COMUNICATO STAMPA
CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO ADERISCE AL FESTIVAL DELLA CULTURA CREATIVA PROMOSSO DALL’ABI
A ROVIGO DIVERSE INIZIATIVE
La banca per i giovani e il territorio
Dal 12 al 17 maggio presso Palazzo Roverella alla mostra “L’Ossessione nordica” visite guidate e laboratori didattici per ragazzi
Rovigo, 8 maggio 2014 - Cassa di Risparmio del Veneto ha aderito alla prima edizione del Festival della Cultura Creativa, iniziativa promossa e coordinata dall’Associazione Bancaria Italiana e rivolta ai ragazzi e alle famiglie dal 12 al 18 maggio e che si svolgerà in oltre 60 location di 50 città italiane. La manifestazione – che ha il patrocinio dell’UNESCO, della Presidenza della Repubblica e del Ministero dei Beni e delle Attività Cultuali e del Turismo – si inserisce nel più ampio e articolato Piano d’Azione 2014-2015 a sostegno dell’arte e della cultura messo a punto da ABI con le banche per dare il proprio contributo di settore alla tutela e alla valorizzazione dell’immenso patrimonio storico-artistico nazionale.
La Cassa di Risparmio del Veneto contribuisce al progetto con un diverse proposte culturali a Rovigo presso Palazzo Roverella, a Padova presso il Museo Diocesano e a Verona presso la Biblioteca Civica Ragazzi.
Di seguito le iniziative su Rovigo:
Rovigo, Palazzo Roverella, Via Laurenti 8/10 – dal 12 a l 17 maggio
L’ossessione nordica. Bocklin, Klimt, Munch e la pittura italiana.
Visite guidate e laboratori didattici per scuole primarie e secondarie di primo grado.
“Il Paesaggio come luogo dell’anima” è il titolo del laboratorio didattico offerto alle classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado. “La poetica dello spazio” è invece il titolo del laboratorio didattico offerto alle classi delle scuole secondarie di primo grado. Per le scuole secondarie sono previste visite guidate tematiche: “La Biennale di Venezia tra Ottocento e Novecento”, “Nostalgia dell’Unità tra uomo e Natura” e “Il ritratto come specchio dell’anima”
La mostra illustra una delle più originali esperienze nella cultura artistica italiana tra Otto e Novecento: l’arte nordica, fatta conoscere nella Penisola grazie alle prime edizioni della Biennale di Venezia. Una sorta di ‘ossessione nordica’, come la definì nel 1901 il critico Vittorio Pica.
Pittori tedeschi e belgi, scozzesi, svedesi, danesi e norvegesi influenzarono significativamente i nostri artisti.
A connotare la loro pittura sono il paesaggio carico di valenze simboliche di Böcklin, Klinger, Hodler, la natura sconfinata in cui si muove la bellezza del corpo femminile, ‘scandalosamente’ libero, come nello svedese Zorn, o carica di allusioni simboliche e mitiche, come in Stuck; i paesaggi montani di Hodler, i laghi e boschi di Klimt, la disperazione di Munch.
Anche l’ambiente domestico dei nordici seduce gli artisti italiani: da quello familiare di Larsson a quello enigmatico di Hammershøi. E poi il volto e la maschera, la bellezza e la morte in Khnopff e Alberto Martini, mentre nuovi saperi iniziano a indagare gli abissi della coscienza.
Molti dei nostri artisti possono essere accostati a questa sensibilità: da Tito a Sartorio, da Laurenti a Marussig, da Fragiacomo a De Chirico, da Wolf Ferrari a de Carolis, a Valeri in capolavori provenienti da musei pubblici e da collezioni private; opere celebri, scoperte inaspettate e ritrovamenti felici.
Prenotazione obbligatoria: Palazzo Roverella Tel. 0425-460093, info@palazzoroverella.com
Orario: da lunedì a venerdì: 9:30-18:30/sabato: 9:30 – 13:30
Per informazioni
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Data ultimo aggiornamento 8 maggio 2014 alle ore 12:25