo Private Banking è la banca del gruppo Intesa Sanpaolo dedicata al segmento Private in Italia, ambito nel quale detiene una quota del 17,4%, avendo come riferimento il mercato delle famiglie italiane con almeno 500 mila euro di patrimonio investibile e servite dal modello Private . Tale quota di mercato è superiore al 20%, se viene considerata la clientela con una soglia di ingresso pari al milione di euro di attività finanziarie disponibili, a cui ISPB si rivolge prioritariamente.
Le masse amministrate della clientela registrano un incremento di oltre 6 miliardi di euro da inizio anno (+10%), raggiungendo quota 72,8 miliardi di euro in ISPB S.p.A., corrispondenti a 76,6 miliardi di euro a livello di Rete Italia–Segmento Private . In particolare, le masse investite in fondi e sicav hanno registrato l’incremento di 2,7 miliardi di euro, nonostante il contesto di mercato ancora difficile. Rilevante anche la crescita dei prodotti di liquidità (+2,4 miliardi di euro), ovvero buoni di risparmio e depositi a tempo, che hanno riscosso un notevole gradimento da parte della clientela.
Molto positivo anche l’andamento dei dati economici, con proventi netti pari a 396 milioni di euro, in crescita del 21% rispetto all’esercizio precedente. Gli interessi netti registrano un incremento del 19%, passando da 47,7 a 56,8 milioni di euro, in seguito alla crescita della raccolta diretta da clientela ed all’ottimizzazione della gestione di tesoreria.
In aumento ancor più significativo le commissioni nette, che passano da 279,2 a 338,2 milioni di euro (+21%), per effetto della crescita dei margini ricorrenti da risparmio gestito ed, in particolare, del rilevante flusso di nuovi collocamenti di fondi e sicav. Importante anche il contributo riveniente dalla valorizzazione del risparmio amministrato della clientela, in seguito allo sviluppo dei servizi di prestito titoli e di consulenza a pagamento (“Private Advisory” e “Advisory”).
Sostanzialmente stabili gli oneri operativi (-0,4%), a fronte della crescita registrata nell’anno, per effetto del costante impegno verso l’ottimizzazione dei processi ed il controllo della spesa. Il cost/income ratio si attesta così al 43,2%, grazie ad un modello di business che vede il 90% delle risorse della Banca impegnate nello sviluppo commerciale.
In aumento del 44,8% il risultato della gestione operativa, che raggiunge i 224,8 milioni di euro. Con accantonamenti a fondi rischi ed oneri in crescita (+ 2,5 milioni di euro) e rettifiche nette su crediti minime e in calo, il risultato corrente al lordo delle imposte si attesta sui 220 milioni di euro, con una crescita del 44,3%.
I coefficienti patrimoniali di ISPB si confermano ampiamente al di sopra dei livelli minimi previsti dalla normativa e sono in ulteriore miglioramento. Tier 1 ratio e Total capital ratio raggiungono infatti il 23% rispetto al 18% di fine 2011.
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Anche il 2012 è stato caratterizzato da un’elevata volatilità dei mercati. È, quindi, proseguita l’azione, avviata negli anni scorsi, di graduale riposizionamento della clientela verso prodotti di risparmio gestito (gestioni patrimoniali, fondi e sicav) o verso servizi di consulenza a valore aggiunto (Private Advisory e Advisory).
Il servizio di Private Advisory, in particolare, si posiziona come un’offerta di consulenza personalizzata e a pagamento, ad alto valore aggiunto, dedicata alla clientela che non delega in toto le proprie scelte di investimento - come nel servizio di gestione patrimoniale - ma che desidera partecipare attivamente alla gestione del portafoglio confrontandosi con i migliori professionisti. La Banca ha individuato un team di specialisti dedicato all’analisi e all’ottimizzazione di portafoglio di questo tipo di clientela, caratterizzando il Private Advisory come servizio di supporto e confronto costante con il cliente su specifici obiettivi e scelte di investimento. Le competenze maturate hanno consentito di avviare nel corso del 2012 anche un servizio di Advisory a pagamento per clientela con esigenze meno sofisticate: grazie al supporto di software specializzati, le competenze del team centrale sono rese disponibili in rete, erogando il servizio attraverso i private banker.
L’impegno della Banca sui fattori chiave di diversificazione dell’offerta e di qualità del servizio ha avuto un riscontro positivo dal mercato, registrando importanti aumenti in termini di crescita delle masse e garantendo al tempo stesso ai clienti performance di grande soddisfazione, specialmente per le gestioni patrimoniali della Banca e degli asset sotto servizio di Advisory.
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Per consentire una più completa informativa sui risultati conseguiti nel 2012, si riporta di seguito la tavola di conto economico riclassificato, utilizzata per il commento dei risultati economici. (vedi Pdf allegato)
Per informazioni:
Gruppo Intesa Sanpaolo
Ufficio Media Banca dei Territori e Media Locali
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Data ultimo aggiornamento 20 marzo 2013 alle ore 11:50