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COMUNICATO STAMPA

CONFINDUSTRIA FRIULI VENEZIA GIULIA, LE ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI DI GORIZIA, PORDENONE, TRIESTE E UDINE E CASSA DI RISPARMIO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA RINNOVANO L’ACCORDO PER FACILITARE ACCESSO E CONTINUITA’ DEL CREDITO ALLE PICCOLE MEDIE IMPRESE DELLA REGIONE

400 MILIONI DI EURO PER LE PMI DEL TERRITORIO

Questo il nuovo programma di interventi:

•  900 aziende del Friuli Venezia Giulia verranno contattate da Cassa di Risparmio  del Friuli Venezia Giulia per offrire credito a supporto della crescita aziendale mediante l’utilizzo di facilitazioni creditizie
•  Più di 400 aziende esportatrici della regione saranno incontrate dalla Cassa per illustrare soluzioni finanziarie e servizi a supporto dell’export e della copertura rischi
•  Focus su tre ambiti strategici: sviluppo del business internazionale, crescita dimensionale, nuovi progetti imprenditoriali “di qualità”
•  Rafforzare relazione e dialogo impresa-banca, valorizzando il ricorso al credito agevolato
•  Stimolare la domanda di credito delle imprese che hanno programmi di sviluppo

Gorizia, 13 maggio 2013 – La crisi economica che il nostro paese sta attraversando pone il rafforzamento della relazione e del dialogo tra imprese e banca come prioritaria e condivisa esigenza per stimolare e sostenere la domanda di credito delle tante piccole e medie imprese virtuose, struttura portante del sistema produttivo italiano, ricorrendo a tutti gli strumenti di facilitazione creditizia che rendono l’accesso al credito più semplice e vantaggioso.

Questo lo spirito del nuovo accordo, il quarto dal 2009, che mette a disposizione delle PMI del territorio un plafond di 400 milioni di euro e che rafforza ancor di più la collaborazione tra Confindustria Friuli Venezia Giulia, le associazioni industriali di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine e la Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia che con la firma di oggi hanno ratificato a livello regionale l’accordo nazionale sottoscritto da Confindustria Piccola Industria e il Gruppo Intesa Sanpaolo che prevede un plafond di 10 miliardi di euro, di cui 200 milioni di euro dedicati a finanziare progetti innovativi di nuove imprese.

L’accordo regionale oggi sottoscritto è stato presentato da Salvatore Palermo, presidente  Confindustria Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Morandini, presidente Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, Eliano Omar Lodesani, direttore regionale Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo e Renzo Simonato, direttore generale Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia. Sono inoltre intervenuti Maria Cristina Bertellini vice presidente Piccola Industria Confindustria, Fabrizio Guelpa, Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo e Andrea Fiori, Servizio Internazionalizzazione Imprese Intesa Sanpaolo, che hanno approfondito il focus dell’incontro dedicato allo sviluppo del business internazionale.

Sviluppo Business Internazionale
L’industria italiana sarà sempre più dipendente dall’estero ed in particolare dai paesi emergenti, più difficili e lontani. Nel 2015 il peso di questi paesi sui mercati mondiali supererà il 50%; all’inizio del millennio era ancora al 33%. In questo contesto le imprese del Friuli Venezia Giulia sono già ben posizionate: il peso dei paesi emergenti sull’export, pari al 44%, è nettamente superiore al livello nazionale, pari a 38%. Vi sono comunque ancora notevoli spazi di miglioramento.
Per competere in mercati sempre più globali, l’accordo propone una piattaforma di prodotti, eventi e servizi consulenziali (tra i quali i portali Trade Esplora, Greentrade e un programma di incontri sul territorio) a supporto delle strategie di espansione e di internazionalizzazione delle PMI. Tra le soluzioni finanziarie più innovative Export Facile, un prodotto di copertura del rischio d’insolvenza dei debitori esteri fino al 100% a fronte dei crediti ceduti pro-soluto. Export Facile, inoltre, fornisce alle imprese liquidità aggiuntiva e alternativa alle tradizionali linee di credito, supportando le strategie di esportazione delle imprese e facilitandone il commercio con l’estero. In tale direzione sono già state individuate in Friuli Venezia Giulia oltre 400 aziende esportatrici che potrebbero usufruire di tale soluzione. Nel corso del 2013 i gestori di Carifvg, coadiuvati da specialisti, incontreranno queste imprese.

Crescita dimensionale
Per esportare di più occorre avere dimensioni d’impresa maggiori, anche per attivare nuove leve competitive; le imprese piccole rispetto alle medio-grandi scontano un divario del 70% per brevetti e marchi internazionali, e del 50% per le certificazioni di qualità/ambientali. L’accordo propone servizi di consulenza specialistica per le PMI che affrontano momenti di discontinuità e cambiamento in ottica di crescita e fornisce soluzioni per l’avvio di processi di aggregazione. Sono previste anche forme di collaborazione come la costituzione di Reti d’Impresa, operazioni di finanza straordinaria, M&A, passaggi generazionali, ricerca partner su scala nazionale e internazionale. Il servizio è fornito dalla Divisione Corporate & Investment Banking-Banca IMI e si avvale della collaborazione di appositi specialisti presenti sul territorio, mettendo a disposizione servizi tradizionalmente accessibili solo alle aziende di grandi dimensioni.

Nuova imprenditoria
La crescita economica deve puntare anche sul consolidamento e lo sviluppo di nuove imprese. La probabilità di sopravvivenza delle start-up italiane è superiore a quella delle analoghe tedesche. Le nostre start-up crescono poi più rapidamente: negli ultimi 6 anni hanno creato 2,76 milioni di nuovi posti di lavoro (pari al 17% degli occupati).
Nell’ambito del programma di Piccola Industria Confindustria «Adotta una start-up», che prevede un coinvolgimento attivo in termini di “tutorship” da parte di aziende associate, l’accordo odierno prevede servizi e iniziative volti a facilitare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese. Le migliori idee imprenditoriali, selezionate dal Comitato congiunto Intesa Sanpaolo-Confindustria, vengono infatti “adottate” da imprese, segnalate da Confindustria, già consolidate sul mercato affinché, in qualità di “incubatori”, le aiutino a svilupparsi in business sostenibili anche grazie alle iniziative di Intesa Sanpaolo Neoimpresa e Officine Formative.

Il dialogo tra impresa, banca e territorio
Per attivare e sviluppare una relazione “virtuosa” fra impresa e banca, l’accordo conferma e rinnova, nel segno della continuità, i servizi di consulenza globale mediante strumenti di dialogo e supporto già attivati nei precedenti accordi, ora ulteriormente arricchiti e implementati di nuove funzionalità. Con tali strumenti Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia intende favorire la creazione di una partnership strategica impresa-banca basata su un dialogo costruttivo e trasparente finalizzato a consentire alle PMI un più semplice accesso al credito e condizioni migliori. La Cassa ha già identificato in Friuli Venezia Giulia 900 PMI per le quali ha valutato l’adeguatezza dei requisiti di bancabilità e di quelli richiesti per l’accesso ai plafond agevolati. Queste imprese saranno contattate nel prossimo semestre per proporre soluzioni finanziarie a sostegno della loro crescita. L’utilizzo infatti degli strumenti di dialogo, come Diagnostico e Simulatore, consente alla banca di migliorare la valutazione del merito creditizio e all’impresa di acquisire una maggiore conoscenza del proprio grado di “bancabilità” oltre a favorire la conoscenza e la possibilità di accedere agli strumenti di facilitazione creditizia messi a disposizione dal sistema (es. provviste agevolate BEI e CDP, plafond ABI, Fondo Centrale di Garanzia).

Maria Cristina Bertellini, vice presidente di Confindustria Piccola Industria: "Le imprese si trovano a operare in una situazione di incertezza dovuta agli effetti della crisi economica. In presenza di una domanda interna ancora debole, potenziare le relazioni con l’estero è una strada obbligata per agganciare la ripresa. Occorre dunque guardare ai paesi esteri dove la crescita è più sostenuta, in particolare ai mercati asiatici, destinati a diventare sempre più il perno dei nuovi equilibri mondiali. Su questo fronte le aziende del Friuli Venezia Giulia stanno facendo molto e sono un esempio per il mondo imprenditoriale italiano. Con Intesa Sanpaolo, fin dal 2009, anno del primo accordo, abbiamo costruito un percorso importante: abbiamo presentato le soluzioni previste dagli accordi, ma soprattutto abbiamo dato spazio all’ascolto e al confronto per capire le reali esigenze degli imprenditori e cosa si può ulteriormente migliorare perché la banca sia sempre più un compagno di viaggio dell’impresa verso nuovi mercati.”

Salvatore Palermo, presidente Confindustria Friuli Venezia Giulia: “Soprattutto in un momento di crisi come quello attuale, la concessione di credito è fondamentale per garantire la tenuta del tessuto produttivo. L’accordo ha rappresentato e continua a rappresentare un punto di riferimento per le imprese, a cui vengono offerti alcuni fondamentali strumenti di finanziamento delle attività ordinarie, ma soprattutto delle nuove attività: quelle legate cioè all’internazionalizzazione, all’innovazione, alla ricerca, al passaggio generazionale, alla sostenibilità ambientale, alla crescita dimensionale e qualitativa. Si tratta di fattori determinanti per il futuro dell’industria, sia per quella già esistente, sia per quella che sta nascendo. È un passo importante nella direzione della ripresa, un tentativo concreto di invertire il processo di declino economico avviato ormai cinque anni fa, all’alba della crisi. Tutte le voci individuate nell’accordo vanno declinate sul territorio in modo tale da valorizzarne il patrimonio specifico: questo deve avvenire tramite un continuo dialogo tra le imprese e la banca, entità che dovrebbero sempre lavorare in sinergia e che invece troppo spesso sono distanti ed antagoniste.”

Giuseppe Morandini, presidente Carifvg: "Dal 2009 la nostra banca  ha individuato in Confindustria e nelle associazioni industriali regionali, partner importanti insieme ai quali presentare le nostre proposte e i nostri progetti alle imprese del territorio. Il rinnovo dell’accordo dimostra quanto questa collaborazione sia solida e abbia prodotto risultati concreti a favore delle imprese. Con questo obiettivo, la Cassa è pronta a dare ulteriore sostegno alle PMI friulane che costituiscono una parte significativa dell’industria e del tessuto imprenditoriale del Paese. In questa difficile congiuntura dobbiamo aiutarle ad accrescere la propria competitività e restare vitali sui mercati nazionali e internazionali.  Noi siamo determinati a fare la nostra parte mettendo in campo le iniziative per creare e rafforzare una partnership strategica con le imprese e innescare una crescita profittevole."

Renzo Simonato, direttore generale Carifvg: “La crescita è possibile quando le piccole e medie imprese investono in innovazione, aumentano la propria massa critica attraverso forme di aggregazione come le reti d’impresa e quando accettano le sfide della globalizzazione. Da questo punto di vista le aziende friulane presentano elementi di maggior competitività rispetto a chi finora si è rivolto solo al mercato interno, grazie alla loro propensione a cercare nuovi sbocchi commerciali o produttivi all’estero.  L’internazionalizzazione è una sfida che hanno colto e per la quale si stanno preparando con cura e determinazione anche grazie al supporto della nostra banca, che le sostiene in termini di offerta innovativa di prodotti per l’export  e servizi di consulenza per l’internazionalizzazione attraverso le strutture specialistiche del Gruppo”.

I PRECEDENTI ACCORDI
L’intesa siglata quest’anno è la quarta tappa di un percorso avviato nel luglio del 2009 con un primo impegno comune per garantire la liquidità necessaria alle imprese colpite dalla crisi. L’accordo successivo, del settembre 2010, ha inoltre rilanciato la competitività delle imprese italiane incentivando gli investimenti in R&S e per l’internazionalizzazione, considerati motori decisivi per far ripartire la crescita. L’accordo del 2011 ha presentato un ulteriore passo avanti puntando in particolare ad alcuni ambiti strategici per l'impresa: l'innovazione, le reti di impresa e le altre forme di alleanze, la valorizzazione del "capitale umano", l'internazionalizzazione, l'efficienza energetica e l’eco-sostenibilità.

 

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