LE RISPOSTE ALLA CRISI
DAI GIOVANI DI CONFINDUSTRIA, BANCA CR FIRENZE E CASSA DI RISPARMIO DI PISTOIA E LUCCHESIA
WORKSHOP ORGANIZZATO DAL GRUPPO INTESA SANPAOLO E DAI GIOVANI IMPRENDITORI DI CONFINDUSTRIA TOSCANA
• L’industria italiana che eccelle è quella che si rivolge ai mercati esteri
• Un incontro in azienda per avvicinare banca e impresa su un comune terreno di analisi dei mercati e dei possibili scenari di sviluppo
Serravalle Pistoiese, 19 giugno 2013 – Indirizzare l’azione dei giovani imprenditori toscani verso scelte che utilizzino i fattori di competitività disponibili, in un contesto economico-produttivo complesso come quello attuale. Questo il tema centrale dell’incontro che si è svolto oggi presso la IPAC di Serravalle Pistoiese, per un inedito workshop che ha visto il Gruppo Intesa Sanpaolo e i Giovani Imprenditori di Confindustria Toscana affrontare insieme il tema della crisi dai diversi punti di vista e analizzare le possibili sinergie per attivare efficaci strategie di sviluppo.
Al centro dell’incontro, l’analisi dell’attuale situazione economica e produttiva illustrata dal capo economista di Intesa Sanpaolo Gregorio De Felice. Dallo studio emerge come in Italia l’industria italiana abbia due velocità, dettate dalla capacità di imporsi al mercato grazie alla propria propensione verso l’estero o, al contrario, alla grave difficoltà di reagire alla crisi restando ancorati al solo mercato interno.
L’innovativa idea di un ‘incontro-confronto in azienda’, lontano dalle sedi più istituzionali e quindi più aperto ed informale, è stata immediatamente recepita dai giovani industriali che hanno partecipato numerosi al workshop: oltre 60 gli imprenditori presenti, provenienti da tutta la Toscana e appartenenti a vari settori produttivi manifatturieri, invitati a partecipare da G.Giacomo Gellini, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Toscana, e da Luciano Nebbia, Direttore Regionale Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna di Intesa Sanpaolo. Presente anche il Direttore Generale di Banca CR Firenze, Luca Severini, e il Direttore Generale di Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, Stefano Visone, per approfondire con i giovani industriali quali strumenti siano messi a disposizione dal Gruppo Intesa Sanpaolo per le imprese che vogliono intraprendere la via dell’innovazione e dell’internazionalizzazione.
Gli argomenti trattati hanno avuto come comun denominatore il “fare”, termine oggi tornato di grande attualità. In particolare sono stati affrontati i temi dell’innovazione, dell’internazionalizzazione e commercio con l’estero, della bancabilità dell’impresa e del prossimo appuntamento di Expo 2015, un’opportunità per tutte le aziende italiane.
“Le strade perseguibili per le imprese toscane sono quelle dell’investimento in innovazione di prodotto/processo e dell’esplorazione dei mercati esteri – sottolinea G.Giacomo Gellini. Sappiamo che nei prossimi anni il peso delle nuove economie sui mercati mondiali continuerà ad aumentare ed è in questa direzione che dobbiamo guardare, in termini di export ma anche di investimenti diretti. Per farlo, in molti casi c’è bisogno di un’evoluzione culturale di noi imprenditori, di una maggiore organizzazione aziendale e senza dubbio c’è bisogno di un partner finanziario, la banca del territorio, capace di accompagnare in questo cammino le PMI toscane e le imprese di nuova generazione. Sviluppo industriale e credito sono facce della stessa medaglia. Abbiamo dedicato l’incontro di oggi – in una delle eccellenze di questo territorio – a quattro temi: innovazione, internazionalizzazione, bancabilità delle aziende e dei progetti, Expo 2015. C'è un filo rosso che lega tutti questi aspetti e che punta ad un unico, comune obiettivo: contribuire a far sì che le nostre PMI siano protagoniste dello sviluppo industriale del Paese”.
“I giovani imprenditori sono la linfa vitale del nostro sistema produttivo – commenta Luciano Nebbia. E’ indispensabile costruire un dialogo e valorizzare al massimo le rispettive esperienze e professionalità per costruire insieme, banca e impresa, un sistema capace di affrontare le criticità del contesto economico. L’agilità che le imprese devono oggi perseguire corrisponde alla capacità di reagire agli stimoli, anche critici, in maniera efficace e attiva: se creiamo un circuito di condivisione di conoscenze riusciremo a sviluppare e potenziare i nostri numerosi punti di forza”.
“Le prospettive di superamento della fase recessiva dell’economia italiana restano affidate nel breve termine principalmente alla capacità delle nostre imprese di sfruttare al meglio le opportunità di crescita presenti sui mercati internazionali e, in particolare, al di fuori dell’area euro, spiega Gregorio De Felice. In questo contesto saranno necessari nuovi investimenti, che favoriscano un ulteriore riposizionamento delle nostre esportazioni verso i mercati a maggior potenziale, da servire sempre di più con proprie strutture in loco, marchi noti, prodotti nuovi e differenziati”.
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Data ultimo aggiornamento 19 giugno 2013 alle ore 17:29