COMUNICATO STAMPA
Accordo di collaborazione tra Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e il Gruppo Bancario
INTESA SANPAOLO STANZIA UN PLAFOND DI 6 MILIARDI DI EURO IN TRE ANNI E INDIVIDUA CON IL MIPAAF UN NUOVO PACCHETTO DI STRUMENTI FINANZIARI PER LE IMPRESE E LE FILIERE PRODUTTIVE AGROALIMENTARI
L’insieme di iniziative che Intesa Sanpaolo e MIPAAF hanno messo a punto per sostenere crescita, innovazione, internazionalizzazione, formazione e ricambio generazionale potranno generare:
· 70.000 nuovi posti di lavoro
· 10 miliardi di potenziali nuovi investimenti
Roma, 13 gennaio 2016 - E’ stato siglato oggi a Roma un accordo triennale di collaborazione tra il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MIPAAF) e il Gruppo Intesa Sanpaolo a sostegno dell’agricoltura e delle filiere agroalimentari. L’obiettivo è offrire nuove opportunità di crescita e di impiego lavorativo a un settore strategico per l’economia italiana che – grazie anche al successo di Expo Milano 2015 – può ambire a un ulteriore sviluppo.
Al fine di facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese appartenenti al settore agricolo e agroalimentare, Intesa Sanpaolo ha reso disponibile un plafond di 6 miliardi di euro in tre anni destinato prioritariamente alla realizzazione di:
- Investimenti per la valorizzazione e lo sviluppo delle filiere produttive italiane anche con l’obiettivo di agevolare processi di internazionalizzazione;
- Investimenti destinati a favorire il ricambio generazionale nel settore, la digitalizzazione e l’e-commerce;
- Investimenti per la ricerca, la sperimentazione, l’innovazione tecnologica e la valorizzazione dei prodotti.
Le iniziative messe a punto da Intesa Sanpaolo e MIPAAF potranno potenzialmente generare 70.000 nuovi posti di lavoro e 10 miliardi di nuovi investimenti.
Un primo ambito su cui si concentrerà l’attenzione saranno le imprese della filiera zootecnica e lattiero-casearia.
L’accordo si propone inoltre di facilitare l’utilizzo dei fondi comunitari previsti dai PSR (Piani di Sviluppo Rurale) per il periodo 2014-2020. A tale scopo il Gruppo Intesa Sanpaolo promuoverà una serie di interventi finanziari, consulenziali in collaborazione con i principali interlocutori del territorio, affinché le imprese agricole e agroalimentari possano cogliere opportunità di investimento e accedere più facilmente ai fondi strutturali anche attraverso prodotti finanziari specifici promossi dalla Banca.
Il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Maurizio Martina e il Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina, con la firma dell’accordo, hanno posto l’accento sulla necessità di far convergere politiche industriali e politiche creditizie nell’ambito di progetti strutturati e condivisi. Assieme alle misure già varate dal Governo, come gli 800 milioni di euro previsti dalla legge di Stabilità, alle risorse dell’UE e alle politiche regionali, l’intesa mira infine a rendere più attraente la professione agricola anche per le nuove generazioni e a promuovere programmi di formazione imprenditoriale per gli addetti.
L’accordo, che la Banca gestirà capillarmente sul territorio grazie alla sua rete distributiva, è immediatamente operativo. Il pieno utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Gruppo Intesa Sanpaolo sarà attuato grazie al concreto coinvolgimento di tutte le associazioni del settore, degli Enti locali e degli operatori del mercato agroalimentare. Il primo passo sarà realizzare un’indagine conoscitiva con la collaborazione di ISMEA, l’ente pubblico che fornisce servizi finanziari, assicurativi e informatici alle imprese agricole. L’obiettivo è una migliore definizione del posizionamento delle imprese rispetto alla capacità di accesso al credito. Inoltre, si lavorerà a una maggiore condivisione tra banca e ente pubblico dei criteri di valutazione, alla valorizzazione degli elementi qualitativi e alla ricerca di forme di finanziamento e di garanzia più innovative e flessibili.
La produzione e la distribuzione di prodotti agroalimentari rappresenta una porzione rilevante dell’economia italiana. E’ un settore che può ulteriormente crescere. Come si è visto attraverso l’esperienza di Expo Milano 2015, il made in Italy ha caratteristiche uniche nel panorama internazionale. Tuttavia, di fronte a una richiesta quantificabile in circa 90 miliardi di euro, l’export agroalimentare italiano può ulteriormente crescere. E’ quindi fondamentale valorizzare ulteriormente qualità, salubrità e sostenibilità delle produzioni italiane e continuare a farle conoscere nel mondo.
I finanziamenti e la consulenza che Intesa Sanpaolo si impegna a offrire aiuteranno le imprese a mantenere alto il livello qualitativo dell’agroalimentare italiano, a tutelarne i marchi di eccellenza e a esplorare nuove opportunità commerciali, in particolare sui mercati esteri, dove il Gruppo è in grado di accompagnare le aziende clienti in 40 paesi.
Questa iniziativa potrà contare sul Progetto Filiere, varato nei mesi scorsi dal Intesa Sanpaolo, che consente anche alle aziende che operano nel settore agricolo e agroalimentare di lavorare in una logica che facilita e migliora l’accesso al credito. Per le aziende che investono in innovazione Intesa Sanpaolo copre anche fino al 100% e con anticipo il capitale investito.
Il patrimonio dell’agroalimentare italiano è anche custodito nel sapere intergenerazionale: Intesa Sanpaolo offre consulenza nel ricambio generazionale alla guida delle aziende e, soprattutto aiuta i giovani che hanno un progetto a realizzarlo offrendo loro percorsi di formazione, dal business plan alla ricerca dei finanziatori, alla valorizzazione del marchio.
Created in Italia (www.createdinitalia.com), il canale di commercio on line del Gruppo Intesa Sanpaolo, è inoltre disponibile per le aziende che intendono proporre i loro prodotti e servizi on line e ampliare la propria rete di contatti. L’iniziativa si è consolidata in occasione di Expo Milano 2015, dove Intesa Sanpaolo ha ospitato nel proprio padiglione e dato visibilità mediatica e on line a 530 imprese e 35 start up innovative, che hanno a loro volta coinvolto per incontri d’affari oltre 3.000 aziende italiane e internazionali.
Per informazioni:
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Data ultimo aggiornamento 13 gennaio 2016 alle ore 16:46