COMUNICATO STAMPA
A BELLUNO LA PRESENTAZIONE DELL’ACCORDO TRA INTESA SANPAOLO E PICCOLA INDUSTRIA DI CONFINDUSTRIA CHE METTE A DISPOSIZIONE NUOVE RISORSE PER LA CRESCITA DEL TRIVENETO PER 1,9 MILIARDI, DI CUI 1,3 PER IL VENETO
• L’internazionalizzazione volano per lo sviluppo delle pmi bellunesi
• Belluno ha un rapporto tra export e Pil pari al doppio di quello nazionale (57% contro 27%)
• Evidente la forte competitività di Belluno negli andamenti dell’export: +6,2% e +8,5% rispettivamente nel 2013 e nel 2014, contro +0,1% e +2,2% a livello nazionale.
Belluno, 20 maggio 2015 – Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione delle piccole e medie imprese trivenete 1,9 miliardi di nuove risorse e un chiaro programma di interventi per incoraggiarne il dinamismo e la crescita. E’ questo il contenuto dell’accordo presentato oggi a Belluno da Cassa di Risparmio del Veneto e Confindustria Belluno Dolomiti per investire sulla crescita dell’imprenditoria locale, con focus sull’internazionalizzazione. Di questi 1,9 miliardi, 1,3 sono dedicati alle imprese venete.
Si tratta della tappa del road show di presentazione sul territorio dell’accordo nazionale firmato da Intesa Sanpaolo e Piccola Industria di Confindustria che prevede un plafond di 10 miliardi di euro, da aggiungersi ai 35 miliardi già stanziati con gli accordi precedenti e un programma di interventi in tema di crescita, innovazione, start up, export e internazionalizzazione.
Dopo l’apertura dei lavori da parte di Sandro Da Rold, presidente Consiglio Piccola Confindustria Belluno Dolomiti e di Lorraine Beton, delegata Giunta Esecutiva per l’internazionalizzazione Confindustria Belluno Dolomiti, le finalità dell’accordo sono state illustrate da Renzo Simonato, direttore generale Cassa di Risparmio del Veneto e direttore regionale Veneto, Friuli VG e Trentino AA di Intesa Sanpaolo.
E’ seguita la presentazione de “L’evoluzione dello scenario internazionale e le potenzialità di crescita per le pmi” a cura di Fabrizio Guelpa della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo. Claudio Celli, Internazionalizzazione Imprese di Intesa Sanpaolo ha illustrato poi il supporto del Gruppo allo sviluppo del business internazionale.
A seguire una tavola rotonda, in cui sono intervenuti Luigi Busnardo, direttore Imprese Belluno e Treviso di Cassa di Risparmio del Veneto, Aldo Cafiero, amministratore unico Cafiero srl, Claudio Fabris, specialista transaction banking di Cassa di Risparmio del Veneto e Gianpaolo Sperotto, direttore generale Piave Maitex.
Dalla ricerca di Intesa Sanpaolo è emerso che l’economia italiana si sta riprendendo ma è indubbio che le prospettive migliori verranno dai mercati esteri. Il Pil mondiale è in fase di accelerazione: dal+3,3% del 2014, al +3,6% di quest’anno, al +4% del 2016. L’intensità tra le differenti aree geografiche sarà tuttavia sensibilmente differente. Gli Stati Uniti restano il Paese avanzato più dinamico (+2,8% medio nel 2015-16), mentre Area euro (+1,8%) e Giappone (+1,4%) sono attesi in crescita più moderata. Tra i Paesi emergenti in netto calo la crescita dei paesi OPEC e di quelli latino-americani.
Questo contesto è particolarmente favorevole per le pmi, che trovano più difficoltà ad operare su mercati molto lontani sia sul piano geografico che culturale. La ripresa dell’Europa è fondamentale soprattutto per il peso che oggi ha come mercato di sbocco: il 44% delle esportazioni italiane è indirizzato ai paesi della vecchia UE a 15; un altro 23% ai restanti paesi, per un totale del 67%. Pesi analoghi vi sono nel Veneto (70%) e un po’ inferiori nella provincia di Belluno (55%).
La provincia di Belluno ha un rapporto tra export e Pil pari al doppio di quello nazionale (57% contro 27%) e una fase di crescita della domanda internazionale la favorisce in modo particolare. La sua forte competitività è palese nei recenti andamenti dell’export: +6,2% e +8,5% rispettivamente nel 2013 e nel 2014, contro +0,1% e +2,2% a livello nazionale.
Lorraine Berton, delegato all’Internazionalizzazione nella giunta di Confindustria Belluno Dolomiti dichiara : “Le imprese per crescere devono puntare soprattutto su innovazione e internazionalizzazione. Ma senza la necessaria liquidità ciò diventa problematico, se non impossibile. L’accordo con Intesa Sanpaolo ha proprio lo scopo di contribuire a facilitare l’accesso al credito, che resta una delle principali difficoltà, in particolare per le piccole e medie imprese. L’intesa siglata oggi costituisce dunque un passo in avanti sulla strada di un rapporto di reciproca collaborazione tra banca e impresa”.
Sandro Da Rold, presidente di Piccola Impresa di Confindustria Belluno Dolomiti aggiunge: “Il tessuto imprenditoriale della nostra provincia è costituito per più dell’80% da piccole e medie imprese. L’accordo siglato oggi costituisce un valido aiuto sia per promuovere lo sviluppo di start up innovative, sia per rendere più competitive aziende già consolidate che vogliono investire in internazionalizzazione e innovazione o creare sinergie con altre realtà imprenditoriali per aggredire i mercati mondiali”.
Renzo Simonato ha dichiarato: “Le imprese devono orientarsi sempre di più verso l'export e l’innovazione ed all'interno di questa aprirsi sempre più al commercio digitale, che rappresentano fattori indispensabili per la sopravvivenza e la crescita della nostra imprenditoria. Il nuovo accordo è teso a facilitare da un lato l’incontro tra domanda e offerta di soluzioni innovative e dall’altro ad accompagnare le aziende all’estero per raggiungere nuovi mercati ed aumentare la propria capacità produttiva e competitiva.”
CONTENUTI DELL’ACCORDO:
Internazionalizzazione
Lo studio presentato da Intesa Sanpaolo ha evidenziato come le imprese del Veneto e del Friuli VG siano tra le principali esportatrici del Paese, con un rapporto export/Pil rispettivamente del 38% e 35% (media nazionale 26%), trascinate dalle vendite sui “nuovi mercati”. Minore è invece l’intensità delle vendite estere del Trentino AA (22%), concentrate soprattutto in ambito europeo. La stessa dinamica si ha negli investimenti diretti esteri che sono indispensabili per stimolare le esportazioni: il peso dei dipendenti esteri rispetto a quelli nazionali è pari al 7,1% in Veneto, al 4,1% in Friuli VG e al 2,9% in Trentino AA (6,8% in Italia). L’incidenza rimane pertanto ancora limitata. Un incremento delle vendite richiede anche un maggior contenuto di innovazione, nei prodotti come nei processi. Le imprese del Triveneto hanno una spesa in R&S piuttosto simile e allineata con la media nazionale (0,7% del Pil), ma la distanza dalla Germania è notevole (2% del Pil).
Per cogliere le opportunità di un mercato sempre più globale, l’accordo include un’ampia piattaforma di prodotti e servizi di consulenza a 360° proposti dal team di specialisti in internazionalizzazione di Intesa Sanpaolo a supporto delle strategie di espansione commerciale e di internazionalizzazione delle PMI.
Innovazione
Anche durante gli anni di crisi 2008-12, le imprese che disponevano di brevetti hanno avuto performance nettamene migliori rispetto alle altre: una crescita del fatturato di circa 6 punti percentuali superiore e un miglior andamento dell’Ebitda.
L’innovazione si conferma elemento decisivo per la competitività. In quest’ottica l’accordo prevede iniziative di matching per settore e territorio tra imprese dotate di elevata capacità innovativa che hanno necessità di condividere o acquisire innovazione.
La Banca mette inoltre a disposizione, a supporto del progetto AdottUp, avviato con Piccola Industria Confindustria per promuovere l’incontro tra start up e imprese già consolidate, anche i fondi Atlante Ventures e le piattaforme di incontro tra domanda e offerta di innovazione come Start Up Initiative e Officine Formative.
www.createdinitalia.com, il nuovo portale per l’e-commerce
Per facilitare l’accesso delle imprese ai nuovi mercati digitali, Intesa Sanpaolo ha lanciato Created in Italia (www.createdinitalia.com), il primo portale di e-commerce del Gruppo dedicato alle eccellenze italiane nei settori Ristorazione, Turismo, Design e Fashion. Una “piazza” virtuale in cui il brand italiano si mette in luce per promuovere lo sviluppo commerciale fra aziende e con potenziali clienti, anche internazionali, grazie a un’offerta selezionata e personalizzata. L’e-commerce è cresciuto molto negli ultimi anni, tuttavia il mercato italiano ha una dimensione ancora molto contenuta rispetto a quella di mercati maturi (1/4 di quello tedesco e 1/6 di quello UK) e la diffusione dell’e-commerce fra le pmi italiane è ancora modesta (circa il 5% delle aziende con meno di 50 dipendenti vende online).
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Data ultimo aggiornamento 20 maggio 2015 alle ore 11:58