IN ANTEPRIMA ALLE GALLERIE D’ITALIA DI INTESA SANPAOLO
IL PRIMO DOCUFILM SULL’ARTISTA PIERO MANZONI
In onda su Sky Arte HD (canali 110, 130 e 400 di Sky)
il 22 novembre 2013 ore 21.10 e il 23 novembre ore 20.15
Milano, 21 novembre 2013 - Protagonista della storia dell’arte contemporanea, a
50 anni dalla sua scomparsa, Piero Manzoni (1933-1963) è tuttora un artista di
grande attualità. La sua ricerca, così come le sue intuizioni e innovazioni sono
ancora ben presenti e riconoscibili negli artisti superstar del panorama
contemporaneo. “Piero Manzoni, Artista” è il titolo del film documentario,
realizzato con la collaborazione della Fondazione Piero Manzoni che verrà
presentato in anteprima mondiale giovedì 21 novembre alle ore 18, alle Gallerie
d’Italia-Piazza Scala, polo espositivo e culturale di Intesa Sanpaolo a Milano, e
andrà in onda su Sky Arte HD (canali 110, 130 e 400 di Sky) il 22 novembre alle
ore 21.10 e il 23 novembre alle ore 20.15.
Realizzato attraverso testimonianze dirette di amici, familiari e artisti che l’hanno
conosciuto e frequentato, “Piero Manzoni, Artista” vuole ricostruire la personalità
dell’uomo, mostrare il suo percorso artistico attraverso le sue opere e i progetti
incompiuti, ed esplorare il segreto della sua incredibile attualità, anche nelle
parole di personalità contemporanee di fama internazionale e attraverso un
esteso apparato documentario e audiovisivo. Tra i materiali inediti emersi in
occasione delle ricerche, si segnala lo straordinario ritrovamento di filmati d’epoca
che costituiscono rarissima testimonianza d’immagini registrate dell’artista in
alcune tra le sue più note azioni creative, come le uova segnate dalla sua
impronta digitale destinate alla Consumazione dell’arte o le persone firmate
come Sculture viventi.
Autore di opere di estrema poesia, come la serie degli Achrome, che realizza
durante tutta la sua carriera, di vere e proprie scintille di genialità come Linee e
Corpi d’aria, e della impareggiabile Base del mondo, Manzoni è anche un
intellettuale in continua ricerca: ideatore di “Azimuth”, rivista sperimentale che
ospita artisti internazionali del calibro di Yves Klein, Heinz Mack, Otto Piene, Jean
Tinguely, e della galleria Azimut, spazio espositivo autogestito che apre nel
cuore della città di Milano. Nel 1961, realizza la sua opera più controversa,
irriverente e caustica: Merda d’artista, divenuta una delle icone più note dell’arte
del XX secolo, al centro d’infinite discussioni, ed eletta - alternativamente - a
simbolo di tutto ciò che c’è di disprezzabile o di geniale nell’arte contemporanea.
Dotato di una personalità brillante e straripante, Piero Manzoni sembra aver
vissuto la propria breve esistenza in una condizione di arte totale, dove la vita e le
proprie opere si sono fuse in un’unica realtà.
“Non c'è nulla da dire: c'è solo da essere, c'è solo da vivere” (Piero Manzoni)
Il personaggio
Seppur vissuto appena ventinove anni, Piero Manzoni è sicuramente uno dei
grandi nomi dell’arte contemporanea mondiale. Nato a Soncino, in provincia di
Cremona il 13 luglio 1933, di famiglia aristocratica, Manzoni cresce a Milano,
dove frequenta gli studi classici presso i Gesuiti prima di iscriversi alla facoltà di
Legge della Università Cattolica del Sacro Cuore. Da subito attratto dagli ambienti
culturali che la famiglia frequenta, nel 1955 inizia a realizzare dipinti utilizzando
l’impronta di oggetti d’uso quotidiano come chiodi, forbici e tenaglie, trattando la
superficie della tela come luogo dove racchiudere la realtà.
Nel 1956 pubblica il primo dei molti manifesti che redigerà nella sua carriera: Per
la scoperta di una zona di immagini. L’attività di pensiero e ragionamento sullo
stato dell’arte è una costante nella carriera artistica di Manzoni, e l’anno
successivo, in occasione di una mostra con Ettore Sordini e Angelo Verga alla
galleria Pater di Milano, pubblica un nuovo manifesto: Per una pittura organica.
Inizia la sua battaglia contro gli stili. Nello stesso anno è cofirmatario anche del
manifesto Contro lo stile redatto dal Movimento Arte Nucleare, con il quale
espone alla mostra presso la galleria San Fedele di Milano.
Nell’autunno del 1957 Manzoni inizia la realizzazione degli Achrome: quadri
incolori, in cui la tela ricoperta prima da gesso e poi da caolino viene lasciata
esiccare producendo variazioni nella superficie. Sono il prodotto di una ricerca
che spinge a liberare l’energia interna del quadro piuttosto che l’alterazione della
sua immagine grazie al colore. Gli Achrome si caratterizzano come l’elemento
distintivo della produzione dell’artista che lo accompagna con continuità sino alla
morte, spingendolo a confrontarsi con materiali sempre nuovi.
Oltre alla tela, Manzoni nel corso del tempo utilizza ad esempio il cotone idrofilo,
le fibre naturali e sintetiche, il polistirolo, addirittura il pane.
Nel 1959 avvia la realizzazione delle Linee, tratti d’inchiostro continuo che
attraversano rotoli di carta per tutta la loro lunghezza: esposte alcune aperte, altre
chiuse in scatole cilindriche nere, con etichette e dicitura che riporta lunghezza,
mese e anno di creazione.
Di carattere esuberante e totalizzante, anima con la sua presenza anche la vita
della Milano notturna. Nel 1959 fonda a Milano, con Enrico Castellani - con il
quale stringe un rapporto di stretta amicizia - prima la rivista “Azimuth”, dedicata
alla discussione e alla ricerca teorica (dove pubblica Libera dimensione, uno dei
suoi testi fondamentali), poi la galleria Azimut, da subito uno degli spazi di
produzione artistica più significativi nell’ambito delle ricerche d’avanguardia
europea. Oltre ai numerosi scritti e le centinaia di lettere che spedisce in tutta
Europa, ad artisti, galleristi e giornali, Manzoni non esita a recarsi di persona in
Germania, Danimarca, Francia, per far conoscere le proprie opere e pensieri.
Nel 1960 realizza i Corpi d’aria, sculture pneumatiche (dei palloncini di gomma)
dal diametro massimo di 80 cm, che oltre che dall’acquirente, a richiesta e a
pagamento, possono essere gonfiati direttamente da Manzoni: in questo caso il
corpo d’aria si trasforma in Fiato d’artista. Nell’estate del 1960 è invitato in
Danimarca, grazie al mecenatismo di Aage Damgaard, un industriale tessile di
Herning, a risiedere nella sua fabbrica e sperimentarne materiali e macchinari.
Qui crea la sua linea più lunga (7200 metri), che sigilla in un cilindro di zinco e
piombo, con l’intenzione di interrarla in un parco della città. Il 21 luglio 1960
presenta alla galleria Azimut il primo happening dell’arte italiana: Consumazione
dell’arte, dinamica del pubblico, divorare l’arte.
L'artista firma con l’impronta del pollice alcune uova sode, che vengono distribuite
al pubblico e mangiate sul posto. Progetta di firmare corpi viventi come opere
d’arte, rilasciando loro certificati di autenticità: nascono così nel 1961 le Sculture
viventi.
Nel maggio 1961 inscatola e mette in vendita Merda d’artista, l’opera che nel
bene e nel male lo rende conosciuto in tutto il mondo. Realizza poi ancora a
Herning la Base del mondo: un parallelepipedo in ferro capovolto al suolo per
eleggere il mondo intero ad opera d'arte.
Muore a causa di un infarto nel suo studio di via Fiori Chiari, a soli 29 anni, il 6
febbraio 1963. Alla radio Lucio Fontana lo saluta come una delle figure più
importanti del panorama artistico internazionale, le cui invenzioni hanno aperto
infinite porte per l’arte delle generazioni future.
PIERO MANZONI, ARTISTA
Film documentario
Produzione: Good Day Films, Sky Arte HD
In collaborazione con Fondazione Piero Manzoni
Partner di progetto: Gagosian Gallery, Intesa Sanpaolo, Johan&Levi Production,
Open Care Servizi per l’Arte
Produttore: Michele Bongiorno
Regia: Andrea Bettinetti
Comitato scientifico: Rosalia Pasqualino di Marineo, Francesca Pola
Direttore della fotografia: Angelo Volponi
Musica: Flavio Gargano
Montaggio: Walter Marocchi
Durata: 52 minuti
Formato: HD 16:9
Anteprima
Giovedì 21 novembre 2013, ore 18, Gallerie d’Italia - Piazza Scala, Milano
Messa in onda
22 novembre, ore 21.10 e 23 novembre, ore 20.15, Sky Arte HD
Intesa Sanpaolo
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Data ultimo aggiornamento 21 novembre 2013 alle ore 10:08